I MEDIA E L’EDUCAZIONE STRADALE

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Transcript della presentazione:

I MEDIA E L’EDUCAZIONE STRADALE PROGETTO “ VIVERE NELLA STRADA” I MEDIA E L’EDUCAZIONE STRADALE Relatore: Prof. Emilio Lombardi

PERCHE’ I MEDIA A SCUOLA I media stanno cambiando il modo di vivere di milioni di persone su tutto il pianeta, facilitando la comunicazione, diffondendo informazioni, rovesciando i rapporti di potere. I media fanno cultura proponendosi all’attenzione dei singoli e delle comunità in forme sempre più nuove. La cultura dei media ha a che fare con tutte le dimensioni della persona : dalla socialità, agli affetti, agli incontri con altre culture.

PERCHE’ I MEDIA A SCUOLA L’innovazione tecnologica consente oggi di utilizzare molti strumenti mediali in maniera semplice ed economica, rendendo accessibili a molti quelle forme di comunicazione, che in passato erano riservati a pochi. I più grandi consumatori delle culture mediali sono i bambini e i giovani, che dimostrano grande familiarità con i linguaggi e le tecnologie dei media.

1960

1968 1968

"Vespa muove la voglia di fare" 1990

Dal BLOG di Beppe Grillo

Le 5 Aree concettuali della Media Education 2. SCRITTORE 1. LETTORE ELEMENTARY MEDIA COMPETENCE 3. CRITICO 5. CITTADINO 4. SPETTATORE/FRUITORE

LA MEDIA EDUCATION MEDIA EDUCATION: attività educativa e didattica finalizzata a sviluppare una informazione e una capacità di comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da essi impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici di ciascun mezzo

La Media Education Educazione con i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi educativi. Educazione ai media, che fa riferimento alla comprensione critica dei media, non solo come strumenti, ma come linguaggio e fonte di cultura. Educazione per i media, livello rivolto alla formazione dei professionisti.  Ruolo centrale della famiglia.

La competenza necessaria Nel sistema dei media, sempre più articolato e complesso, ai fruitori è richiesta una competenza sempre maggiore Conoscenza delle logiche produttive, commerciali e strategiche Acquisizione di valori di riferimento grazie ai quali poter sottoporre a vaglio critico la multiforme offerta mediatica

Quale competenza? COMPETENZA Il termine deriva da cum (con) – petere: dirigersi verso, cercare. Capacità di compiere un’attività o compito Ma anche attitudine a cercare insieme Rispetto ai media, questa competenza si traduce nella capacità di conoscere, capire e interpretare i testi comunicativi

Percorso formativo Nella società mediatica, alla persona è richiesto un livello minimo di competenze assai maggiore rispetto a qualche tempo fa, quando poteva essere sufficiente un’alfabetizzazione di base. In questo percorso risiede la centralità dell’azione formativa, che non può essere soltanto istruzione, ma e-ducazione (ex–ducere, condurre fuori, far uscire), per sviluppare le potenzialità della persona. Bisogna costruire (salvaguardare) un ambito relazionale capace di favorire la discussione, la contestualizzazione e l’interpretazione di qualunque contenuto valoriale venga proposto dai media.

Percorso formativo La fruizione condivisa e critica dei testi comunicativi consente commenti, discussioni, riflessioni che accrescono la possibilità di evidenziare, descrivere e riconoscere i valori. I fruitori devono poter interagire con l’offerta mediatica in modo consapevole. Bisogna formare i destinatari per affinare le loro capacità critiche e di discernimento, ma anche per educarne il gusto, favorire la corretta fruizione dei media e - perché no - un innalzamento della qualità. La competenza non può essere solo tecnica, deve avere una solida base etica e valoriale.

in linea con quanto previsto dalla Unione europea e la Regione Campania, in linea con quanto previsto dalla Unione europea e dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, si è posta l’obiettivo di ridurre entro il 2010 il numero dei morti e dei feriti gravi del 50%.

Nel 2006 in Italia, secondo le stime dell’ISTAT, hanno perso la vita 7700 persone in incidenti stradali. Circa 9000 secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità

Ogni anno sulle strade della Regione Campania perdono la vita in incidenti stradali 320 persone, 12.000 restano gravemente ferite, 1.000 invalide a vari livelli. Tutto ciò comporta un costo sociale stimabile in circa 1,5 miliardi di euro ogni anno.

Il 20% dei morti sono giovani tra 18 e 24 anni Il 20% dei morti sono giovani tra 18 e 24 anni. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte al di sotto dei 40 anni.

Ciò è anche da attribuire ad una elevata e consapevole propensione all'assunzione del rischio alla guida da parte di questa categoria di utenti

Le attività nel settore della sicurezza stradale sono finalizzate a migliorare i veicoli, i dispositivi di sicurezza e le infrastrutture Ma…noi non siamo manichini: l’85% degli incidenti stradali è attribuibile a comportamenti del guidatore

I comportamenti del guidatore che hanno impatti sulla sicurezza stradale sono: mancato rispetto dei limiti di velocità, delle distanze di sicurezza; utilizzo del cellulare alla guida; guida in stato psicofisico alterato; mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza

Il 25% degli incidenti mortali deriva dal mancato rispetto dei limiti di velocità

Rispetto dei limiti di velocità: in città il limite di velocità è di 50 km/h. Perché? A 50 km/h in uno scontro frontale la probabilità di morte è del 2%; a 60 km/h è del 22%!! (dati centro di ricerca di traumatolgia degli incidenti stradali della Renault) Se tu viaggi troppo in fretta sei lento di cervello

Uso del cellulare alla guida

Un incidente a 50 km/h senza cintura di sicurezza equivale ad una caduta dal quarto piano! La cintura di sicurezza è obbligatoria dal 1989 ma è utilizzata in Italia da circa il 50% degli automobilisti

Cintura di sicurezza: Un incidente a 50 km/h senza cintura di sicurezza equivale ad una caduta dal quarto piano!

E-mail: emilio.lombardi@istruzione.it / alomb@libero.it SI RINGRAZIA PER L’ATTENZIONE Prof. Emilio Lombardi U.S.R. Campania – Tel. 081.5576583 / Fax 081.5576582 E-mail: emilio.lombardi@istruzione.it / alomb@libero.it