LA TELECAMERA.

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Transcript della presentazione:

LA TELECAMERA

L’ottica Il mirino Il display LCD

Principali comandi La sezione di registrazione (simile a un videoregistratore): - Registrazione (REC) - Riproduzione (PLAY) - Arresto (STOP) - Avanzamento e riavvolgimento (FFW e REW - Apertura vano cassetta (EJECT)

Comandi di ripresa: E’ presente un selettore di modalità per un uso come videocamera o come videoregistratore e un pulsante per l’avvio e l’arresto della ripresa. Inoltre a portata di mano si trova anche un comando proporzionale per l’azionamento dello Zoom

Altri comandi (non sempre presenti): FADER, per l’apertura o la chiusura dell’immagine BACKLIGHT, Controllo per esposizioni in controluce WHITE, per la selezione del bianco IRIS, tasto per il controllo del diaframma automatico/manuale e comando di regolazione SHUTTER comando della velocità dell’otturatore FUOCO, selezione automatico/manuale e ghiera di regolazione

Piazzamento La prima cosa da imparare è tenere la telecamera ferma, per questo è indispensabile l’uso di un buon cavalletto, stabile e peso. Possibilmente a testa fluida. Un’alternativa economica può essere il monopiede che spesso si rileva più efficace del cavalletto stesso specie con le telecamere piccoline. Qualora sia necessario fare riprese a mano libera cercare un appoggio, un muro una colonna aiutano moltissimo. Anche il sistema di impugnatura della videocamera può essere utile, è sempre bene usare entrambi le mani. Per brevi riprese si può ricorrere anche ad una registrazione in “apnea“, cioè limitando al minimo i movimenti dovuti alla respirazione

Inquadratura Inquadrature fisse Usare lo zoom con moderazione, è un movimento Per muovere l’inquadratura riprendere qualche secondo all’inizio e alla fine Adeguate l’altezza di ripresa al soggetto

Composizione Se questo è il nostro mirino l’osservatore porrà l’attenzione maggiore sui quattro punti segnati. Per questo è bene mettere il soggetto in corrispondenza di essi Per lo stesso motivo si è soliti mettere l’orizzonte a 1/3 o 2/3. Mai dividere il fotogramma a metà in un panorama E’ importante tenere d’occhio l’intera inquadratura, non solo il soggetto. Nascondere ogni oggetto che abbruttisca l’immagine e fare attenzione che l’inquadratura sia diritta rispetto a pali muri o cose simili

Cercate di seguire queste semplici regole: -Se il soggetto in primo piano guarda verso sinistra, lasciate aria a sinistra dell’inquadratura,analogamente per la destra, per basso-sinistra e così via. -Se state seguendo un personaggio che cammina ampliate questa regola, lo spettatore deve vedere lo spazio che a breve il soggetto raggiungerà -Se qualcuno deve entrare in scena, predisponete l’inquadratura per accoglierlo -Ricordatevi anche di registrare 5 secondi prima e 5 secondi dopo quello che realmente vi interessa, vi aiuterà moltissimo nel montaggio nella scelta del punto di in e out.

ZOOM – Messa a Fuoco Le telecamere sono dotate di obiettivi a focale variabile (ZOOM) che modificando la loro distanza focale possono trasformarsi da grandangolari a teleobiettivi, generalmente sono servoassistiti; ovvero due pulsanti permettono di pilotarne la posizione. - Premendo il tasto W, amplieremo il campo di ripresa Premendo il tasto T, chiuderemo la parte di spazio inquadrata In relazione alla posizione dell’obiettivo dobbiamo considerare la messa a fuoco, generalmente eseguita in automatico. Quando l’inquadratura raccoglie soggetti a distanze diverse conviene agire in manuale. In tal caso: Accertarsi di aver sganciato il SERVO Zoomare al massimo sul soggetto principale e mettete a fuoco Tornate alla focale con cui intendete effettuare la ripresa, vi sarete assicurati una messa a fuoco più precisa e indipendente dalla focale che userete

Bilanciamento del Bianco La telecamera è influenzata dai vari tipi di luce in cui viene impiegata, per questo è presente un selettore (o una voce di menu) che permette di scegliere tra alcuni valori pre-impostati: Auto: un automatismo ri-bilancia continuamente Indoor: tarato per illuminazione con lampade a filamento Outdoor: tarato per illuminazione solare Oppure si può scegliere di effettuare manualmente il bilanciamento. In questo caso si deve riprendere un area bianca e premere l’apposito pulsante di taratura (generalmente siglato AWB o WB), è il sistema migliore; andrà ovviamente ripetuto ogni volta che muta le condizioni di illuminazione.

Diaframma Regola la quantità di luce che giunge al CCD attraverso l’obiettivo. Nelle telecamere di un certo livello questa regolazione può avvenire anche manualmente tramite il comando IRIS. Nel caso in cui anche alla massima apertura la luce sia insufficiente, si ricorre al comando GAIN (nelle macchine semplici è automatico) che incrementando l’amplificazione del CCD porta allo scadimento delle immagini, disturbate da un”effetto neve”. Il diaframma agisce anche sulla profondità di campo (PC), ovvero la porzione di campo a fuoco insieme al soggetto. Risulterà tanto più ampia quanto minore è l’apertura del diaframma.In sintesi: -La PC si estende 1/3 avanti e 2/3 dietro il soggetto -Un grandangolare ha PC maggiore di un teleobiettivo -Più lontano è il soggetto maggiore è la PC -Diaframma chiuso aumenta la PC, aperto la diminuisce

Shutter La telecamera è dotata di un circuito elettronico SHUTTER che funge da otturatore, che è il dispositivo che regola la durata dell’esposizione del CCD alla luce. Le telecamere che consentono un intervento manuale permettano numerose possibilità creative, in generale occorre ricordare che: -Alti valori dello shutter (maggiori di 1/250 di secondo) migliorano qualità e definizione dell’immagine, soprattutto con immagini in movimento -Bassi valori consentono di catturare immagini in situazioni di luce bassissima o creare sugli oggetti in movimento effetti “sfocati” particolari. Occorre comunque ricordare che lo shutter imposta una finestra di cattura, e quanto frezzato verrà poi visualizzato su tutto il frame di 1/25 sec. Quindi il tempo massimo di shutter non potrà mai superare 1/25

Nelle telecamere più semplici spesso si trovano dei preset Shutter/Diaframma: Ritratto: Diaframma più aperto e shutter regolato di conseguenza Sport: Shutter alto e Diaframma regolato di conseguenza Panorama: Diaframma chiuso e shutter regolato di conseguenza

La luce E’ banale dirlo ma per fare buone riprese serve tanta luce, specie se si utilizzano telecamere hobbystiche.La luce si misura in Lux, sotto 200lux non ha senso fare riprese a meno non siano eventi irripetibili da documentare a tutti i costi. Con una telecamera buonissima non si scende sotto i 20Lux in ogni caso(ripresa non un puntino luminoso), pur sfruttando al massimo gain e ogni altro accorgimento che certo non aiuta ad avere immagini con qualità dignitosa. Alcuni riferimenti: Lampada per bicicletta 2 W 18 Lampada ad incandescenza 100 W 1250 Lampada fluorescente L 40 W 3200 Lampada vapori Hg 125 W 6300 Bulbo fluorescente 400 W 23000 Lamp. alogenuri metallici 2000 W 190000 Lamp. xenon arco lungo 20000 W 500000 Giornata estiva soleggiata 100000 giornata estiva cielo coperto 20000 Vetrine 3000 Uffici 500 Sale da pranzo 200 Strade (notte) 30 Notte di luna piena 0.25

Vediamo delle semplici regole per posizionare luce,soggetto e telecamera: Luce frontale: la luce si trova dietro la telecamera e va dritta in faccia al soggetto. Il risultato è spesso poco soddisfacente perché l'inquadratura sembra piatta, cioè si perde in profondità. In più se si stanno riprendendo delle persone i loro occhi sono socchiusi per via della luce che li colpisce Luce dall'alto: tipicamente il sole di mezzogiorno. Anche in questo caso l'immagine sembra piatta e le ombre sono corte e scure. Adatta per forme geometriche se desiderate effetti particolari, non molto per le persone a causa dell'evidente aumento delle occhiaie e dell'ombra sul mento Luce dal basso: usata per creare effetti drammatici, specie nelle riprese di persone

Luce laterale: permette di evidenziare superfici ruvide con piccoli particolari. Il livello di profondità è elevato, ma per i ritratti è preferibile una luce meno tagliata, le ombre in questo caso sono troppo marcate Controluce: si usa per effetti particolari e serve per evidenziare i contorni del soggetto ripreso Luce laterale/frontale: a circa 45°. E' un ottimo compromesso tra i l’illuminazione frontale e quella laterale, dato che mantiene un forte senso di profondità, ma con ombre meno evidenti, specie se è possibile porre un'altra fonte di luce (o un pannello riflettente bianco, o ancora meglio dorato se la ripresa deve avere toni caldi) dalla parte opposta, che le attenui. Per i ritratti è l'ideale nelle più comuni situazioni, e dato la sua semplicità è molto usata in campo giornalistico o nelle dirette televisive.

Quando invece è possibile allestire un vero e proprio SET si può ricorrere a tecniche di illuminazione più sofisticate Luce principale (luce chiave): è la luce principale che illumina il soggetto, è la fonte di luce più forte Luce di riempimento: si usa per diffondere la luce sul soggetto attenua le ombre nette create dalla luce principale, di norma ha una potenza minore rispetto alla luce principale. Luce posteriore: viene utilizzata per illuminare la parte posteriore del soggetto in modo da "staccare" il soggetto dallo sfondo, spesso si sostituisce con pannelli riflettenti

Piani di ripresa e tempi Dettaglio: Inquadratura di un particolare.Una mano, occhi … Primissimo Piano(PPP):Inquadratura di un volto che riempie lo schermo Primo Piano(PP):Inquadratura che comprende anche spalle e corpo Mezza Figura(MF):Inquadratura tipo mezzo busto TV Piano Americano(PA):Inquadratura dalle ginocchia in su (nasce nei Western per far vedere le pistole) Figura Intera(FI):Il soggetto ha i piedi sulla base dello schermo e la testa in alto Campo Medio(CM):Soggetto ripreso da vicino Campo Lungo(CL):Soggetto ripreso da lontano Campo Lunghissimo(CLL):Soggetto ripreso all’orizzonte

Ovviamente ogni piano ha un suo linguaggio e quindi un suo uso specifico da parte del regista, ma da un punto di vista pratico ha pure una sua durata ottimale. Un’inquadratura deve durare il tempo che serve allo spettatore per capirla nel suo messaggio e appropriarsi dei particolari più caratteristici. Prendiamo come riferimento la scena di Pieraccioni sul motorino in “il ciclone” è la tipica scena di un tipo che cammina su una strada di campagna CLL…strada piccola all’orizzonte, per poter cogliere i particolari servono 12/15Sec CL…ci si concentra sulla strada e sul personaggio 10/12Sec CM…Personaggio ripreso di fianco o dall’alto, bastano 6/8Sec PA…dalle ginocchia in su, potrebbero bastare 4/6Sec PP…bastano 2/4Sec PPP…sono sufficienti anche 1/2Sec Teniamo presente che per percepire una scena servono almeno 5 fotogrammi ….ma si rasenta il subliminale

Movimenti di macchina I movimenti si possono essenzialmente dividere in: Panoramica: La panoramica avviene quando si ruota la telecamera sul proprio asse, tipicamente quando si ruota la telecamera sul cavalletto sull’asse verticale per riprendere un panorama (ma non solo). Carrellata: ogni volta che c’è un movimento lineare. Esso può essere in avanti-indietro (il più comune, lo ZOOM) oppure destra-sinistra (e viceversa) oppure alto-basso(e viceversa) o anche con percorsi trasversali. Ovviamente ognuno di questi movimenti tende a portare allo spettatore sensazioni diverse.Per eseguire in modo corretto questi movimenti serve un carrello da ripresa. In generale è bene centellinare i movimenti e quando servono farli con lentezza e fluidità.