Video terminale I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.

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Video terminale I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta

Definizioni VIDEOTERMINALE (VDT) Uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato. LAVORATORE Il lavoratore che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico ed abituale, per almeno venti ore settimanali, dedotte le pause di cui all'art.54.

Orario di lavoro Il lavoratore, qualora svolga la sua attività per almeno 4 ore consecutive ha diritto ad una interruzione tramite una pausa ovvero cambio d’attività; Il comma 3 art. 54 del D.Lgs. 626/94, in assenza di disposizioni contrattuali prevede delle pause di 15 min. ogni 120 min. di applicazione continuativa al VDT.

Orario di lavoro e pause Durante l'attività al VDT il lavoratore è tenuto a cambiare posizione del corpo, ad interrompere l'uso della tastiera ed, eventualmente a spegnere lo schermo. Le modalità e la durata delle pause possono essere stabilite a livello individuale ove il Medico Competente ne ravvisi la necessità. La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro.

Sorveglianza sanitaria Tutti i lavoratori che rientrano nella definizione dell'art. 51 del D.Lgs. 626/94 e s. m. devono essere sottoposti a visita medica e ad un esame della vista effettuata dal Medico Competente. I lavoratori idonei con prescrizioni e quelli che hanno superato il cinquantesimo anno d'età sono sottoposti a visita di controllo con periodicità almeno biennale; quinquennale negli altri casi. In ogni caso la periodicità delle visite mediche dipende dall'impegno visivo e dalle caratteristiche visive dell'operatore.

Nel complesso sono disturbi reversibili Disturbi oculo visivi bruciore, lacrimazione senso di corpo estraneo ammiccamento frequente fastidio alla luce, pesantezza visione annebbiata o sdoppiata stanchezza alla lettura cefalea Nel complesso sono disturbi reversibili

Disturbi oculo visivi: principali cause illuminazione inadatta; riflessi da superfici lucide; luce diretta artificiale o naturale su monitor o occhi; presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero); difetti del monitor; impegno visivo statico ravvicinato, protratto nel tempo.

Disturbi oculo visivi: come prevenirli ai primi sintomi di affaticamento fare piccole pause; socchiudere le palpebre per 1/2 minuti; distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso quelli lontani; verificare l’illuminazione e le tende; eliminare riflessi e/o abbagliamenti; seguire con lo sguardo il perimetro del soffitto.

Disturbi muscolo scheletrici Sensazioni senso di peso, di fastidio intorpidimento dolore rigidità di: collo - schiena - spalle-braccia - mani

Disturbi muscolo scheletrici: cause posizione di lavoro scorretta; posizione di lavoro fissa e mantenuta per lungo tempo; errata scelta degli arredi; movimenti rapidi e ripetitivi delle mani (uso di tastiera e mouse).

Disturbi muscolo scheletrici: come prevenirli verificare che la parte alta del monitor sia al livello degli occhi; verificare la distanza del monitor e della tastiera; stare seduti ben eretti con i piedi ben poggiati; regolare bene l’altezza e l’inclinazione della sedia; ai primi sintomi di dolore al collo o alle estremità concedersi una pausa alzandosi e muovendosi.

Posizione corretta Tronco: Gambe: posizione eretta, fra 90 e 110° per evitare dannose compressioni pelvico-addominali, appoggio del tratto lombare Gambe: a circa 90°per ridurre l’affaticamento e facilitare la circolazione. Piedi ben poggiati a terra o sul poggia-piedi

Posizione corretta Braccia Occhi: piegate a circa 90°. Avambracci appoggiati nello spazio fra bordo tavolo e tastiera (15 cm) Occhi: distanza occhi monitor fra i 50 e i 70 cm. Il bordo superiore del monitor deve essere posto all’altezza degli occhi.

Posizione corretta

Illuminazione: sorgenti naturali La luce naturale dovrebbe costituire parte integrante dell’illuminazione ambientale. La vicinanza di finestre, però, potrebbe comportare fenomeni di abbagliamento, se l'operatore è rivolto verso le stesse, oppure la presenza di riflessi sullo schermo, se l'operatore volta le spalle alla finestra. A distanza maggiore di 3-4 metri la luce naturale diventa insufficiente ai fini di una buona visione del videoterminale.

Illuminazione: sorgenti naturali L’eccessivo illuminamento delle superfici orizzontali può provocare, anche in tempi brevi, una riduzione dello stato di benessere e di rendimento; divengono inoltre più evidenti i fenomeni di riflessione con conseguente perdita di definizione di immagine. Si hanno condizioni sfavorevoli di illuminazione con abbagliamenti diretti, riflessi e contrasti eccessivi.

Illuminazione: sorgenti artificiali Le sorgenti artificiali maggiormente impiegate negli uffici sono le lampade fluorescenti. Quelle ottimali per il lavoro al VDT sono quelle cosiddette "bianche a tonalità calda" che emanano una luce tendente al giallo fra i 200 e i 400 lux. Per minimizzare i riflessi devono essere montate a soffitto, con paraluce a lamelle anti-abbagliamento, in file parallele alla direzione dello sguardo dell’operatore, ma non sopra la testa dello stesso.

Il monitor deve essere: orientabile e inclinabile con superficie antiriflettente con luminosità e contrasto regolabili con immagine stabile senza “sfarfallamenti” con caratteri leggibili e definiti pulito la parte retrostante lontana da pareti

Il mouse deve: Garantire una buona impugnatura ergonomica; essere “manovrato” avendo cura di poggiare l’avambraccio al piano di lavoro

POSIZIONI SBAGLIATE

POSIZIONE CORRETTA

Grazie per l’attenzione!!!