Che cos’è il welfare state?
Briggs Il ws è “uno stato in cui il potere organizzato è deliberatamente utilizzato (attraverso la politica e l’amministrazione) nel tentativo di modificare le forze di mercato in almeno tre direzioni: prima di tutto garantendo agli individui e alle famiglie un reddito minimo indipendentemente dal valore di mercato della loro proprietà; in secondo luogo riducendo il grado di insicurezza, mettendo gli individui e le famiglie in condizione di far fronte a certe contingenze sociali (per esempio: malattia, vecchiaia e disoccupazione); in terzo luogo assicurando ad ogni cittadino senza distinzione di classe o status i migliori standard disponibili in relazione ad una gamma concordata di servizi sociali.
Wilensky Considera caratteristica essenziale del ws “la protezione da parte dello Stato di standard minimi di reddito, alimentazione, salute e sicurezza fisica, istruzione e abitazione, garantita ad ogni cittadino come diritto pubblico e non come carità”
Titmuss La “divisione sociale del welfare”. Assunti di base: non esiste un solo tipo di ws le differenze dipendono sia dal quantum che dal chi (viene protetto) il ws funziona sulla base di un meccanismo redistributivo; gli esiti della redistribuzione dipendono dal contenuto delle politiche di welfare (cioè dagli strumenti utilizzati) e dal loro effettivo funzionamento concezione evoluzionista del ws: welfare come funzione di uno sviluppo economico concepito come unilineare
La crisi degli anni Settanta La critica neomarxista La critica neoliberista Punti di convergenza delle due critiche: a) Il ws non è sufficiente a fronteggiare e superare le disuguaglianze generate dal mercato b) Il ws non può comunque essere smantellato c) Esigenza di ricercare vie nuove (per una più efficace protezione sociale dei cittadini da rischi e bisogni)
Il ri-orientamento concettuale degli anni Ottanta Definizione di Alber Critica di Ferrera Considera il ws come “un insieme di risposte di policy al processo di modernizzazione, consistenti in interventi politici nel funzionamento dell’economia e nella distribuzione societaria delle chances di vita, i quali mirano a promuovere la sicurezza e l’uguaglianza dei cittadini, al fine di accrescere l’integrazione sociale di società industriali fortemente mobilitate” Il riferimento alla integrazione sociale è valutativo. Meglio centrarsi sulla funzione del ws, che è fatto di “politiche che intervengono nell’economia, modificandone gli esiti distributivi”. Tenere sempre presente la distinzione tra il processo (quello descritto) e gli esiti sul piano della integrazione/coesione sociale.
Definizione di Flora e Heidenheimer Critica di Ferrera Il come una risposta istituzionale alle crescenti domande di uguaglianza e di sicurezza sociale ed economica che viene fornita attraverso “tre mezzi fondamentali: a) il pagamento diretto di prestazioni in denaro, b) l’erogazione diretta di servizi in natura, e c) l’estensione indiretta dei benefici attraverso crediti e deduzioni fiscali” La definizione evidenzia gli scopi del ws, ma non esplicita a sufficienza i confini di esso (in altri termini, chi viene effettivamente protetto?)
Definizione di Ferrera… Il welfare state è un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione, i quali forniscono protezione sotto forma di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale, introducendo fra l’altro specifici diritti sociali nel caso di eventi prestabiliti, nonché specifici doveri di contribuzione finanziaria
…rivista alla luce del “diamante del benessere” Il welfare state è un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione, i quali forniscono protezione sotto forma di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale. Essi sono parte di un più ampio sistema di welfare nell’ambito del quale definiscono il ruolo delle altre sfere regolative che producono e distribuiscono risorse, introducendo specifici diritti sociali nel caso di eventi prestabiliti, nonché specifici doveri di contribuzione finanziaria, che variano da assetto istituzionale ad assetto istituzionale