Il coinvolgimento dei genitori al catechismo dei figli è una scelta importante della Chiesa italiana. Non è facile però riuscirci ed alcune comunità parrocchiali fanno fatica a muoversi in questa direzione
I genitori sono i primi educatori alla fede Non è più possibile chiamare i bambini alla vita cristiana e ai sacramenti senza il coinvolgimento dei genitori.
I genitori sono i primi educatori alla fede Sono essi che aiutano i figli a crescere nella vita, che trasmettono le buone abitudini, dall’igiene personale al corretto comportamento fuori casa.
I genitori sono i primi educatori alla fede Perché un catechista o anche una comunità parrocchiale dovrebbero farsi carico in esclusiva della loro crescita religiosa? Perché non vederla addirittura come un’invasione di campo, anche se delegata?
I genitori non possono lavarsene le mani E’ un mestiere difficile oggi essere papà e mamma, soprattutto quando sono chiamati a far crescere la fede nei loro ragazzi. Sono presi da tanti altri problemi: il lavoro, il denaro, la vita di coppia.
I genitori non possono lavarsene le mani Molti di loro hanno abbandonato la pratica religiosa sin da ragazzi e riprendere può diventare addirittura imbarazzante. Eppure un buon numero di loro ci stanno, e quasi sempre scoprono una chiesa diversa, più accogliente e credibile.
Collaboratori entusiasti Con alcuni di questi genitori l’invito si trasforma sovente in una opportunità. C’è chi ha fantasia e diventa intraprendente.
Collaboratori entusiasti Non di rado si lasciano coinvolgere in momenti di riflessione e di preghiera a misura di cristiani adulti.
Collaboratori entusiasti Li vedi impegnatissimi a organizzare gite di gruppo, trattenimenti e cene, cose che fanno crescere la comunità.