La crisi del Gli Stati Uniti Progetto:

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La crisi del 1929. Gli Stati Uniti Progetto: La finanza. Ieri, oggi e domani. La crisi del 1929. Classe 5° A Vanghi Avanzi Stecconi Longeri Papaefstathiu Gli Stati Uniti

INDICE Gli «Anni Ruggenti» Il Boom della Borsa Segnali di crisi Il «Giovedì nero» Il crollo dell’economia Franklin Delano Roosevelt Il «New Deal» Interventi indiretti Le elezioni del 1936 L’America conservatrice I risultati del «New Deal» Un bilancio economico La finanza. Ieri, oggi e domani.

Gli Anni Ruggenti La produzione industriale salì del 64% Tra il 1922 e il 1928 gli Stati Uniti conobbero una crescita economica senza precedenti nella loro storia. Si trattò di un salto di qualità dovuto al diffondersi della seconda rivoluzione industriale. La produzione industriale salì del 64% La finanza. Ieri, oggi e domani.

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Il repubblicano Warren Harding vinse le elezioni presidenziali del 1920 Con la vittoria repubblicana si affermò un orientamento isolazionista secondo cui il paese doveva badare esclusivamente alle questioni di politica interna, o al massimo curare i propri interessi nell'area del Pacifico. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Per favorire gli investimenti privati… Ridussero al minimo le imposte dirette ed aumentarono quelle indirette Diminuirono la spesa Pubblica Mantennero basso il tasso di interesse Rinunciarono a qualsiasi forma di regolazione dell’economia e in particolare al controllo sulle grandi concentrazioni finanziarie La finanza. Ieri, oggi e domani.

Il Boom della Borsa La finanza. Ieri, oggi e domani.

La finanza. Ieri, oggi e domani.

Segnali di Crisi Ampie fasce sociali erano ancora in condizioni di povertà e sofferenza. L’ Agricoltura dovette confrontarsi con un calo inarrestabile dei prezzi. L’aumentata produttività portò ad una saturazione del mercato. I salari degli operai crescevano ad un ritmo molto più lento rispetto alla produzione. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Il “Giovedì Nero” L’euforia speculativa della Borsa di New York si incrinò improvvisamente nell’autunno del 1929. Il panico si diffuse nel mercato: il 24 ottobre, il «Giovedì nero», furono ceduti 13 milioni di azioni. Il valore delle azioni crollò in breve tempo. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Il crollo dell’economia Gli effetti del crollo di Wall Street si trasmisero sul sistema creditizio. Molte banche chiusero. Gli Istituti di credito concedevano prestiti solo in casi eccezionali. Le aziende riducevano la produzione, tagliavano i salari e licenziavano. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Per far fronte alla crisi: Federal Reserve Bank Abbassare radicalmente il tasso d’interesse Autorità monetarie Abbandonare la parità con l’oro La finanza. Ieri, oggi e domani.

Herbert Hoover rifiutò di sganciare il dollaro dalla parità con l’oro. Il Governo approvò lo Smoot-Hawley tariff act. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Franklin Delano Roosevelt Nel 1932 Roosevelt promise una politica meno supina agli interessi dei ceti più abbienti e più attenta alle speranze della gente comune. Roosevelt vinse le elezioni con 22,8 milioni di voti contro i 15,7 di Hoover. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Il «New Deal» Il nuovo presidente costituì un «Brain Trust» Roosevelt seguì una linea politica di grande pragmatismo: di volta in volta vennero privilegiate le soluzioni che parevano più indicate in relazione ai diversi problemi. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Interventi indiretti * Riforma del sistema creditizio e sganciamento del dollaro dalla parità con l’oro. * Agricultural Adjustement Act (AAA) * National Industrial Recovery Act (NIRA) * Vagner Act La finanza. Ieri, oggi e domani.

Vennero istituite anche: * La Tennessee Valley Authority (TVA) * La Works Progress Administration (WPA) * Il Social Security Act Infine si perseguì un progetto di sistemazione del territorio tramite un vasto programma di opere pubbliche. La finanza. Ieri, oggi e domani.

Le elezioni del 1936 Durante il mandato Roosevelt accentuò la propria immagine di leader forte e rassicurante , capace di stabilire con le masse un contatto familiare e di infondere coraggio e speranza alla popolazione. Alle elezioni del ‘36 il presidente ottenne il 60,2% dei voti contro il 36,5% di Alfred Landon. La finanza. Ieri, oggi e domani.

L’America conservatrice La Corte Suprema diventò il riferimento di tutti coloro che si opponevano alla politica rooseveltiana. * Era dotata del potere di valutare la costituzionalità delle leggi approvate dal Congresso. * Respinse i decreti più sfavorevoli ai potentati economici Roosevelt si appellò al popolo indicando nella Corte suprema l’organo rappresentante dei ceti più abbienti. Il contrasto fu accesissimo e si concluse solo nel 1937. La finanza. Ieri, oggi e domani.

I risultati del «New Deal» Negli USA si gettarono le basi del cosiddetto «Welfare State» La crescita del welfare e la nascita delle agenzie statali determinarono l’espansione dell’amministrazione pubblica e della burocrazia. Si modificò radicalmente la concezione del ruolo dei sindacati La finanza. Ieri, oggi e domani.

Un bilancio economico I mutamenti introdotti dal «New Deal» nella società americana suscitarono giudizi discordi: * I risultati economici non furono entusiasmanti * La quota dei senzalavoro sarà riassorbita in maniera decisiva solo nella Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia gli americani percepirono l’età rooseveltiana come un periodo caratterizzato da grande speranza e ottimismo La finanza. Ieri, oggi e domani.