Le origini dell’occidente: La Grecia Andrea Paoletti
Origini civiltà greca sono incerte, Probabilmente fine II Sec. A.C. (contemporaneo alla civiltà egizia e micenea) I principali periodi dell’arte greca sono i seguenti: - Periodo di formazione (1.100 - 700 A.C) corrispondente all’ivasione dei DORI popolazione semi-nomade di origine balcanica i quali invadono la grecia, ssconfiggono i miceni e spingono gli ioni sulle coste dell’asia minore (turchia) - Periodo Arcaico ( 700 – 490 A.C.) Corrisponde alla maturazione delle caratteristiche che contraddistingueranno l’arte: Templi e statuaria “classica” - Periodo Classico o dell’oro ( 490 – 338 A.C.) breve periodo storico che corrisponde al massimo splendore della società e cultura greca. - Periodo Ellenistico (323- 31 A.C.) periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla sconfitta di Anzio, preludio alla nascita dei Romani. Da un punto di vista artistico si assiste ad un declino progressivo dell’arte che fa da contraltare al massimo periodo di diffusione. La civiltà greca diviene punto di riferimento per tutte le civiltà; è ai greci che dobbiamo la nascita della Scienza, Filosofia, politica ed ARTE. Il popolo Romano che conquisterà militarmente la grecia, dal punto di vista artistico e culturale ne assimilerà totalmente le tecniche artistiche e la cultura
Età arcaica
Periodo di forte ripresa dei commerci con medio oriente, asia e popoli affacciati sul mediterraneo Le Polies (modello organizzativo delle diverse citta-stato greche) prosperano e si diffondono, ma essendo il territorio montuoso e poco adatto alla costruzione di nuove città l’espansione avviene nelle colonie: ITALIA, SPAGNA, FRANCIA. Nasce la Magna Grecia. La diffusione delle colonie comporta una diffusione dell’arte, realizzate nelle colonie. Sorgono templi e santuari, scultura e pittura si evolvono e le PROPORZIONI ED ARMONIA DELLE FORME diventano il punto centrale.
L’architettura I TEMPLI
Modello in terracotta dipinta 700 A.C. La religione greca era politeista (come quella egizia) ed I TEMPLI (massima espressione architettonica greca) erano la RESIDENZA TERRENA DEL DIO. Concettualmente c’è una grande differenza con le altre civiltà: Gli dei Greci hanno sembianze e caratteristiche morfologiche degli UOMINI. (Zeus ha le sembianze di un uomo) La casa greca è una costruzione semplice in mattoni crudi e copertura a capanna in paglia Risulta ovvio quindi che la “casa terrena” del DIO abbia alcune caratteristiche simili e le differenze stanno nei materiali più preziosi utilizzati (pietra) e nelle decorazioni Il modello in terracotta rinvenuto nel tempio di Hera ne è un chiaro esempio
Caratteri ricorrenti 1_NAOS: Cella . Luogo più sacro del templio. Accesso esclusivo per i sacerdoti e luogo in cui conservare la statua del dio. Vi si accede da un’unica porta verso oriente. E’ un locale buio che va ad aumentarne la sacralità 2_ PRONAO: Spazio filtro tra esterno (realtà umana) e cella interna (realtà divina) 3_OPISTODOMO: Parte retrostante la cella (non è sempre presente) 4_COLONNE: numero e dimensioni delle colonne variano a seconda dell’importanza del templio. 4colonne: tetrastilo 6colonne: esastilo 8colonne: octastilo 5_PERISTASI: portico colonnato coperto che circonda perimetralmente il naos
Tipologie templi e nomenclature In Antis/Doppiam in Antis 1_In Antis: Prende il nome dai due pilastri angolari (ante) costruite al prolungamento della muratura del naos. Spesso vengono poste due colonne nella luce presente tra le ante. Nel doppiamente in Antis vi è uno spazio analogo dietro il naos (Opistodomo) 2_ Monoptero: tempio a pianta circolare circondato da una sola fila di colonne. Non è prevista una cella chiusa internamente, la statua del dio è visibile. Nel “tempio periptero circolare o a Tholos” vi è un naos chiuso internamente ed il colonnato esterno assume il ruolo di peristilio 3_PERIPTERO: tempio circondato interamente da colonne, se il colonnato è doppio si chiama diptero Monoptero/tholos Periptero/Diptero
Correzioni ottiche
Gli architetti greci sono molto attenti alle proporzioni, al modulo ed alla visione delle architetture monumentali: la loro esperienza pratica li porterà ad introdurre le seguenti CORREZIONI OTTICHE al fine di ottenere il risultato in figura: - Entasi nelle colonne - Stilobate convesso - Colonne mai perfettamente verticali - Modulo TUTTI QUESTI ACCORGIMENTI SONO DOVUTI ALLA VISIONE PROSPETTICA UMANA Altezza 6-7 moduli
Conflitto Angolare Problema che si pone nello spigolo in quanto non si può contemporaneamente rispettare 2 regole fondamentali: - Triglifo in asse con colonna - Triglifo in corrispondenza dello spigolo SOLUZIONE 1) Triglifo angolare e prima metopa maggiore 2) Triglifo non angolare, metope tutte uguali e porzione di metopa angolare (soluzione armonica proposta da Vitruvio) 3) Triglifo angolare, metope tutte uguali, e primi intercolumni diversi questo problema era drammatico ai fini dell’armonia complessiva del templio, OSSESSIONE per l’architettura greca
Gli stili architettonici
Esempi
Paestum
Paestum e templio Nettuno (460 a.c.)
Efeso “artemision 540 a.c.”
Efeso “artemision 540 a.c.”
Scultura arcaica
I Kouros Statuaria arcaica che rappresenta Divinità/eroi/ e uomini con le seguenti caratteristiche: -Nudità maschili (simbolo di forza) -Testa eretta -Braccia lungo fianche con pugni stretti -Gamba sx avanzata -Proporzioni massicce (simbolo di forza) -Forme semplici e squadrate -Assenza somiglianza naturale, ma sensazione di soprannaturalità soggetti -Capigliatura con trecce (6 posteriori, 6 anteriori) ricordano copricapo faraoni Scultura arcaica ha molte similitudini con quella egizia (posizione) nell’aspetto ma si differenzia per la funzione (non funeraria) -grandi occhi a mandorla e bocca accennata che crea strano sorriso -modellato addome e ginocchia denotano la semplicità con cui rappresentavano il corpo -La scultura andava vista frontalmente, la vista laterale ne compromette la comprensione -Fondamentale per i greci era la simmetria del corpo sinonimo di bellezza (corpo come visto allo speccio) I Kouros di Milo (600 a.c.)
Le Kore Statuaria arcaica che rappresenta giovani donne e madre a cui vengono attribuiti significati rituali e religiosi. I caratteri ricorrenti sono: -Vestito femminile (simboleggia il ruolo nella società) -Testa eretta -Un braccio lungo fianco a reggere veste e altro che regge delle offerte -Piedi uniti -Trecce su petto e schiena (come Kouros) Il Peplo era il vestito alla moda del periodo arcaico/dorico Statuetta di 120 cm con tracce di decorazione pittorica (probabile come nella ricostruzione) Panneggio di tipo arcaico privo di increspature Evidenziati sono giro vite e seno femminile Testa: -Mento appuntito -Zigomi pronunciati -occhi sporgenti -Dettagli piu’ espressivi risp. Kouros - Kore con Peplo (530 a.c.)
Pittura arcaica
Pittura su manufatti in terracotta Sono le opere pittoriche greche più antiche giunte fino a noi. Delle opere pittoriche (affreshi e pitture su tavola) non è rimasto nulla, da fonti storiche è tuttavia certa la loro realizzazione ed utilizzo. Per comprendere le loro capacità ci rifacciamo alle decorazioni sul vasellame giunte sino ai giorni nostri. Da fonti storiche si conoscono gli artigiani più conosciuti del tempo (Polignoto di Taso, Parrasio di Efeso, Nicia di Atene) possiamo definirli i primi artisti della storia Essenzialmente esistono due stili: -Pittura a figure nere (VI sec a.c.) -Pittura a figure rosse (fine VI sec in poi)
Achille ed aiace che giocano a dadi (550 a.c.) Pittura a figure nere (VI sec. a.c.): Ottenuta mediante vernice nera che cotta assieme al vaso diveniva lucida. I Particolari delle figure sono ottenuti (prima della cottura) incidendo la vernice asportandola con una punta sottile Achille ed Aiace (EXECHIAS 550 c. a.c.) Achille a sx, abiti da guerra posati,elmo ancora in testa Figure solenni, pur nello svago sono concentrati Vesti e scudi sono fantasiosamente decorati Posizione uomini, lance, scudi, sembrano essere disposti per assecondare la forma bombata dell’anfora andando a sottolineare l’attaccatura decorata con motivi geometrici Achille ed aiace che giocano a dadi (550 a.c.)
Pittura a figure rosse ( fine VI sec. a. c Pittura a figure rosse ( fine VI sec. a.c. in poi): Si dipingeva di nero intero sfondo ad eccezione delle figure che restavano del colore terracotta. A seguito della cottura venivano ulteriormente dettagliate le figure con pennelli creando suggestivi effetti e notevoli dettagli figurativi Cratere di EUPRONIHOS (500 a.c.) Il sonno e la morte sollevano il corpo di Sarpedonte sotto la direzione di Hermes. La narrazione del registro centrale è predominate ed è compresa tra decoraz, floreali Sarpedonte al centro (sproporzionato rispetto altri uomini) è in posizione orizzontale con torso ruotato. I dettagli dei corpi sono estremamente dettagliati. Le ali della morte ricordano la coda del pavone, e la ricerca cromatica, nei capelli di sarpedonte, molto diluito sembra di color marrone o sul pannello rossiccio di Hermes
COMPITI PER LE VACANZE DI NATALE Effettuare una ricerca di approfondimento sulle tematiche analizzate in classe relative a: ARTE NELLA GRECIA ARCAICA (tutti gli argomenti visti con il docente in classe, approfondendo le specifici opere spiegate in classe) La ricerca va effettuata da ogni singolo studente, sul proprio quaderno degli appunti e va integrata con immagini relative agli argomenti CONSEGNA RICERCA: 13/01/2014 MANCATA CONSEGNA: VOTO 2