MACCHINE E CARNE (corpi impossibili?) Evento di contaminazioni tecnologiche di Francesca Cellamare, Stefano Moriggi, Gianluca Nicoletti
Tutto nasce da un libro Il progetto trova la sua matrice concettuale nel volume di Gianluca Nicoletti e Stefano Moriggi “Perché la tecnologia ci rende umani, La carne nelle sue riscritture sintetiche e digitali”, Sironi 2009. Dal confronto inscenato dagli autori, emerge la tecnologia come prospettiva privilegiata per comprendere l'evoluzione stessa del concetto di umano.
La tecnologia ci rende umani? Le macchine, nella loro evoluzione, hanno costantemente rimodellato stili e ritmi di vita, pratiche e consuetudini sociali. Di riflesso anche prospettive e idee con cui pensare la convivenza civile. La macchina in epoca moderna è divenuta sempre più consapevole strumento di comprensione del mondo. Questo in ragione delle sue capacità di riprodurre "artificialmente" (e sperimentalmente) fenomeni naturali. Oggi più che mai, pare opportuno non perdere di vista la funzione conoscitiva e pedagogica della macchina, oltre che l’ importanza dei cambiamenti antropologici che opera nei singoli e nelle masse.
Vivere e pensare con le macchine Comprendere la tecnologia significa anche comprendere categorie e termini che hanno attraversato la storia della filosofia e della scienza e che costituiscono anche la grammatica delle nostre vite. Che cos'è natura? Cosa si intende per umano? Che senso ancora ha distinguere tra naturale e artificiale? Tra reale e virtuale? Un approccio disincantato alla tecnologia, e dunque a oggetti e strumenti con cui di epoca in epoca ci siamo "interfacciati al mondo”, significa prendere sul serio il rapporto soggetto- oggetto-ambiente. Si tratta di non dimenticare l'antica lezione di Leonardo e di Galileo che nelle macchine (e con le macchine) hanno saputo rileggere l'uomo e la sua collocazione in un universo “ristrutturato”.
Tre settimane a Roma… Il progetto è incentrato sulla necessità di riportare al centro della discussione il rapporto tra "umano" e "tecnologico”. Una rassegna di eventi distribuiti in tre settimane, che veicoleranno linguaggi, esperienze e contesti diversi. Una mostra d’arte dedicata alle “reliquie del futuro”; un format con “dibattiti "tecnologici” ispirati ai capitoli del volume di Moriggi e Nicoletti. A corredo una rassegna sul cinema “cyber”.
…Da Vivere in carne e ossa L’iniziativa non avrebbe alcun intento "divulgativo", ma si pone l'ambizioso traguardo di "far vivere in carne ed ossa" a chiunque decida di prendervi parte un concreto approccio alla tecnologia. Vorremmo innescare una riflessione alternativa agli ormai consunti anatemi degli "umanisti" dell'ultima ora, piuttosto che agli incondizionati entusiasmi di improbabili tecnofili. Avvicinarsi a questi problemi richiede una seria considerazione del "sistema di oggetti" che incarna gran parte di quell'evoluzione culturale che molto racconta di cosa ha significato nel corso di secoli e millenni "essere umani".