S.M.S. E. Colorni Via Paolo Uccello 1/A Milano a.s Prof. Bedini
Ma linvenzione di cui vi parlerò è un miracolo della scienza: permette infatti ai ciechi di recuperare la vista. Salve! Nellanno 2050 abbiamo raggiunto frontiere inaspettate nel campo della medicina. Adesso, ci sono cure per qualsiasi malattia… E tutto grazie alla tecnologia moderna! I computer infatti sono diventati parte integrante delle nostre vite.
Salve, mi chiamo Lizine Sakina. Sono una ricercatrice nellambito delle nuove tecnologie ed oggi, nel 2050, cercando negli archivi elettronici del lontano 2012 ho trovato un articolo di giornale che parlava di un cieco, un certo Riccardo Santini, che dopo quarantanni di cecità è finalmente riuscito a vedere la figlia (o almeno la sua sagoma). Ispirandomi a quella scoperta straordinaria sono oggi finalmente riuscita a inventare il primo tipo di occhiali che permette ai ciechi di recuperare la vista. Il loro utilizzo è estremamente semplice: una microscopica capsula contenente un computer miniaturizzato, inserita tramite un'iniezione nella spalla, viene telecomandata dai medici fino all'area visiva del cervello. Qui, grazie ad una speciale connessione, riceve segnali dagli occhiali speciali, permettendo a chi li indossa di vedere il mondo circostante, proprio come se vedesse con i suoi occhi
Sulle lenti di questi occhiali sono montate due telecamere che riprendono e trasmettono le immagini a un microchip che a sua volta le «traduce» in modo tale che il cervello possa recepirle come normali informazioni derivate dallorganismo.. La scoperta che ha rivoluzionato la medicina degli ultimi anni è un paio di occhiali, che, collegati alla parte del cervello che controlla la vista grazie a un microchip permette di far recuperare la vista a chi lha persa E il tutto in tempo reale, perché la trasmissione è velocissima!