La salute della donna in Italia Napoli, 11 aprile 2006 La salute della donna in Italia Prof. Walter Ricciardi Direttore Istituto di Igiene e Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Speranza di vita 1998-2000 Uomini Donne 82,5 anni 76,5 anni
Durata della Vita Incremento Percentuale 1960 - 1998 Uomini Donne Italia 11,5 12,4 Resto Europa 10,7 11,0
Aspettativa di Vita 79,5 Italia al 4° posto in Europa 82 anni per le donne 76 anni per gli uomini 79,5 A 65 anni l’aspettativa di vita è in Italia di 18,7 anni (5° posto)
% popolazione in età anziana (>64 anni) al 1.1.2001
Speranza di vita alla nascita
Speranza di vita a 45 anni Uomini Donne Fonte: Istat-Health for All Italia Donne
Speranza di vita a 45 anni Gli indici di speranza di vita migliorano, ma con un persistente svantaggio nel Mezzogiorno, soprattutto tra le donne Fonte: Istat-Health for All Italia
Una o più malattie croniche gravi quintili di prevalenze regionali (x100 persone) standardizzate per età 8.52-9.95 9.96-11.12 11.13-11.45 11.46-12.33 12.34-13.68 9.55-10.79 10.80-11.88 11.89-12.61 12.62-14.09 14.10-15.32 Uomini Donne Marinacci , 2004
Gli indici di salute peggiorano in Italia Una o più malattie croniche gravi quintili di prevalenze regionali (x100 persone) standardizzate per età Gli indici di salute peggiorano in Italia scendendo da Nord a Sud 8.52-9.95 9.96-11.12 11.13-11.45 11.46-12.33 12.34-13.68 9.55-10.79 10.80-11.88 11.89-12.61 12.62-14.09 14.10-15.32 Uomini Donne Marinacci , 2004
Una o più malattie croniche gravi Odds Ratios (95% C.I.) ctrl. x età Marinacci , 2004
Una o più malattie croniche gravi Odds Ratios (95% C.I.) ctrl. x età Una posizione sociale sfavorevole fa più che raddoppiare la morbosità cronica. Una maggiore concentrazione di poveri (e quindi di malati) nelle regioni meridionali spiega le differenze geografiche Marinacci , 2004
Una o più malattie croniche. Donne Scostamenti regionali dall’effetto dell’istruzione elementare (coeff=1.2, OR=3.5) Valle D’Aosta Piemonte Calabria Molise Campania rischio aggiuntivo Marinacci , 2004
Una o più malattie croniche. Donne Scostamenti regionali dall’effetto dell’istruzione elementare (coeff=1.2, OR=3.5) Valle D’Aosta Piemonte Calabria Molise Campania rischio aggiuntivo Il più alto rischio di morbosità cronica tra i più poveri è più intenso nelle regioni meridionali
Prevalenza di fumatori (1957-2000) Uomini Donne
Prevalenza di consumatori di alcol (2002) Uomini Donne
Prevalenza di persone obese di 18 anni e oltre (2002) Uomini Donne
Mortalità per malattie cardiovascolari 2001
Mortalità per tumori maligni Tasso standardizzato di mortalità per tumori maligni. Femmine. Anno 2000
Incidenza tumore al seno (2001) Tassi standardizzati (per 100.000)
Mortalità per carcinoma mammario Tasso standardizzato di mortalità per carcinoma mammario Femmine. Anno 2000
Mortalità per tumori dell’utero Tasso standardizzato di mortalità per tumori maligni dell’utero. Femmine. Anno 2000
Sopravvivenza/qualità vita sociali Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinanti specifici Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali
Come nascono le diseguaglianze sociali nella salute? Geografiche Sanità Differenze Salute Individuali Morbosità Determinanti strutturali Determinanti specifici Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Stress Stili vita Ambiente Sopravvivenza/qualità vita sociali Come nascono le diseguaglianze sociali nella salute? (e come si possono contrastare /moderare gli effetti)
Diseguaglianze NO NE C S I % bassa istruzione 29 31 35 34 reddito (M) I % bassa istruzione 29 31 35 34 reddito procapite € 11.846 10.009 6.605 Indice Gini 0.30 0.29 0.36
Lavoro NO NE C S (M) I tasso disoccupazione % 5 10 21 23 tasso attività femminile % 39 40 38 29
Welfare NO NE C S I Spesa pubbl/capite istruzione € 708 786 947 1011 1015 spesa pubbl/capite sanità € 1077 1106 1068 955 945 saldo mobilità ricoveri % +2.7 +4.0 +2.8 -4.7 -5.7 spese privata pro/capite sanità € 453 445 395 294 264
Coesione NO NE C S I ECONOMIA pil/capite € 23.207 23.412 20.141 13.622 13.748 pil/occupato € 43.393 41.311 40.162 33.824 35.238 SINDACATO Tassi sindacali nazione % 21 26 19 SOLIDARIETA’ iscrizione ad associazioni % 24 18 11 ELEZIONI votanti % (2000) 74 76 73 69 66
Spiegazioni testate: indicatori regionali (1999-2000) Dimensione Qualità Economia e ricchezza reddito pro-capite PIL per occupato concentrazione del reddito Lavoro tasso di disoccupazione quota di unità di lavoro non regolari Coesione e partecipazione sociale partecipazione al voto partecipazione a riunioni di associazioni Welfare spesa per: istruzione sanità abbandono scolastico posti in asili nido accesso tempestivo allo screening mammografico La dimensione di sviluppo economico e offerta di lavoro spiegano una quota elevata di tale eterogeneità; la qualità di welfare e capitale sociale riesce a moderarne gli effetti sulla salute
Sopravvivenza/qualità vita sociali Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinanti specifici Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali
Prevalenze di bambini e adolescenti con eccesso di peso per regione Il fenomeno è crescente passando da Nord a Sud (ISTAT 2002)
Percentuale di bambini con eccesso di peso per titolo di studio della madre. 1999 - 2000 Elaborazione di L. Gargiulo, et al. con i dati dell’Indagine ISTAT sulla salute 1999-2000
Percentuale di bambini con eccesso di peso per titolo di studio della madre. 1999 - 2000 Come per l’obesità, gran parte degli stili di vita pericolosi per la salute sono a svantaggio del Mezzogiorno e delle persone di bassa posizione sociale Elaborazione di L. Gargiulo, et al. con i dati dell’Indagine ISTAT sulla salute 1999-2000
Esposizione a traffico di tipo pesante: passaggio frequente nella strada di residenza, per istruzione dei genitori (Studio Sidria2). Istruzione genitori % bambini esposti (IC 95%) Università 18 (16-20) Scuola secondaria superiore 19 (17-21) Scuola media 22 (20-24) Scuola elementare 27 (23-30)
Esposizione a traffico di tipo pesante: passaggio frequente nella strada di residenza, per istruzione dei genitori (Studio Sidria2). Istruzione genitori % bambini esposti (IC 95%) Università 18 (16-20) Scuola secondaria superiore 19 (17-21) Scuola media 22 (20-24) Scuola elementare 27 (23-30) Anche le esposizioni ambientali mostrano di sfavorire le famiglie più povere
Sopravvivenza/qualità vita sociali Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinanti specifici Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali
Uso dei servizi sanitari, femmine
Uso dei servizi sanitari, femmine La morbosità e l’età sono i principali determinanti dell’uso dei servizi. Un modesto svantaggio persiste per i piccoli comuni (accesso) e il Meridione. Dunque sostanziale equità nell’offerta e nell’accesso?
il ricorso ai servizi è tipologicamente diverso tra le varie regioni! Forni, 2004
Tasso di ospedalizzazione per 1 Tasso di ospedalizzazione per 1.000 abitanti (standardizzato per sesso ed età) <160 160-190 190-210 >210 Cislaghi, 2003
% popolazione che ha utilizzato farmaci nei due giorni precedenti l’intervista (standardizzato per sesso ed età) <30% 30%-34% 34%-36% >36% Cislaghi, 2003
(standardizzato per sesso ed età) Numero medio di visite odontoiatriche a pagamento per 100 abitanti (standardizzato per sesso ed età) <5 5-6 6-7 >7 <12 12-13.3 13.3-14 >14 Percentuale di persone che hanno effettuato analisi del sangue o delle urine (standardizzato per sesso ed età) Cislaghi, 2003
Composizione % delle strutture ospedaliere regionali per p.l. <120 121-200 201-400 >400 TOT Lombardia 34% 24% 17% 24% 127 ITALIA 54% 20% 15% 12% 1319 EUROPA 20% 27% 23% 30% Lazio 59% 18% 17% 6% 170 Sicilia 63% 17% 14% 6% 120 Calabria 79% 11% 7% 4% 75
Percentuale di ospedali in funzione dei posti letto Percentuale di ospedali <120 p.l. Lombardia 34% Friuli-VG 38% Basilicata 42% Piemonte 43% Veneto 43% Sicilia 63% Marche 65% Calabria 79% Percentuale di ospedali > 400 p.l.
Rapporto dimensioni struttura / indice case mix Percentuale di ospedali > 400 p.l. Indice di case mix
By pass aorto coronarico numero di interventi eseguiti in regione e su residenti della regione Anno 2002 Fonte: Osservasalute 2004
Indice di copertura DRG 39 (interventi sul cristallino con o senza vitrectomia) 2002 Regione % DM Emilia-R 92 1.59 Umbria 91 1.89 Trento 80 1.71 Lombardia 46 1.37 ITALIA 42 2.17 Friuli-VG 39 1.37 Lazio 36 2.61 Abruzzo 24 2.67 Campania 5 2.65 Molise 0 1.98
Indice di copertura DRG 119 (legatura e stripping di vene) 2002 Regione % DM Emilia-R 84 2.05 Valle A 63 2.19 Veneto 55 2.38 Umbria 55 1.85 Friuli V.G. 46 1.32 ITALIA 21 2.59 Puglia 4 2.78 Molise 0 4.12
Indice di copertura DRG 162 (ernia inguinale e femorale; età > 17; s.c.) 2002 Regione % DM Veneto 66 2.75 Emilia-R 54 2.38 Umbria 54 2.90 Friuli V.G. 37 1.76 ITALIA 24 3.40 Campania 3 4.03 Abruzzo 3 3.78 Puglia 1 3.91 Calabria 1 4.84 Molise 0 4.55
Indice di copertura DRG 134 (ipertensione) 2002 Indice di trasferimento in DH Tasso di ricovero
Percentuale di cesarei %
Indice di attrazione e fuga (i)
Indice di attrazione e fuga (ii)
Percentuale di donne inserite in un programma di screening mammografico sul totale delle donne italiane tra 50 e 69 anni Nel 2004 i dati del Sud sono cambiati: Basilicata*; Campania*; Sicilia;Calabria * programmi regionali
National and regional variations Consumption of antibiotics in Europe Consumption of antibiotics in Italy DDD/1000inh/day <13.74 <18.84 <24.78 >24.78 Source: EURO-Medicines Source: OSMed
Qualche proposta
Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali (Equity) Health Impact Assessment per: - ritarare politiche di sviluppo delle opportunità (ambiente, lavoro, casa, famiglia…) in funzione di salute - interrompere trasmissione tra generazioni di svantaggio sociale Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno
Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali (Equity) Health Impact Assessment per: - rinforzare politiche di solidarietà, rigenerazione urbana, periferie…, anche in funzione della salute Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno
Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali Target di prevenzione più selettivi (equity audit): Più controllo su condizioni di vita e lavoro; Meno fumo, meno sedentarietà; Più qualità all’ambiente. Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno
Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali Target sanitari più selettivi (equity audit): Meno inappropriatezza; Più accesso a procedure efficaci; Più medicina di iniziativa Ridurre/prevenire diseguaglianze nel bisogno
? Rischi di declino Rischi di razionamento Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali Rischi di declino Rischi di razionamento ? Ridurre diseguaglianze nell’offerta (qualità)
Contributo a nuovo modello di sviluppo Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinati strutturali Determinati specifici Stress Stili vita ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita sociali Contributo a nuovo modello di sviluppo Sanità come soggetto di sviluppo (da 5 a 9%PIL): Mix più appropriato di LEA LEA di maggior qualità Più LEA (socio-san) Ridurre diseguaglianze nell’offerta (qualità)
“ Benchè le donne vivano più a lungo soffrono un più elevato carico di morbosità” (WHO, Strategic Action Plan for the Health of Women in Europe)
Gender mainstreaming “il processo di valutazione delle implicazioni per gli uomini e le donne di ogni azione programmata, incluso legislazione, politiche e programmi, in tutte le aree ed a tutti i livelli. ... L’ obiettivo è di garantire una uguaglianza di genere” (E.1997.L.O. Para.4. Adopted by the United Nations Economic and Social Council(ECOSOC) 17/7/97)