MARIE SKLODOWSKA CURIE
Biografia Marie Curie nasce il 7 novembre 1867 a Varsavia da una famiglia cattolica e numerosa. La madre era pianista, cantante, professoressa; il padre, invece, era insegnante di matematica e fisica. Marie decide di studiare fisica nonostante l’inconcepibile idea che una di quel tempo potesse intraprendere una carriera scientifica.
A 15 anni inizia a lavorare come precettrice e istitutrice per sostenere le spese universitarie Con la sorella Bornia si trasferisce in Francia per studiare alla celebre università Sorbonne, dove si laureerà in fisica e in chimica. Durante il tempo libero studia in autonomia matematica e fisica.
A Parigi incontra Pierre Curie, professore della scuola di fisica, che diventerà suo marito e successivamente compagno di laboratorio. Nel 1897 nasce la prima figlia Irene e nel 1904 la seconda, Eva
Contributi allo sviluppo scientifico Nello studio della radioattività i due coniugi scoprono due nuovi elementi: il radio e il polonio. Marie comprende, inoltre, che la radioattività è un fenomeno atomico.
Come giunge Marie a questa scoperta? Allestisce un laboratorio a rue Lohmond per studiare la radioattività in modo quantitativo e preciso: Analizza sistematicamente il comportamento dell’uranio in diversi composti e in diverse condizioni utilizzando un metodo sperimentale. Scopre così che la radiazione è una proprietà atomica dell’elemento uranio. Decide di dare un nome a questo fenomeno:la radioattività.
Compie una ricerca su moltissime altre sostanze per accertare se esistono altri elementi chimici come l’uranio. Durante la ricerca scopre altri due minerali: la torbenite e la pechblenda. Scopre inoltre che esse sono molto più radioattive dell’uranio. Allora Marie Curie pensa che queste sostanze contengono un altro elemento chimico fino ad allora sconosciuto. Dalla primavera del 1898 Marie decide di concentrarsi sulla pechblenda e per isolarne il nuovo elemeno chimico utilizza un metodo di ricerca chimica basato sulla radioattività.
Opere Nella sua pubblicazione del luglio 1898 che appare, in Francia nel bollettino dell’Accademia delle scienze e in Polonia sulla rivista “Swiatlo”, annuncia la sua ipotesi: “Crediamo che la sostanza che abbiamo tratto dalla pechblenda contenga un metallo non ancora segnalato, vicino al bismuto per le sue proprietà analitiche. Se L’esistenza di questo metallo verrà confermata, noi proponiamo di chiamarlo polonio, dal nome del paese di uno di noi.”
Nobel Molto presto si accorge con il marito che nella pechblenda c’è un’altra sostanza sconosciuta, ancora più radioattiva del polonio. Questa viene battezzata radio. Marie e suo marito scoprono che il radio era in grado di combattere efficacemente il cancro. Questa scoperta venne annunciata il 26 dicembre 1898 all’Accademia delle scienze a Parigi.
Come prima donna della storia, nel 1902, riceve il premio nobel per la fisica. Il resoconto di questo lavoro sulla pechblenda, diventò nel1903 la tesi del suo dottorato. Nello stesso anno lei e Pierre, ricevono un altro riconoscimento: “la medaglia di Davi”. Marie, nonostante la morte del marito (1906) continuò a lavorare nel suo laboratorio e successivamente venne chiamata alla cattedra di Sorbonne, dove riesce a isolare il polonio puro e il radio puro. Per questo nel 1911 le viene assegnato il premio nobel per la chimica; Marie è la prima persona nella storia a ricevere due premi nobel in due discipline diverse.
Durante la prima guerra mondiale, Marie con la figlia maggiore Irene, si reca al fronte per assistere i feriti. Fu proprio durante questa battaglia che inventò le “pett curie”; automobili attrezzate con apparecchiature a raggi X. Nel 1912 fondò “l’istitut du radium”, che diresse fino al 1932 quando la direzione passò alla figlia Irene. Oggi è chiamato “Istitut Curie”, importante per la ricerca scientifica sul cancro. Irene continuò la ricerche nello stesso campo della madre. Ancora oggi, la nipote di Marie: Elena, si occupa di fisica.
Marie morì di leucemia il 4 luglio 1934, per essere stata troppo a lungo a stretto contatto con sostanze radioattive. L’anno seguente la figlia maggiore ricevette il premio nobel per la chimica.
FONTI: http://cronologia.leonardo.it/biogra2/curie.htm http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/mar ie_curie.htm http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=3 33&biografia=Marie+Curie
Realizzato da : Daniela Tonezzer e Laura Romagnoli
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