Catullo & Lesbia
Catullo... * Gaio Valerio Catullo nasce a Verona nell’ 84 a.C. da un’ agiata famiglia. * Si trasferisce a Roma dove frequenta il gruppo dei “Poetae Novi”. * Vive un intenso ma tormentato amore con la spregiudicata Clodia. * Il Liber del poeta comprende 116 carmi. I primi 60 sono da lui chiamate “nugae”, vi sono poi 48 epigrammi e 8 componimenti di contenuto più elevato. * Nel 55 rompe la relazione con Clodia e muore l’anno successivo.
Lesbia... * Lesbia è il nome dato da Catullo nelle sue poesie all’amata Clodia in onore della poetessa greca Saffo. * Ella nasce attorno all’ 94 a. C. * E’ una donna di estrema intelligenza e furbizia. * E’ per il poeta una vera e grande passione anche se gli è infedele si comporta talvolta come una vera e propria prostituta.
Godiamo la vita Viviamo, mia Lesbia, e amiamo E i mormorii dei vecchi corrucciosi Tutti stimiamoli un solo quattrino Cade ogni giorno il sole, e poi ritorna, Per noi, se cade questa breve luce, Sarà un’ unica notte senza fine. Tu dammi mille baci, e ancora cento, Poi altri mille, poi di nuovo cento, Poi di seguito mille, e ancora cento. Poi quando ne avrem fatte le migliaia, Li scompigliamo, a non saperne il numero O che un cattivo non getti il malocchio Se sa che qui ci sono tanti baci.
Commento... Con questa lirica Catullo vuole celebrare le gioie dell’amore. Nei primi tre versi il poeta esorta Lesbia affinché insieme vivano pienamente questo intenso e tormentato amore noncuranti dell’invidia altrui. Nei successivi tre versi si riscontra la metafora tra vita e sole che ogni giorno tramonta e poi ritorna. La vita è breve come un lampo fugace. Lo stato di esaltazione di Catullo è espresso poi da un’iperbole nella richiesta a Lesbia di un infinito numero di baci Concludendo il poeta mostra di voler proteggere il suo acceso sentimento dalle ingiurie e dal malocchio altrui.
Realizzato da: * Facelli Federica * Maresca Alfonsina Scognamillo Maria Seconda AL