I DATI STORICI SU GESU’ DESUMIBILI DAL N.T.
Gesù era ebreo. Le sue origini erano in Nazareth, un villaggio situato nella regione della Galilea. L’anno di nascita è da collocare tra l’8 e il 4 a.C., cioè negli ultimi anni di Erode il Grande (generalmente viene fissato nel 7-6 a.C.). La famiglia di Gesù apparteneva al gruppo giudaico della popolazione.
La lingua madre di Gesù era l’aramaico della Galilea. Gesù era un laico: infatti non era un levita, ma apparteneva alla tribù di Giuda. Una certa istruzione gli permetteva di leggere la Scrittura davanti all’assemblea e commentarla, come ci riferisce Luca (4, 14-20). All’età di circa trent’anni, dopo il battesimo ricevuto da Giovanni il Battista, Gesù iniziò la sua attività pubblica: annunciava, come predicatore itinerante, la venuta imminente del Regno di Dio.
La sua attività si concentrava nella Galilea, nella zona intorno al lago di Genezaret (o Mar di Galilea o lago di Tiberiade), in modo particolare nei villaggi di Cafarnao, Corazin e Betsaida, sulla riva settentrionale del lago.
Secondo i Vangeli sinottici, egli insegnò per un solo anno; secondo Giovanni (ipotesi più probabile) per due o tre anni. Insegnava come un rabbi, raccolse intorno a sé un gruppo di discepoli e, inizialmente, trovò molti seguaci tra la sua gente. Guarì alcuni malati e compì vari gesti straordinari.
Rabbi In aramaico significa “mio maestro”. Era la guida spirituale della comunità, che interpretava autorevolmente e faceva applicare la Legge.
Il suo atteggiamento indulgente e benevolo nei confronti dei peccatori, del popolo ignorante della Legge, delle donne, e nel contempo libero rispetto all’interpretazione rigida delle leggi riguardanti il rispetto del Sabato, il culto, il Tempio; il suo modo indipendente ed autorevole di interpretare le Scritture, soprattutto la sua pretesa di essere Dio, scandalizzarono la classe dirigente del suo popolo.
Le autorità giudaiche (il Sinedrio) lo fecero arrestare a Gerusalemme e lo accusarono di fronte a Ponzio Pilato di disturbo dell’ordine pubblico e istigazione alla sommossa contro l’Imperatore romano. In una festa di Pasqua (tra il 28 e il 33 d.C.), egli venne giustiziato, mediante la crocifissione, fuori delle mura di Gerusalemme.
I suoi discepoli in un primo tempo fuggirono, poi lo videro, dopo la sua morte e incominciarono a diffondere la notizia che era risorto. In attesa del suo ritorno diedero vita, a Gerusalemme, a una comunità, affermando che Gesù era il Messia annunciato dalle Scritture. Da Gerusalemme la predicazione dei discepoli si diffuse, dando inizio a quel movimento che in seguito, dall’appellativo “Cristo” venne chiamato cristianesimo.