PRIME CURE AI CUCCIOLI Qualora non vi provveda la madre i cuccioli devono essere liberati dagli invogli fetali ed asciugati; di estrema importanza è l’assunzione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto di educazione alimentare
Advertisements

I nutrienti Macronutrienti Micronutrienti
ALIMENTAZIONE.
A cura di Lavinia e Fabiana
Introduzione alla riproduzione cellulare
Alimenti – energia – dieta equilibrata.
L’ALIMENTAZIONE Alimenti e principi alimentari
Allevamento della pollastra
PANCREAS ENDOCRINO.
I PRINCIPI NUTRITIVI .
Il modello alimentare mediterraneo(isolano)
NUTRIZIONE E SPORT IN ETA’ EVOLUTIVA
L’ IMPORTANZA DI UNA ALIMENTAZIONE SANA
L’ ALIMENTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO N. 5 VERONA SANTA LUCIA
LALIMENTAZIONE Mangiare bene I principi alimentari Gli alimenti sono sostanze complesse, costituiti da uno o più elementi detti principi alimentari o.
Alimentazione e nutrizione
L’ALIMENTAZIONE.
Alimentazione BY :AURORA,ALESSIA,AURORA!!!! :D.
Nutrirsi è rispettare se stessi
Anno scolastico ins. Marisa Talarico
Alimentazione: Ci sono 3 gruppi di alimenti : Costruttori e proteici
EDUCAZIONE ALIMENTARE
COMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO
COME DEVE ESSERE L'ALIMENTAZIONE
6 mld 1 mld 25% = = 28 ml Ton 70% (America) 157 ml Ton 15 Kg di proteine vegetali = 1 Kg.
PROTEINE ED AMMINOACIDI
DIETOLOGIA 3 PESO IDEALE.
METABOLISMO ENERGETICO
LE PROTEINE.
“I PRINCIPI NUTRITIVI”
LE REGOLE DEL MANGIAR SANO.
I PRINCIPI NUTRITIVI E LA DIETA!
Equilibrio energetico
FARE SPORT FA BENE? QUANDO E PERCHÈ?
ALLATTAMENTO ARTIFICIALE DEL CUCCIOLO
GLI ALIMENTI Delfino Enrico
Commissione Centrale Medica Club Alpino Italiano CD didattico “MEDICINAdiMONTAGNA” a cura della Commissione Centrale Medica Testi e grafica Dr. C. Alessandro.
La Displasia dell'Anca e del Gomito nei cani di Razza...
Rachitismo E’ una malattia che può colpire, soprattutto i bambini: il rachitismo, una patologia delle ossa che ne compromette la formazione e la funzionalità,
ISTITUTO COMPRENSIVO N
Il bradipo.
Principi alimentari e funzione degli alimenti
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. VARIAZIONI FISIOLOGICHE DEL.
L'ALIMENTAZIONE.
Cos’è? Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato.
Alimentazione *.
Alimentazione *.
3.1 Alimentazione nelle diverse età
2.1 La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
20/04/2017 Iperlipidemie Rappresentano il maggior fattore di rischio per l’insorgenza dell’aterosclerosi e di tutte le sue manifestazioni cliniche a livello.
Fabbisogno energetico in gravidanza
4.2 Alimentazione, obesità e disturbi alimentari
I NUTRIENTI.
Cani da lavoro sostanze stupefacenti Cani addetti alla ricerca di
PRIME CURE AI CUCCIOLI Qualora non vi provveda la madre i cuccioli devono essere liberati dagli invogli fetali ed asciugati; di estrema importanza è l’assunzione.
OBESITA’ L’obesità origina da uno squilibrio tra l’apporto ed il consumo energetico che provoca un’eccedenza energetica persistente Sono da ritenersi obesi.
Comparazione fra età del gatto ed età dell’uomo
ASL TO4 – S.S. Medicina dello Sport Il Responsabile Dr. M. Gottin
L’ALIMENTAZIONE DELLE CAGNE DURANTE GRAVIDANZA E LATTAZIONE
COME MANGIAMO?.
SISTEMI ATTUALI DI ALIMENTAZIONE DEL CANE  Alimentazione casalinga  Alimentazione con mangimi secchi o umidi  Alimentazione mista (casalinga + mangimi)
Le fattrici devono essere in peso forma al momento dell’accoppiamento Se sottopeso possibilità di: ridotta ovulazioneridotta ovulazione difficoltà a consumare.
FABBISOGNI ENERGETICI DEI CANI E DEI GATTI
Alimentazione corretta dipende: dall’apporto energetico, dalla sua composizione in nutrienti e dalla modulazione degli apporti nutrizionali. La razione.
LA DIETA.
L’ALIMENTAZIONE DELLO STUDENTE Per gli studenti i cibi proteici devono avere la parte preponderante. L'alimentazione sarà completata dai vegetali e frutta.
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Dieta nell’anziano Nell'età senile, il ritmo delle funzioni vitali si rallenta; infatti, nella maggioranza delle persone, si ha la cessazione dell'età.
Proteine: elementi fondamentali per supportare il fisico durante i carichi intensi degli esercizi palestra ma anche per far sì che la massa muscolare si.
Corso di Merceologia (I Modulo) a.a  Variazione 1° trimestre 2009/2008 dati Nielsen 2.
Transcript della presentazione:

PRIME CURE AI CUCCIOLI Qualora non vi provveda la madre i cuccioli devono essere liberati dagli invogli fetali ed asciugati; di estrema importanza è l’assunzione del colostro entro 12-24 h dal parto (immunità passiva); ai cuccioli troppo deboli per poppare può essere somministrata mediante sonda gastrica una soluzione glucosata al 5 o 10% (circa il 2% del peso corporeo) fino a che essi saranno in condizione di poppare.

CUCCIOLI ORFANI Le cause che possono rendere un cucciolo orfano comprendono morte o malattia della madre, mancata produzione di latte, rifiuto del cucciolo da parte materna; i cuccioli orfani vanno mantenuti in ambiente caldo e pulito (l’igiene è importantissima se il cucciolo non ha assunto colostro), alimentati con latte artificiale e regolarmente pesati; un allevatore dovrebbe disporre di colostro congelato.

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO Insufficienza delle riserve energetiche del cucciolo alla nascita (il grasso si deposita tardivamente); i cuccioli non possono contare sulle scarse riserve di glicogeno (fegato e muscoli) che comunque coprono i bisogni per circa 12 ore dopo la nascita; i cuccioli dipendono dalle condizioni termiche esterne fino alla comparsa del riflesso di rabbrividimento (dopo il 6° giorno), alla costituzione del tessuto adiposo (fino alla 3a settimana) e dei meccanismi di regolazione termica. 3

CUCCIOLI ORFANI I cuccioli poppano spontaneamente più di 20 volte/giorno (difficile per il proprietario mantenere questi ritmi di allattamento!); sufficiente nutrirli ogni 3 ore per la 1a settimana, adottando un ritmo regolare e rispettando assolutamente i tempi del sonno (> del 90% nella 1a settimana); nonostante sia possibile “maternizzare” il latte vaccino, l’utilizzo di un latte maternizzato in polvere si rivela molto più adatto (soprattutto per gli apporti controllati di lattosio!).

COMPOSIZIONE DEL LATTE

ALL’IMPIEGO DI LATTE VACCINO NELL’ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO PROBLEMI LEGATI ALL’IMPIEGO DI LATTE VACCINO NELL’ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO basso tenore energetico (750 kcal/kg contro 1300-1500 nella cagna); contenuto di lattosio troppo elevato (4,8% contro 3%); basso tenore proteico (3,3% contro 8%); inadeguata composizione aminoacidica delle proteine (carenza di arginina e metionina); tendenza della caseina a formare grosse micelle coagulando (scarsa digeribilità e possibile ostruzione gastrica); carenza di acidi grassi della serie -3; basso tenore in calcio, fosforo, ferro e rame.

LATTI ARTIFICIALI Sono reperibili in commercio diversi tipi di latte artificiale per cani e per gatti; una eventuale ricetta casalinga potrebbe consistere di: 300 ml di latte vaccino 50 g di tuorlo d’uovo 40 g di olio di mais o soia 540 g di ricotta magra 10 g di integratore minerale-vitaminico (Ca 20%) Il latte per cuccioli di cane deve avere un tenore energetico di circa 1300 kcal/kg (quello per gattini circa 1000 kcal/kg); il latte deve essere preparato giornalmente e non restare più di 1h a T°C ambiente.

CUCCIOLI ORFANI Il valore energetico del latte di cagna è pari a 1350 kcal/kg; un cucciolo ha bisogno di 3-4 ml di questo latte per grammo di incremento di peso corporeo; quindi: Cucciolo di 1 mese P.V. = 3 kg P.V. da adulto = 22 kg IPMG = 6 g/kg P.V. adulto = 132 g/d dovrà consumare 4 x 132 = 528 g(ml)/d di latte cioè 0,528 x 1350 = circa 710 kcal

FREQUENZA DEI PASTI DEI CUCCIOLI IN FUNZIONE DELL’ETA’ E DELLA TAGLIA Quantità per pasto (ml di latte ricostituito/cucciolo/pasto) n° pasti/d razze piccole peso < 10 kg razze medie peso 11-25 kg razze grandi peso > 26 kg 1a settimana 8 10-20 ml 20-30 ml 25-40 ml 2a settimana 7 30 ml 50 ml 70 ml 3a settimana 6 120 ml 4a settimana 5 60 ml

ALIMENTAZIONE DEL CUCCIOLO ORFANO Nelle prime 3 settimane il cucciolo deve ricevere 130-150 kcal/kg peso, poi 200-220 kcal/kg peso; il latte deve essere somministrato caldo (30-35°C), con biberon o sondino gastrico (2 mm di diametro); suddividere la quantità giornaliera di latte in 5 o 6 pasti; dalla 3a settimana si comincia a somministrare il latte in ciotola con aggiunta del primo cibo solido; tra la 6a e la 10a settimana si deve passare all’alimentazione solida.

SVEZZAMENTO Lo svezzamento rappresenta una transizione alimentare dal regime latteo ad una razione di crescita; l’alimentazione dovrà adattarsi all’evoluzione delle capacità digestive del cucciolo (NON IL CONTRARIO!); l’evoluzione digestiva riguarda soprattutto gli enzimi: gli enzimi capaci di digerire il lattosio diminuiscono progressivamente mentre la capacità di digerire l’amido cotto si sviluppa molto lentamente; questa evoluzione digestiva è determinata geneticamente e dipende poco dalle abitudini alimentari dei cuccioli.

SVEZZAMENTO L’inizio dello svezzamento è imposto dal livellamento della produzione lattea; nei cani di razza piccola, la lattazione copre il periodo più intenso di crescita dei cuccioli (risponde alle loro massime esigenze); nei cuccioli di razza media e grande lo svezzamento avviene in un momento critico della crescita; gestazione e lattazione più critica per le cagne di razza piccola, per i cuccioli i rischi sono invertiti.

SVEZZAMENTO Qualunque sia la tecnica di allattamento, lo svezzamento sarà condotto come una transizione alimentare progressiva che inizierà verso le 3 settimane di età; il termine sarà dettato dalla desolidarizzazione con i cuccioli da parte della madre che affermerà la propria presenza alimentare; è preferibile non separare completamente i cuccioli dalla madre prima di questa data; le esigenze nutrizionali dei cuccioli in svezzamento sono qualitativamente paragonabili a quelle della madre alla fine della lattazione.

SVEZZAMENTO Dopo lo svezzamento, un ritmo di 3-4 pasti/giorno si adatta alle esigenze di quasi tutti i cuccioli; l’obesità che interverrebbe in pieno periodo di moltiplicazione delle cellule grasse (OBESITA’ IPERPLASICA) sarebbe più difficile da trattare di un eccesso di grasso in età adulta (OBESITA’ IPERTROFICA); durante il periodo di crescita, ogni squilibrio nutritivo di ripercuote sui tessuti in corso di formazione.

SVEZZAMENTO I cuccioli di razza piccola svezzati in pieno periodo di formazione del tessuto adiposo sono predisposti all’obesità in caso di sovraconsumo; nei cuccioli di razza grande lo svezzamento avviene al momento della fase di crescita scheletrica; un’insufficienza alimentare in proteine o in calcio rischia dunque di compromettere la costruzione della struttura ossea (osteofibrosi); viceversa un eccesso di energia favorisce l’accellerazione della crescita che espone i cuccioli a numerosi disturbi (osteodistrofia ipertrofica o displasie articolari).

CRESCITA DIFFERENZIALE DEL CUCCIOLO E RISCHIO PATOLOGICO

SVILUPPO FISICO DEL CUCCIOLO I fabbisogni alimentari variano da una razza all’altra e, per lo stesso individuo, nel corso delle differenti fasi del suo sviluppo; la composizione corporea evolve nel corso della crescita nel senso di una diminuzione del suo tenore in acqua e in proteine, in favore di un aumento dei grassi e dei minerali; l’obesità minaccia le razze di piccola taglia più precocemente rispetto alle razze di grande taglia.

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO La crescita di un cucciolo non è lineare nel tempo; l’IPMG varia con il tempo: aumenta dopo la nascita, raggiunge un livellamento di durata variabile (razza), diminuisce fino a che l’animale arriva alla maturità (età e peso adulti); l’evoluzione della velocità di accrescimento (curva IPMG) corrisponde alla derivata della funzione sigmoide che rappresenta la curva di crescita (evoluzione del peso in funzione del tempo).

EVOLUZIONE DELL’INCREMENTO PONDERALE MEDIO GIORNALIERO (IPMG) DOPO LO SVEZZAMENTO IPMG (g/d) IPG max incremento ponderale medio giornaliero IPMG allo svezzamento 1 Taglia piccola 20 g/d 6 g/kg adulto 2 Taglia media 60 g/d 5 g/kg adulto 3 Taglia grande 130 g/d 4 g/kg adulto 4 Taglia gigante 150 g/d 3 g/kg adulto BEAGLE BRACCO DOBERMANN DOGUE ALLEMAND

LA CRESCITA DEL CUCCIOLO L’esame delle curve di crescita per numerose razze mostra come gli individui di razza piccola presentano una ridotta velocità di crescita con una elevata precocità; il cucciolo di razza grande hanno un peso alla nascita relativamente ridotto (rispetto alla mole da adulto) ma forti e prolungate capacità di crescita; le differenze di precocità e di comportamento biologico tra le diverse razze spiegano il motivo per il quale è opportuno adattare l’alimentazione non solo all’età ma anche alla taglia.

CURVE DI CRESCITA PONDERALE DI DIVERSE RAZZE DI CANI RAZZE PICCOLE/MEDIE  Ridotta velocità di crescita Elevata precocità di crescita RAZZE GRANDI/GIGANTI  Alta velocità di crescita Ridotta precocità di crescita

ACCRESCIMENTO DI CANI IN RELAZIONE AL PESO DA ADULTO (g/d)

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA TAGLIA PICCOLA circa 8 mesi TAGLIA MEDIA circa 12 mesi TAGLIA GRANDE circa 14-20 mesi TAGLIA GIGANTE circa 16-24 mesi Una volta raggiunta la taglia adulta bisogna cambiare gradualmente regime alimentare per evitare un aumento eccessivo di peso o addirittura l’obesità. ADULTO Cucciolo di Terrier P.V. x 20 Cucciolo di Beagle P.V. x 50 Cucciolo di Labrador P.V. x 70 Cucciolo di Terranova P.V. x 100

AMPIEZZA E DURATA DELLA CRESCITA NEL CANE

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA RAZZE CANINE MINI Fattore di variazione MAXI Durata della crescita 8 mesi 3 volte 24 mesi Ampiezza della crescita P.V. nascita x 20 5 volte P.V. nascita x 100 Dimensione dei denti canino: 4-5 mm canino: 5-16 mm Fabbisogno energetico 132 kcal/kg P.V. 45 kcal/kg P.V. Peso relativo del digerente 7% P.V. 2 volte 2,8% P.V. Aspettativa di vita > 12 anni 7 anni

RAZZE DI TAGLIA TOY Chihuahua 1,8 – 2,7 kg Bassotto tedesco nano Greyhound 1,8 – 3,2 kg Pechinese 4,5 – 5,5 kg Volpino 1,8 – 2,5 kg Yorkshire Terrier 1,4 - 5 kg

RAZZE DI TAGLIA PICCOLA Beagle 9 – 14 kg Border Terrier 5,5 – 6,8 kg Boston Terrier 6,8 – 11,5 kg Bassotto Tedesco 8 – 11,5 kg Fox Terrier 6,8 – 9 kg Jack Russell terrier 5 – 8 kg Maltese 4,5 – 7 kg Barbone nano 12 – 14 kg Carlino 6,4 – 8 kg Schnauzer Scottish Terrier 8,5 – 10,5 kg Shih Tzu 4,5 – 7,3 kg West Highland White Terrier 6,8 – 8 kg Whippet 10 - 12 kg

RAZZE DI TAGLIA MEDIA Basset Hound 23 – 36 kg Border Collie 16 – 25 kg Bull Terrier 25 – 32 kg Bulldog 23 – 27 kg Chow Chow Cocker Spaniel 13 – 15 kg Pointer 22 – 25 kg Springer Spaniel Spitz 11 – 15 kg Samoiedo 20 – 30 kg Schnauzer 16 – 20 kg Shar Pei 20 – 25 kg Siberian Husky 15 – 27 kg Staffordshire Bull Terrier 11 - 17 kg

RAZZE DI TAGLIA GRANDE Afgano 23 – 32 kg Bovaro delle Fiandre Boxer 25 – 32 kg Pastore della Brie 30 – 39 kg Bullmastiff 41 – 59 kg Dalmata 23 – 27 kg Dobermann 30 – 41 kg Setter Inglese 25 – 30 kg Pastore Tedesco 29 – 40 kg Golden Retriever 25 – 34 kg Labrador Retriever Bobtail 27 – 41 kg Barbone Rottweiler 32 – 50 kg

RAZZE DI TAGLIA GIGANTE Bovaro del Bernese 50 – 60 kg Bloodhound 41 – 59 kg Deerhound 30 – 47 kg Alano danese 45 – 61 kg Irish Wolfhound 61 – 74 kg Akita Inu 35 – 50 kg Leonberger 50 – 80 kg Mastiff 64 – 95 kg Terranova 50 – 68 kg Cane dei Pirenei 41 – 55 kg San Bernardo 55 – 80 kg Schnauzer gigante 30 – 45 kg

FASI DELLA VITA NELLE DIVERSE RAZZE 24 mesi 5 anni 7 anni Razze giganti 1 2 3 4 18 mesi 5 anni 8 anni Razze grandi 1 2 3 4 12 mesi 7 anni 10 anni Razze medie 1 2 3 4 10 mesi 8 anni 12 anni Razze piccole 1 2 3 4 anni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 crescita 1 giovane adulto 2 adulto maturo 3 geriatria 4

L’ETA’ UMANA CORRISPONDE A: ETA’ UMANA/ETA’ CANINA L’ETA’ UMANA CORRISPONDE A: ETA’ DEL CANE RAZZE PICCOLE (< 10 kg) RAZZE MEDIE (11-25 kg) RAZZE GRANDI (> 25 kg) 6 mesi 17 anni 12 anni 6 anni 12 mesi 22 anni 20 anni 18 mesi 25 anni 23 anni 16 anni 2 anni 27 anni 4 anni 29 anni 39 anni 40 anni 36 anni 51 anni 55 anni 8 anni 46 anni 63 anni 75 anni 10 anni 94 anni 62 anni 85 anni 14 anni 68 anni 95 anni 76 anni 18 anni 87 anni 99 anni

ALIMENTAZIONE DEI CUCCIOLI Nelle prime 2-3 settimane di vita i cuccioli si nutrono solo di latte materno: 10-15 ml/100 g peso/d; a 3/4 settimane di età si procede all’introduzione dell’alimento solido, ad esempio impiegando il cibo della madre, mescolato con acqua calda; la quantità di cibo assunta va da 5-10 g/kg peso/d a 20-30 allo svezzamento; è bene alimentare i cuccioli separatamente dalla madre.

SVEZZAMENTO Allo svezzamento il cucciolo deve essere in grado di assumere almeno 20 g ss/kg peso/d. Nei primi 3-4 giorni dopo lo svezzamento è bene somministrare la stessa quantità dello stesso cibo che il cucciolo assumeva al termine del periodo di lattazione, poi si aumenta progressivamente in base ad età e peso.