L’EVOLUZIONE DELL’UOMO

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Transcript della presentazione:

L’EVOLUZIONE DELL’UOMO LAVORO SVOLTO DALLA CLASSE IV B S. Lucia 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno SCIMMIA ANTROPOMORFA Le scimmie antropomorfe comparvero sulla Terra circa 15 milioni di anni fa. Vissero nelle foreste umide e piovose dell’ Africa. Le scimmie antropomorfe somigliavano alle scimmie, ma erano molto più grosse, con un cervello più grande e le braccia più lunghe e robuste. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno AUSTRALOPITECO L’ australopiteco visse in Tanzania (Africa) circa 3,5 milioni di anni fa. L’ australopiteco aveva il corpo ricoperto di peli, la fronte bassa, l’ arcata sopraccigliare sporgente e il cranio molto più piccolo del nostro. Esso camminava in posizione eretta, era bipede, impugnava pietre e rametti. L’ australopiteco si cibava di frutti, erbe, radici ma probabilmente anche di piccoli animali che trovava già morti. Viveva in gruppo, dormiva sugli alberi ed era nomade cioè si spostava continuamente per procurarsi il cibo. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno HOMO HABILIS L’ homo habilis visse circa 2 milioni di anni fa. Gli scienziati lo hanno chiamato così perché era abile, cioè in grado di scheggiare la pietra per fabbricare utensili. I primi utensili, chiamati chopper, erano ciottoli scheggiati da un solo lato, realizzati con la selce, un tipo di pietra particolare che si rompe facilmente. Forse i nostri antenati hanno dapprima usato schegge e pietre spezzate trovate a terra, o magari ottenute cercando di rompere qualcosa . Poi però , si sono accorti della loro utilità e hanno cercato di crearli intenzionalmente. Con i chopper era capace di estrarre radici dal terreno , di scuoiare il cadavere di un animale e di tagliarlo a pezzi. Cominciò così a nutrirsi non solo di bacche e frutti che raccoglieva, ma anche di carne. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno HOMO ERECTUS Circa 1,5 milioni di anni fa comparve in Africa l’ homo erectus . Esso camminava ormai in posizione eretta ed era alto circa un metro e settanta, aveva gambe lunghe, bacino stretto e il cervello due volte più grande di quello dell’ australopiteco. L’ homo erectus sapeva costruire con la pietra strumenti e armi scheggiati da entrambe le facce: l’amigdala , la punta e il raschiatoio. Con alcuni di questi strumenti andava a caccia e a pesca. La carne delle prede da lui cacciate diventava il suo pasto. L’homo erectus fu il primo uomo a saper utilizzare e controllare il fuoco che gli serviva per allontanare le belve feroci, per riscaldarsi, per cuocere i cibi e per illuminare. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno HOMO SAPIENS L’ homo sapiens comparve in Africa e in Europa circa 125.000 anni fa. Gli scienziati lo hanno chiamato uomo di Neanderthal perché i suoi resti fossili sono stati ritrovati nella valle tedesca di Neanderthal. L’homo sapiens cacciava grandi animali e raccoglieva vegetali, lavorava utensili in pietra che usava per raschiare e preparare le pelli ed è stato il primo a seppellire i morti. Esso imparò ad accendere il fuoco probabilmente percuotendo tra loro due pietre di selce o strofinando tra loro due legnetti. Intorno al fuoco si riunivano le famiglie per cucinare il cibo e per riscaldarsi. Il tempo trascorso intorno al fuoco portò allo sviluppo di un linguaggio più evoluto. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno HOMO SAPIENS SAPIENS Circa 50.000 anni fa, comparve in Europa l’homo sapiens sapiens, chiamato anche uomo di Cro – Magnon, la località francese in cui sono stati ritrovati i suoi resti fossili. Quest’uomo era molto intelligente e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici, ben presto si diffuse in tutta la terra. Esso sapeva costruire utensili molto complessi e fu il primo a dipingere sulle pareti delle caverne probabilmente perché rappresentare gli animali e la loro cattura era considerato di buon augurio per la caccia. Questi uomini vivevano in tribù nelle quali ognuno aveva il suo compito, le donne accudivano i bambini, cucivano le pelli degli animali per fare tende e vestiti e raccoglievano frutti, bacche e legna per accendere il fuoco; gli uomini andavano a caccia in gruppo, costruivano armi e attrezzi e insegnavano ai più giovani queste attività. La vita in gruppo migliorò ancora di più il linguaggio che divenne sempre più articolato e preciso. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno PALEOLITICO Il Paleolitico e il Neolitico rappresentano i due periodi fondamentali della Preistoria. Il Paleolitico, età della pietra antica, è un periodo in cui l’uomo scheggiava la pietra per realizzare i suoi attrezzi. Ha inizio con la comparsa dell’ “homo abilis” sulla terra, circa due milioni di anni fa e termina circa 10.000 anni fa con l’inizio dell’era neolitica. Nel Paleolitico, gli uomini vivevano in tribù e ogni tribù era composta da più gruppi di famiglie imparentate tra loro. Gli uomini e le donne avevano compiti diversi: gli uomini andavano a caccia, costruivano armi e attrezzi e, nel tempo libero insegnavano ai giovani a scheggiare la pietra e le tecniche della caccia. Le donne, invece, si prendevano cura dei bambini, raccoglievano frutti ed erbe, pulivano le pelli, cucivano e cucinavano . La vita in gruppo favorì lo sviluppo del linguaggio che divenne sempre più articolato. 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno NEOLITICO Il Neolitico, età della pietra nuova, inizia circa 10.000 anni fa, quando, in seguito ad importanti cambiamenti climatici, si diffusero sulla terra immense praterie, dove crebbero nuove piante come il grano e l’orzo. L’uomo imparò a coltivare la terra e nacque così l’agricoltura; per attendere il raccolto, da nomade diventò sedentario. Per facilitare il lavoro nei campi, costruì attrezzi agricoli sempre più sofisticati e taglienti ed imparò a levigare la pietra. Probabilmente durante la caccia, si rese conto che alcuni animali potevano essere addomesticati e così iniziò ad allevare pecore, capre e maiali dai quali poté ricevere cibo e pellame senza rischiare la vita né il ritorno da caccia a mani vuote. L’uomo del Neolitico costruì i primi villaggi vicino a corsi d’acqua. Le prime abitazioni furono capanne, poi palafitte, cioè abitazioni costruite su piattaforme sostenute da pali conficcati sul fondo di uno specchio d’acqua. Molti furono i progressi raggiunti anche nel campo dell’artigianato: l’uomo imparò a costruire oggetti in ceramica e terracotta, nacquero così i primi artigiani. Le donne scoprirono che il pelo della pecora si poteva trasformare in un filo sottile, (iniziò così la filatura) e che i fili raccolti potevano essere intrecciati grazie ad un telaio per ricavarne tessuti e stoffe (nacque cioè la tessitura). 29/03/2017 Cicale Benedetta docenti Zeni Buonanno

I lavori degli uomini del neolitico