Le attività e le passività correnti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Bilancio sociale e rendiconti
Advertisements

Concetto di patrimonio
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA
Il bilancio di esercizio: profili civilistici e tributari 6 dicembre 2006 Avv. Alberto Bianco Università degli Studi di Trento a.a. 2006/2007.
Principi Generali di Redazione del Bilancio
In azienda.
6. Il Capitale Il calcolo del Reddito
Il bilancio d’esercizio
Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/ Il Bilancio e i Principi Internazionali IAS-IFRS parte II.
La dinamica finanziaria
Facoltà di Economia Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici Programmazione e Controllo delle Aziende.
Esercitazione sulle rilevazioni di fine esercizio
Lo stato patrimoniale previsto dal codice civile
SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA INVESTIMENTI MATERIALI Beni materiali dalla vita relativamente lunga INVESTIMENTI IMMATERIALI Beni che non hanno consistenza.
Prof.Franco ScarpinoUniversità di Messina1 INTRODUZIONE SISTEMA IMPRESA GESTIONE IMPRESA: RISORSE UMANE, BENI, OPERAZIONI OPERAZIONI DI GESTIONE.
Principi generali - CHIAREZZA
IL BILANCIO DI ESERCIZIO
La nota integrativa.
Corso di Economia Aziendale
Organizzazione dell’azienda farmacia La finanza
Analisi di bilancio Classe V ITC.
IL MODELLO DI BILANCIO SECONDO I PRINCIPI IAS/IFRS:
Variazioni finanziarie
Analisi di Bilancio per Flussi
Ventitreesima lezione
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
Contabilità aziendale (1)
Le novità in tema di operazioni in valuta
Tecnica Amministrativa
IMPIEGO DEI FONDI L'importanza degli intermediari finanziari nel sistema economico la si rileva in particolar modo quando analizziamo le operazioni di.
In rendiconto finanziario
1 CREDITI, LIQUIDITA, POSTE IN VALUTA ver.1.0 Ragioneria generale a.a. 2008/09.
Guida pratica alla lettura del bilancio di esercizio
PATRIMONIO/REDDITO 17 slide per capire gli elementi fondamentali del Bilancio aziendale.
Struttura del bilancio d’esercizio
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
Bilancio consuntivo 2013 a cura di Sonia Dal Degan RENDICONTO GENERALE Esercizio
Corso di Ragioneria generale e applicata - Esercitazioni
I crediti.
Riclassificazione e indici di bilancio
Programmazione e controllo a cura del Prof. Giovanni Melis
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
L'analisi di bilancio per flussi
Struttura e principi di formazione
Il bilancio di esercizio
Il Rendiconto finanziario (IAS 7) (1) Definizioni Disponibilità liquide: comprendono la cassa e i depositi a vista. Disponibilità liquide: comprendono.
NOTE SUL RENDICONTO FINANZIARIO
Nota integrativa: contenuto minimo (art c.c.) (1)
Il Rendiconto Finanziario Il miglior indicatore dell’andamento aziendale
L’acquisto di beni e servizi e il relativo regolamento
Bilancio in forma abbreviata e Bilancio per le microimprese
Debiti e TFR. DEBITI Classificazione art  natura creditore P.C. OIC n° 19  li classificano secondo lo schema civilistico Più approfondita appare.
1 A.A Università degli Studi di L’Aquila Facoltà di Biotecnologie Corso di Economia Aziendale Prof.ssa A. Rita Cioni La RILEVAZIONE.
OIC 13 Rimanenze. OIC 13 – R IMANENZE Sono beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività della Società Definizioni.
Le modifiche al Codice Civile
OIC 15 CREDITI.
1 CONTO ECONOMICO. A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
Valutazione dei crediti L’art comma 1 n. 8 c.c. prescrive che «i crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo.
Pag. 1 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione rettifica Le operazioni di fine periodo per rilevare costi e ricavi di competenza Spese del periodo.
Nota integrativa: contenuto minimo (art c.c.) (1) Criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella.
OIC 14 DISPONIBILITA’ LIQUIDE. OIC 14 – DISPONIBILITA’ LIQUIDE DEFINIZIONI fornite dal OIC 14 Le disponibilità liquide, come previsto dall’articolo 2424.
ERIKA TOMASINI PEDRETTI GIULIA ANNO SCOLASTICO CLASSE 3B CATTANEO.
Il bilancio Prof. Mario Campobasso anno accademico 2015/2016
Economia Aziendale 9° Lezione prof.ssa Vania Tradori 1.
L’AMMORTAMENTO. Ammortamenti Le immobilizzazioni sono fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo e concorrono a formare il reddito per la quota parte.
OIC 18 RATEI E RISCONTI. OIC 18 – RATEI E RISCONTI AMBITO DI APPLICAZIONE Il principio non affronta la trattazione degli aspetti connessi a: disaggi e.
1 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CLASSIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI AZIENDALI SCOPODESTINAZIONE NATURA MATERIALIIMMATERIALI PRIMO IMPIANTO.
Università di Pisa il rendiconto finanziario. 2 Il modello concettuale stato patrimoniale “N-1” stato patrimoniale “N” valore stock al 1/1 valore stock.
Incontro del 16 Maggio 2014 Università di Pisa Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi Elisabetta Tabucchi.
RENDICONTO FINANZIARIO
Transcript della presentazione:

Le attività e le passività correnti Lezione 6 Lezione 6 - attività e passività correnti

Overview: contenuti della lezione Crediti: nozioni Crediti: distinzione per origine Crediti di regolamento / funzionamento Crediti di finanziamento ed altri crediti Crediti: distinzione per natura del debitore Crediti: distinzione per scadenza Crediti: classificazione in bilancio Crediti verso clienti Crediti tributari Altri crediti Crediti: criteri di valutazione La svalutazione dei crediti Il fondo svalutazione crediti Crediti: informazioni in Nota Integrativa Ratei e risconti Disponibilità liquide Passività correnti Lezione 6 - attività e passività correnti 2

Lezione 6 - attività e passività correnti Crediti: nozioni DEFINIZIONE Il credito si configura come il diritto di esigere da clienti o da altre terze persone determinate somme a scadenze predefinite e pertanto sostituiscono momentaneamente un’entrata di denaro. CLASSIFICAZIONE I crediti si suddividono secondo la loro natura/origine in: crediti commerciali, costituiti dai corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi crediti non commerciali costituiti per esempio da vendite di attività (titoli, partecipazioni, immobilizzazioni, ecc.) I crediti vengono classificati in bilancio sulla base delle loro caratteristiche, in particolare: secondo la natura del debitore (verso clienti, verso imprese collegate, controllate, controllanti e vero altri) per scadenza (a breve o correnti - e a medio e lungo termine) VALUTAZIONE In contabilità il credito va rilevato al suo sorgere e registrato al suo presumibile valore di realizzo. Per questo motivo, qualora il presumibile valore di realizzo dovesse cambiare nel tempo, il valore in bilancio deve essere adeguato Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: distinzione per origine Crediti sorti in relazione a ricavi derivanti da operazioni di gestione caratteristica = CREDITI DI REGOLAMENTO / FUNZIONAMENTO ad esempio: Crediti v/clienti Crediti sorti per prestiti e finanziamenti concessi = CREDITI DI FINANZIAMENTO, i quali hanno ad oggetto somme di denaro Crediti sorti per altre ragioni crediti derivanti da operazioni di gestione non caratteristica, ad esempio: crediti verso l’Erario Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: distinzione per origine – crediti di regolamento ISCRIZIONE IN BILANCIO Tali crediti sono iscrivibili in bilancio solo se sono maturati i relativi ricavi e pertanto solo se il processo produttivo dei beni o servizi è stato completato o se lo scambio è avvenuto --- > principio di competenza economica. Se si tratta di una cessione di beni, lo scambio avviene quando è avvenuto il trasferimento del titolo di proprietà Se si tratta di una prestazione di servizi, il credito può essere iscritto quando la prestazione risulta completamente effettuata o, in caso di prestazioni continuative, quando sono maturati i corrispettivi contrattuali. Lezione 6 - attività e passività correnti

Lezione 6 - attività e passività correnti Crediti: distinzione per origine – crediti di finanziamento ed altri credti ISCRIZIONE IN BILANCIO Tali crediti sono iscrivibili in bilancio solo se sussiste il “titolo al credito”, ossia se essi rappresentano effettivamente obbligazioni di terzi soggetti verso l’impresa Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: distinzione per natura del debitore CLASSIFICAZIONE Tenendo conto della natura del debitore i crediti si distinguono in: Crediti v/clienti Crediti v/imprese collegate, controllate e controllanti e verso altre consociate Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti Crediti v/altri Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: distinzione per scadenza CLASSIFICAZIONE Tenendo conto della scadenza i crediti si distinguono in: CREDITI A BREVE SCADENZA CREDITI A MEDIO/LUNGA SCADENZA Ciò al fine di raggiungere uno degli obiettivi del bilancio di esercizio, la rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria dell’azienda (art. 2423, comma 1, c.c.) Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: esposizione in bilancio – attivo circolante C – Attivo circolante II - Crediti 1) verso clienti; 2) verso imprese controllate; 3) verso imprese collegate; 4) verso controllanti; 4 bis) crediti tributari; 4 ter) imposte anticipate; 5) verso altri. All’interno delle singole voci è necessario evidenziare distintamente la quota scadente oltre l’esercizio. Lezione 6 - attività e passività correnti

Lezione 6 - attività e passività correnti Crediti verso clienti I crediti verso clienti costituiscono dilazioni di pagamento ai clienti. Possono essere rappresentati dalle seguenti fattispecie analitiche: crediti documentati da fattura, cambiali attive, ri.ba., crediti vs società di factoring, crediti in contenzioso o di dubbia esigibilità, altri crediti di natura commerciale. Il valore dei crediti verso cliente dipende da diverse variabili, tra cui: settore in cui l’impresa opera; politica commerciale che deve contemperare due esigenze contrapposte: incremento delle vendite, “finanziando” i clienti, e costi impliciti ed impliciti conseguenti all’immobilizzo di capitale. Pertanto nell’analisi dell’andamento di una società è importante porre attenzione ed analizzare le cause di eventuali scostamenti anomali della voce in questione rispetto a quelli tipici del settore operativo della società in oggetto e da quelli dei precedenti esercizi della società stessa. Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti tributari e Altri crediti contengono i crediti vantati verso l’Erario a qualunque titolo (imposte dirette e imposte indirette) IMPOSTE ANTICIPATE più precisamente “Crediti per imposte anticipate”, scaturenti dagli scostamenti tra reddito civilistico e reddito fiscale ALTRI CREDITI trattasi di una categoria residuale, che ricomprende i valori di credito che non trovano collocazione nelle altre voci. Lezione 6 - attività e passività correnti

Lezione 6 - attività e passività correnti Altri crediti La complessa attività gestionale di un’impresa fa sorgere anche crediti diversi da quelli che hanno origine commercialmente. Tali crediti sono esposti nello stato patrimoniale nella voce “Altri Crediti”. Le categorie più tipiche e frequenti sono costituite da crediti verso: il personale dipendente, per anticipo su retribuzioni, prestiti ecc. l’erario, principalmente per IVA a credito o per rimborsi di imposte lo Stato ed altri enti pubblici per contributi terzi per anticipi. Si tratta normalmente di consulenti, collaboratori esterni, agenti ecc.; non devono fare parte di questa voce gli anticipi a fornitori di immobilizzazioni tecniche, i quali, come già abbiamo segnalato, devono essere iscritti tra le immobilizzazioni tecniche compagnie di assicurazioni per indennizzi vari di minore importanza o tipici di particolari settori produttivi Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: criteri di valutazione I crediti devono essere iscritti in bilancio, nel rispetto: della CLAUSOLA GENERALE (art.2423 c.c.); dei PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2423 bis c.c.); Art. 2426, p.to 8 c.c.  devono essere iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Tale valore rappresenta l’ammontare di denaro che si presume di poter ricavare dall’incasso del credito. È necessario quindi che gli amministratori valutino il RISCHIO DI INESIGIBILITÀ relativo ai crediti già contabilizzati. Lezione 6 - attività e passività correnti

La svalutazione dei crediti I crediti, sia commerciali che di altra natura, devono essere svalutati per tenere conto di tutte le inesigibilità, sia già manifestatesi che ragionevolmente prevedibili. Qualora venga rettificato un credito sorto in esercizi precedenti, in quanto risultato inesigibile, tali rettifiche devono essere rilevate in conto economico tra gli oneri e proventi straordinari. Bisogna fare una distinzione tra svalutazione e perdita su crediti. Per parlare di perdita devono sussistere elementi di estrema certezza, mentre per svalutazione è sufficiente il manifestarsi di una situazione tale per cui è presumibile un mancato incasso Tecnicamente la svalutazione dei crediti viene fatta accantonando il relativo importo in un fondo denominato “Fondo svalutazione crediti”, il quale nella redazione del bilancio viene portato direttamente in diminuzione dei crediti. Mentre le perdite su crediti vengono portati direttamente in diminuzione del credito Lezione 6 - attività e passività correnti

Il fondo svalutazione crediti Il valore nominale dei crediti in bilancio deve essere rettificato da un apposito “Fondo svalutazione crediti” che deve essere adeguato per coprire: PERDITE per situazioni di inesigibilità GIÀ MANIFESTATESI; PERDITE per altre situazioni di inesigibilità non ancora manifestatesi ma TEMUTE o LATENTI; PERDITE inerenti crediti ceduti a terzi per i quali sussista ancora un’obbligazione di regresso. L’entità dell’accantonamento a tale Fondo risulta di difficile e aleatoria valutazione. Pertanto il Fondo non deve essere uno strumento per ripartire nei vari esercizi le perdite su crediti allo scopo di stabilizzare i risultati di esercizio. L’entità dell’accantonamento a Fondo svalutazione crediti può essere determinato, secondo 2 procedimenti: Procedimento analitico Procedimento sintetico Lezione 6 - attività e passività correnti

Il fondo svalutazione crediti ACCANTONAMENTO A FONDO SVALUTAZIONE CREDITI PROCEDIMENTO ANALITICO PROCEDIMENTO SINTETICO Analisi del rischio specifico dei singoli crediti natura del credito, esperienza, anzianità crediti scaduti, contenziosi in atto, condizioni economiche generali, di settore, dell’azienda, rischio del paese, ecc. I crediti sono valutati per masse omogenee in base al rischio di inesigibilità applicazione di formule o comunque di statistiche che tengano conto della percentuale di insolvenza registrata nel corso degli anni Lezione 6 - attività e passività correnti

Crediti: informazioni in Nota Integrativa Art. 2427 c.c. CRITERI DI VALUTAZIONE IMPIEGATI e le eventuali variazioni da un esercizio all’altro; i CREDITI CON SCADENZA SUPERIORE A 5 ANNI; la RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DEI CREDITI P.C. n. 15 crediti verso consociate, soci e parti correlate; per i crediti a lungo termine, il tasso di interesse e le scadenze; crediti derivanti da commesse a lungo termine; concentrazione dei crediti in uno o pochi clienti e le altre posizioni di rischio; I crediti vincolati (ad esempio a garanzia di altre operazioni). Lezione 6 - attività e passività correnti

Le disponibilità liquide Le liquidità immediate fanno parte dell’attivo circolante e sono prevalentemente costituite da: depositi bancari e postali assegni denaro e valori in cassa Le disponibilità liquide devono comprendere tutte le movimentazioni avvenute entro la data di bilancio. Non è corretto considerare come disponibilità liquide, con corrispondente riduzione dei crediti, le entrate ricevute in banca in data posteriore a quella di chiusura dell’esercizio, anche se il loro giorno di valuta è anteriore . Analogamente non è corretto diminuire le disponibilità liquide, con corrispondente riduzione dei debiti, per pagamenti disposti in data posteriore alla chiusura di bilancio, anche se il giorno valuta è anteriore. Lezione 6 - attività e passività correnti

Lezione 6 - attività e passività correnti Ratei e risconti I ratei e risconti sono le tipiche voci contabili che servono ad attuare il principio della competenza. Alla data del bilancio possono sussistere infatti costi già sostenuti, ma la cui competenza economica è dell’esercizio futuro, oppure ricavi che avranno una manifestazione futura, ma la cui competenza economica è dell’esercizio corrente. Questi costi o ricavi devono venire rispettivamente, stornati o iscritti nel conto economico, con contropartita poste di stato patrimoniale chiamate “RATEI E RISCONTI ATTIVI”. La stessa cosa vale per costi di competenza dell’esercizio che si manifesteranno nell’esercizio successivo (affitto passivo con rate posticipate), e ricavi di competenza dell’esercizio che avranno hanno una manifestazione futura (canoni attivi di manutenzione anticipati). Questi costi o ricavi devono venire rispettivamente, iscritti o stornati nel conto economico, con contropartita poste di stato patrimoniale chiamate “RATEI E RISCONTI PASSIVI”. Lezione 6 - attività e passività correnti

Lezione 6 - attività e passività correnti Ratei attivi e passivi VALORI COMUNI A DUE ESERCIZI LA CUI MANIFESTAZIONE NUMERARIA AVVERRA’ PERO’ NEL CORSO DEL NUOVO ESERCIZIO Risconti attivi e passivi COSTO O RICAVO DI COMPETENZA DI ESERCIZI FUTURI LA CUI VARIAZIONE NUMERARIA E’ AVVENUTA NELL’ESRCIZIO IN ESAME Lezione 6 - attività e passività correnti

Passività correnti: nozioni DEFINIZIONE Le passività correnti rappresentano, in contrapposizione a quelle a medio-lungo termine, passività che devono essere estinte entro breve termine, convenzionalmente stabilito in un anno. Come le attività correnti, esse sono componenti patrimoniali destinate a un continuo e rapido “formarsi, estinguersi e rinnovarsi” per effetto della gestione. Di seguito si presenta il dettaglio della passività correnti più tipiche: Debiti verso fornitori (Totale delle fatture passive emesse + Totale delle fatture passive da ricevere) Debiti verso consociate a breve termine Debiti verso banche Parte corrente da mutui passivi e prestiti obbligazionari Parte corrente dei fondi rischi ed oneri Debiti verso il personale (per stipendi, per ferie e per mensilità aggiuntive) Debiti verso l’erario (per imposte sul reddito, per IVA etc) Debiti verso istituti previdenziali (per contributi sul costo del personale) Ratei e Risconti Passivi Lezione 6 - attività e passività correnti