Migliorare la PA attraverso l'autovalutazione con il modello europeo CAF (Common Assessment Framework)
IL Cambiamento possibile Migliorare la PA …………… IL Cambiamento possibile Le leve fondamentali del cambiamento sono di tipo culturale…solo un cambiamento del sistema di valori e un loro orientamento verso la qualità può consentire l’avvio di efficaci programmi di miglioramento” Philip B.Crosby, Quality is free Si susseguono, nella PA, interventi sul cambiamento organizzativo, sul’innovazione, sul TQM (CAF) (ma il TQM non fa parte del cambiamento organizzativo?). Il cambiamento, soprattutto tecnologico, o di metodi di gestione, solitamente è ben accolto. Si cambia e si cambia … ma i paradigmi mentali rimangono i medesimi (.. si cambia … purché tutto rimanga come prima ….) Solo cambiando i paradigmi mentali, la visione dell’organizzazione, i modi per renderla efficace e efficiente in tempi difficili, si cambiano i comportamenti organizzativi. Senza cambiare i nostri paradigmi mentali non saremo mai in grado di risolvere i problemi che abbiamo creato con tali paradigmiAlbert Einstein Una amministrazione di qualità è un’amministrazione che migliora continuamente la performance della propria organizzazione , per “fare meglio” e “spendere meno” (citazione da Al Gore, “Reinventing Government”). I risultati sono, una maggior fiducia dei cittadini nelle istituzioni, un sistema economico più competitivo, condizioni di vita migliori. Trascuratezza nel controllo e nella manutenzione costituiscono un altro difetto cronico italiano. I piani sono spesso ambiziosi, si investe in tecnologie di avanguardia, ma le prestazioni che ne derivano sono al di sotto di quelle che potrebbero essere o degradano per tale motivo. Si tratta di difetti collegati a carenza di quella forma mentis che nel linguaggio della qualità si chiama “ciclo PDCA”: l’approccio euristico che vede, dopo la pianificazione e l’esecuzione, la verifica e la correzione o il miglioramento. Il ciclo utilizzato, P-A, è chiaramente monco. Anche perché, se non si raggiungono i risultati, si inaugura un altro ciclo P-A, e così viaCosa deve cambiare secondo la visione sistemica coniugata col TQM? Deve cambiare la cultura manageriale, rimasta ferma a modelli ancora troppo vicini a quelli di Taylor (il management scientifico, buono per le macchine non per le persone) e di Weber (il modello verticale, gerarchico burocratico). Il manager deve diventare leader, architetto dell’organizzazione, capace di creare sinergia, catene di delega e responsabilizzazione. La gestione deve divenire prevalentemente orizzontale, per processi, abbattendo le barriere burocratiche fra funzioni della stessa amministrazione e fra amministrazioni diverse.
…attraverso l’autovalutazione Quale modello di qualità utilizzare per facilitare l’evoluzione organizzativa della PA? Esistono modelli normativi, tipo ISO 9000 – e modelli “per l’eccellenza”, dove con questa espressione si intende che indirizzano verso – e aiutano a perseguire – l’eccellenza. Il CAF è un modello di eccellenza specificamente realizzato per favorire l’introduzione dell’autovalutazione e della cultura della qualità nelle amministrazioni pubbliche dell’Unione Europea. Un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione con riferimento a un modello di Total Quality Management I modelli normativi sono utilissimi per radicare rigore e disciplina. Se infatti le norme ISO 9000 fossero sufficienti per eccellere, l’Italia, con il doppio delle certificazioni USA, il triplo della Germania, il quadruplo della Francia, dovrebbe primeggiare nella qualità dei prodotti e dei servizi. Il che non accade.
Le origini e l’evoluzione del CAF definito dall’IPSG in collaborazione con EIPA, EFQM e Istituto Spayer (1998/2000) presentato al pubblico in occasione della prima Conferenza sulla qualità organizzata dall’EUPAN (1QC) – maggio 2000 Lisbona presentata la versione 2002, arricchita da linee guida, in occasione della seconda Conferenza (2QC) – ottobre 2002 Copenhagen presentata la versione 2006 in occasione della quarta conferenza (4QC) – settembre 2006 Tampere Percorso lungo ma progressivo Collaborazione inizialmente a 15 e poi a 25/27 SM, circa 17 gli SM attivi nel network
……..Con il modello europeo Caf Il Caf contiene tutti gli elementi che consentono di analizzare la performance di una organizzazione e capire dove intervenire per migliorarla
I punti di forza del CAF * Agisce a livello culturale, introducendo un linguaggio comune Si presenta come un “light, easy to use quality tool ” è gratuito * Valorizza il know how esistente e le esperienze pregresse *Favorisce la comparazione a fini di apprendimento (benchlearning), anche con il settore privato *E’ basato sul ciclo PDCA Parole chiave: Common e self-assessment Importanza dell’essere una proposta marcata UE Sottolinea la rilevanza in sé dell’autovalutazione Favorisce il passaggio a logiche comuni di valutazione esterna
PLAN: Pianificazione generale dell’attività dell’organizzazione. Il Ciclo PDCA PLAN: Pianificazione generale dell’attività dell’organizzazione. DO: implementazione del piano. Temporalmente è l’attività più consistente, perché dura tutto l’anno CHECK: self assessment, come check-up annuale dell’organizzazione, mirato a svelare le aree di debolezza e a mettere a piano iniziative di miglioramento che consentano una migliore performance nel ciclo successivo ACT: azioni immediate conseguenti al Check PLAN DO ACT CHECK Tito Conti
Il CAF consente di: Introdurre le amministrazioni pubbliche ai principi del TQM e guidarle progressivamente, attraverso l’uso e la comprensione dell’autovalutazione, dalla sequenza “programmare – realizzare” alla sequenza completa del “ciclo PDCA” Facilitare l’autovalutazione di un’organizzazione pubblica volta ad ottenere una diagnosi della situazione e l’individuazione di azioni di miglioramento Fungere da collegamento fra i vari modelli e metodologie utilizzate dalle amministrazioni dell’UE nella gestione della qualità Supportare azioni di comparazione a fini di apprendimento (benchlearning e benchmarking) Commenti sulle parti in evidenza
La diffusione del Caf Il CAF è tradotto in 19 lingue (anche in cinese!);E’ utilizzato in diversi paese europei nel contesto delle loro conferenze/premi nazionali sulla qualità nelle PPAA (Italia, Belgio, Danimarca, Germania, Finlandia, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Norvegia ecc…);Sono stimati in circa 1000 i casi di applicazione
IL CAF come strumento di modernizzazione delle PA europee - L’azione europea per il 2009/2010 “ Favorire l’ulteriore diffusione del CAF nell’UE, massimizzando la collaborazione a livello europeo e ai livelli nazionali, allo scopo di raggiungere il target di 2010 utenti CAF registrati nel 2010 e di contribuire al buon funzionamento del settore pubblico e all’innalzamento della qualità dei servizi pubblici “ il piano d’azione europeo è integrato dall’insieme dei piani di azione definiti dagli SM partecipanti al network, sviluppati in piena autonomia ma, in accordo con strategie comuni definite in sede europea
L’azione di promozione del CAF a livello nazionale La Direttiva sulla Qualità del 2006 Il piano industriale dell’attuale Ministro per le riforme e l’innovazione
Le amministrazioni italiane che hanno applicato il CAF 46 hanno Sperimentato il CAF tra il 2000 e il 2002 202 hanno partecipato alle attività di diffusione del CAF 127 si sono iscritte ai laboratori di accompagno per l’applicazione del CAF 2002 (Progetto Percorsi di Qualità) e la definizione di piani di miglioramento 187 hanno presentato la candidatura per il Premio Qualità PPAA 151 hanno inserito la propria applicazione nel database dell’eipa
Le amministrazioni italiane valorizzate dalle iniziative nazionali ed europee II Evento europeo CAF in Lussemburgo, giugno 2005 – 5 III Evento europeo CAF a Lisbona , ottobre 2007 - 2 IV Evento Europeo Caf che si terrà a Bucharest il prossimo ottobre - 3 sono state candidate 2 amministrazioni sono state inserite nella pubblicazione “Better results for the citizens using CAF” realizzata sotto la presidenza austriaca e presentata alla IV Conferenza Europea 30 hanno partecipato al corso valutatori CAF per le PPAA e 30 sono state premiate al Premio Qualità PPAA I e II edizione
Gli attori del CAF A livello europeo: il network dei corrispondenti nazionali: funzionari pubblici in rappresentanza di istituzioni pubbliche per ciascun SM il Centro risorse CAF europeo gestito dall’Eipa Ai livelli nazionali: DFP/FORMEZ Ricordare che il CRC: Fa ricerca sul CAF Eroga formazione Fa consulenza a richiesta di singoli SM Gestisce il sito CAF e il DB dei casi Anima la e-community
- azioni di accompagnamento (laboratori); Le azioni per la diffusione del CAF - azioni di accompagnamento (laboratori); - azioni di diffusione della conoscenza (seminari nazionali e territoriali, convegni); - azioni di valorizzazione (Premio Qualità PPAA); - azioni di sviluppo di know how e di valutazione tra pari (formazione, personalizzazioni);
Per saperne di più sulle iniziative Caf A livello UE EIPA CAF resource centre Tel. +31 43 3296 317/328 Fax +31 43 3296 296 E-mail: caf@eipa-nl.com EIPA web site: http://www.eipa.eu A livello nazionale www.qualitapa.gov.it CAF@formez.it
Il Portale PAQ www.qualitapa.gov.it offre servizi di supporto e di natura in formativa sui temi della qualità ed in particolare dell’autovalutazione e della valutazione esterna Il Centro Risorse Nazionale CAF offre servizi di supporto e assistenza alle amministrazioni interessate all’applicazione del modello CAF e all’avvio di processi di autovalutazione e miglioramento continuo e favorisce la creazione di network tra le amministrazioni. Il Centro offre modalità e strumenti di assistenza a distanza come:l’help desk, l’e-tool, le FAQ, il Forum, la banca dati delle applicazioni.
Grazie per la vostra attenzione! “Se non cambiamo i nostri paradigmi mentali non saremo mai in grado di risolvere i problemi che abbiamo creato usando tali paradigmi” (A. Einstein) Grazie per la vostra attenzione!