OPERA DON GUANELLA – BARI

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OPERA DON GUANELLA – BARI
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«Non glielo proibite» (Marco 9,38-40) PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI Anno Pastorale
«Effatà, cioè, apriti!» (Marco 7,31-37) PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI Anno Pastorale
Transcript della presentazione:

OPERA DON GUANELLA – BARI PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI «Vedi qualcosa?» (Marco 8,22-26) Anno Pastorale 2015-2016

Strumenti per capire È il racconto di una guarigione difficile, compiuta per gradi (la terza in terra pagana, Mc 5,1-20; 7,24-8,9).

Riferito solo da Marco, il bra­no ha analogie con la guarigione del sordomuto in Mc 7,31-37 e con la guarigione del cieco nato (uso della saliva) in Gv 9,1-41.

Questa guarigione difficile, progressiva, sottolinea in Mc la potenza illuminatrice di Gesù e i suoi sforzi per aprire gli occhi ai discepoli (cfr. Gv 9,39-41).

Ci sarà un’altra guarigione di un cieco (Bartimèo) in Mc 10,46-52.

Con questo brano si chiude la «sezione dei pani» (Mc 6,6b-8,26).

v. 22 Giunsero a Betsàida. Finalmente viene raggiunta la destinazio­ne in terra pagana, già annunciata in Mc 6,45.

gli condussero. Il cieco è «portato» a Gesù da altri (cfr gli condussero. Il cieco è «portato» a Gesù da altri (cfr. Mc 2,1-12), come il sordomuto (Mc 7,32).

- pregandolo di toccarlo. È importante l’intercessione dei fratelli.

v. 23 dopo avergli messo della saliva. Come per il sordomuto (Mc 7,33).

v. 26 lo rimandò a casa. Bartimèo invece «prese a seguirlo lungo la strada» (Mc 10,52).

- Non entrare nemmeno nel villaggio - Non entrare nemmeno nel villaggio. Questo ordine di Gesù si inserisce nella logica del segreto messianico (Mc 1,44; 5,43; 7,36): la rivelazio­ne dell’identità di Gesù e della sua missione continua per gradi.

La prima vera risposta la darà fra poco Pietro (Mc 8,27-29) e poi sarà la volta del centurione (Mc 15,39).

Piste di riflessione Il brano testimonia la lentezza degli uomini a pervenire a una fe­de senza equivoci; è necessario un itinerario rigoroso e lungo: i di­scepoli si sono lasciati aprire gli occhi solo progressivamente.

Per colui che si pone sulle orme di Gesù, il cammino è pieno di in­sidie; ma la perseveranza si rivelerà fruttuosa. Gesù stesso viene in aiuto per «illuminare» coloro che cercano di vederlo.

Ognuno giunge a Cristo condotto da chi lo conosce Ognuno giunge a Cristo condotto da chi lo conosce. Siamo responsabili gli uni degli altri.

«Vedi qualcosa?» È l’unica volta in cui Gesù dubita, anzi è sicuro di non essere ancora riuscito nella sua impresa. Sa che la nostra il­luminazione, mai perfettamente riuscita, è uno sforzo mai conclu­so. Ma vuole che anche noi lo sappiamo, perché vedendo di non vederci, siamo disposti a lasciarci continuamente guarire.

Quanto Gesù ha fatto rappresenta le due tappe fondamentali del nostro cammino di illuminazione: la prima ci fa riconoscere il Cristo, no­stra speranza; la seconda ci fa riconoscere - oltre ogni nostra speranza - il Figlio di Dio che ci ama e dà la vita per noi.

Suggerimenti per pregare Chiedere a Gesù di continuare a «toccarci» il cuore e la testa, af­finché impariamo, lentamente e progressivamente, a vedere e giudicare tutti con benevolenza e amore come lui vede e giudica noi, nonostante le nostre tante fragilità e cecità;

- di darci il suo Spirito, perché possiamo vedere chiaro e a di­stanza i doni che ci fa.

Ringraziare Gesù per il dono della sua parola, luce per chi è al buio e sta cercando;

- per il suo pane (lui stesso) alimento e forza per il nostro cam­mino; pane da condividere con chi è stanco e sfiduciato lun­go la strada.

Ti chiedo, Signore, di imporre su di me le mani, di darmi il tuo Spirito, di liberarmi dal male, perché possa vedere «tutto, chiaro e a distanza» il do­no che tu mi fai di te stesso. Amen.