T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio 2007 Lattuazione dellart. 119 della Costituzione.

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T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio 2007 Lattuazione dellart. 119 della Costituzione Audizione presso lUfficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali integrato dai Rappresentanti dei Gruppi Presentazione del Ministro dellEconomia e delle Finanze 3 luglio 2007

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio 2007 Sommario Parte prima: Il contesto Livelli di governo e spesa pag. 3-5 Livelli di governo e entrate 6 Confronto internazionale 7 Evoluzione recente 8-11 Parte seconda: Lattuazione dellart. 119 della Costituzione Il Disegno di Legge-delega 13 Principi ispiratori 14 Finanziamento delle Autonomie 15 Autonomia tributaria 16 Finanza delle Regioni Finanza degli Enti locali Perequazione 21 Superamento della spesa storica 22 Coordinamento della finanza pubblica 23 Conclusione 24

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio PARTE PRIMA: IL CONTESTO

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Livelli di governo e spesa Quota di spesa totale Regioni, Province e Comuni gestiscono quasi un terzo della spesa pubblica totale (al netto degli interessi) La spesa pubblica delle Autonomie locali nel 2006 miliardiin % spesa AP Regioni137,621,2% (di cui: Enti sanitari locali)(101,0)(15,6%) Province11,81,8% Comuni60,19,3% TOTALE209,532,3%

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Livelli di governo e spesa Spesa in conto capitale Se si guarda alla sola spesa in conto capitale, la quota di Regioni, Province e Comuni sale al 60% La spesa pubblica in conto capitale delle Autonomie locali nel 2006 miliardi in % spesa conto capitale AP Regioni14,925,2% (di cui: Enti sanitari locali)(2,2)(3,7%) Province3,45,7% Comuni17,329,1% TOTALE35,660,0%

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Livelli di governo e spesa Dal 1990 a oggi Dallinizio degli anni Novanta a oggi, la ripartizione della spesa tra livelli di Governo non è molto cambiata. Quota della spesa delle Autonomie locali sulla spesa pubblica totale (al netto degli interessi) Regioni19,619,221,2 Province e Comuni11,311,011,1 TOTALE30,930,232,3

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Livelli di governo e entrate Crescente autonomia finanziaria e entrate fiscali Profondamente mutato è il grado di AUTONOMIA TRIBUTARIA: la quota delle entrate tributarie proprie sul totale delle entrate delle Amministrazioni locali si è quasi triplicata Quota delle entrate tributarie sul totale delle entrate delle Amministrazioni locali ,024,544,144,2 Anche la quota delle entrate tributarie di competenza delle Amministrazioni locali sul totale delle entrate tributarie delle AP si è quasi triplicata: ,211,720,621,9

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Confronto internazionale La quota decentrata della spesa pubblica in Italia (circa un terzo del totale) è in linea con quella dei paesi europei con ordinamento federale (Germania, Spagna, Belgio) E chiaramente superiore a quella di paesi ad ordinamento unitario (Regno Unito, Francia). La quota della spesa decentrata è più alta nei Paesi del Nord-Europa (Svezia e Danimarca)

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Evoluzione recente Gli anni Novanta (1) Nel corso degli anni Novanta il GAP FISCALE VERTICALE (la differenza tra spese ed entrate proprie) è stato riportato a livelli analoghi a quelli dei sistemi federali maturi Per i COMUNI: Nel 1992 istituita lICI Nel 1998 istituita laddizionale comunale allIRPEF Per le REGIONI: Nel 1992 la tassa automobilistica e i contributi sanitari Nel 1995 la compartecipazione allaccisa sulla benzina Nel 1998 istituite lIRAP e laddizionale regionale allIRPEF

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Evoluzione recente Gli anni Novanta (2) Alla fine degli anni Novanta il quadro era maturo per lavvio effettivo del federalismo fiscale 2000: Decreto legislativo n. 56: Abolizione trasferimenti statali, sostituiti da compartecipazioni e addizionali a tributi erariali Graduale superamento del riferimento alla spesa storica con formula perequativa basata su fabbisogno e capacità fiscale (successivamente mai attuato) 2001: Riforma del Titolo V della Costituzione: Nuova distribuzione delle competenze legislative (art. 117) Disegno generale del sistema di finanziamento (art. 119)

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Evoluzione recente La passata legislatura Nella passata legislatura una battuta darresto Mancata attuazione della riforma costituzionale del 2001 Scelta di modificare nuovamente la Costituzione Riforma soppressa dal referendum In realtà: ritorno al passato con inasprimento dei vincoli; smantellamento di spazi di autonomia tributaria

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Evoluzione recente La Finanziaria per il 2007 Patto di stabilità interno con il ritorno al vincolo sul saldo di bilancio piuttosto che sulla spesa Sblocco delle addizionali regionali e comunali (istituite nel 1997 e bloccate dal 2002) Compartecipazione dinamica allIRPEF Versamento diretto delladdizionale IRPEF ai bilanci comunali Istituzione imposta di scopo destinata ad opere pubbliche Riforma del Catasto Istituzione di una Commissione Tecnica per la Finanza pubblica

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio PARTE SECONDA: LATTUAZIONE DELLART. 119 DELLA COSTITUZIONE

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Il Disegno di Legge-delega Intensa concertazione con le Autonomie Elaborazione da parte del Governo di un Disegno di Legge-delega che va allesame della Conferenza unificata Auspicabile lavvio dellesame parlamentare a inizio settembre

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Principi ispiratori Equilibrio tra funzioni e responsabilità finanziaria Perequazione tra territori Superamento della spesa storica Coordinamento tra livelli di governo Rispetto dei vincoli europei Livelli essenziali delle prestazioni

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Finanziamento delle Autonomie Attribuito a ciascuno dei tre livelli di governo (Comuni, Province e Regioni) un mix di tributi propri e compartecipazioni dinamiche al gettito di tributi erariali Tributi propri: hanno il compito di garantire manovrabilità dei bilanci, adattamento dei livelli di intervento pubblico alle situazioni locali, responsabilità delle Amministrazioni locali Compartecipazioni: garantiscono la stabilità, anche in senso dinamico, del volume delle risorse finanziarie

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Autonomia tributaria Principio di pari dignità dei tributi propri dei vari livelli di governo: esclusi interventi, privi di compensazione, sulle basi imponibili e sulle aliquote dei tributi riferibili ad altri livelli di governo Definito un quadro per lesercizio concreto dellautonomia tributaria: le Regioni possono, nelle materie non assoggettate a imposizione statale, istituire tributi regionali e locali Garantita lautonomia tributaria degli enti locali grazie alla possibilità di intervento della legge statale in assenza di legge regionale

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Finanza delle Regioni (1) Per le Regioni le fonti di finanziamento comprendono: tributi propri attuali e compartecipazione IVA una compartecipazione IRPEF e/o unaddizionale regionale allIRPEF

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Finanza delle Regioni (2) Si garantisce il finanziamento integrale (sulla base di costi standard o di indicatori di fabbisogno finanziario): delle prestazioni essenziali concernenti i diritti civili e sociali (sanità e assistenza) del trasporto pubblico di competenza regionale delle spese riconducibili a funzioni fondamentali dei Comuni di dimensioni demografiche minori

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Finanza degli Enti locali (1) Competenza legislativa concorrente delle Regioni in materia di coordinamento della finanza pubblica Assetto duale della finanza comunale, basato sulla distinzione dei Comuni secondo lampiezza demografica e quindi la gamma delle funzioni svolte

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Finanza degli Enti locali (2) Fonti di finanziamento degli Enti locali Comuni: rafforzata la compartecipazione dinamica allIRPEF Province: possibilità di una compartecipazione dellIRPEF e/o della trasformazione in tributo proprio dellimposta sulle assicurazioni RCA

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Perequazione Un fondo perequativo alimentato dalla fiscalità generale assicura il finanziamento dei fabbisogni standard per tutte le Regioni Per le altre spese regionali la perequazione si basa sulla capacità fiscale, con un fondo perequativo alimentato, in modo nozionale, da una parte del gettito della compartecipazione allIRPEF di competenza delle Regioni con maggiore capacità fiscale Viene demandato alle Regioni il compito di disegnare schemi concreti di perequazione dei Comuni di dimensioni minori (nel rispetto dei criteri generali fissati nella Delega)

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Superamento della spesa storica Lattuale distribuzione delle risorse agli enti locali si basa sulla cristallizzazione storica del sistema dei tributi devoluti e dei trasferimenti. La base risale al 1976 Lallocazione delle risorse dovrà basarsi su indicatori standardizzati di costo e di fabbisogno finanziario Questo delicato passaggio richiede gradualità, viste anche le esperienze precedenti

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Coordinamento della finanza pubblica Coordinamento della finanza pubblica modifica delle procedure di bilancio La parte della manovra di bilancio riguardante la finanza regionale e locale viene collocata in un d.d.l. autonomo, allegato alla Finanziaria, da presentare a giugno Questo provvedimento collegato alla manovra di bilancio verrà approvato entro ottobre Due risultati: 1) si decongestiona la sessione di bilancio e 2) si garantiscono agli enti territoriali margini di tempo adeguati

T. Padoa-Schioppa, Ufficio di Presidenza della Commissione Parlamentare per le questioni regionali; 3 luglio Conclusione Unoccasione storica Problemi aperti: - disegno dettagliato dei rapporti finanziari tra Regioni ed enti locali (in particolare: definizione per i Comuni della soglia di popolazione oltre la quale si ha un rapporto finanziario diretto con lo Stato) - la definizione di standard di costo e di fabbisogno finanziario - tempi e modalità del progressivo abbandono della spesa storica Prossimi passi: - parere della Conferenza Unificata - nuovo passaggio in Consiglio dei Ministri - presentazione al Parlamento - approvazione della delega Nella stesura dei decreti legislativi si dovranno risolvere i problemi aperti