Le donne nei processi decisionali una scarsa presenza, un costo elevato per la vita privata Prof.ssa Antonella Pinnelli Facoltà di Scienze Statistiche Università Sapienza di Roma
Perché le donne devono partecipare ai processi decisionali? lo stato di minoranza politica di una categoria maggioritaria di cittadini è il segno più certo dei limiti della democrazia reale la composizione per sesso degli organi decisionali e di rappresentanza esercita un impatto determinante sulla implementazione di politiche e misure che incidono direttamente o indirettamente sulla vita delle famiglie.
La partecipazione delle donne al processo decisionale non è soltanto una richiesta di semplice giustizia o democrazia, ma può essere interpretata come condizione necessaria affinché gli interessi delle donne siano presi in considerazione. Senza lattiva partecipazione delle donne e lintegrazione delle loro prospettive a tutti i livelli del decision-making, gli obiettivi di eguaglianza, sviluppo e pace non potranno essere raggiunti. Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne
LEuropa nel 2005: Da 40 a 50 % Da 35 a 39.9 % Da 30 a 34.9 % Da 25 a 29.9 % Da 20 a 24.9% Da 15 a 19.9 % Da 10 a 14.9 % Da 5 a 9.9 % Fonte: Inter-parliamentary Union
LItalia e lEuropa nel 2008 La percentuale di donne elette alla Camera dei Deputati nel Parlamento Italiano è attualmente pari a 21,3. LItalia si colloca al 22° posto nella graduatoria dell incidenza femminile nei Parlamenti (lower houses) delle democrazie europee. La presenza delle donne al parlamento è massima in Svezia (47%) e minima in Albania (7,1%).
Le fonti Statistiche on line della Commissione Nazionale Pari Opportunità, elaborazioni su dati del Ministero dellInterno. Pubblicazione Donne e Politica, IV ed., della Commissione Nazionale Pari Opportunità. Anagrafe degli Amministratori Locali, banca dati on line del Ministero dellInterno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali. Risultati elettorali, dati on line del Ministero dellInterno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali. Conto annuale , statistiche on-line sul Pubblico Impiego, Ministero dellEconomia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato. Sito web del Governo Italiano. Global Database of Quotas for Women, International IDEA (Institute for Democracy and Electoral Assistance) and Stocholm University.
Genere e…. processo decisionale politico nazionale processo decisionale politico locale alta dirigenza della Pubblica Amministrazione importanti organizzazioni sociali ……e la vita privata? Gli argomenti che tratteremo
La rappresentanza femminile nel Parlamento Italiano. Valori percentuali Fonte: Commissione Nazionale Pari Opportunità
XVI LEGISLATURA Fonte: Sempre ben lontane da quota 50%
Perchè ??? leggi che regolano lapplicazione di quote elettorali riservate a ciascun sesso equilibrio tra i sessi fra le candidature (le donne sono il 10-15% delle candidature) equilibrio tra i sessi ai vertici dei partiti (nessun presidente, nessun segretario, 0-15% nella segreteria, 0-33% negli organi collegiali centrali)
Composizione per sesso degli organi costituzionali: Fonte: Commissione Nazionale Pari Opportunità
…A livello locale approccio alla politica più pratico e finalizzato alla soluzione di questioni concrete
% di donne Fonte: Anagrafe degli amministratori locali (2008) Consigli comunaliConsigli regionali Sindaci
Le donne nella Pubblica Amministrazione… Accesso alle carriere lavorative: procedure concorsuali (sex-blind) cariche più elevate della burocrazia statale: nomina governativa Segregazione occupazionale, discriminazione fra i sessi nellavanzamento di carriera Esclusione di metà della popolazione dalle posizioni di vertice di organismi aventi la funzione di rendere esecutive le decisioni prese nellambito del dibattito politico
legge n.6 del 9 febbraio 1963: la donna può accedere a tutte le cariche, professioni e impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari luoghi, carriere e categorie, senza limitazioni di mansioni e di svolgimento della carriera salvo i requisiti stabiliti dalla legge. 1980: il Consiglio dei Ministri nomina per la prima volta due donne dirigenti generali nei ministeri, una al Commercio con lestero e laltra al Tesoro
La Pubblica Amministrazione Fonte: elaborazione su dati del Ministero dellEconomia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza. Valori percentuali
MinisteriUniversità dirigenti totale Scuola Enti di Ricerca Servizio Sanitario Nazionale Regioni ed enti locali Segretari comunali dirigenti e tecnologi ricercatori dirig. medici dirig. non medici professori totale Fonte: elaborazione su dati del Ministero dellEconomia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato La Pubblica Amministrazione MinisteriUniversità dirigenti totale Scuola Enti di Ricerca Servizio Sanitario Nazionale Regioni ed enti locali Segretari comunali dirigenti e tecnologi ricercatori dirig. medici dirig. non medici professori totale Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza nei comparti. Valori percentuali. Anno 2000.
Fonte: elaborazione su dati del Ministero dellEconomia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato La Pubblica Amministrazione g Corpi di Polizia Forze Armate Magistratura Carriera diplomatica Carriera Prefettizia Aziende autonome Enti Pub. non economici totale dirigenti presidenti prefetti ambasciatori Composizione per sesso del settore pubblico. Totale e dirigenza. Valori percentuali
La presenza femminile nelle principali organizzazioni sociali Fonte: Commissione Nazionale Pari opportunità
In conclusione nonostante la crescita culturale e la maggiore partecipazione al mercato del lavoro le donne sono sotto-rappresentate a tutti i livelli del sistema politico quasi totalmente assenti dalle posizioni di dirigenza degli organismi di interesse pubblico assenti dai vertici della P.A., nonostante lalta femminilizzazione del settore segregazione orizzontale ( in settori soft ) segregazione verticale (presenza decrescente allaumentare della rilevanza dellincarico)
E la vita privata?
Avere figli bassissima fecondità in Italia Per le donne è più difficile che per gli uomini, salvo in paesi family friendly Le donne che lavorano hanno fecondità più bassa, anche se desiderano avere lo stesso numero di figli delle donne che non lavorano SONO CONDIZIONATE DALLE RISORSE E DAGLI AIUTI RICEVUTI
Uso del tempo/1 NELLE COPPIE A DOPPIO REDDITO Madri Padri (frequenze cumulate di partecipazione in percentuale)
Uso del tempo/2 NELLE COPPIE TRADIZIONALI Madri Padri (frequenze cumulate di partecipazione in percentuale)
La spesa pubblica per le famiglie in Italia La spesa pubblica per le famiglie in Italia (in % sul Pil) 2003
Se divorziano per le donne: più difficoltà economiche più difficile (specialmente se hanno figli) avere unaltra unione
Le donne che hanno successo nel lavoro e hanno le condizioni economiche e sociali migliori evitano le difficoltà nella vita familiare?
Donne e uomini al top nella politica e negli affari Una ricerca su 24 paesi sviluppati Per arrivare le donne devono avere alle spalle una famiglia importante, gli uomini no Hanno più difficoltà degli uomini a sposarsi e avere figli, si occupano della casa e dei figli più degli uomini, divorziano più spesso
CONCLUSIONE Molti segni di cambiamento nella condizione femminile (+istruzione, +lavoro) ma poco potere La famiglia sta diventando più equalitaria ma le donne pagano ancora il prezzo più elevato (doppio lavoro, più difficoltà….)