Stili e atteggiamenti facilitanti l’accompagnamento

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
QUATTRO STADI DI SVILUPPO SENTIRE INTERPRETARE VALUTARE RISPONDERE
Advertisements

CLASSIFICAZIONE JOHNSON & JOHNSON
Educhiamoci ad educare.. Vezzano 23 febbraio stefano bertoldi
DIALOGARE CON I FIGLI.
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
Promoting Social Skills: le unità didattiche italiane della guida
La relazione di consulenza
Incontro di formazione per educatori alla I esperienza
La valutazione personalizzata Alessandra La Marca.
Convegno Nazionale A.V.U.L.S.S., San Giovanni Rotondo, 18-19/11/2006
Lo sforzo di molti, la passione di tutti
IL CIRCLE TIME O Tempo del cerchio.
Il conflitto è uno stato della relazione caratterizzato dalla presenza di un problema a cui si associa un disagio.
dell’esistenza quotidiana
Strategie per la soluzione di problemi
Scuole dell’Infanzia Istituto Comprensivo “FEDERICO II“ JESI - MONSANO
La comunicazione nella promozione dell’attività motoria
Comunicazione e intelligenza emotiva
Modalità operative di intervento:
La relazione d’aiuto e la tecnica di colloquio di comprensione
29 MAGGIO 2009 Percorso di sostegno alla Genitorialità.
Il metodo Caritas e i suoi strumenti – I parte
l’evoluzione spirituale dell’adulto”
Parlare per farsi ascoltare
“LABORATORIO DI COMUNICAZIONE”
Il Centro di Ascolto Intervicariale Lincontro presenta una riflessione sullagire del Centro presenta una riflessione sullagire del Centro.
La mia autostima.
LA SINTESI DEI LAVORI DI GRUPPO
La relazione d’aiuto “Il punto di partenza è: ogni persona ha una propria dignità e una propria irripetibile identità, al cui servizio si pone ogni intervento.
Cosa intendiamo per Abilità (Risorse) Personali
Il Centro di Ascolto: un modo di essere Caritas
Comunicazione Efficace
A TUTTE LE COPPIE “LOVE ME TENDER ELVIS PRESLEY.
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm
COME FARSI CARICO DELLE DIFFICOLTÀ DELLA RELAZIONE DI COPPIA?
Nicolina Pastena Università Salerno
Lintelligenza emotiva Capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre.
MODULO:PRATICA Progettazione e realizzazione. Lapproccio Pro-Skills si basa su un ampio uso di attivazioni dinamico-relazionali stimolano le persone ad.
DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi 31 marzo.
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
La relazione con il malato
Le teoriche del nursing
SCUOLA CAPPELLETTI TURCO
© Francesca Grassi & Franco BochicchioCO.IN-FO. © Francesca Grassi & Franco BochicchioCO.IN-FO 1. I 4 fattori della definizione di SERVIZIO a) INTANGIBILITÀ.
A CASA MIA La dimensione antropologica della cura: spunti di riflessione.
La consulenza educativa
“Come costruire una relazione genitori – figli positiva per entrambi”
Easybasket e Minibasket.
Voglio parlare col dirigente! Conflitto e conflitti a scuola Incontro conclusivo Torino – 16 febbraio 2015 Relatore: Mauro Doglio.
Le dinamiche di gruppo e la relazione educativa
Visibilinvisibili Giornate di Formazione operatori di sportello Torino, marzo 2006 PREMESSA: PER UN BUON INIZIO BISOGNA CREARE IL MIGLIOR CLIMA POSSIBILE.
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
Assistenza Volontaria Domiciliare “CONOSCERE PER AIUTARE”
Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore. (Dr. Johnson)
IL CORPO E’ UNA FORMA LINGUISTICA
Tutto il problema della vita è dunque questo:
Pedagogista, consulente coniugale e familiare. 2.
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole C31 -2 MODULO C Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
ARTE DI ASCOLTARE E MONDI POSSIBILI Marianella Sclavi
Cosa è la Religione La Religione riguarda il rapporto dell’uomo con Dio. Alla base di ciascuna religione c’è la convinzione che il mondo e la vita dell’uomo.
Presentazione Life skills relazionali Gioia Mavi gen 2016.
PER VIVERE UNA RELAZIONE PROFONDA BISOGNA ESSERE MATURI transizione manuale.
Paola Gentile-Flora Olivieri A.R.I.A.C.- Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo 7° SEMINARIO ANNUALE Con il Patrocinio Università degli.
Strumenti del mestiere RYS &. Sono strumenti del metodo che servono ad aiutare i rover e le scolte a migliorare la conoscenza di se stessi e del loro.
L’ASCOLTO e SAPERSI ASCOLTARE
Corso Writing Theatre U4.2 - Le fasi della creazione testuale IL LINGUAGGIO E L’AUTORE TEATRALE Modulo 4.
SOCIALIZZAZIONE PREDISPOSIZIONE AD ASCOLTARE PUNTI DI VISTA DIVERSI COMUNCIAZIONE STATI D’ANIMO E RICONOSCIMENTO SENTIMENTIma Punti deboli: CONOSCENZA.
L’intervento di rete. mamma Bimbo Assistente sociale scuola Compiti : Trasporto scolastico Conciliare tempi di cura e tempi di lavoro Assistente sociale.
Autenticità (o congruenza)  “Tutti noi conosciamo individui di cui ci fidiamo perché sentiamo che essi sono realmente come appaiono, aperti e trasparenti;
Transcript della presentazione:

Stili e atteggiamenti facilitanti l’accompagnamento Scuola per Operatori di Pastorale Familiare Diocesi di Como IV edizione 2011-13   II Anno, I fine settimana Muggiò 23 e 24 febbraio 2013 La coppia Stili e atteggiamenti facilitanti l’accompagnamento

Il percorso di oggi Premessa La coppia L’incontro di gruppo Esercitazione

Premesse Accompagnare è cosa del cuore Accompagnare è occasione di crescita Accompagnare è un servizio Accompagnare non è guidare Accompagnare non è curare

Quattro istanze per una relazione di coppia costruttiva Impegno: lavorare insieme al processo di cambiamento della relazione affinché si sviluppi continuamente Comunicazione: condividere qualsiasi sentimento persistente e fare ricorso a tutte le proprie capacità per cogliere i pensieri e i sentimenti condivisi dell’altro

Divenire due sé distinti: include la scoperta di sé, lo sperimentare valori propri e l’incoraggiamento reciproco per la crescita di entrambi Dissoluzione dei ruoli: consiste nella libertà di vivere secondo le proprie scelte, piuttosto che secondo le aspettative, i desideri, le regole e i ruoli che gli altri ci impongono

Incontrare le coppie L’incontro con altre coppie diviene inevitabilmente un’occasione di confronto. Da un confronto si può uscire vincitore o perdente. È un confronto vincente quello in cui ci si confronta per riconoscersi, per accettarsi, per costruire insieme qualcosa di interessante. È perdente quello che fa emergere competizione, sopraffazione, giudizio.

Questione di stile Lo stile della coppia può essere sostanzialmente di due tipi: Giudicante Accogliente

Per “giudicante” Si intende quel modo di rapportarsi in cui prevale una dinamica di potere sull’altro, di potere di giudizio più o meno espresso, più o meno intenzionale, più o meno a fin di bene sui pensieri dell’altro, sui suoi stati emotivi, sui suoi comportamenti. Come se per potersi rapportare con l’altro si avesse bisogno di possederlo, di etichettarlo, di inquadrarlo, di farlo proprio, di farlo entrare nei propri schemi. Si accetta l’altro soltanto attraverso l’idea che ci si fa di lui.

Per “accogliente” Si intende quel rapportarsi disarmato in cui è assente una dinamica di potere sull’altro. Nel rapporto con l’altro non prevale la tendenza all’etichettatura costante del suo pensare, del suo sentire, del suo esistere, ma l’accettazione positiva, sorpresa e incondizionata del valore del suo essere persona unica, irripetibile e dinamica

Ingredienti L’autenticità La curiosità La comprensione empatica L’accettazione positiva e incondizionata La congruenza La facilitazione attiva del dialogo La capacità di lasciar andare La comunicazione non verbale

L’autenticità essere realmente interessati all’altro realmente disponibili ad ascoltare genuinamente aperti fiduciosi nell’impostare l’incontro

La curiosità La curiosità per la storia della coppia, l’interesse, il rispetto e l’attenzione che potete mostrare possono indurre i due soggetti a vedere se stessi e la loro relazione da una nuova prospettiva.

La comprensione empatica provare a mettersi nei panni dell’altro cogliere quanto dice l’altro e come lo vive facilitare la comunicazione emotiva in momenti di forte crisi; lasciare da parte lo stile provocatorio e aggressivo la capacità di capire ciascuno dei due, senza creare alleanze specifiche

Accettazione positiva e incondizionata L’accettazione positiva e incondizionata viene raggiunta attraverso l’assenza di condizioni nell’accettare l’altro, accogliendolo così com’è - senza pregiudizi di sorta - indipendentemente da come si presenta, da cosa e come si esprime. Accettare una persona senza condizioni significa riconoscerle valore e dignità in quanto individuo unico e irripetibile.

La congruenza Significa l’essere coerenti, ossia la capacità di esplicitare consapevolmente ciò che si sente, senza distorsioni. Essere congruenti, quindi, significa essere pienamente e liberamente se stessi, mantenendo un contatto fedele e onesto con sé, con le proprie emozioni e sentimenti. Strettamente collegata alla congruenza è la trasparenza perché essa consente di esprimerne e manifestare ad altri il proprio sentire. Manifestare ad altri la propria congruenza significa essere trasparenti.

La facilitazione attiva del dialogo Saper ascoltare Sospendere decisioni definitive in modo che ogni possibilità possa essere discussa tranquillamente Non vedere i problemi secondo la prospettiva di chi ha torto e di chi ha ragione Fornire uno spazio di fiducia in cui si possano esprimere emozioni forti, senza che si trasformino in posizioni rigide di giudizio

La capacità di lasciar andare Essere attenti a facilitare quella specifica coppia a trovare le proprie risposte al suo problema. Guardarsi dalla “conoscenza aprioristica” di ciò che una coppia dovrebbe o non dovrebbe fare e dal fornire consigli o soluzioni.

Comunicazione non verbale Prestare attenzione ai gesti, alla postura, al sistema paralinguistico ossia da quelle emissioni sonore importanti nella relazione, come il tono della voce, sussurri, sbadigli, sussulti, risatine. Tra gli aspetti non verbali della comunicazione, non va sottovalutata l’importanza di mantenere il contatto visivo con le persone.

Esercitazione Coppia in difficoltà

L’incontro di gruppo

L’accoglienza e la focalizzazione Prima tappa L’accoglienza e la focalizzazione

Ascoltarsi L’auto osservazione è la base dell’ascolto Chi non osserva e non conosce se stesso non potrà accogliere e ascoltare gli altri. Non date mai per scontato di conoscervi e di sapere di voi tutto quanto c’è da sapere.

Utilità Nella gestione di un gruppo l’auto osservazione ci permette di prevedere: le nostre reazioni emotive nostri particolari coinvolgimenti l’attivazione dei nostri meccanismi di difesa

Per evitare certi rischi Solo se ci siamo allenati a osservare e accogliere noi stessi, con le nostre debolezze e i nostri punti di forza, potremo sapere: in quali situazioni è più facile sentirci a disagio, esposti, inadeguati in quali situazioni rischiamo di dare per scontati elementi e passaggi quando tendiamo a dirigere il discorso, ad avere fretta o a propinare consigli

Ascoltare: l’osservazione dell’altro Seconda tappa Ascoltare: l’osservazione dell’altro

Un presupposto fondamentale Per accogliere l’altro devo riconoscerlo come persona, come un soggetto unico e irripetibile, come un universo con cui entrare in relazione costruttiva

Ingredienti L’autenticità La curiosità La comprensione empatica Accettazione positiva e incondizionata La congruenza La facilitazione attiva del dialogo La capacità di lasciar andare La comunicazione non verbale

Terza tappa Preparare l’incontro

Prepararsi all’incontro Il luogo del gruppo Il tempo del gruppo I partecipanti al gruppo: numero di partecipanti livello socio culturale, età, sesso aspettative

Il conduttore ha il dovere di rispettare i presenti e i tempi di lavoro deve essere multiparziale, offrendo a ognuno le medesime opportunità deve proteggere i deboli evitando l’emergere di ruoli negativi, capri espiatori o vittime Non commentare, far finta di non aver notato un comportamento non appropriato al contesto del gruppo può inviate un metamessaggio di permesso

Come cominciare Salutare i partecipanti, dare il benvenuto e augurare buon lavoro Presentarsi e presentare il programma Consentire a ogni partecipante di presentarsi, di dichiarare le proprie aspettative Durante la presentazione instaurare un rapporto con ognuno, porgendo a ciascuno una domanda, un commento, una riformulazione, una battuta Concordare delle regole, concedere e chiedere dei permessi

La gestione di momenti particolari La capacità di cogliere e di utilizzare le emozioni è una delle qualità essenziali per chi lavora con i gruppi. Spetta al conduttore valutare cosa può esplorare o nascondere, approfondire o lasciare correre, tacere o rendere dicibile. Deve sapere fino a che punto può indagare, sapendo dove fermarsi e rispettare la soglia di sopportazione del singolo partecipante o del gruppo.

Come gestire le emozioni Identificare l’emozione presente in aula Riconoscere le sue componenti Individuare al sua funzione e la sua appropriatezza Se le sue componenti sono sproporzionate alla situazione e se la sua funzione non è appropriata proporre al gruppo l’emozione più pertinente e funzionale.

Come gestire il conflitto Evitare di stimolare il conflitto tramite il rispetto delle regole di cooperazione e di cortesia Mantenere alta la considerazione di chi ha parlato anche se ha contestato il conduttore. Cercare le sue intenzioni positive, i suoi bisogni celati e il grado di condivisione da parte degli altri componenti del gruppo

E ancora… Se sorge un conflitto su un tema marginale o non pertinente, lasciarlo cadere Se sorge un conflitto su un tema importante individuare gli errori logici presenti nel ragionamento, le emozioni limitanti e recuperare la ragione e le emozioni pertinenti.

Esercitazione Gruppo famiglia

  Grazie!