A M A L F I e la sua costa nord
Nel 1800 è nata la definizione di Repubbliche marinare, riferentesi ad alcune città costiere, che nel Medioevo, hanno goduto di un'autonomia politica basata su una prosperità economica per la loro attività marinara.
Le principali Repubbliche marinare furono senz'altro la Repubblica di Venezia detta “la Serenissima“, la Repubblica di Genova detta “la Superba”, la Repubblica di Pisa e la Repubblica di Amalfi.
Amalfi raggiunse il massimo splendore nell’ XI secolo, dopo iniziò una rapida decadenza: prima fu conquistata dai Normanni poi saccheggiata dai Pisani. Infine tempesta e maremoto distrussero gran parte della città.
L’ importanza delle Repubbliche marinare è dovuta non solo per la storia della navigazione e del commercio ma soprattutto perché arrivavano merci preziose, introvabili in Europa, ma anche nuove idee artistiche.
Notevoli erano le notizie su paesi lontani e lo spirito di avventura dei navigatori di queste città è sempre stato un vanto per l'Italia, ma offuscato dalla rivalità commerciale che le metteva l'una contro l'altra.
La più importante testimonianza della grandezza di Amalfi sono le “Tavole amalfitane”, il Codice che raccoglieva le norme del diritto marittimo.
L’amalfitano Flavio Gioia, personaggio inesistente per un’erronea traduzione dal latino, fu indicato come l’inventore della bussola.
Il Duomo, simbolo di Amalfi, è una Cattedrale ed è dedicato a Sant’Andrea Apostolo è costituito da 2 basiliche: la Basilica del Crocifisso, risalente al VI secolo e la Basilica maggiore di S. Andrea risalente al IX secolo.
L’interno, in stile barocco, è a croce latina a tre navate separate da venti pilastri racchiudenti colonne. Il soffitto è a cassettoni in oro eseguito dall’intagliatore napoletano Checco Gori
Il Chiostro del Paradiso, vero e proprio angolo d'oriente nel sud Italia. Consiste in un quadriportico con archi a sesto acuto intrecciati, tipici dell'arte arabo-normanna, e sorretti da finissime colonnine binate.
Scesi i 62 gradini del Duomo, ci si trova di fronte alla settecentesca Fontana del Popolo o “di Sant’Andrea”
La Costiera amalfitana è un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica, con importanti insediamenti turistici.
Prende il nome dalla città di Amalfi, perché non solo è geograficamente in posizione centrale, ma anche storicamente. Ognuno dei paesi della Costiera, nota per la sua eterogeneità, ha le proprie tradizioni ed usi.
Atrani è un borgo marinaro e fà parte del “Club dei borghi più belli d’Italia”. Con i suoi 0,20 km², Atrani è il più piccolo comune dell’Italia Meridionale.
Il villaggio è alla foce del torrente Dragone in fondo ad una stretta valle incastonata tra i Monti Lattari e con la lunga spiaggia forma un teatro naturale sormontato dalla strada statale che attraversa tutta la Costiera amalfitana
E’ stata molte volte ritoccata nel corso dei secoli e oggi la collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente, del XIII secolo, ha una facciata barocca, tre cupole ricoperte di maiolica ed un campanile a pianta quadrata.
Nel V secolo fu fondata Ravello per sfuggire alle scorrerie dei barbari. La cittadina crebbe e prosperò con l’arte della lana e con il commercio.
Ravello raggiunse il suo massimo splendore nel IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi. Le sue splendide ville lo testimoniano.
Ravello è un rinomato e frequentato centro turistico, scoperto da molte personalità del mondo dell’arte. Famoso è il suo Festival dedicato a Wagner. L‘UNESCO ha decretato Ravello e tutta la Costiera amalfitana “patrimonio dell’umanità”
Un piccolo villaggio di pescatori chiamato Rheginna minor dagli antichi romani era sede delle loro vacanze estive grazie alla scoperta di un’antica villa.
Minori era uno dei principali cantieri della Repubblica marinara di Amalfi. Nel medioevo fu saccheggiata dai Pisani poi nel 1656 fu decimata dalla peste.
Alla fine dell’ottocento Minori ritorna ad avere una certa importanza grazie alla coltivazione dei limoni per produrre il famoso liquore “Limoncello”
L’origine di Rheginna maior l’attuale Maiori è incerta per il susseguirsi dei vari conquistatori. Nell’ 830 fece parte, come tutti i luoghi della costa, della Repubblica marinara di Amalfi
Nel 1343 anche Maiori, come gran parte del litorale della Costiera, fu distrutta da una mareggiata. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Regno delle Due Sicilie
Oggi la cittadina è una località turistica con una vista mirabile e la spiaggia più lunga di questo tratto di costa
Cetara è un borgo marinaro e sorge e si distende in una profonda valle fiancheggiata da vigneti ed agrumeti ai piedi del Monte Falerio. Aprendosi a ventaglio sulla stretta fascia pianeggiante a livello del mare
Le armate turche nel 1551 fecero stage della popolazione Le armate turche nel 1551 fecero stage della popolazione. Dopo questo tragico evento gli abitanti superstiti costruirono una possente torre di avvistamento che è il simbolo di questa pittoresca cittadina
. La vita cetarese con i Francescani nel 1685 ebbe un essenziale riferimento culturale e pedagogico, testimoniato da un monumentale complesso conventuale.
Il nome di Vietri per gli antichi romani deriva da “Veteri”, ma tradizione vuole associarla a Marcina una misteriosa cittadina di fondazione etrusco-italica mai identificata con certezza
Vietri sul mare si trova in posizione collinare a ridosso della costa; alle sue pendici si estende la zona Marina una frazione situata direttamente sul mare.
Durante il Regno d’Italia (1860 - 1927) Vietri è stato capoluogo dell’ omonimo mandamento del Circondario di Salerno che oggi tenta di inserirla nella sua area metropolitana avendola di fronte all’inizio della sua entrata settentrionale
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