INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI II trimestre 2006.

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INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI II trimestre 2006

LE REGIONI – Abruzzo Lattività di produzione nel secondo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 56% degli imprenditori intervistati con un saldo negativo di 4 punti ed una variazione tendenziale del -3%. Il dato complessivo riflette una evidente omogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che si esprimono con variazioni tendenziali diffusamente negative (-8% per Industria, -3% per le Costruzioni e -4% per ICT) con valori del saldo rispettivamente pari a -8 e -10 punti per i comparti Costruzioni ed ICT; mentre quello dellIndustria, con un saldo pari a 0, manifesta una prevalente stabilità dellattività produttiva. Il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso per il terzo trimestre 2006 porta il 21% degli imprenditori abruzzesi interpellati a stimare un aumento di produzione (saldo +6), in presenza di un 64% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, tali previsioni mediano un orientamento al recupero produttivo per i comparti Industria ed ICT, e una prevalente stabilità per il comparto delle Costruzioni. Alla fine del secondo trimestre 2006 gli imprenditori abruzzesi esprimono valutazioni complessivamente non positive per tutte le variabili congiunturali considerate, come sintesi di situazioni tuttavia non ancora omogenee a livello settoriale. Il dato complessivo risulta influenzato da un regresso della produzione, che deriva in parte da una domanda complessivamente non ancora soddisfacente – soprattutto per la componente estera – che si riflette negativamente sulle vendite. Tale situazione risulta particolarmente evidente per i comparti Industria in senso stretto ed ICT, che risentono maggiormente delle difficoltà congiunturali attraversate dalleconomia abruzzese ed, in minor misura, per le Costruzioni. I segnali nel complesso poco incoraggianti derivanti da ordini e produzione determinano effetti negativi anche sulle dinamiche della manodopera, che risulta in questo trimestre in diminuzione, mentre si registrano incrementi dei costi totali di produzione per i settori Costruzioni ed ICT, sia per la componente materie prime e semilavorati, sia soprattutto per quella del personale. Il tutto con evidenti riflessi sulla liquidità e sul clima dopinione, in diffuso peggioramento per tutti i comparti economici. Le aspettative per il terzo trimestre sembrano orientate verso un probabile superamento delle attuali difficoltà per tutte le variabili considerate, ad esclusione della manodopera che, pur in presenza di una quota nettamente maggioritaria di attese di invarianza, vede ancora prevalere – nella parte residuale – le indicazioni di regresso. In linea con gli andamenti della produzione, il portafoglio ordini totale nel secondo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 15% dei partecipanti allindagine, con un saldo negativo di 1 punto ed una variazione tendenziale del -1%, in presenza di un 69% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette una certa disomogeneità di andamento delle due componenti della domanda: accanto ad un portafoglio ordini interno in lieve flessione (saldo -1 con una variazione tendenziale nulla), la domanda estera risulta prevalentemente stazionaria (saldo 0 con una variazione tendenziale del -1% ), esprimendo entrambe un lieve peggioramento rispetto ai corrispondenti valori del trimestre precedente. Anche a livello settoriale le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi risultano abbastanza disomogenee, In termini quantitativi infatti i comparti ICT e Industria in senso stretto registrano le riduzioni più significative (-33% e -7% nellordine) mentre per le Costruzioni la riduzione del flusso degli ordini non supera il 3%. Le previsioni per il terzo trimestre 2006, rispetto a quello appena trascorso, sembrano orientate verso un sostanziale recupero posto che, a fronte del 65% di attese di invarianza, le attese di aumento riguardano il 25% delle imprese (saldo +20). Tale situazione risente del diffuso miglioramento atteso per il comparto ICT (saldo +20), della sostanziale stabilità attesa per le Costruzioni (saldo 0) e del contestuale peggioramento del settore industriale (saldo -8). A differenza del dato di consuntivo, il dato previsionale complessivo riflette nuovamente un maggior dinamismo atteso per la componente estera della domanda, che si esprime con previsioni decisamente più favorevoli (saldo + 16) di quella interna (saldo +4), soprattutto a seguito di un supposto recupero del comparto ICT (saldo +50). Viceversa, le previsioni riferite alla componente interna della domanda, a livello settoriale sembrano diffusamente orientate alla stabilità, salvo un ulteriore regresso atteso per il comparto Industria (saldo -15). Il volume complessivo delle vendite, nel secondo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 69% dei partecipanti allindagine, con un saldo positivo di 1 punto ed una variazione tendenziale del -1%. Il dato complessivo esprime nuovamente la disomogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori abruzzesi rispettivamente riguardo al mercato interno, positivo (saldo +2 con una variazione dell1%), ed a quello estero, ancora negativo (saldo -4 con una variazione del -5%). A livello settoriale si registrano differenze tra lincremento delle vendite per il comparto Industria (saldo +30 con una variazione del -5% ) ed il prevalente decremento del fatturato espresso per gli altri due comparti.

LE REGIONI – Abruzzo Le previsioni formulate dagli imprenditori abruzzesi per il terzo trimestre 2006 rispetto al trimestre appena trascorso sembrano confermare una ripresa delle vendite totali espressa dal 25% degli intervistati (saldo +10) pur in presenza di un 60% di indicazioni di invarianza. In questo caso, le attese espresse per le due componenti di fatturato risultano decisamente più omogenee ed orientate ad un recupero congiunturale, sia riguardo alle vendite interne (saldo +10), sia riguardo alle vendite allestero (saldo +15). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il terzo trimestre 2006 risultano positivamente orientate solo per il comparto ICT (saldo +20), sembra prevalere una certa stabilità per quelle relative al comparto Industria (saldo 0), mentre sono negative (saldo -50) le previsioni per il comparto edile. Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi la durata media della produzione assicurata si attesta intorno ai 6 mesi (9 per il comparto ICT), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 70% dellutilizzo massimo (73% per il comparto Industria). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 95% degli imprenditori abruzzesi; solo l1% di essi indica un livello di giacenze superiore alla norma, mentre si mantiene bassa (4%) la quota di imprese che non denunciano giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, nonostante una netta prevalenza di indicazioni di stabilità (91%), registra nel contempo una diminuzione (saldo -5), a causa delle significative riduzioni segnalate per i comparti ICT e Costruzioni. Le aspettative per i prossimi tre mesi non mostrano segnali di recupero confermando le negatività espresse per il terzo trimestre (saldo -3), da imputare ancora alle problematiche dei comparti indicati. I prezzi di vendita dei prodotti finiti continuano ad essere rigorosamente sotto controllo con il 93% di indicazioni di invarianza ed una variazione tendenziale nulla (saldo +1). Contenuti spunti di rialzo hanno interessato il settore industriale (variazione del +2%), in contrapposizione ad una riduzione media del 5% registrata dallICT; i costi totali di produzione risentendo delle stesse spinte al rialzo evidenziate per tutta la Circoscrizione registrano significativi incrementi (saldo +25 con una variazione tendenziale del +2%). A livello settoriale si registra una sostanziale omogeneità di comportamento con variazioni del +2% per Industria ed ICT e del 3% per le Costruzioni. Diffusamente omogenee appaiono le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che nel secondo trimestre 2006 risultano in incremento per il 45% dei partecipanti allindagine con una variazione tendenziale del +3%. A livello settoriale tutti i settori economici analizzati denunciano un elevato incremento dei costi di materie prime e semilavorati, con saldi che vanno dai +38 punti dellIndustria ai +60 punti dellICT(tutti con variazioni tendenziali del +3%). Meno evidenti, anche se abbastanza consistenti, risultano gli incrementi espressi dagli imprenditori abruzzesi riguardo ai costi del personale che vengono indicati in aumento dal 10% degli intervistati determinando un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale del +2%. In questo caso, il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dai comparti Industria ed ICT che si esprimono con valori del saldo e variazioni tendenziali piuttosto elevati (rispettivamente +54 e +20 per i saldi e +3% e 2% per le variazioni). Il divario prezzi-costi sopra descritto ha determinato un inevitabile incremento dellincidenza dell indebitamento bancario sul fatturato per il 20% degli imprenditori intervistati, nonostante il 60% di indicazioni di invarianza (saldo +15). Un sostanziale equilibrio tra le indicazioni è segnalato solo per il comparto Industria mentre gli altri due settori si esprimono secondo un progressivo incremento dellindebitamento. Anche la situazione della liquidità risente della non favorevole situazione descritta (saldo -5, con un 75% di indicazioni di invarianza), con una accentuazione delle segnalazioni di peggioramento soprattutto per le Costruzioni e lICT che risentono maggiormente delle difficoltà legate allincidenza dellindebitamento bancario. Il clima dopinione degli imprenditori abruzzesi risulta decisamente orientato verso un peggioramento sia della tendenza delleconomia italiana (saldo -5) che di quella regionale (saldo -10), anche se non mancano significative indicazioni di stabilità per il comparto Industria. Il dato complessivo risulta evidentemente influenzato dal pessimismo dei comparti Costruzioni ed ICT, soprattutto, per questultimo, riguardo alleconomia regionale.