Lo sviluppo delle emozioni
Che cos’è un’emozione?
Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all’organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l’equilibrio (Devoto e Oli,1995)
Le emozioni Sono delle reazioni psicofisiche che si attivano all’interno del corpo, nella mente di un individuo mentre recepisce, elabora e risponde a date situazioni ed eventi Rappresentano un’esperienza soggettiva di una certa intensità, a cui seguono modificazioni a livello vegetativo (fisiologico e viscerale) psichico e somatico
Le emozioni Sono essenzialmente impulsi ad agire Si possono presentare organizzate in grandi famiglie: collera, tristezza, paura, gioia, amore, sorpresa,vergogna
Le emozioni Sono reazioni biologicamente organiche che attraverso la cultura, l’elaborazione simbolica, il linguaggio e la coscienza si esteriorizzano in passioni, affetti sentimenti
L’emozione è un punto di incontro tra corpo e mente Un’emozione non è mai neutra è sempre piacevole o spiacevole
Lo sviluppo emotivo non può secondo le nuove teorie svincolarsi dallo sviluppo sociale e cognitivo Le emozioni possono cominciare a manifestarsi fin dalla nascita ed è la qualità della relazione tra il bambino e chi si prende cura di lui a far sì che la loro espressione si articoli in pensiero armonico
Competenza emotiva Capacità di mantenere o cambiare le transazioni con l’ambiente in modo efficace e socialmente appropriato grazie all’abilità di affrontare adeguatamente le proprie e altrui emozioni nelle situazioni di vita quotidiana
Goleman: intelligenza emotiva L’intelligenza emotiva è importante per il successo nella vita
INTELLIGENZA EMOTIVA può essere insegnata per: ☼ Conoscere, distinguere, dialogare, controllare ed utilizzare le emozioni per la realizzazione di obiettivi personali e di crescita ☼ Ottimizzare i processi relazionali e cognitivi ☼ Far crescere le competenze sociali ☼ Aumentare il benessere psicologico e relazionale
Competenza emotiva Espressione delle emozioni La comunicazione non verbale Il volto Gesti e movimenti del corpo La voce Contatto corporeo
LO SVILUPPO EMOTIVO 0-2 mesi Reazioni sensorio - affettive: reazioni fisiologiche (positive e negative: interesse, disgusto, trasalimento) per comunicare i bisogni e, indirettamente, stabilire un contatto con il caregiver 3-9 mesi Reazioni percettivo - affettive: attenzione più specifica verso persone e oggetti: sorpresa, collera e paura 9-24 Reazioni cognitivo - affettive: maggior consapevolezza di sé come agente e dell’ambiente, memoria degli eventi emozioni sociali (timidezza, colpa, vergogna) 24 in poi Regolazione delle emozioni: modulazione delle proprie emozioni in accordo con le regole sociali
Nello studio delle emozioni occorre distinguere Espressione delle emozioni Riconoscimento delle emozioni Qualità espressive del neonato che consentono all’adulto di capirne i bisogni e lo stato emotivo Capacità del neonato di comprendere che cosa prova lui stesso e cosa provano gli altri
Espressione delle emozioni Le emozioni si esprimono tramite pattern universali e specifici; Le prime reazioni emotive (disgusto, piacere...) si configurano come risposte espressive comuni a più situazioni; Il Sistema edonico di piacere - dolore è l’unico ad esprimersi con pattern mimici universali e invarianti; Le reazioni fisiologiche del neonato acquisiscono significato grazie al caregiver, che vi attribuisce un’intenzione comunicativa
Il riconoscimento delle emozioni L’attenzione precoce per il volto favorisce il processo di differenziazione e di comprensione delle espressioni emotive; Il neonato precocemente risponde in modo congruo alle espressioni di gioia, tristezza e collera e mostra disagio se esse sono sfasate o non adeguate al ritmo dell’interazione; Il riconoscimento delle emozioni precede l’effettiva comprensione del loro significato; Nell’interazione diadica si creano aspettative basate sul significato delle diverse espressioni emotive, che aiutano il bambino a regolare il proprio comportamento.
Fenomeni importanti per la comprensione delle emozioni Riferimento sociale: Capacità di avvalersi delle emozioni altrui per orientare il proprio comportamento. Il riferimento sociale ha carattere selettivo, nel senso che soprattutto le espressioni di persone di riferimento (es. la madre) diventano risorse per interpretare e valutare la situazione; Comportamenti empatici: Processi di risonanza emotiva, per cui si comprende ciò che gli altri sentono e percepiscono. Passaggio da contagio emotivo (sentire e riflettere l’emozione altrui, ma in forma indifferenziata e non cognitiva) a comportamenti di vera e propria empatia (aiuto, consolazione)