2003 2002 MUD dati MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE Relatori: Enrico Agostini e Roberto Ribaudo Venezia-Marghera, 07 marzo 2003
Oggetto della dichiarazione Il “MUD 2003” riguarda gli obblighi di comunicazione annuale previsti dal d.lgs. n. 22/97. Sono pertanto oggetto di dichiarazione tramite la compilazione del MUD: i dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti (art. 11, commi 3 e 4, ed art. 19, comma 4-bis, del d.lgs. n. 22/97); i dati relativi all’immissione nel territorio nazionale ed al riutilizzo di imballaggi (art. 37, comma 2, ed art. 38, comma 2, sempre del d.lgs. n. 22/97). la “dichiarazione INES”, relativa alle emissioni in atmosfera ed in acqua
Premessa Entro il 05 maggio 2003 (?), con riferimento alle attività svolte nel corso del 2002, dovrà essere presentato, come negli anni passati, il “Modello Unico di Dichiarazione in Materia Ambientale”, previsto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, recante “Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza, nonché per l’attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale”. La modulistica da utilizzare per la redazione e presentazione della dichiarazione è fondamentalmente quella utilizzata l’anno scorso con le novità di seguito indicate.
Premessa Le novità apportate al MUD dal D.P.C.M. 24/12/2002 sono le seguenti: 1) integrazione al MUD della “dichiarazione INES”, relativa alle emissioni in atmosfera ed in acqua; in questo modo il MUD risulta articolato in due capitoli: - Capitolo 1 – Rifiuti (comunicazione rifiuti) - Capitolo 2 – Emissioni (“dichiarazione INES”)
Premessa 2) introduzione di una nuova scheda semplificata per i soggetti che: - presentano la comunicazione rifiuti su supporto cartaceo - sono produttori di non più di tre rifiuti - i rifiuti sono prodotti nell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione - per ogni rifiuto prodotto non utilizzano più di tre trasportatori e più di tre destinatari
Premessa 3) possibilità di invio telematico del MUD Si deve inoltre ricordare che ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 09/04/2002 nel 2003 il Capitolo 1- rifiuti del MUD dovrà essere presentato utilizzando la nuova classificazione CER di cui alla Decisione della Commissione 2000/532/CE del 3 maggio 2000, e sue successive modifiche ed integrazioni Tale disposizione viene ribadita dal D.P.C.M. 24/12/2002.
individuazione dei soggetti obbligati
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto di rifiuti; i commercianti e gli intermediari di rifiuti; chiunque svolge operazioni di recupero; chiunque svolge operazioni di smaltimento; le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi; le imprese e gli enti che producono rifiuti non pericolosi di cui all’art. 7, comma 3, lettere c), d) e g), del d.lgs. n. 22/97; le autorità portuali, ove istituite, o, in mancanza, le autorità marittime per i rifiuti prodotti dalle navi nei rispettivi porti; i comuni, o, in loro vece, i loro consorzi o le comunità montane o le aziende speciali.
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 1. per attività di raccolta e trasporto effettuata a titolo professionale si intende la raccolta e trasporto di rifiuti prodotti da terzi
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 2. stante quanto disposto dall’art. 11, comma 4, lettera b), del d.lgs. n. 22/97 e considerata la strutturazione della modulistica da utilizzare, i concessionari di servizi pubblici di raccolta e trasporto di rifiuti urbani (ivi compresi gli assimilati) non sono tenuti per tali attività a presentare una propria dichiarazione: sono i comuni, o, in loro vece, i loro consorzi o le comunità montane o le aziende speciali, che debbono fornire le informazioni relative a dette attività ed ai soggetti che le hanno svolte, compilando il previsto Modulo RST da allegare alla Scheda RU
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 3. in nessun caso debbono essere dichiarati dal produttore i rifiuti urbani, essendo tali non solo quelli domestici (art. 7, comma 2, lettera a), del d.lgs. n. 22/97), ma anche quelli che, pur provenendo da locali e luoghi adibiti ad altri usi, siano stati dal regolamento comunale assimilati agli urbani, divenendo urbani ad ogni effetto (art. 7, comma 2, lettera b), del d.lgs. n. 22/97)
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 4. il fatto che un determinato produttore sia tenuto alla compilazione e presentazione del MUD, perché ricorre una delle ipotesi previste (ad esempio: impresa di costruzioni che produce anche rifiuti pericolosi) non comporta l’obbligo di dichiarare tutti i rifiuti prodotti: l’art. 11, comma 3, del d.lgs. n. 22/97 inequivocabilmente precisa che debbono essere comunicate solo le informazioni relative ai “rifiuti oggetto delle predette attività” nell’esempio, quindi, chi produce unicamente rifiuti derivanti da attività di demolizione e costruzione deve dichiarare solo gli eventuali rifiuti pericolosi, essendo questa la “predetta attività” considerata dalla norma
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 5. l’espresso e puntuale rinvio solo alle lettere c), d) e g) dell’art. 7, comma 3, del d.lgs. n. 22/97 determina in modo inequivocabile che l’obbligo di comunicazione annuale da parte delle imprese e degli enti che li producono non riguarda altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi non sussiste comunque l’obbligo di comunicazione da parte del (solo) produttore per i rifiuti speciali non pericolosi correttamente annoverabili in altre voci dell’art. 7, comma 3 ad esempio un rifiuto da attività agro-industriale è certo un rifiuto da lavorazione industriale, ma non va annoverato nella lettera c), bensì nella più specifica lettera a), e come tale, se non è pericoloso, non deve essere comunicato dall’impresa che lo produce
art. 7, comma 3 sono rifiuti speciali: art. 11, comma 3 rifiuti non pericolosi che il produttore deve dichiarare: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali b) i rifiuti derivanti da attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti [pericolosi] che derivano dalle attività di scavo c) i rifiuti da lavorazioni industriali d) i rifiuti da lavorazioni artigianali e) i rifiuti da attività commerciali f) i rifiuti da attività di servizio g) i rifiuti derivanti da attività di recupero e smaltimento, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti l) i veicoli a motore, rimorchi e simili e loro parti
Dichiarazione dei rifiuti Soggetti obbligati – precisazioni 6. l’obbligo di comunicazione riguarda chiunque abbia eseguito operazioni di recupero o di smaltimento senza alcuna distinzione (o limitazione) in ordine alla tipologia dei rifiuti recuperati o smaltiti, il produttore che ha recuperato o smaltito i propri rifiuti li deve dichiarare anche se si tratta di rifiuti non pericolosi diversi da quelli di cui all’art. 7, comma 3, lettere c), d) e g),del d.lgs. n. 22/97 (e non si applicano neppure le ipotesi di esenzione più avanti illustrate)
Dichiarazione dei rifiuti Esenzioni e dichiarazioni sostitutive Per espressa disposizione (art. 11, comma 3, secondo periodo, del d.lgs. n. 22/97), sono esonerati dall’obbligo di comunicazione per i rifiuti che hanno prodotto: gli imprenditori agricoli con un volume di affari annuo non superiore a quindici milioni di lire; limitatamente alla produzione di rifiuti non pericolosi, gli imprenditori artigiani che non hanno più di tre dipendenti. (segue)
Dichiarazione dei rifiuti Esenzioni e dichiarazioni sostitutive (séguito) Sempre per espressa disposizione (art. 11, comma 3, terzo periodo, del d.lgs. n. 22/97), nel caso in cui i produttori di rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi, li conferiscano al servizio pubblico di raccolta, la comunicazione è effettuata dal gestore di detto servizio (“limitatamente alla quantità conferita”, come precisato con la più recente modifica legislativa). Ne consegue che in tali casi la comunicazione del gestore del servizio è sostitutiva di quella che eventualmente (ove ne ricorrano i presupposti) il produttore avrebbe dovuto presentare se avesse conferito ad altri i propri rifiuti. (segue)
Dichiarazione dei rifiuti Esenzioni e dichiarazioni sostitutive (séguito) Altra ipotesi di esonero dalla comunicazione dei rifiuti prodotti (per effetto della prevista e prescritta dichiarazione sostitutiva) si ha per quelli prodotti dalle navi nelle aree portuali: tali rifiuti devono essere dichiarati dall’autorità portuale o marittima (che ne deve anche tenere la registrazione) restando, in tutta evidenza, comunque esonerato l’armatore.
Dichiarazione degli imballaggi Soggetti obbligati L’obbligo riguarderebbe tutti i produttori e tutti gli utilizzatori di imballaggi, come definiti dall’art. 35, lettere q) e r), del d.lgs. n. 22/97, ma la modulistica all’uopo predisposta ed approvata richiede solo: i dati necessari per quantificare la “prima” immissione sul mercato nazionale (“prima cessione” del produttore all’utilizzatore, “autoproduzione” per la commercializzazione dei propri prodotti, importazione) al netto delle successive esportazioni, nonché quelli relativi al riutilizzo degli imballaggi tal quali (i dati relativi al recupero dei rifiuti di imballaggio, invece, vanno comunicati nell’ambito della comunicazione per l’appunto dei rifiuti).
Dichiarazione degli imballaggi Soggetti obbligati (séguito) Alla compilazione e presentazione di schede della Sezione imballaggi sarebbero pertanto tenuti solo: i produttori di imballaggi (non di materiali di imballaggio), relativamente a quelli ceduti ad utilizzatori nazionali; gli “autoproduttori” di imballaggi, relativamente a quelli immessi sul mercato nazionale; tutti coloro che hanno importato imballaggi vuoti o merci imballate; tutti coloro che hanno esportato imballaggi o merci imballate dopo la loro già avvenuta immissione sul mercato nazionale; tutti coloro che hanno riutilizzato imballaggi.
Dichiarazione degli imballaggi Esenzioni e dichiarazioni sostitutive per i produttori di imballaggi e per gli importatori di imballaggi vuoti, la comunicazione potrebbe essere (sarebbe consentito che venga) presentata dai consorzi cui aderiscono, con conseguente esonero per i singoli aderenti; per gli altri soggetti, tutti annoverati tra gli utilizzatori (come definiti dall’art. 35, lettera r), del d.lgs. n. 22/97), se aderenti al Conai (e tutti dovrebbero esserlo), la dichiarazione relativa ai quantitativi di imballaggi “autoprodotti” (anche gli “autoproduttori” sono utilizzatori), importati pieni, esportati e riutilizzati dovrebbe essere presentata “dal soggetto che effettua la gestione dei rifiuti di imballaggio” (art. 38, comma 2, ultimo periodo, del d.lgs. n. 22/97).
Decreto legislativo n. 22/97 art. 52, comma 1 Chiunque non effettua la comunicazione di cui all’articolo 11, comma 3, ovvero la effettua in modo incompleto o inesatto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinque milioni a lire trenta milioni. Se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine stabilito ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquantamila a lire trecentomila.
Decreto legislativo n. 22/97 e legge n. 70/94 Per l’omessa, incompleta o inesatta presentazione da parte dei produttori e degli utilizzatori della comunicazione relativa agli imballaggi (non di quella relativa ai rifiuti di imballaggio) il d.lgs. n. 22/97 non prevede alcuna specifica sanzione. Né sussiste nella legge n. 70/94 alcuna norma sanzionatoria in ordine alla mancata o irregolare presentazione del MUD.
quadro riassuntivo della modulistica
Quadro riassuntivo della modulistica 1. Sezione anagrafica La Scheda anagrafica serve per identificare il soggetto dichiarante e l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione. Deve pertanto essere compilata da tutti i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione ed ogni dichiarazione deve contenere una ed una sola Scheda anagrafica. La Scheda riassuntiva serve per indicare i tipi e le quantità di schede e moduli compilati, che costituiscono l’intera dichiarazione presentata dal soggetto indicato nella Scheda anagrafica per l’unità locale di cui alla medesima Scheda anagrafica. Anche la Scheda riassuntiva, pertanto, deve essere compilata da tutti i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione ed ogni dichiarazione deve contenere una ed una sola Scheda riassuntiva. codice fiscale anno 2001 sezione anagrafica SCHEDA ANAGRAFICA codice fiscale SCHEDA RIASSUNTIVA
Quadro riassuntivo della modulistica 2. Scheda CS codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA CS elenco comuni consorziati, associati o serviti Comune Provincia cod. fiscale La devono compilare e presentare solo: i consorzi intercomunali, le comunità montane e le aziende speciali che gestiscono rifiuti urbani ed assimilati. Nella Scheda CS, infatti, il consorzio, la comunità montana o l’azienda dichiarante deve riportare l’elenco dei comuni aderenti o comunque serviti.
Quadro riassuntivo della modulistica 3. Scheda RIF codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto nome e stato fisico origine e quantità prodotto nell’unità locale ricevuto da terzi prodotto fuori dell’unità locale destinazione e quantità recupero o smaltimento solo trasporto La devono compilare (una Scheda RIF per ogni tipologia di rifiuto): i produttori di rifiuti, ove tenuti alla presentazione del MUD; coloro che hanno esercitato attività di smaltimento o di recupero; coloro che hanno esercitato attività di solo trasporto di rifiuti. In ragione del contenuto della Scheda RIF compilata e presentata, alla stessa debbono essere allegati i Moduli RT, RE, DR e TE, nonché il Modulo gestione e il Modulo articolo 13.
Quadro riassuntivo della modulistica 4. Moduli RT e RE codice fiscale sezione rifiuti MODULO RT Il Modulo RT indica la provenienza dei rifiuti che il dichiarante ha ricevuto da terzi o da altre unità locali. Per ogni tipologia di rifiuto e per ogni provenienza il dichiarante che ha ricevuto rifiuti da terzi o da altre unità locali deve compilare un Modulo RT, allegandolo alla relativa Scheda RIF. Il Modulo RE indica la provincia ed il comune di provenienza dei rifiuti che il dichiarante ha prodotto svolgendo, all’esterno della propria unità locale, attività di costruzione, demolizione o scavo, di bonifica o di manutenzione. Per ogni tipologia di rifiuto e per ogni area di provenienza il tale dichiarante, ove sia tenuto alla presentazione del MUD, deve compilare un Modulo RE, allegandolo alla relativa Scheda RIF. codice fiscale sezione rifiuti MODULO RE
Quadro riassuntivo della modulistica 5. Moduli TE e DR codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE Contiene l’elenco dei trasportatori terzi (diversi dal dichiarante e dai destinatari) dei quali il dichiarante si è servito per conferire i rifiuti. Per ogni tipo di rifiuto conferito tramite trasportatori terzi deve essere compilato, utilizzando uno o più Moduli te, un elenco di detti trasportatori, allegandolo alla Scheda RIF. Il Modulo TE non è alternativo al Modulo DR. II Modulo DR indica la destinazione dei rifiuti che il dichiarante ha conferito a terzi o ad altre unità locali. Per ogni tipologia di rifiuto e per ogni destinazione il dichiarante che ha conferito rifiuti a terzi o ad altre unità locali deve compilare un Modulo DR, allegandolo alla relativa Scheda RIF. codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR
Quadro riassuntivo della modulistica 6. Modulo gestione codice fiscale sezione rifiuti MODULO GESTIONE codice rifiuto attività di gestione rifiuti recupero nell’unità locale e relative quantità smaltimento nell’unità locale e relative quantità deposito definitivo nell’unità locale e relative quantità Deve essere compilato e presentato solo da parte di coloro che hanno svolto attività di recupero o di smaltimento. Per ogni unità locale in cui è stato eseguito il recupero o lo smaltimento e per ogni tipologia di rifiuto recuperato o smaltito deve essere compilato un Modulo gestione. In un unico Modulo gestione, però, debbono essere indicate tutte le operazioni di recupero e di smaltimento svolte dal dichiarante per quel rifiuto in una determinata unità locale.
Quadro riassuntivo della modulistica 7. Modulo articolo 13 codice fiscale sezione rifiuti MODULO ART. 13 codice rifiuto operazioni di smaltimento nell’unità locale in base ad ordinanza e relative quantità deposito definitivo nell’unità locale in base ad ordinanza e relative quantità Deve essere compilato solo da coloro che hanno eseguito operazioni di smaltimento per ordine del Sindaco, del Presidente della provincia o del Presidente della giunta regionale (ordinanze contingibili e urgenti di cui all’articolo 13 del d.lgs. n. 22/97). Per i rifiuti smaltiti in base a tali ordini dell’Autorità la compilazione del Modulo articolo 13 è sostitutiva e non si cumula alla compilazione del Modulo gestione.
Quadro riassuntivo della modulistica 8. Scheda RU codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RU n° utenze domestiche n° utenze diverse attività di raccolta rifiuti urbani raccolta non differenz. codice CER e descriz. quantità raccolte raccolta differenziata Riguarda la raccolta dei rifiuti urbani svolta, obbligatoriamente ed in privativa (?), dai comuni o, per loro conto, dai consorzi intercomunali, dalle comunità montane o dalle aziende speciali. La devono pertanto compilare e presentare solo: – i comuni, – i consorzi intercomunali, – le comunità montane e – le aziende speciali titolari del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani. Alla Scheda RU devono essere allegati uno o più Moduli DRU indicanti la destinazione dei rifiuti raccolti (direttamente o tramite terzi). codice fiscale segue raccolta differenz. codice CER e descriz. quantità raccolte attività di raccolta svolte da terzi n° moduli RST destinazione dei rifiuti n° moduli DRU
Quadro riassuntivo della modulistica 9. Moduli RST e DRU codice fiscale sezione rifiuti MODULO RST I dati relativi alle raccolte che il gestore del servizio pubblico ha eseguito tramite terzi devono essere riportati non sulla Scheda RU, ma su Moduli RST allegati. Deve essere compilato e presentato, dal comune, dal consorzio, dalla comunità montana o dall’azienda speciale, un Modulo RST per ogni soggetto terzo che ha raccolto rifiuti urbani su incarico e per conto di detti enti. II Modulo DRU deve essere compilato per tutti i rifiuti indicati nella Scheda RU e negli eventuali Moduli RST alla stessa allegati. Per ogni tipologia di rifiuto raccolto devono essere compilati tanti Moduli DRU quante sono state le diverse destinazioni. codice fiscale sezione rifiuti MODULO DRU
Quadro riassuntivo della modulistica 10. Scheda CG La devono compilare solo gli enti gestori dei servizi pubblici relativi ai rifiuti urbani (comuni, consorzi intercomunali, comunità montane, aziende speciali). La scheda CG, composta di tre fogli, contiene il rendiconto dei costi e dei ricavi. Per ogni singola tipologia di rifiuto raccolto in modo differenziato deve essere dichiarato utilizzando il Modulo MDCR, il dettaglio dei relativi costi e ricavi. La Scheda COSGE prevista per la dichiarazione presentata nel 1999 non è più utilizzabile. codice fiscale sezione costi e ricavi servizio RU SCHEDA CG codice fiscale sezione costi e ricavi servizio rifiuti urbani SCHEDA COSGE costi diretti ammortamenti ricavi codice fiscale sezione costi e ricavi servizio RU MODULO MDCR
Quadro riassuntivo della modulistica 11. Scheda INT e moduli UO e UD codice fiscale sezione intermediazione e commercio SCHEDA INT La devono compilare solo i commercianti ed intermediari di rifiuti e solo per i rifiuti che hanno solo intermediato o commercializzato. Deve essere compilata una Scheda INT per ogni tipologia di rifiuto intermediato o commercializzato. A ciascuna Scheda INT deve essere allegato: l’elenco delle unità locali di origine (Modulo UO) e l’elenco di quelle di destinazione (Modulo UD) del rifiuto. codice fiscale sezione intermediazione e commercio MODULO UO codice fiscale sezione intermediazione e commercio MODULO UD
Quadro riassuntivo della modulistica 12. Sezione imballaggi codice fiscale sezione imballaggi SCHEDA MATERIALI Fatte salve le possibilità di presentazione “sostitutiva” da parte di altri soggetti, la Scheda materiali e la Scheda tipologie devono essere compilate da: i produttori di imballaggi vuoti; gli “autoproduttori” di imballaggi; gli importatori di imballaggi vuoti o di merci imballate; gli esportatori di imballaggi vuoti o di merci imballate. Sempre fatte salve le possibilità di presentazione “sostitutiva” da parte di altri soggetti, la Scheda riutilizzo deve essere compilata solo da coloro che hanno riutilizzato “tal quali” imballaggi usati. codice fiscale sezione imballaggi SCHEDA TIPOLOGIE codice fiscale sezione imballaggi SCHEDA RIUTILIZZO
Quadro riassuntivo della modulistica 13. Modulo riepilogativo modello unico di dichiarazione (mud) anno di riferimento 2001 MODULO RIEPILOGATIVO PER LA PRESENTAZIONE SU SUPPORTO INFORMATICO elenco dichiaranti allegati supporti magnetici attestati di versamento diritti di segreteria stampe sezioni anagrafiche Deve essere compilato solo per le dichiarazioni presentate su supporto informatico.
regole generali per la compilazione
Compilazione del MUD Regole generali di norma deve essere presentata un autonomo MUD per ogni unità locale ove si sono svolte le attività da dichiarare per i trasportatori e per gli intermediari e commercianti si considera unità locale la sede legale per la dichiarazione concernente la raccolta dei rifiuti urbani si considera unità locale la sede del comune, consorzio, comunità montana o azienda speciale per la stessa (singola) unità locale può ricorrere, ed a volte necessariamente ricorre, più di un presupposto di assoggettamento all’obbligo di dichiarazione per ogni unità locale deve essere presentata un’unica dichiarazione relativa a tutte le attività nella stessa svolte
Compilazione del MUD Regole generali La dichiarazione deve essere presentata solo se nel corso dell’anno di riferimento (ossia nel corso del 2002, per la dichiarazione da presentarsi entro il 05 maggio 2003 (?)) il dichiarante ha effettivamente svolto almeno una delle attività per le quali è previsto il MUD: in nessun caso deve essere presentato un MUD in bianco.
Compilazione del MUD Regole generali Il MUD può essere compilato: su supporto cartaceo, utilizzando indifferentemente: fotocopie su fogli bianchi in formato A4 dei moduli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale; riproduzioni a stampa eventualmente distribuite dalla Camere di commercio o comunque disponibili sul mercato o ulteriori fotocopie; su supporto magnetico: utilizzando il software di compilazione predisposto da Unioncamere; registrando i dati secondo le specifiche ed i tracciati multirecord prestabiliti.
MUD su supporto cartaceo Regole generali anno di riferimento nella Sezione anagrafica deve essere indicato, in alto a destra, l’anno di riferimento, ossia l’anno solare nel corso del quale sono state svolte le attività che vengono dichiarate sulla dichiarazione da presentarsi entro il 5 maggio 2003 (?) deve pertanto essere indicato l’anno 2002 nelle apposite quattro caselle segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali unità di misura ed arrotondamenti i quantitativi dei rifiuti e degli imballaggi oggetto di dichiarazione debbono essere espressi sempre e solo in peso, eccettuato il dato relativo alla capacità residua delle discariche, che deve essere espresso in metri cubi se lo specifico modulo da compilare lo prevede, il dichiarante può liberamente optare tra chilogrammi e tonnellate (barrando la casella relativa alla misura scelta) gli arrotondamenti debbono essere effettuati all’unità superiore se il primo numero da eliminare è superiore a “5”; all’unità inferiore, in caso contrario: “22,56” diventa “22,6” e “22,55” diventa “22,5 segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali codici dei rifiuti ogni tipologia di rifiuto (a prescindere dal fatto che sia stato oggetto di operazioni di smaltimento o di operazioni di recupero e quindi compresi anche i rifiuti recuperati o recuperabili in regime semplificato) deve essere individuata riportando nelle schede e moduli della Sezione rifiuti il corrispondente codice CER a sei cifre NOTA: VANNO USATI ESCLUSIVAMENTE I NUOVI CODICI CER 2002 segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali classificazione dei rifiuti speciali la distinzione tra rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali pericolosi discende in modo diretto ed univoco dalla corretta attribuzione del codice CER in nessuna scheda o modulo della Sezione rifiuti, pertanto, è richiesta (e non deve essere indica) la classificazione del rifiuto segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali numerazione delle schede e dei moduli alle schede che possono essere presenti in uno stesso MUD in più esemplari (Schede CS, RIF e INT) deve essere attribuito un numero progressivo, che deve poi essere riportato su tutti i moduli alla medesima scheda allegati lo stesso vale per i moduli che possono essere allegati alla stessa scheda in più di un solo esemplare (Modulo RT, Modulo RE, Modulo TE e Modulo DR, per la Scheda RIF; Modulo RST e Modulo DRU, per la Scheda RU; Modulo UO e Modulo UD, per la Scheda INT) segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali firma della dichiarazione la dichiarazione deve essere firmata dal legale rappresentante o titolare dell’impresa o ente indicato nella prima parte della Scheda anagrafica, oppure da un suo delegato il cognome ed il nome del sottoscrittore deve essere riportato nelle apposite caselle previste in fondo alla medesima Scheda anagrafica, nonché in fondo alla Scheda riassuntiva entrambe dette schede e solo queste devono essere datate e firmate segue è
MUD su supporto cartaceo Regole generali consegna della dichiarazione la dichiarazione deve essere spedita (con raccomandata senza avviso di ricevimento) o consegnata direttamente alla Camera di commercio competente per territorio (provincia dell’unità locale) in busta chiusa sulla quale debbono essere riportati i dati identificativi del dichiarante e del contenuto ogni busta deve contenere la dichiarazione relativa ad un’unica unità locale
MUD su supporto magnetico Regole generali Precisazione nelle istruzioni ministeriali: Coloro che esercitano attività di gestione dei rifiuti, comprese le attività di commercio ed intermediazione, devono presentare il MUD esclusivamente su supporto magnetico. Per la compilazione e presentazione, in via generale, valgono le regole sopra indicate per la dichiarazione su supporto cartaceo, salvo quanto di séguito precisato: segue è
MUD su supporto magnetico Regole generali sostitutività del supporto magnetico il supporto magnetico è totalmente sostitutivo del supporto cartaceo salvo che per la Sezione anagrafica i dati relativi a tale sezione debbono comunque essere contenuti nel supporto magnetico, ma quest’ultimo deve essere presentato accompagnato dalla riproduzione a stampa delle due schede costituenti la Sezione anagrafica (Scheda anagrafica e Scheda riassuntiva) debitamente firmate dal dichiarante o suo delegato segue è
MUD su supporto magnetico Regole generali dichiarazioni multiple il singolo supporto magnetico (nastro, CD o dischetto) può contenere anche più di una dichiarazione e non è necessario che le dichiarazioni contenute siano relative ad unità locali appartenenti ad un unico soggetto segue è
MUD su supporto magnetico Regole generali etichettatura dei supporti magnetici ciascun supporto magnetico deve essere etichettato con le seguenti informazioni: dati identificativi del soggetto che ha compilato il supporto oggetto: “MUDAAAA”, ove “AAAA” è l’anno cui si riferisce la dichiarazione tipo di codifica (EBCDIC o ASCII), per nastri magnetici densità di registrazione (1.600 o 6.250), per nastri a bobina sistema operativo utilizzato per produrre i file numero progressivo del supporto e numero complessivo data di compilazione del supporto segue è
MUD su supporto magnetico Regole generali consegna della dichiarazione è consentito l’inoltro di più dichiarazioni con un unico plico i supporti magnetici debbono essere accompagnati: dalla stampa delle Sezioni anagrafiche (Scheda anagrafica e Scheda riepilogativa) firmate per esteso dai rispettivi dichiaranti (legali rappresentanti o loro delegati); una per ogni dichiarazione contenuta nei supporti magnetici presentati dall’attestazione di versamento dei diritti di segreteria; una per ogni plico presentato (versamento cumulativo) dal Modulo riepilogativo per la presentazione su supporto informatico
Diritti di segreteria Importi e versamento Per le dichiarazioni da presentarsi entro il 5 maggio 2003 (?), l’importo del dovuto diritto di segreteria è fissato in: € 15,00. per ogni dichiarazione su supporto cartaceo; € 10,00. per ogni anagrafica contenuta nelle dichiarazioni su supporto magnetico. Il versamento deve essere effettuato alla Camera di commercio con bollettino di c/c postale indicante, nella causale, il codice fiscale del dichiarante e la dicitura “DIRITTI DI SEGRETERIA MUD – COMUNICAZIONE RIFIUTI (legge 70/94)”. La parte del bollettino postale riportante la dicitura “attestazione di un versamento” deve essere allegata al MUD presentato.
Diritti di segreteria Versamento cumulativo In caso di dichiarazioni multiple su supporto magnetico (non è consentita la presentazione di dichiarazioni multiple su supporto cartaceo), il soggetto che presenta la dichiarazione per conto di più dichiaranti, effettua, per ciascun plico inviato, in un’unica soluzione il versamento dei diritti di segreteria relativi all’insieme dei MUD presentati, utilizzando un unico bollettino per il pagamento di un importo pari alla somma dei diritti di ogni singolo MUD contenuto nella dichiarazione multipla.
Presentazione di eventuali modifiche o integrazioni al MUD Eventuali modifiche o integrazioni al MUD potranno essere inoltrate unicamente attraverso la presentazione di una nuova dichiarazione completa anche dei dati già dichiarati (un nuovo MUD in tutto e per tutto completo). Sulla busta contenente tale nuova dichiarazione andrà riportata la dicitura “annulla e sostituisce la precedente del GG/MM/AAAA”. La presentazione della nuova dichiarazione è sottoposta ad ulteriore versamento dei diritti di segreteria e, se presentata oltre il termine di scadenza, alle sanzioni previste dall’art. 52, comma 1, del d.lgs. n 22/97.
Richiesta di nuova presentazione Qualora il MUD pervenga alla Camera di commercio illeggibile per effetto di danni causati dalle operazioni di spedizione o dal trasporto, la Camera di commercio potrà richiedere la presentazione di copia del MUD. In questo caso, ovviamente, il dichiarante non dovrà corrispondere un nuovo diritto di segreteria, ma allegherà copia della ricevuta del pagamento già effettuato.
compilazione della modulistica
Sezione anagrafica Schede anagrafica e riassuntiva Per ogni dichiarazione, qualunque ne sia il contenuto, deve essere compilata una ed una sola Sezione anagrafica. La Sezione anagrafica costituisce il “contenitore” di tutta la dichiarazione relativa ad una determinata unità locale (o ad un determinato soggetto). La Sezione anagrafica è costituita: dalla Scheda anagrafica e dalla Scheda riassuntiva. In quest’ultima devono essere indicati tipi e quantità di sezioni e moduli allegati e che costituiscono il contenuto della dichiarazione.
Sezione anagrafica Scheda anagrafica codice fiscale anno 2001 sezione anagrafica SCHEDA ANAGRAFICA nome o ragione sociale sede unità locale n° iscrizione rea codice istat attività prevalente sede legale legale rappresentante o delegato MARIO BIANCHI Mario Bianchi 27/4/03 codice fiscale del dichiarante (non partita IVA) anno di riferimento (anno precedente a quello di presentazione) sede del dichiarante per: comuni, consorzi intercomunali, comunità montane e aziende speciali, per la raccolta di rifiuti urbani; trasportatori, per i rifiuti solo trasportati; commercianti e intermediari, per i rifiuti solo intermediato o commercializzato se posseduto e relativo all’unità locale è quello comunemente utilizzato nelle dichiarazioni fiscali deve essere indicata solo se diversa dalla sede della unità locale
Scheda riassuntiva SCHEDA RIASSUNTIVA codice fiscale SCHEDA RIASSUNTIVA versamento cumulativo versamento singolo sezione rifiuti n° schede CS n° schede RIF n° moduli RT n° moduli RE n° moduli TE n° moduli DR n° moduli gestione n° moduli art. 13 scheda RU [Sì] [NO] n° moduli RST n° moduli DRU sezione costi e ricavi scheda COSGE [SÌ] [NO] sezione intermediazione n° schede INT n° moduli UO n° moduli UD sezione imballaggi scheda materiali [SÌ] [NO] scheda riutilizzo [SÌ] [NO] scheda tipologie [SÌ] [NO] firma e data Mario Bianchi 27/4/03 tipo di versamento eseguito per i diritti di segreteria (versamento cumulativo per dichiarazioni multiple su supporto magnetico; singolo negli altri casi) tipi e quantità di schede e moduli compilati ed allegati cognome e nome del legale rappresentante o suo delegato firma e data
Scheda RIF Devono compilare la Scheda RIF (un esemplare distinto per ogni tipo di rifiuto): i produttori di rifiuti speciali (pericolosi e non) tenuti alla presentazione del MUD e per tutti i rifiuti che il produttore deve dichiarare; coloro che hanno esercitato attività di recupero o smaltimento, anche se di solo stoccaggio (deposito preliminare di cui al punto D15 dell’allegato B; messa in riserva di cui al punto R13 dell’allegato C al d.lgs. n. 22/97); tutti coloro che hanno esercitato attività di solo trasporto (rifiuti prelevati da terzi e conferiti a terzi), eccettuato il trasporto di rifiuti urbani strettamente consequenziale e connesso alla fase di raccolta.
Scheda RIF (séguito) Le Schede RIF compilate ed allegate ad una stessa dichiarazione devono essere numerate progressivamente. Nella Scheda RIF devono essere riportati, per ogni singola tipologia di rifiuto: il codice CER, la denominazione e lo stato fisico del rifiuto; la quantità prodotta nell’unità locale; e/o la quantità ricevuta da terzi o da altre unità locali; e/o la quantità prodotta dal dichiarante in attività esterne; la quantità conferita (o consegnata) a terzi o ad altre unità locali; se per il conferimento (o consegna) dei rifiuti siano stati utilizzati dei trasportatori terzi (diversi dal dichiarante e dal destinatario).
Scheda RIF (séguito) Deve essere indicato il quantitativo di moduli compilati ed allegati per i rifiuti ricevuti da terzi o da altre unità locali, per quelli prodotti in attività esterne, per quelli conferiti a terzi o ad altre unità locali e per l’indicazione dei trasportatori terzi eventualmente utilizzati per il conferimento.
Scheda RIF (séguito) Deve essere anche indicato: se nel corso dell’anno di riferimento il rifiuto considerato (anche se prodotto o ricevuto in anni precedenti) sia stato o meno, in tutto od in parte, recuperato o smaltito nell’ambito dell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione (barrando “SÌ” o “NO”); se per il rifiuto considerato o anche solo per una parte dello stesso il dichiarante abbia svolto o meno unicamente attività di trasporto (barrando “SÌ” o “NO”; il produttore o il detentore che ha trasportato con propri mezzi i rifiuti conferiti a terzi deve barrare “NO”; il recuperatore e lo smaltitore che ha trasportato con propri mezzi i rifiuti ricevuti da terzi deve barrare “NO”).
Scheda RIF codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità n° moduli DR vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] le Schede RIF che fanno parte di un’unica dichiarazione devono essere numerate progressivamente una Scheda RIF per ogni tipo di rifiuto indicando: codice CER denominazione e stato fisico origine e quantità destinazione e quantità attività svolte [SÌ] [NO] moduli compilati ed allegati
Allegati alla Scheda RIF Ad ogni Scheda RIF compilata devono essere allegati, ove ne ricorrano le condizioni, uno o più dei seguenti moduli: Modulo RT: per i rifiuti ricevuti da terzi o comunque da una unità locale diversa da quella cui si riferisce il MUD; Modulo RE: per i rifiuti prodotti dal dichiarante con attività dipendenti dall’unità locale cui si riferisce il MUD, ma eseguite all’esterno della stessa; Modulo DR: per i rifiuti conferiti a terzi o comunque ad altra unità locale, anche dello stesso dichiarante, chiunque sia stato il soggetto che ha eseguito il trasporto; Modulo TE: per i conferimenti eseguiti tramite trasportatori terzi,ferma restando la compilazione del Modulo DR.
Allegati alla Scheda RIF (séguito) Qualora nella Scheda RIF sia stata data risposta affermativa nel riquadro relativo alle “attività di recupero o smaltimento”, dovrà essere compilato ed allegato anche: un Modulo gestione, per le attività di recupero o smaltimento (relative a quel determinato tipo di rifiuto) svolte presso l’unità locale in forma ordinaria; un Modulo articolo 13, per le attività di smaltimento (relative a quel determinato tipo di rifiuto) svolte presso l’unità locale in forma speciale su ordinanza.
Allegati alla Scheda RIF (séguito) Su tutti i Moduli RT, RE, DR e TE, nonché sul Modulo gestione e sul Modulo articolo 13 compilati devono essere in particolare riportati: il codice CER del rifiuto; il numero progressivo della Scheda RIF alla quale si riferiscono ed alla quale sono allegati. I Moduli RT, RE, DR e TE, a loro volta, devono essere numerati progressivamente.
Allegati alla Scheda RIF codice fiscale sezione rifiuti MODULO RT rifiuti ricevuti da terzi codice fiscale sezione rifiuti MODULO RE rifiuti prodotti in attività esterne codice fiscale sezione rifiuti MODULO ART. 13 smaltimento su ordinanza MODULO GESTIONE recupero e smaltimento ordinario codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto nome e stato fisico origine e quantità prodotto nell’unità locale ricevuto da terzi prodotto fuori dell’unità locale destinazione e quantità recupero o smaltimento solo trasporto codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR rifiuti conferiti codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE elenco trasportatori terzi
esempi di compilazione della modulistica
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 1 Il rifiuto prodotto è stato avviato ad altra unità locale tramite un trasportatore terzo Deve essere compilata una Scheda RIF, indicando: nel riquadro relativo alla “origine del rifiuto”, la quantità totale prodotta nel corso dell’anno di riferimento (2001); nel riquadro relativo alla “destinazione del rifiuto”: la quantità totale conferita (o consegnata), nel corso dell’anno di riferimento, ad altra unità locale per il recupero o lo smaltimento; il numero (in questo caso “1”) di Moduli DR allegati; il numero (ancora “1”) di Moduli TE allegati; nei riquadri “attività di recupero o smaltimento” e “attività di solo trasporto” devono essere barrate le caselle “NO”.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 1 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato avviato ad altra unità locale tramite un trasportatore terzo Devono essere compilati ed allegati: un Modulo DR, indicante il destinatario (e la destinazione) del rifiuto conferito e la quantità conferita; un Modulo TE, indicante il trasportatore terzo (soggetto diverso dal dichiarante e dal destinatario) utilizzato per il conferimento (il modulo non prevede che venga indicata anche la quantità fatta trasportare). Il Modulo TE non sostituisce il Modulo DR, che comunque deve essere compilato.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 1 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato avviato ad altra unità locale tramite un trasportatore terzo La quantità prodotta non necessariamente deve corrispondere a quella conferita, potendovi essere state delle giacenze sia all’inizio che alla fine dell’anno di riferimento. Tali giacenze (sia quella all’1/1, che quella al 31/12) in questo caso non risultano (non devono essere riportate) nel MUD.
MUD produttori Esempio 1 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR 1 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE 1 attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE codice rifiuto elenco dei trasportatori cui è stato affidato il rifiuto trasportatore (cod. fiscale; nome o ragione sociale)
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 2 Il rifiuto prodotto è stato conferito ad un terzo che ha provveduto anche al trasporto Deve essere compilata una Scheda RIF, indicando: nel riquadro relativo alla “origine del rifiuto”, la quantità totale prodotta nel corso dell’anno di riferimento (2001); nel riquadro relativo alla “destinazione del rifiuto”: la quantità totale conferita (o consegnata), nel corso dell’anno di riferimento, ad altra unità locale per il recupero o lo smaltimento; il numero (in questo caso “1”) di Moduli DR allegati; nei riquadri “attività di recupero o smaltimento” e “attività di solo trasporto” devono essere barrate le caselle “NO”.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 2 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato conferito ad un terzo che ha provveduto anche al trasporto Deve essere compilato ed allegato un Modulo DR, indicante il destinatario (e la destinazione) del rifiuto conferito e la quantità conferita. La quantità prodotta non necessariamente deve corrispondere a quella conferita, potendovi essere state delle giacenze sia all’inizio che alla fine dell’anno di riferimento. Tali giacenze (sia quella all’1/1, che quella al 31/12) in questo caso non risultano (non devono essere riportate) nel MUD.
MUD produttori Esempio 2 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR 1 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 3 Il rifiuto prodotto è stato trasportato a due impianti in parte dal dichiarante, in parte dal ricevente, in parte da un terzo Deve essere compilata una Scheda RIF, indicando: nel riquadro relativo alla “origine del rifiuto”, la quantità totale prodotta nel corso dell’anno di riferimento (2001); nel riquadro relativo alla “destinazione del rifiuto”: la somma delle quantità totali conferite (o consegnate), nel corso dell’anno di riferimento, a i due impianti di destinazione; il numero (in questo caso “2”) di Moduli DR allegati; il numero (in questo caso “1”) di Moduli TE allegati; nei riquadri “attività di recupero o smaltimento” e “attività di solo trasporto” devono essere barrate le caselle “NO”.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 3 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato trasportato a due impianti in parte dal dichiarante, in parte dal ricevente, in parte da un terzo Devono essere compilati ed allegati: un Modulo DR, per il primo impianto di destinazione, indicando il titolare e la sede dello stesso, nonché la quantità al medesimo conferita; un Modulo DR, per il secondo impianto di destinazione, indicando il titolare e la sede dello stesso, nonché la quantità totale al medesimo conferita; un Modulo TE, indicante il trasportatore terzo (diverso dal dichiarante e dal destinatario) utilizzato per il (parziale) conferimento ad uno dei due impianti di destinazione.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 3 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato trasportato a due impianti in parte dal dichiarante, in parte dal ricevente, in parte da un terzo Il Modulo TE non sostituisce, neppure in parte, il Modulo DR, sul quale deve essere indicata la quantità totale comunque conferita. Per il trasporto eseguito dal produttore dichiarante, anche se relativo a rifiuti pericolosi, non deve essere compilato alcun modulo. La quantità prodotta non necessariamente deve corrispondere a quella conferita, potendovi essere state delle giacenze sia all’inizio che alla fine dell’anno di riferimento. Tali giacenze (sia quella all’1/1, che quella al 31/12) in questo caso non risultano (non devono essere riportate) nel MUD.
MUD produttori Esempio 3 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY + ZZZ n° moduli DR 2 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE 1 attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita ZZZ codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE codice rifiuto elenco dei trasportatori cui è stato affidato il rifiuto trasportatore (cod. fiscale; nome o ragione sociale)
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 4 Il rifiuto prodotto, essendo assimilabile ai rifiuti urbani, è stato conferito, sulla base di apposita convenzione, al servizio pubblico di raccolta Premesso che per i rifiuti urbani, ivi compresi gli assimilati (non i cosiddetti assimilabili, che restano speciali ad ogni effetto), il produttore non è comunque ed in nessun caso tenuto a presentare dichiarazione alcuna, per i rifiuti speciali, anche pericolosi, conferiti al servizio pubblico sulla base di apposita convenzione, la dichiarazione compete al gestore del servizio con totale esonero per i produttori.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 5 Il rifiuto è stato recuperato o smaltito nella stessa unità locale ove è stato prodotto Fatti salvi, ove ne ricorrano i presupposti, i casi di esenzione per i recuperi nel luogo di produzione (anche tenuto conto dell’ancora pendente termine per l’adeguamento delle attività che erano escluse dal regime dei rifiuti), nella Scheda RIF deve essere barrata la casella “SÌ” del riquadro “attività di recupero o smaltimento – attività di recupero o smaltimento svolte presso l’unità locale in forma ordinaria” e deve poi essere compilato ed allegato un Modulo gestione. Il Modulo gestione deve essere compilato anche se l’operazione di recupero o smaltimento eseguita consista unicamente nello stoccaggio (non “deposito temporaneo”).
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 5.A Il rifiuto è stato recuperato o smaltito nella stessa unità locale ove è stato prodotto – Solo stoccaggio Nel caso in cui il dichiarante, presso l’unità locale ove ha prodotto il rifiuto, lo abbia solo stoccato, la compilazione del Modulo gestione si risolve nell’indicazione sullo stesso della giacenza al 31 dicembre dell’anno di riferimento. In tale ipotesi, però, almeno di norma, alla Scheda RIF relativa al rifiuto stoccato dovranno essere allegati anche uno o più Moduli DR (ed eventualmente TE) relativi ai successivi conferimenti del medesimo rifiuto. Detti Moduli DR (e TE) devono essere compilati secondo le modalità illustrate negli esempi precedenti.
MUD produttori Esempio 5.A codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti ODULO DR rifiuti conferiti codice fiscale sezione rifiuti MODULO GESTIONE codice rifiuto attività di gestione rifiuti recupero nell’unità locale e relative quantità R13 giacenza al 31/12 smaltimento nell’unità locale e relative quantità D15 giacenza al 31/12 codice fiscale sezione rifiuti ODULO TE elenco trasportatori terzi
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 5.B Il rifiuto è stato recuperato o smaltito nella stessa unità locale ove è stato prodotto – Altre operazioni Se il rifiuto non è stato solo stoccato, ma è stato poi anche avviato ad una o più ulteriori operazioni di recupero o di smaltimento, nel Modulo gestione devono essere indicate anche le operazioni eseguite e le quantità di rifiuto alle stesse avviate nel corso dell’anno di riferimento. Per i rifiuti recuperati o smaltiti deve essere compilato ed allegato un solo Modulo gestione e nessun altro modulo. Di norma, però, dovranno essere compilate e presentate una o più ulteriori Schede RIF con relativi allegati per i nuovi rifiuti prodotti dall’operazione di recupero o smaltimento eseguita.
MUD produttori Esempio 5.B codice fiscale sezione rifiuti MODULO GESTIONE codice rifiuto n° progressivo scheda RIF attività di gestione rifiuti operazioni di recupero svolte nell’unità locale tipo di operazione quantità XXX messa in riserva giacenza al 31/12 operazioni di smaltimento svolte nell’unità locale tipo di operazione quantità YYY deposito prel. giacenza al 31/12 deposito definitivo effettuato nell’unità locale quantità smaltita categoria della discarica capacità residua della discarica per i “nuovi” rifiuti prodotti dalle operazioni eseguite codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE MODULO DR SCHEDA RIF
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 6 Il rifiuto prodotto è stato trattato in proprio dallo stesso dichiarante, ma in un’altra unità locale Per l’unità locale ove il rifiuto è stato prodotto, la dichiarazione è identica a quella illustrata nell’esempio numero 2: deve essere compilata una Scheda RIF, indicando: nel riquadro relativo alla “origine del rifiuto”, la quantità totale prodotta nel corso dell’anno di riferimento (1999); nel riquadro relativo alla “destinazione del rifiuto”: la quantità totale che nel corso dell’anno di riferimento è stata conferita (o consegnata) all’altra unità locale; il numero (in questo caso “1”) di Moduli DR allegati; nei riquadri “attività di recupero o smaltimento” e “attività di solo trasporto” devono essere barrate le caselle “NO”.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 6 (séguito) Il rifiuto prodotto è stato trattato in proprio dallo stesso dichiarante, ma in un’altra unità locale Deve poi essere compilato ed allegato un Modulo DR, indicante l’unità locale di destinazione del rifiuto (la seconda unità locale di cui il dichiarante è titolare) e la quantità conferita. Qualora il trasporto fosse stato eseguito da un terzo, dovrebbe essere compilato ed allegato anche un Modulo TE, come nell’esempio numero 1. Il medesimo dichiarante deve poi presentare un’autonoma dichiarazione relativa alla propria unità locale in cui ha svolto le operazioni di recupero o di smaltimento (si veda, più avanti, la parte relativa alla “Dichiarazione per coloro che hanno ricevuto rifiuti”).
MUD produttori Esempio 6 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR 1 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY il conferimento ad altra unità locale dello stesso dichiarante è come se fosse un conferimento a terzi
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 7 Il rifiuto prodotto è stato smaltito dal dichiarante in una propria discarica Salvo il caso alquanto particolare di discarica realizzata nell’ambito dell’unità locale ove si svolgono le attività produttive, le discariche, anche quelle per lo smaltimento dei propri rifiuti, di norma costituiscono unità locali autonome e quindi da dichiararsi con specifico MUD diverso da quello relativo all’unità locale di produzione. Nei casi particolari di cui s’è detto (discarica interna), la dichiarazione è analoga a quella descritta nell’esempio 5.B. Negli altri casi. la dichiarazione è identica a quella descritta nell’esempio numero 6.
MUD produttori Esempio 7 (a) codice fiscale sezione rifiuti MODULO GESTIONE codice rifiuto n° progressivo scheda RIF attività di gestione rifiuti operazioni di recupero svolte nell’unità locale tipo di operazione quantità messa in riserva operazioni di smaltimento svolte nell’unità locale deposito prel. giacenza al 31/12 deposito definitivo effettuato nell’unità locale quantità smaltita XXX categoria della discarica Y capacità residua ZZZ discarica “interna” codice fiscale sezione rifiuti MODULO TE MODULO DR SCHEDA RIF percolato ed altri eventuali rifiuti prodotti dalla discarica
MUD produttori Esempio 7 (b) codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR 1 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY la discarica “esterna”, anche se dello stesso dichiarante, è sempre un’altra unità locale
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 8 Il rifiuto prodotto è stato poi stoccato in un’altra unità locale dello stesso dichiarante Premesso che lo stoccaggio provvisorio, o semplicemente “stoccaggio” (non il deposito temporaneo presso il luogo di produzione alle condizioni e nei limiti di cui all’articolo 6, lettera m), del d.lgs. n. 22/97) è, a seconda dei casi, un’operazione di smaltimento (deposito preliminare di cui al punto D15 dell’allegato B al d.lgs. n. 22/97) o un’operazione di recupero (messa in riserva di cui al punto R13 dell’allegato C al d.lgs. n. 22/97), la dichiarazione è del tutto identica a quella descritta nell’esempio numero 6.
MUD produttori Esempio 8 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità XXX ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità n° moduli RE destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità YYY n° moduli DR 1 vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO DR codice rifiuto destinazione del rifiuto soggetto destinatario (cod. fiscale; nome o ragione sociale) impianto di destinazione (oppure paese estero di destinazione) quantità conferita YYY lo stoccaggio in altra unità locale, anche se dello stesso dichiarante, non è mai deposito temporaneo
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 9 Il rifiuto è stato prodotto all’esterno dell’unità locale Il dichiarante, esercitando la propria attività (demolizioni, costruzioni, scavi; manutenzioni; bonifiche), ha prodotto dei rifiuti all’esterno della propria unità locale, ossia in siti non qualificabili come unità locali o presso unità locali di terzi. La produzione di tali rifiuti deve essere dichiarata, ove ricorra l’obbligo di comunicazione (i rifiuti da demolizioni, costruzioni e scavi per lo più non sono pericolosi e non rientrano tra quelli che l’impresa o l’ente che li produce deve dichiarare anche se non sono pericolosi), presentando un MUD (Sezione anagrafica con tutti i relativi allegati) per ogni sede operativa, intendendosi per tale l’unità locale del dichiarante dalla quale funzionalmente dipende l’organizzazione dei lavori eseguiti.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 9 (séguito) Il rifiuto è stato prodotto all’esterno dell’unità locale Nella Scheda RIF (una per ogni tipo di rifiuto) deve essere indicata la quantità totale di “rifiuto prodotto fuori dell’unità locale” nell’esercizio di attività esterne dipendenti dall’unità locale cui si riferisce il MUD. Alla Scheda RIF devono essere allegati tanti Moduli RE quanti sono i comuni nel cui territorio è stato prodotto il rifiuto. In ciascun Modulo RE vanno in particolare indicati: la provincia ed il comune nel cui territorio sono state svolte le attività esterne; il tipo di attività svolta (alternativamente: demolizioni, costruzioni, scavi; manutenzioni; bonifiche); la quantità totale prodotta in quel comune.
MUD per i produttori di rifiuti Esempio 9 (séguito) Il rifiuto è stato prodotto all’esterno dell’unità locale Per ogni altro aspetto, la dichiarazione deve essere compilata e presentata come se i rifiuti fossero stati effettivamente prodotti nell’unità locale cui tale dichiarazione si riferisce. Alla stessa Scheda RIF, pertanto, dovranno di norma essere allegati: i Moduli DR indicanti la successiva destinazione del rifiuto; l’elenco degli eventuali trasportatori terzi utilizzati per detto conferimento successivo (Modulo TE); il Modulo gestione per le operazioni di recupero e di smaltimento eventualmente eseguite su quel rifiuto dal dichiarante nell’unità locale cui si riferisce la dichiarazione.
MUD produttori Esempio 9 codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RIF codice rifiuto n° progressivo scheda RIF caratteristiche del rifiuto nome e stato fisico origine del rifiuto prodotto nell’unità locale quantità ricevuto da terzi quantità n° moduli RT prodotto fuori dell’u.l. quantità XXX n° moduli RE Y destinazione del rifiuto consegnato a terzi per recupero o smaltimento quantità n° moduli DR vettori cui è stato affidato il trasporto dei rifiuti n° moduli TE attività di recupero o smaltimento presso l’u.l. in forma ordinaria [SÌ] [NO] presso l’u.l. in forma speciale [SÌ] [NO] solo trasporto [SÌ] [NO] codice fiscale sezione rifiuti MODULO RE codice rifiuto rifiuto prodotto fuori dell’unità locale area di provenienza attività che ha originato il rifiuto quantità prodotta fuori dell’unità locale ZZZ un modulo per ogni comune per ogni altro aspetto valgono le regole già viste
MUD per la raccolta di rifiuti urbani In nessun caso i produttori devono dichiarare con il MUD i loro rifiuti urbani, come definiti dall’art. 7, comma 2, del d.lgs. n. 22/97 (quindi ivi compresi i rifiuti non pericolosi, provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di civile abitazione, che nel regolamento comunale del servizio pubblico siano stati assimilati agli urbani, facendoli divenire tali ad ogni effetto) Per comunicare i dati relativi alla raccolta e connesso trasporto dei rifiuti urbani deve essere utilizzata la Scheda RU. Tale scheda riguarda solo ed esclusivamente i rifiuti urbani come definiti dall’articolo 7, comma 2, del d.lgs. n. 22/97. Non riguarda alcun tipo di rifiuti speciali, per la cui dichiarazione in nessun caso può essere utilizzata questa scheda.
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) La Scheda RU con i relativi allegati deve essere compilata e presentata dal gestore del servizio pubblico (obbligatorio ed in privativa) di raccolta, ossia dall’ente o azienda che è “titolare” di detto servizio (dovendolo, per l’appunto assolvere obbligatoriamente ed in privativa), non dall’eventuale soggetto terzo che materialmente lo esegue per incarico contrattuale (concessione o appalto): quest’ultimo deve essere indicato nel Modulo RST, che il titolare (o gestore) del servizio pubblico deve compilare ed inserire nella propria dichiarazione, allegandolo alla Scheda RU.
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) La compilazione della Scheda RU e dei relativi allegati, pertanto compete: ai comuni, o, il loro vece, ai consorzi intercomunali, alle comunità montane o alle aziende speciale titolari del servizio pubblico. Tali soggetti, limitatamente alla dichiarazione presentata per la raccolta dei rifiuti urbani, devono nella Sezione anagrafica indicare la loro sede legale come “unità locale” (lasciando in bianco il riquadro relativo a quest’ultima).
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) Alla dichiarazione presentata dai consorzi intercomunali, dalle comunità montane e dalle aziende speciali, contenente la Scheda RU e relativi allegati, deve essere allegato anche l’elenco dei comuni serviti (Scheda CS), ossia dei comuni nel cui territorio (e per conto dei quali) il consorzio, la comunità montana o l’azienda speciale ha gestito il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani. Chiaramente, nei casi in cui la dichiarazione viene (deve essere) presentata dal consorzio, dalla comunità montana o dall’azienda speciale, nessuna dichiarazione deve essere presentata dai comuni serviti, ossia dai comuni indicati nella Scheda CS.
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) Nella Scheda RU devono essere riportati: il numero delle utenze servite, suddivise tra: utenze domestiche e tutte le altre utenze; la quantità totale di rifiuti urbani misti raccolti in modo in modo indifferenziato direttamente e tramite concessionari; le quantità specifiche e per raggruppamenti delle frazioni di rifiuti urbani raccolte in modo differenziato direttamente e tramite concessionari.
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) Qualora il comune, il consorzio intercomunale, la comunità montana o l’azienda speciale abbia, in tutto o in parte, affidato in concessione o appalto a terzi l’esecuzione della raccolta, alla Scheda RU deve essere allegato, per ognuno di tali soggetti terzi, un Modulo RST, riportando in detto modulo: in alto, il proprio codice fiscale (ossia il codice fiscale del comune, del consorzio, della comunità montana o dell’azienda dichiarante); il codice fiscale, il nome o ragione sociale e l’indirizzo del raccoglitore terzo; i dati relativi alle raccolte eseguite da detto raccoglitore terzo (dati già compresi nei totali riportati nella Scheda RU).
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) Deve inoltre essere compilato ed allegato alla Scheda RU un Modulo DRU per ogni tipologia di rifiuto raccolto (direttamente o tramite il concessionario) e per ogni impianto (o unità locale) di destinazione dello stesso. Il Modulo DRU deve essere compilato anche quando titolare dell’impianto di destinazione è lo stesso comune, consorzio, comunità montana o azienda dichiarante. I soggetti indicati nei Moduli DRU devono, a loro volta, presentare una propria autonoma dichiarazione compilata secondo le modalità più avanti illustrate (si veda al riguardo la parte relativa alla “Dichiarazione per coloro che hanno ricevuto rifiuti”).
MUD per la raccolta di rifiuti urbani (séguito) Costituisce completamento della dichiarazione relativa alla raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, deve quindi accompagnare la Scheda RU, la Scheda CG ed il relativo Modulo MDCR, nella quale i medesimi dichiaranti (comuni, consorzi, comunità montane ed aziende speciali) e solo essi devono esporre i costi ed i ricavi del servizio.
MUD per la raccolta di rifiuti urbani codice fiscale anno 2001 sezione anagrafica SCHEDA ANAGRAFICA unità locale = sede codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA RU quantità in totale raccolte codice fiscale SCHEDA RIASSUNTIVA codice fiscale sezione costi e ricavi servizio rifiuti urbani SCHEDA CG codice fiscale sezione rifiuti MODULO RST dettaglio raccolte da terzi codice fiscale sezione rifiuti SCHEDA CS elenco comuni serviti codice fiscale sezione rifiuti MODULO DRU destinazioni per i consorzi, le comunità montane e le aziende speciali
MUD imballaggi La Sezione imballaggi, costituita da tre schede: Scheda materiali, Scheda tipologie, Scheda riutilizzo, riguarda gli imballaggi (non i rifiuti di imballaggio), come definiti dall’art. 35, lettera a), del d.lgs. n. 22/97. e deve essere compilata e presentata da soggetti annoverati tra i produttori di imballaggi, come definiti dalla lettera q) del medesimo art. 35, e tra gli utilizzatori di imballaggi, come definiti dalla successiva lettera r) dello stesso articolo.
MUD imballaggi (séguito) Definizioni di cui all’art. 35 del d.lgs. n. 22/97: imballaggio: il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo produttori: i fornitori di materiali di imballaggio, i fabbricanti, i trasformatori e gli importatori di imballaggi vuoti e di materiali di imballaggio utilizzatori: i commercianti, i distributori, gli addetti al riempimento, gli utenti di imballaggi e gli importatori di imballaggi pieni
MUD imballaggi (séguito) Non tutti i produttori e non tutti gli utilizzatori, però, sono tenuti alla presentazione della Sezione imballaggi. La Scheda materiali e la Scheda tipologie riguardano: i produttori di imballaggi, relativamente agli imballaggi vuoti (non ai materiali di imballaggio) ceduti, nel territorio nazionale, agli utilizzatori (cosiddetta “prima cessione”); gli “autoproduttori” di imballaggi, coloro cioè che producono imballaggi non per rivenderli come tali, ma per utilizzarli per la commercializzazione in Italia dei loro prodotti; gli importatori di imballaggi vuoti o di merci imballate (tali sono gli “imballaggi pieni”); gli esportatori di imballaggi vuoti o di merci imballate.
MUD imballaggi (séguito) Non tutti i produttori e non tutti gli utilizzatori, però, sono tenuti alla presentazione della Sezione imballaggi. La Scheda riutilizzo riguarda: solo coloro che hanno riutilizzato tal quali imballaggi usati. La compilazione della Scheda riutilizzo non compete invece ai recuperatori o rigeneratori di rifiuti di imballaggio: l’imballaggio prodotto recuperando o rigenerando rifiuti di imballaggio è un nuovo imballaggio.
MUD imballaggi (séguito) Definizione di cui all’art. 35, lettera h), del d.lgs. n. 22/97: riutilizzo: qualsiasi operazione nella quale l’imballaggio concepito e progettato per poter compiere, durante il suo ciclo di vita, un numero minimo di spostamenti o rotazioni è riempito di nuovo o reimpiegato per un uso identico a quello per il quale è stato concepito, con o senza il supporto di prodotti ausiliari presenti sul mercato che consentano il riempimento dell’imballaggio stesso; tale imballaggio riutilizzato diventa rifiuto di imballaggio quando cessa di essere reimpiegato
MUD imballaggi (séguito) Quanto sopra, fatte salve le comunicazioni sostitutive presentate da altri soggetti: i consorzi di cui all’art. 40 del d.lgs. n. 22/97, per i produttori che vi aderiscono; le associazioni di categoria, per gli utilizzatori, ovvero, sempre per gli utilizzatori, ma limitatamente a quelli che abbiano aderito al CONAI, il “soggetto che effettua la gestione dei rifiuti di imballaggio”.
MUD imballaggi (séguito) La modulistica della Sezione imballaggi è, in sé e per sé, alquanto semplice e non sembra presentare particolari dubbi o incertezze su come deva (o dovrebbe) essere compilata, salvo che per tre aspetti: quello relativo agli esportatori di imballaggi vuoti e di merci imballate; il dubbio che anche per la Sezione imballaggi valga il principio in base al quale deve essere presentata una comunicazione per ogni unità locale e non possa, invece, essere presentata un’unica dichiarazione d’impresa; l’incertezza su come debbano essere conteggiati gli imballaggi riutilizzati (ammesso che il riutilizzatore ne abbia tenuto la contabilità).
MUD imballaggi (séguito) La comunicazione annuale degli imballaggi è espressamente prevista “per garantire il controllo del raggiungimento degli obiettivi di recupero e di riciclaggio”, ossia per poter verificare se, nei termini fissati, si saranno raggiunte determinate percentuali di recupero per i rifiuti di imballaggio prodotti in Italia. Tale dichiarazione, pertanto, nel suo complesso (ed in particolare le Schede materiali e tipologie), a differenza di quella relativa ai rifiuti, non ha lo scopo di accertare anche la movimentazione (e quindi la localizzazione) nel territorio di detti imballaggi, ma solo quello di conoscerne la quantità immessa nel mercato nazionale e che, essendovi rimasta, prima o poi è divenuta (o diverrà) rifiuto.
MUD imballaggi (séguito) imballaggi prodotti (compresi quelli “autoprodotti”) + imballaggi importati – imballaggi esportati = stima dei rifiuti di imballaggio prodotti in Italia Pertanto è
MUD imballaggi (séguito) essendo richiesto ai produttori e agli “autoproduttori” di comunicare non tutti gli imballaggi che hanno prodotto, ma solo quelli che hanno immesso sul mercato nazionale, da sommarsi con quelli di importazione, gli esportatori tenuti alla compilazione della Scheda materiali e della Scheda tipologie sono solo coloro che hanno esportato imballaggi vuoti o pieni dopo averli acquistati da terzi (come imballaggi o merci imballate) in Italia. Se così non fosse, verrebbero conteggiati in detrazione degli imballaggi che nessuno ha dichiarato. Per la medesima ragione appare del tutto inutile che chi ha importato imballaggi vuoti e poi li ha esportati pieni li dichiari: sarebbe una dichiarazione che si auto-annulla.
MUD imballaggi (séguito) non essendo richiesta (né avrebbe alcuna ragione di essere richiesta) alcuna indicazione in ordine alla distribuzione sul territorio degli imballaggi immessi sul mercato nazionale, risulta di fatto del tutto indifferente che i produttori e gli importatori titolari di più unità locali presentino una dichiarazione per ciascuna di esse, oppure un’unica dichiarazione riassuntiva.
MUD imballaggi (séguito) Per la comunicazione degli imballaggi riutilizzati (ammesso che il riutilizzatore ne abbia tenuto la contabilità), ogni singolo imballaggio deve essere conteggiato una volta sola anche se lo stesso è stato riutilizzato più volte nel corso dell’anno di riferimento, oppure deve essere riconteggiato ogni volta?
MUD imballaggi (séguito) Premesso: che la Scheda riutilizzo riguarda soggetti annoverati tra gli utilizzatori di cui all’art. 35, lettera r), del d.lgs. n. 22/97; che i dati da riportare sono riferiti solo agli imballaggi riutilizzati secondo la definizione di riutilizzo di cui all’art. 35, lettera h), del d.lgs. n. 22/97; che per gli utilizzatori di imballaggi le relative comunicazioni possono essere presentate (non è dato di sapere come) dalle rispettive associazioni di categoria; che gli utilizzatori che abbiano aderito al CONAI sarebbero comunque esentati dalla comunicazione, dovendo la stessa essere presentata (non si sa come) “dal soggetto che effettua la gestione dei rifiuti di imballaggio”;
MUD imballaggi (séguito) e prescindendo da ogni considerazione in ordine alla producibilità del dato, da parte di coloro che sarebbero chiamati a fornirlo, ed alla utilità (od utilizzabilità) dello stesso, si ha ragione di ritenere che gli imballaggi riutilizzati dovrebbero essere riconteggiati ad ogni riutilizzo. Invero, anche il riutilizzatore più diligente in molti casi (anzi praticamente in tutte le ipotesi più significative) non ha modo di sapere se gli imballaggi che ha riutilizzato siano stati sempre gli stessi; potrebbe eventualmente al massimo sapere solo quante volte ha utilizzato imballaggi già usati.