Formazione come sviluppo delle competenze Stefano Mariotti.

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Transcript della presentazione:

Formazione come sviluppo delle competenze Stefano Mariotti

Obiettivo della formazione è… …lo sviluppo di competenze relative ad una figura professionale Le figure professionali sono elencate nel Repertorio dellofferta formativa di Istruzione e Formazione professionale di secondo ciclo della Regione Lombardia (cfr.)Repertorio dellofferta formativa di Istruzione e Formazione professionale di secondo ciclo della Regione Lombardia Il Repertorio prevede, per ogni figura professionale, una descrizione della figura e degli OSA – Obiettivi Specifici di Apprendimento – articolati in competenze tecnico professionali, articolate in abilità minime e conoscenze essenziali) (cfr.)OSA – Obiettivi Specifici di Apprendimento Le competenze di base (linguistica, matematico-scientifica e storico-socio-economica) sono le stesse per tutte le figure professionali e sono comprensive delle competenze dellObbligo di istruzione (DM 139/2007) (cfr.)competenze di base

Formare le competenze implica uscire dalla logica disciplinarista, perché… ogni competenza non è univocamente riconducibile ad ununica disciplina gli insegnamenti (le discipline) sono risorse da organizzare ai fini della formazione unitaria delle competenze

Es. la competenza Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo (Obbligo di Istruzione) è oggetto di formazione, oltre che di italiano e di inglese (e di altri insegnamenti dellarea di base come diritto, economia, storia e geografia), anche di insegnamenti dellarea tecnico professionale, perché questa competenza è un aspetto importante della professionalità di qualsiasi operatore che abbia a che fare con manuali tecnici (es. elettrico, meccanico, grafico, ecc.) o con le istruzioni per luso di prodotti particolarmente delicati (es. agricolo, acconciatore) o con procedure di lavoro aziendali (es. servizi di vendita, amministrativo-segretariale) o con testi da consultare (es. operatore della ristorazione – ricettari)

Il primo passo della progettazione formativa consiste quindi nel prevedere – muovendosi allindietro, un po con un passo da gambero – una distribuzione nel corso del triennio degli apprendimenti (competenze, abilità e conoscenze) a partire dal risultato finale: le competenze da acquisire Poiché le competenze tecnico professionali e le competenze di base non sono mondi separati (noi viviamo e lavoriamo usandole costantemente entrambe in modo integrato), anche la formazione deve sempre tenere strettamente correlate la dimensione professionale e la dimensione culturale, perché… …non formiamo operatori stupidi, ma lavoratori consapevoli della realtà in cui operano e cittadini del mondo.

Questo vuol dire che… …non si formano prima le competenze di base (biennio) e poi le competenze tecnico professionali (terzo anno), ma che entrambe vanno sviluppate insieme sin dallinizio del percorso …i docenti devono lavorare in équipe per sviluppare insieme il profilo professionale (che è il punto comune di arrivo di tutti i docenti, anche di quelli delle aree di base) e gli OSA …i setting per lapprendimento delle competenze non si limitano allaula e al laboratorio, ma devono prevedere anche la formazione in azienda (alternanza scuola-lavoro)

La metodologia di fondo è la personalizzazione; essa consiste nelladattare e flessibilizzare il percorso formativo, a partire dalla conoscenza del gruppo classe e delle sue caratteristiche (sia dei singoli allievi che delle relazioni interne al gruppo) Personalizzare vuol dire… …differenziare il percorso per sottogruppi di allievi (es. chi ha bisogno di recuperare e chi ha possibilità di potenziare ed eccellere) o per target specifici portatori di bisogni speciali (es. portatori di handicap, di DSA, di svantaggi sociali, stranieri non alfabetizzati, ecc.) …modificando tempi (stessi obiettivi in tempi diversi), contenuti (stessi obiettivi ma con contenuti differenziati, es. più semplici, ma anche più complessi) e modalità (es. un utilizzo più forte dellalternanza) del percorso

Personalizzazione implica flessibilità… …del calendario e dellorario (non per forza tutti fanno le stesse cose in tutti i momenti) …del gruppo classe (non per forza tutti sono sempre insieme: creazione di sottogruppi per livelli di apprendimento, classi aperte, gruppi di lavoro pomeridiani, ecc.)