RIFLESSIONI SU MODELLI CULTURALI DELLA VIRILITA’

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RIFLESSIONI SU MODELLI CULTURALI DELLA VIRILITA’ Rivisitazione del concetto di cura dal punto di vista maschile D. De Salvo – Università di Messina

PERCHÉ TRATTARE QUESTO TEMA “L’attenzione è sulle donne. Le dimensioni sociali e culturali del maschile vengono spesso trattate in maniera implicita, piuttosto che esplicita. Inoltre, buona parte della ricerca è non soltanto sulle donne, ma è anche fatta da donne e, in un certo senso, per le donne” Judith Shapiro

DALLA RICERCA ANTROPOLOGICA E’ EMERSO CHE: in quasi tutte le culture viene sviluppato un concetto di virilità; la virilità è una specifica categoria che richiede prestazioni particolari, pertanto è anche oggetto di ansia; l’ideale virile non ha un’origine esclusivamente psichica, ma è un ideale determinato dalla cultura, al quale gli uomini devono conformarsi, che lo trovino o meno psicologicamente congeniale.

Cosa interviene nell’identità di genere: COMPONENTE CULTURALE (bisogno di conformità culturale e approvazione sociale) COMPONENTE PSICOLOGICA (conflitti psichici del soggetto) COMPORTAMENTO INDIVIDUALE (compromesso tra le due pressioni)

Per i ragazzi… ...la prova di virilità! La virilità è diversa dalla semplice mascolinità anatomica. Non si tratta di una condizione naturale che si rivela spontaneamente grazie alla maturazione biologica, ma è uno stato precario e artificiale che i ragazzi devono conquistare a dispetto delle circostanze avverse. Il fatto che la virilità sia una soglia critica, che i ragazzi devono superare attraverso prove, è comune a tutte le culture, da quelle dedite alla caccia e alla pesca, a quelle agricole, fino alle raffinate comunità urbane, in ogni continente e ambiente di vita.

PROVE DI VIRILITA’: una rassegna L’ISOLA DI TRUCK (piccolo atollo nel Pacifico) Pescatori instancabili, gli abitanti di Truck, per dimostrare la loro virilità, sfidano il fato compiendo spedizioni di pesca con piccole canoe e con la fiocina in acque infestate dagli squali. Chi si sottrae a queste prove viene irriso dai compagni che lo chiamano effeminato e puerile. Inoltre bevono, fanno a risse e si dedicano alla conquista delle donne. L’ISOLA DI KALYMNOS (nel mar Egeo) La popolazione è dedita alla pesca commerciale di spugna. Gli uomini si immergono nelle acque più profonde in apnea, senza respiratori. Le immersioni sono una scommessa con la vita, molti sono colpiti da embolia. Ma non importa: esibendo indifferenza verso la morte hanno dato prova della propria venerata virilità. I giovani che prendono precauzioni immergendosi vengono irrisi.

IN AFRICA AFRICA ORIENTALE ETIOPIA Tra i Masai, i Rendille o i Jie, i ragazzi vengono allontanati dalle loro madri e sottoposti, all’inizio dell’adolescenza, a cruenti riti di circoncisione grazie ai quali divengono veri uomini. Si devono sottomettere alla lama senza trasalire. Se un ragazzo grida o fa una smorfia, la vergogna ricadrà su di lui e sarà considerato procreatore di deboli. ETIOPIA Tra gli Amhara, i giovani vengono costretti a competere tra loro nella sopportazione della fustigazione, durante delle cerimonie a cui devono partecipare tutti gli adolescenti di sesso maschile e di sana costituzione. Qualsiasi segno di debolezza viene deriso e schernito. Inoltre la prima notte di nozze devono dare prova della propria potenza sessuale esponendo un lenzuolo macchiato di sangue

TRA I POPOLI PACIFICI I BOSCIMANI KUNG I FOX DELLO IOWA (popolo dell’Africa sud-occid.) Questi non-violenti boscimani, che non hanno mai conosciuto la guerra e non possiedono armi, che apprezzano la gentilezza e la cooperazione, hanno una prova di virilità che sottopone i ragazzi a dare la caccia ad un’antilope e ucciderla: un atto che richiede coraggio e forza. I FOX DELLO IOWA (nel Nord America indiano) Presso la tribù non-violenta dei Fox “essere uomo” non è un’impresa facile. Legato ad esigenti standard di successo nelle questioni tribali e nelle attività economiche, l’effettivo status virile viene chiamato “Il Grande Irrealizzabile” e ad esso può accedere solo una piccola elite costituita dai più dotati.

E IN OCCIDENTE? INGHILTERRA Dimostrazioni di resistenza, nei college, alle prove imposte dagli anziani STATI UNITI Prove di indipendenza, nei boy scouts, di forza e resistenza nei marines e nei cowboy ITALIA SPAGNA Prove di resistenza, durante il servizio militare, e di forza e coraggio alle azioni imposte dai nonni

I MODELLI DIFFUSI PERCIO’: Detective privati Gangster italo-americani Eroi di film western soldatini Rambo Big Jim

MA DA DOVE DERIVANO I CODICI DELLA VIRILITA’? Non sono arbitrari, ma costituiscono risposte adattive all’ambiente sociale Più duro è l’ambiente e più scarse le risorse, maggiormente si impone la virilità Per sopravvivere, le società devono far fronte a 2 esigenze: la produzione e la riproduzione (necessita economiche e procreazione); Nella maggior parte delle società le donne assolvono al ruolo della riproduzione, l’uomo a quello di produzione e di difesa.

QUALI SONO I CARATTERI DELLA MASCOLINITA’? Da quanto detto sembrerebbe che la mascolinità si definisca per i caratteri di: Materialismo Egocentrismo Dominazione Forza Egoismo Ciò non è del tutto vero: le ideologie virili includono sempre un criterio di GENEROSITÀ ALTRUISTICA, che si spinge fino al Sacrificio

INFATTI : Ovunque i “veri” uomini sono coloro che offrono più di quello che ricevono, coloro che sono al servizio degli altri. Spesso i non-uomini sono coloro che vengono accusati di essere avari o improduttivi. Quindi anche quello di virilità è un concetto che ha a che fare con l’idea di servizio, se lo interpretiamo come offerta, sovvenzione e interesse per gli altri

SI PUÒ PARLARE ANCHE PER GLI UOMINI DI ATTIVITA’ DI “CURA”? L’offerta maschile è poco appariscente e oscura È meno diretta, meno immediata e più legata a fatti esterni “L’altro” è la società nel suo complesso Gli uomini “nutrono” la società versando sangue, sudore e sperma L’offerta femminile è visibile e chiara E’ più diretta, agisce su problemi concreti all’interno della famiglia “L’altro” è una persona specifica Le donne nutrono direttamente con il proprio corpo, il proprio latte, il proprio amore

E ANCORA… Portano a casa il cibo per il bambino e la madre Vanno a morire, se necessario, in luoghi lontani per offrire un rifugio sicuro alla propria gente Per essere tenero, l’uomo deve essere duro per tenere lontano i nemici Per essere generoso, deve essere abbastanza egoista da accumulare beni Per essere gentile, deve prima essere forte, persino senza pietà, nel combattere contro i nemici Per amare, deve essere abbastanza aggressivo da riuscire a corteggiare, sedurre e conquistare una moglie

COME SI È GIUNTI, DA QUESTA SEMPLICE DIVISIONE DEI COMPITI TRA UOMO E DONNA, ALLA DETERMINAZIONE DI RAPPORTI BASATI SULLA DICOTOMIA DOMINAZIONE/SOTTOMISSIONE?

E ADESSO CHE NON CI SONO PIÙ ANIMALI DA CACCIARE E DA CUI DIFENDERSI? Cosa significa essere virili? E’ possibile reinventare nuovi modi per essere “veri uomini”? Siamo pronti a disfarci di questa mascolinità? Possiamo essere tutti dei giocosi Peter Pan e dedicarci alla nostra “sensibilità”, ad un altro tipo di “cura”? La società in cui viviamo esige ruoli virili aggressivi?

COSA SIGNIFICA PER I NOSTRI RAGAZZI OGGI ESSERE UOMINI? Cosa si aspetta da loro la società? Con quali stereotipi crescono? In una società di servizi, come quella attuale, dove non c’è la netta distinzione tra lavori di forza fisica e lavori leggeri, ma tutto si svolge per la maggior parte su capacità intellettive, ha senso fare la distinzione tra lavori appropriati al sesso (categoria del sex-appropriate)? I nostri ragazzi sono liberi di crescere ed esprimersi secondo le loro inclinazioni o sono ancora soggetti ad una “prova della virilità” che ne condiziona comportamenti e modi di fare?