Diritto dell’UE Progredito Prof. Massimiliano Montini Mercato Unico Europeo: Il diritto della concorrenza (II) Lezione 15, 5/12/2013
Abuso di posizione dominante In base all’ Art. 102 TFUE ‘é incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo’
Le condizioni per l’applicazione del divieto Le condizioni per l’applicazione del divieto sono: 1) il pregiudizio al commercio tra Stati membri 2) lo sfruttamento abusivo di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo
La posizione dominante: nozione La nozione di posizione dominante non è definita dal Trattato, ma è stata precisata dalla Corte di Giustizia Essa si identifica con la posizione di potenza economica che consente all’impresa di ostacolare, per un consistente periodo di tempo, il permanere di una concorrenza effettiva nel mercato preso in considerazione e di tenere comportamenti non condizionati da quelli di concorrenti e clienti, nonchè dai consumatori (caso United Brands) La posizione dominante va distinta da quella di monopolio e oligopolio
Il mercato rilevante La posizione dominante dell’impresa va determinata in base al c.d. mercato rilevante Il mercato rilevante ha due dimensioni: mercato geografico rilevante: l’area in cui le imprese interessate operano ed in cui le condizioni della concorrenza sono sufficientemente omogenee e tali da distinguerle dalle aree geografiche contigue (caso United Brands) mercato rilevante del prodotto: comprende tutti i beni o servizi che possono considerarsi all’esito di adeguata analisi economica, che possono considerarsi sostituibili dal consumatore, in ragione delle loro caratteristiche, dei prezzi e dell’uso a cui sono destinati (caso United Brands)
Il mercato geografico rilevante La determinazione del mercato geografico rilevante comporta l’individuazione delle fonti di approvvigionamento delle imprese, della natura e delle caratteristiche dei prodotti o servizi interessati, dell’esistenza di barriere all’entrata, delle preferenze dei consumatori, e di altri eventuali elementi che differenzino una certa area geografica Costituiscono una parte sostanziale del mercato sia un intero mercato nazionale di uno Stato membro, sia un’area più ristretta di rilevanza europea (es. il porto di Genova)
Il mercato rilevante del prodotto La determinazione del mercato rilevante del prodotto: si basa sull’utilizzo dei criteri della sostituibilità dal lato della domanda e della sostituibilità dal lato dell’offerta. Il mercato rilevante del prodotto deve essere quindi determinato con riferimento non solo a beni o servizi identici, ma a beni o servizi equivalenti, tenendo conto delle loro proprietà dei prezzi dell’uso e delle tendenze dei consumatori Es.: nel caso United Brands il mercato delle banane è stato considerato un mercato a sé stante rispetto al resto del mercato della frutta fresca, a causa del basso grado di sostituibilità della banana e degli altri tipi di frutta
Lo sfruttamento abusivo: nozione (I) Lo sfruttamento abusivo (‘abuso’) va riferito all’impresa in posizione dominante che, utilizzando metodi diversi da quelli propri di una normale politica concorrenziale, fondata sul merito e sulla qualità delle prestazioni, incide sulla struttura del mercato e ne riduce il livello di concorrenzialità a proprio vantaggio (caso Hoffman La Roche) In alcuni casi la Corte di Giustizia ha rilevato che l’abuso può anche conseguire dal semplice consolidarsi di una posizione dominante, attraverso una concentrazione di imprese al punto da creare un ostacolo oggettivo alla concorrenza (caso Continental Can)
Lo sfruttamento abusivo: nozione (II) Lo sfruttamento abusivo può consistere in una pratica escludente, che mira ad eliminare dal mercato le imprese concorrenti arrecando un pregiudizio indiretto ai consumatori, oppure in una pratica di sfruttamento, consistente in una politica commerciale che reca un pregiudizio diretto ai consumatori L’abuso di posizione dominante può esplicare i suoi effetti anche su un mercato diverso da quello dominato, ma collegato ad esso (caso Aéroports de Paris)
Ipotesi tipizzate di pratiche abusive L’art 102(2) TFUE prevede alcune ipotesi tipiche di pratiche abusive, che possono consistere: a) nell'imporre direttamente od indirettamente prezzi d'acquisto, di vendita od altre condizioni di transazione non eque; b) nel limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico, a danno dei consumatori; c) nell'applicare nei rapporti commerciali con gli altri contraenti condizioni dissimili per prestazioni equivalenti, determinando così per questi ultimi uno svantaggio per la concorrenza; d) nel subordinare la conclusione di contratti all'accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari, che, per loro natura o secondo gli usi commerciali, non abbiano alcun nesso con l'oggetto dei contratti stessi.
Applicazione cumulativa degli artt. 101 e 102 TFUE La Corte di Giustizia ha chiarito che le disposizioni degli artt. 101 e 102 possono essere oggetto di applicazione cumulativa Il comportamento di una o più imprese può quindi configurare allo stesso tempo la violazione di entrambi i divieti, purché sussistano le condizioni di applicazione di entrambe le norme
Poteri sanzionatori della Commissione Il Regolamento 1/2003 precisa i poteri di intervento e sanzionatori della Commissione Tali poteri includono 4 tipi di decisione: Cessazione ed eliminazione dell’infrazione (art. 7, Reg. 1/2003); Misure cautelari (art. 8, Reg. 1/2003) Impegni (art. 9, Reg. 1/2003) Constatazione di inapplicabilità (art.10, Reg. 1/2003)
Controllo sulle concentrazioni Le concentrazioni di imprese sono controllate dal diritto dell’Unione Europea in quanto possono incidere in maniera rilevante sul funzionamento del mercato interno La normativa di riferimento è costituita dal Regolamento 139/2004 (ex Reg. 4064/89) La Commissione ha una competenza esclusiva sulla valutazione preventiva della ammissibilità di concentrazioni di rilevanza europea