IL CURRICOLO VERTICALE

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IL CURRICOLO VERTICALE I.c. “Collodi-Marini” ESPRIME l’identità della scuola e le scelte della sua comunità professionale ORIENTA al successo scolastico e formativo, attivando capacità di costruzione e realizzazione di un progetto di vita personale. FISSA i punti di riferimento del progetto educativo/didattico che in continuità, dai 3 ai 14 anni, ci si propone di realizzare IL CURRICOLO VERTICALE INDIVIDUA Strategie e Modalità Dell’I/A e Criteri per la Valutazione, l’Osservazione, la Certificazione GARANTISCE ad ogni alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo TRAE FONDAMENTO dal testo delle Indicazioni Nazionali 2012 che definisce gli obiettivi generali di apprendimento relativi ai traguardi di competenza per disciplina E’ ATTENTO AI PROCESSI INCLUSIVI intendendo la scuola come luogo di integrazione, dove le differenze, tutte le differenze, non vengono semplicemente accolte, ma valorizzate come risorse per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo SI BASA sul concetto di cittadinanza correlato alle otto competenze chiave da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria (D.M.22/08/07 – All. 2)

… ESPRIME l’identità della scuola e le scelte della sua comunità professionale Curricolo Come Finalità Obiettivi Competenze Campi di esperienza, Discipline, Obiettivi di apprendimento conoscenze abilità Cosa Apprendimento (anche ludico), ricerca-azione, processi di insegnamento, tecniche didattiche , procedure organizzative, valutazione, orientamento

… Fissa i punti di riferimento del progetto educativo/didattico che, in continuità, ci si propone di realizzare L’Istituto Comprensivo, che unisce nello stesso contesto organizzativo la Scuola dell’Infanzia, la Primaria e la Secondaria di I grado di uno stesso territorio, fornisce lo sfondo integratore naturale per la definizione del curricolo verticale e per l’attenzione crescente verso una lettura qualitativa dei processi di insegnamento/apprendimento. Nei tre ordini di scuola, dai tre ai quattordici anni, partendo dalla dimensione cognitiva per includere gli aspetti sociali, affettivi e motivazionali, in un percorso di reciproca relazione, il processo di apprendimento è costruito attraverso un percorso a spirale di crescente complessità, nel rispetto del grado di maturità e della crescita intellettuale degli alunni. (Indicazioni nazionali 2012) (Rif. Competenze chiave di cittadinanza; Traguardi per lo sviluppo delle competenze; Obiettivi di apprendimento e Contenuti specifici per ogni annualità). La scuola fornisce gli strumenti per “apprendere ad apprendere”, finalizzando tutte le sue attività alla promozione del successo formativo; è così che si permette ad ogni alunno di conseguire, lungo un percorso coerente e progressivo, una sempre più adeguata capacità di padroneggiare il suo apprendimento, e diventare competente “cioè consapevole delle proprie risorse e capace di riprodurre, anche fuori dal contesto scolastico, le condizioni positive che motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei problemi”. (da: P.BOSCOLO : “Continuità, apprendimenti e competenze in un curricolo verticale”)

ad ogni alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo … Garantisce ad ogni alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo Gli ultimi decenni hanno visto un radicale cambiamento nella vita scolastica: le novità tecnologiche hanno permesso lo sviluppo di strumenti, tecniche e strategie del tutto nuove e, con esse, la predisposizione di ambienti di apprendimento, diversi e flessibili. D’’altro canto il processo di globalizzazione, insieme ai crescenti flussi migratori, ha determinato un’’utenza scolastica eterogenea, portatrice di culture e valori molto differenziati. La scuola è chiamata ad interpretare tutto ciò, a diventare laboratorio di formazione, contesto in cui più che trasmettere conoscenze si crei supporto verso la formazione di una cittadinanza attiva. Clima positivo che produce apprendimento: questa la chiave di lettura della progettualità del nostro Istituto. L’’ambiente scolastico viene inteso, di conseguenza, come un contesto di attività intenzionalmente predisposto nel quale il docente organizza il suo insegnamento affinché sostenga la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni e atteggiamenti, contribuendo a favorire la loro maturazione in competenze. Gli alunni hanno modo, così, di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo, emotivo, interpersonale e sociale, mobilitando tutte le proprie risorse interne; vivono situazioni di apprendimento attive, situate, partecipate in ambienti progressivamente arricchiti (di spazi, tempi, attività..) che possano aiutare ciascun allievo a raggiungere il proprio personale successo formativo.

…Trae Fondamento dal testo delle Indicazioni Nazionali 2012 Il Curricolo mette al centro i soggetti del processo di apprendimento, le loro esigenze e le loro peculiarità, valorizzando le esperienze formative precedenti e la motivazione che nasce dal loro bisogno di conoscere la realtà. Nel pieno rispetto delle fasi di sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo degli alunni, esso diventa il percorso che la scuola, all’interno del suo Piano dell’offerta formativa, progetta e segue nelle sue articolazioni (Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado) per il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e delle competenze specifiche relative alle varie discipline, in un orizzonte di valori che orientino il cammino di chi apprende, all’interno della società in cui vive. Fermo restando il riferimento al Profilo delle competenze  che l’alunno deve aver acquisito al termine della scuola del Primo Ciclo e l’intento di costruire una continuità educativa, in collaborazione e sinergia con la famiglia e il territorio di riferimento, il curricolo indica, per ogni singola disciplina, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi delle competenze (al termine del grado di scuola). Lo sguardo deve procedere sia in verticale, per comprendere l’articolazione del percorso, sia in orizzontale, tra le varie discipline, per evitare la frammentazione dei saperi Obiettivi di apprendimento Riferimenti normativi

RIFERIMENTI NORMATIVI 1997 (Documento di sintesi-maggio 1997- a cura del coordinatore, prof. Roberto Maragliano) 1998 "Contenuti fondamentali per la formazione di base" DPR 275/99 “Regolamento sull'autonomia scolastica” L. 30/2000 “Riordino dei cicli dell'istruzione” Sett. 2000 Autonomia scolastica (“indicazioni per il curricolo”da emanare successivamente) D.M. 28/02/2001 “Indirizzi per l'attuazione del curricolo”(scuola dell’Infanzia e scuola di base) L. 53/2003 “Delega al governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”. D.L. 59/2004 “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al 1° ciclo di istruzione” 18/12/2006 “Raccomandazioni del Parlamento europeo: otto competenze chiave per l’apprendimento D.M. 31/7/2007 “Indicazioni per il curricolo e successiva normativa” D.M. 22/8/2007 “Regolamento sull'obbligo di istruzione” (10 anni) C.M. 28/2007 “Certificazione delle competenze” D.M. 9/2010 “Modello di certificato dei saperi e delle competenze al termine dell’obbligo dell’istruzione” (in linea con le indicazioni dell' U.E. sulla trasparenza della certificazione) D.M.5/9/2012 “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del 1° ciclo di istruzione”

RAPPRESENTANO LA FINALITA’ … Si Basa sul concetto di cittadinanza LE OTTO COMPETENZE CHIAVE (“Raccomandazione” del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) SONO METACOMPETENZE RAPPRESENTANO LA FINALITA’ DELL’ISTRUZIONE LE COMPETENZE CHIAVE RAPPRESENTANO UN FATTORE UNIFICANTE DEL CURRICOLO, POICHE’ TUTTI SONO CHIAMATI A PERSEGUIRLE Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

… E’ attento ai processi inclusivi Negli ultimi anni il termine inclusione è entrato prepotentemente nell’immaginario scolastico, sostituendo la parole integrazione e agganciandosi a realtà eterogenee; situazioni difficili di apprendimento che il legislatore ha voluto organizzare con la Direttiva sui BES del 2012 e successivi chiarimenti. Il nostro istituto ha maturato negli anni una consolidata esperienza in materia di inclusione, intesa non soltanto in riferimento agli alunni con disabilità ma, più in generale, a tutte le situazioni di vulnerabilità e “disorientamento” degli studenti. Tali situazioni richiedono, infatti, attenzione particolare e gestione flessibile, capace di adattarsi al singolo contesto, con interventi mirati. Continua

I PRINCIPI CHIAVE DELL’INCLUSIONE Una scuola inclusiva è una scuola diversa che impara da se stessa e promuove il cambiamento e lo sviluppo L'inclusione non vuole dire assicurare un posto in classe. Essere inclusivi richiede uno sforzo continuo che assicuri una partecipazione attiva dell'alunno nell'ambito pedagogico sociale Accettare le diversità La diversità è una Caratteristica essenziale della condizione umana Assicurare la partecipazione attiva L'inclusione è un processo continuo che richiede il supporto di tutti gli interessati Sviluppare pratiche di collaborazione Immaginare una scuola diversa Continua

I bes in sintesi ALTRI BES - Discalculia - Disgrafia - Dislessia Bisogni Educativi Speciali DISABILITA' Legge 104/1992 Svantaggio Socio-conomico Lingua e cultura E' normata dalla legge 104/1992, che sancisce l'integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità, in ottemperanza con l'art. 3 della nostra Costituzione Riguarda tutti quegli alunni che richiedono una “speciale attenzione” per diversità di lingua e cultura, ma anche per difficoltà socio-economico e povertà culturale DSA: Disturbi Specifici dell'Apprendimento ALTRI - Discalculia - Disgrafia - Dislessia - Disortografia Riguarda tutti quegli alunni che, con continuità o per determinati periodi, … “per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali”, richiedono una didattica personalizzata DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Legge 170/2010 I bes in sintesi ADHD : Disturbo dell'attenzione e iperattività FIL: Funzionamento intellettivo limite DCD: Disturbo della coordinazione motoria NVLD: Disturbo dell'apprendimento non verbale Disturbo del linguaggio

…Orienta Educazione e didattica concorrono ad assolvere le funzioni strategiche di orientamento e di accompagnamento nello sviluppo delle nuove generazioni; devono “attrezzare persone” in maniera tale che davanti ad una società complessa e multiforme, siano in grado di perseguire un progetto di vita con capacità di relazione, comunicazione, iniziativa. Persone informate, consapevoli, capaci di essere, pensare e fare in modo creativo e costruttivo, raccogliendo le sfide del futuro. D’altro canto, per il soggetto che apprende, si tratta di attivare un processo di auto-orientamento inteso come capacità di auto-dirigere se stessi nello studio e nel lavoro, di sapersi gestire e monitorare nel processo continuo di evoluzione personale per raggiungere autonomia, adeguata conoscenza di sé, delle proprie caratteristiche, propensioni, potenzialità. Il fine è quello di dotarsi degli strumenti cognitivi ed emotivi necessari per giungere ad una rappresentazione sufficientemente chiara e articolata della realtà riuscendo a rapportarsi ad essa in modo attivo e funzionale. A cura della Commissione Curricolo

… Individua Strategie e Modalità dell’I/A e Criteri per la Valutazione, l’Osservazione, la Certificazione