Secondo il fine (scopo) Aziende di erogazione Aziende di produzione (o imprese) (Approfondimenti su AZIENDE DI EROGAZIONE ) Secondo il fine (scopo) Secondo la divisione Secondo la natura giuridica del soggetto Secondo l’autonomia decisionale Indivise Divise Classificazioni delle aziende Private Pubbliche Dipendenti Indipendenti Gennari Alice & Simoncelli Viola
“AZIENDE DI EROGAZIONE” Le aziende di erogazione o di consumo hanno come scopo il soddisfacimento “diretto” dei bisogni umani attraverso l’impiego della “ricchezza”, che ad esse può pervenire da diverse fonti. Sono esempi di aziende di erogazione la famiglia, lo Stato, le Regioni, i Comuni, le associazioni sportive, i circoli culturali, ecc. Il fine perseguito dalle aziende di erogazione, mediante l’utilizzo di beni e servizi acquistati presso le aziende di produzione (o imprese) e talvolta prodotti dalle stesse aziende di erogazione, è il soddisfacimento “diretto” di: bisogni individuali (la casa, l’abbigliamento, il vitto, ecc.), bisogni collettivi (la difesa, l’ordine interno, la giustizia, ecc.). Le aziende di erogazione possono essere raggruppate e classificate in vario modo: In base al contenuto dell’attività svolta; secondo la fonte da cui provengono le risorse utilizzate; Secondo la natura del soggetto giuridico. INDIETRO
In base al “contenuto dell’attività svolta” in base al contenuto dell’attività svolta, si hanno: AZIENDE DI EROGAZIONE PURA, che sono quelle nelle quali non si svolge alcuna attività di “produzione” (strettamente connessa all’attività di erogazione e della quale il settore erogativo si avvale per trarre direttamente o indirettamente mezzi di consumo). Esse traggono i mezzi da destinare all’attività erogativa dal lavoro e dalle contribuzioni, volontarie o obbligatorie, dei soggetti che fanno parte dell’azienda. Per esempio, sono aziende di erogazione pura le famiglie, che traggono i mezzi necessari esclusivamente dal lavoro svolto da alcuni loro componenti alla dipendenze di altre aziende, e le associazioni culturali, nelle quali i mezzi necessari allo svolgimento dell’attività sono forniti volontariamente dagli associati. AZIENDE DI EROGAZIONE COMPOSTE, che sono organismi economici nei quali, accanto a un’attività erogativa, si riscontra un’attività di ”produzione” strettamente connessa alla prima e della quale il settore erogativo si avvale per trarre direttamente o indirettamente mezzi di consumo. Un esempio di azienda composta è l’azienda agraria gestita dalla famiglia diretto-coltivatrice, nella quale i prodotti ottenuti dalla conduzione del fondo vengono destinati in parte direttamente al consumo interno e in parte al mercato. Appartengono alle “aziende composte” anche tutti quegli istituti privati senza finalità di lucro che costituiscono il variegato sistema del cosiddetto “terzo settore”, ossia le organizzazioni del settore non profit. (per approfondimenti vedi: il mondo non profit) Anche lo Stato, che originariamente poteva ritenersi una pura azienda di consumo, è diventato (con l’espandersi della sua attività in campo economico-produttivo) un’azienda composta. N.B.: PRIMO SETTORE: sistema delle imprese e del mercato. SECONDO SETTORE: lo Stato e l’apparato della Pubblica amministrazione. TERZO SETTORE: “organizzazioni non profit”. QUARTO SETTORE: le famiglie, gruppi amicali e informali.
In base alla “fonte delle risorse” Secondo la fonte delle risorse da destinare al conseguimento delle finalità istituzionali le “aziende di erogazione” possono distinguersi in: CORPORAZIONI. Le corporazioni hanno il loro fondamento in una pluralità di persone che si associano per il conseguimento di finalità comuni, traendo i mezzi necessari per svolgere l’attività erogativa da contribuzioni volontarie o da contribuzioni obbligatorie degli associati. Nelle corporazioni si fissano dapprima realistici programmi di spesa (che definiscono il livello dei servizi e delle prestazioni da fornire) e poi si reperiscono i mezzi per farvi fronte, ricorrendo alle contribuzioni volontarie o obbligatorie degli associati. FONDAZIONI. Le fondazioni traggono origine e si fondano su un complesso di beni, ossia su un “patrimonio” i cui frutti sono destinati, per volontà del soggetto o dei soggetti che lo hanno costituito, al raggiungimento di certe finalità, solitamente di natura benefica, assistenziale, scientifica, artistica, ecc. I beni che formano il “patrimonio” delle fondazioni provengono generalmente da donazioni o lasciti che una o più persone hanno destinato stabilmente al conseguimento di particolari scopi. Nelle fondazioni l’attività erogativa è programmata in funzione dei flussi di entrate di cui il patrimonio consentirà di disporre.
In base “natura del soggetto giuridico” Secondo la natura del soggetto giuridico, le aziende di erogazione possono essere distinte in: PUBBLICHE. Le aziende di erogazioni pubbliche sono quelle il cui “soggetto giuridico” è una persona giuridica pubblica, ossia un Ente che persegue finalità di “pubblico interesse”. Queste aziende si suddividono nei seguenti gruppi fondamentali: gli Enti territoriali, cui appartengono lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, cioè gli enti che svolgono un’attività per il soddisfacimento dei bisogni collettivi di determinate comunità di cittadini di un certo ambito territoriale. gli Enti istituzionali, come le Camere di Commercio, l’INPS, l’INAIL, ecc. la cui attività è volta a soddisfare particolari bisogni di determinate categorie di persone. le Fondazioni e Associazioni pubbliche. PRIVATE. Le aziende di erogazione private sono quelle il cui “soggetto giuridico” è un Ente privato, ossia una persona fisica, oppure una persona giuridica o un’associazione con finalità private. Nell’ambito di queste aziende possiamo distinguere: Le aziende familiari, nelle quali i mezzi da impiegare nei processi erogativi sono costituiti dai redditi di lavoro dei componenti il nucleo familiare o dalle rendite di un patrimonio fruttifero (terreni, fabbricati, titoli, ecc.). Le associazioni private, formate da una pluralità di persone che si uniscono per il soddisfacimento dei bisogni comuni o per la tutela di particolari interessi comuni (associazioni culturali, sindacali, sportive, religiose, circoli ricreativi, ecc.). Le fondazioni private.
AZIENDE DI PRODUZIONE o IMPRESE (fine indiretto): Secondo IL FINE AZIENDE DI EROGAZIONE o AZIENDE DI CONSUMO (fine diretto): hanno come scopo principale il soddisfacimento diretto dei bisogni umani dei componenti l’azienda. Sono esempi significativi la famiglia, lo Stato e gli Enti non profit (gli “Enti non profit” si differenziano dalle altre aziende di erogazione perché mirano all’appagamento delle esigenze di soggetti esterni all’ente, o all’intera società). AZIENDE DI PRODUZIONE o IMPRESE (fine indiretto): producono beni e servizi per il mercato, avendo come obiettivo il conseguimento del profitto (denominato anche utile, guadagno o lucro).
operano in una sola sede. secondo LA DIVISIONE Aziende INDIVISE: operano in una sola sede. Aziende DIVISE: operano in più sedi, attraverso diverse sezioni (sedi, filiali, succursali, ecc.) dotate di una certa autonomia, ma coordinate fra di loro in quanto sono parte di un unico sistema aziendale (esempi: le grandi industrie, le catene di supermercati, le banche, ecc.). Oltre alla divisione in senso geografico-territoriale, vi sono anche aziende divise in senso funzionale, cioè per rami di attività.
secondo la NATURA GIURIDICA DEL SOGGETTO Aziende PRIVATE hanno un “soggetto giuridico” privato. Le aziende private possono appartenere sia al settore “profit oriented” (es. impresa) sia al settore “non profit” (es. famiglia). Le aziende private profit oriented possono essere: aziende individuali (un proprietario), aziende collettive (più proprietari: cioè società). Aziende PUBBLICHE sono quelle che hanno “soggetto giuridico” pubblico, corrispondente ad una persona giuridica pubblica. Ne sono esempi significativi gli Enti territoriali (lo Stato, le regioni, le province, i comuni) egli Enti pubblici istituzionali (INPS, CCIAA): tutti appartenenti al settore “non profit”. Svolgono un’attività di pubblico interesse.
Aziende INDIPENDENTI: secondo L’AUTONOMIA DECISIONALE Aziende INDIPENDENTI: tali aziende hanno libera autonomia decisionale perché non dipendono da nessun’altra azienda. Aziende DIPENDENTI: tali aziende non hanno libera autonomia decisionale perché operano in base alle direttive di un’altra azienda (controllante), la quale possiede una parte rilevante del capitale della controllata oppure in conseguenza di particolari vincoli.