Lezione 16. LA CRISI ATTUALE E LE PROSPETTIVE DELLO SVILUPPO: DEBITO PUBBLICO E CRESCITA Corso di Economia dello Sviluppo Internazionale Lezione 16. LA.

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Lezione 16. LA CRISI ATTUALE E LE PROSPETTIVE DELLO SVILUPPO: DEBITO PUBBLICO E CRESCITA Corso di Economia dello Sviluppo Internazionale Lezione 16. LA CRISI ATTUALE E LE PROSPETTIVE DELLO SVILUPPO: DEBITO PUBBLICO E CRESCITA Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche

Il dibattito accademico Il dibattito recente si sviluppa sulla relazione tra consolidamento fiscale e crescita del reddito o del prodotto - A. Alesina and S. Ardagna (2009), "Large Changes in Fiscal Policy: Taxes Versus Spending", NBER Working Paper No NBER Working Paper No C. Reinhart and K. Rogoff (2010), Growth in a Time of Debt NBER Working Paper No NBER Working Paper No A. Alesina, C. Favero, and F. Giavazzi, "The Output Effect of Fiscal Consolidations", NBER Working Paper No NBER Working Paper No C. Reinhart, V. Reinhart, K. Rogoff (2012), "Debt Overhangs: Past and Present", NBER Working Paper No NBER Working Paper No A. Alesina and S. Ardagna (2013), "The design of fiscal adjustments", NBER Working Paper No NBER Working Paper No

Il dibattito accademico AA (2009): una contrazione della spesa pubblica può influire positivamente sulla crescita del PIL RR (2010): vi è una relazione causale tra debito pubblico troppo alto e bassa crescita AFG (2012): l'effetto dei consolidamenti dipende dal loro disegno: quando sono basati su tagli della spesa hanno un effetto meno recessivo di quando sono basati su prelievo fiscale RRR (2012): alto debito pubblico induce di per sé una crescita minore di almeno l'1% di quello che potrebbe essere (e non solo via tassi di interesse) AA (2013): confermano che in linea con la letteratura gli aggiustamenti fiscali basati su tagli della spesa sono più duraturi, più efficaci di quelli basati su prelievo fiscale e che in certi casi tagli della spesa inducono crescita e non recessione (expansionary fiscal adjustments are possible)

Il dibattito accademico Tuttavia: - limpatto delle politiche restrittive era stato calcolato usando un moltiplicatore sbagliato e dunque tutte le previsioni sullandamento del PIL erano state sovrastimate. - limpianto teorico fornito dai vari paper che rigettavano il ruolo della spesa pubblica e tutto il contributo keynesiano alla macroeconomia si rivelava clamorosamente fallato. - A parte il famoso errore di Excel nellarticolo di Reinhart e Rogoff, i problemi di fondo sono ben altri: dati inseriti e/o esclusi ad arte, pesi dei dati quantomeno dubbiosi, relazioni di causalità invertite. In entrambi i casi (AA e RR) si tratta di una evidenza empirica scadente spacciata come incontrovertibile, ed usata poi politicamente per imporre un certo tipo di politiche pubbliche.

Il dibattito accademico La maggior parte delle critiche si sono sviluppate su profili squisitamente tecnici e scientifici, ma altre si sono spinte ben oltre. In particolare: Krugman ha fondamentalmente accusato gli economisti pro- austerity di disonestà intellettuale (vedi ad es. 1, 2). Niall Ferguson, storico di Harvard, ha poi accusato Krugman di essere eccessivamente maleducato (tra le altre cose...)12 Dopo gli errori, se così possiamo chiamarli, di AA e RR, si sono aggiunte marchiane imprecisioni dello stesso Ferguson, incapace nei suoi articoli sul Wall Street Journal di distinguere tra PIL ed entrate fiscali.

Il dibattito accademico Rogoff è tornato alla carica dichiarando un successo la politica di austerity britannica – con leconomia ora tornata ad una timida crescita dopo tre anni di recessione – in base ad un bizzarro sillogismo secondo cui avendo il Regno Unito fatto default negli anni 30 (ed avendo richiesto laiuto dellIMF per due volte nel secondo dopo guerra), i mercati non riponevano abbastanza fiducia nel debito inglese. Lausterity avrebbe dunque ristabilito la fiducia dei mercati ed evitato una deriva greca.

Come guardare alla relazione debito pubblico-crescita

Questo è il modo accurato di guardare alla relazione. Tra i G-7, dopo la guerra mondiale, la correlazione tra alto debito e bassa crescita è in realtà "viziata" da a) esperienza recente di Italia e Giappone dove la bassa crescita è preceduta da alto debito; b) l'alto debito della UK dopo la guerra, quando la crescita della UK non aumentò al diminuire del debito; c) il basso debito dei paesi ex fascisti dopo la guerra, sono rapidamente cresciuti nei primi venti anni

Come guardare alla relazione debito pubblico-crescita

Questo è il modo non accurato (grafico di Owen Zidar): a) paesi con un rapporto debito-PIL sopra il 90% hanno crescita più bassa dei paesi con rapporto minore, ma non è vero che vi sia un "baratro" al 90% oltre il quale si cade (questo non è il messaggio da dare ai policy makers) b) guardiamolo così: vi sembra che ci sia una "soglia", un livello del baratro (90%) oltre il quale si cade?

Come guardare alla relazione debito pubblico-crescita

RRR presentano una correlazione – non causale e in una regressione statisticamente spuria, senza i regressori propri (c'è multicollinearità e endogeneità) – loro mostrano la correlazione ma non indicano in quale direzione va la causalità!!! Poi, facciamo un po' di conti (e vedremo quanto piccola quella correlazione è). Consideriamo un moltiplicatore di 1.5 e un prelievo fiscale marginale di 1/3. Supponiamo anche che ci sia un effetto depressivo che dura 10 anni e che questa sia tuttodovuto ad alto debito. Supponiamo ora di aumentare la spesa di 2% del PIL. Il PIL aumenta del 3% (moltiplicatore). Il debito aumenta del 1% (tenendo conto anche maggiori tasse). Questo maggiore denbito ridurrà il PIL di … 0.006% all'anno e, dopo 10 anni, di 0.06%. Un PIL più alto del 3% quest'anno e una crescita rallentata del 0.06% in 10 anni: questo dovrebbe essere un argomento contro politiche fiscali espansive?!?

Come guardare alla relazione debito pubblico-crescita

[I]t is widely acknowledged, based on serious research, that when public debt levels rise about 90% they tend to have a negative economic dynamism, which translates into low growth for many years. European Commissioner Olli Rehn, riferendosi a RR Its an excellent study, although in some ways what youve summarized understates the risks. Former US Treasury Secretary Tim Geithner.