Nono rapporto I.E.M. Lindustria della produzione televisiva in Italia Il Servizio Pubblico radiotelevisivo in Europa e lindustria audiovisiva Giacomo Mazzone.

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Nono rapporto I.E.M. Lindustria della produzione televisiva in Italia Il Servizio Pubblico radiotelevisivo in Europa e lindustria audiovisiva Giacomo Mazzone European Broadcasting Union – Unione Europea di Radiotelevisione Roma, 14 Dicembre, 2006

Servizio pubblico e industria audiovisiva In Europa la TV pubblica è fra le più grandi industrie culturali di ciascun paese

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 2 BBC, ARD/ZDF e RAI sono i maggiori committenti audiovisivi nei loro paesi

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 3 Questo ruolo è ancora più forte in paesi piccoli (Finlandia-YLE, Norvegia - NRK, ecc.), per non parlare di intere nazioni la cui identità si è costruita intorno al servizio pubblico

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 4 E questo il caso di TV3 Catalunya o della TV basca che hanno fatto rivivere le loro lingue nazionali o della RAI che ha unificato la lingua italiana

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 5 ARTE è uno dei maggiori finanziatori del teatro, della musica e del documentario dautore in Europa

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 6 Le TV pubbliche sono naturali alleate delle industrie audiovisive nazionali visto che sono TV di spesa e non cercano il profitto

Nel nuovo Royal Charter 2007 il finanziamento della creatività del paese è uno dei primi doveri della BBC Servizio pubblico e industria audiovisiva / 7

Servizio pubblico e industria audiovisiva / 8 La ratifica della convenzione UNESCO sulla diversità culturale aumenta le responsabilità delle RSP nazionali

Le condizioni di un patto virtuoso / 1 Il servizio pubblico deve essere adeguatamente finanziato per mantenere una significativa capacità di spesa

Le condizioni di un patto virtuoso / 2 La quota di finanziamento da canone deve essere preponderante su quella da ricavi pubblicitari

Le condizioni di un patto virtuoso / 3... per potersi così svincolare dalla dittatura degli ascolti e poter esercitare il suo dovere di sperimentare

Le condizioni di un patto virtuoso / 4... produrre nuovi formati, lanciare nuovi autori, sperimentare nuove tecnologie

Le condizioni di un patto virtuoso / 5 Il servizio pubblico deve rappresentare lo standard di riferimento in materia di qualità e autorevolezza

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare Deve ridisegnare il perimetro del suo core-business concentrandosi sui punti deccellenza e lasciando al mercato il resto

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 2 Deve passare dai programmisti registi del passato ai commissioning editors ed ai controllers di produzione di oggi

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 3 Deve imporre regole chiare e trasparenti nei criteri di scelta artistica, controlli efficaci sugli investimenti, svolgere funzioni di audit costanti

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 4 Innovare ed investire nei settori in cui i privati non hanno ritorni sufficienti, in attesa che diventino dei mercati

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 5 La BBC lo ha fatto investendo nel web (oggi è il primo content provider di internet in GB) e nel digitale terrestre (Freeview ha oltre 6 milioni di abbonati)

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 6 La Rai lo ha fatto nel passato con lHDTV, con Rai clic, con i canali tematici da satellite. E deve tornare a farlo oggi nelle nuove missioni digitali

Ma anche il servizio pubblico deve cambiare / 7 Deve costruire con i produttori un rapporto diverso, che consenta di sviluppare prodotti esportabili, fornendo servizi, creando libraries comuni

In un ambiente sempre più competitivo

Attuale peso della distribuzione TV analogica in Europa La ricezione terrestre è in declino – In media in Europa ormai solo il 38% delle famiglie riceve la TV per via hertziana analogica. E lItalia il paese piu analogico dei 25 EU Source: EBU

La nuova Direttiva UE sui contenuti Equiparati i contenuti quale che sia il mezzo usato per accedervi

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 1 Il product placement nuova pietra della discordia fra broadcasters e produttori (art. 46)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 2 Introdotto il diritto di cronaca nel settore radiotelevisivo (art. 3b)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 3 Riconosciuta piena legittimità a co-regolazione ed autoregolamentazione (art. 25)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 4 Cambia la definizione di produttore indipendente e si richiede la comproprietà dei diritti (art. 6)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 5 Obbligo di avere una percentuale di opere europee non nazionali. Aprirà la strada alle coproduzioni ? (art. 36)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 6 Obbligo di avere un responsabile editoriale anche nei servizi non lineari (art. 1k)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 7 Equiparazione di pubblicità, telepromozioni e teleshopping (art. 10)

Limpatto della nuova Direttiva UE sui contenuti / 8 Possibili interruzioni pubblicitarie ogni 30 anche nei film (art. 10)

Il Servizio Pubblico radiotelevisivo in Europa e lindustria audiovisiva grazie per lattenzione ! FINE Roma, 14 Dicembre, 2006