PERCHE' MIO FIGLIO.... ? A CURA DI DOTT.SSA MARGHERITA IAVARONE DOTT. GIAMPIERO VITULLO
PERCHE' MIO FIGLIO.... …accusa spesso malesseri fisici? tende a rinunciare quando dovrebbe svolgere un compito difficile? è vendicativo quando subisce un torto? ha paure immotivate? è spesso lamentoso, piange facilmente? tende ad isolarsi? è spesso di cattivo umore? è aggressivo, trasgressivo, iperattivo…..?
Perché Fabrizio assume atteggiamenti clowneschi a casa e a scuola, sminuendosi e mettendosi in ridicolo?
ad adottare i tipici atteggiamenti Cosa spinge Giorgio ad adottare i tipici atteggiamenti di un’età inferiore? “io sono piccolo, lasciatemi giocare!”
Ma io sono certo di conoscere mio figlio? Quali sono i suoi pensieri? Cosa sente? Che concetto ha di sé? Quali i suoi desideri più nascosti?
PERCHE’ MIO FIGLIO ADOTTA COMPORTAMENTI CHE LO DANNEGGIANO? "Disturba, non ci fa lavorare - si lamentano gli insegnanti – quando c'è lui in classe c'è sempre un putiferio!"
PERCHE’ MIO FIGLIO SEMBRA VIVERE PIU’ VOLENTIERI NELLA RABBIA, NEL DOLORE ANZICHE’ NELLA GIOIA? Qualunque comportamento umano può essere considerato come la punta affiorante di un iceberg che nasconde nella sua enorme massa sommersa un groviglio di bisogni non soddisfatti, pensieri, sentimenti non espressi che condizionano e determinano le molteplici espressioni di sé.
Quali possono essere i suoi pensieri, i sentimenti, i bisogni? Può darsi ad esempio che un ragazzo abbia un antico dubbio circa la sua possibilità di essere amato, di essere accolto, di essere importante.. e che abbia bisogno a proposito di continue verifiche. Oppure può essere geloso per la presenza di un fratello… o triste sulla scia dei modelli familiari…
Può darsi che ci sia stata una inversione di ruoli, che il ragazzo senta di avere il compito di risolvere magicamente le problematiche economiche, professionali, sociali, esistenziali di un genitore che sente particolarmente bisognoso di aiuto e, non riuscendoci, sia molto depresso, arrabbiato con se stesso e con gli altri…
Sopraffatti dalla propria paura di non valere, non essere all’altezza dei compiti richiesti, non essere accolti… alcuni alunni cercano di sedare la propria ansia lasciandosi sopraffare dall’ impulso di picchiare, deridere il compagno più bravo… ripetendo all’infinito il magico passaggio dall’impotenza all’onnipotenza, tipico dei soggetti tossicodipendenti (“io non OK tu non OK”).
Perché mio figlio è timido, impacciato, perché si isola? Alcuni bambini non hanno fiducia né in se stessi né negli altri, sono perciò molto pessimisti, autolesionisti, abulici…
Perchè mio figlio è tanto critico con se stesso e con gli altri? Sicuramente si tratta di un bambino che cerca di superare la propria insicurezza con un desiderio di irrangiungibile perfezione. Ne consegue l’ eccessiva critica verso se stesso e gli altri e la difficoltà di rapporto con i compagni…
Perchè mia figlia è così pigra? Molte delle energie del bambino “pigro” sono impegnate in problematiche personali di vario tipo. Cosa nasconde l’abulia della bambina?
Come può essere sereno, gioioso, positivo un figlio Perché mio figlio è così serio, ride poco anche quando gioca con i compagni…? Come può essere sereno, gioioso, positivo un figlio se ha imparato fin da piccolissimo che lui può esistere, essere riconosciuto,considerato, amato… solo nel momento in cui presenta una situazione problematica, solo nel momento in cui costringe i suoi genitori non ad “occuparsi” di lui, bensì a “preoccuparsi” per il suo comportamento, la sua salute…?
Definito con appellativi quali "irresponsabile" "pigro" "fannullone" "stupido" "violento" "incapace"..il bambino finisce con l'identificarsi in questi rispettivi ruoli che purtroppo tendono a stigmatizzarsi nel tempo ed autoperpetuarsi.
Il loro autolesionismo cioè può indurli in seguito ad assumere sostanze che danneggiano la propria salute? La percezione di non adeguatezza genera in loro una forte carenza di autostima che li intralcia nel conseguimento di una sana autonomia Di qui un'incontenibile ansia di base che essi cercano disperatamente di contenere attraverso oggetti, sostanze, azioni autodistruttive... Ma la risposta è solo provvisoria perché presto i sentimenti negativi riemergono. E questo all'infinito, incuranti delle conseguenze sulla propria salute, sulla propria persona, su se stessi.
Come stimolare la sfera relazionale, emozionale dei ragazzi per prevenire devianze e dipendenze di vario tipo? Il segreto consiste nel modo in cui il genitore interagisce con il bimbo o ragazzo quando questi è spaventato,intimidito, in collera, triste… quando cioè le sue emozioni diventano intense….
-imparare a colloquiare con se stessi e autogratificarsi attraverso un colloquio interno: -imparare a colloquiare con se stessi e autogratificarsi
In che cosa si distinguono i ragazzi “emotivamente intelligenti”? Anche gli individui “allenati emotivamente”sono tristi, si arrabbiano o si spaventano in circostanze difficili ma hanno una maggiore capacità di ritrovare la calma, riprendersi dalle delusioni, superare le frustrazioni, risolvere i problemi, perseverare nelle attività produttive.
E’ possibile insegnare un sano umorismo ai ragazzi? Il senso dello humour può sdrammatizzare tanti problemi. Ridere insieme tra genitori e figli, tra insegnanti e allievi, consente di creare un legame di accettazione, di appartenenza, di intimità in un clima disteso, sereno, gioioso. Il benessere interiore che ne deriva elimina i sentimenti di paura, di inadeguatezza, il confronto competitivo, la critica svalutante….favorisce la socializzazione, quindi una migliore qualità della propria vita.
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