LA TESINA La tesina si compone di sezioni che vanno rispettate: il frontespizio; ringraziamenti; l’indice; l’introduzione; i paragrafi (ed eventuali sottoparagrafi); la conclusione; le fonti (bibliografia e sitografia)

Il Frontespizio Il frontespizio deve riportare: Il nome dell’istituto presso il quale ci si diploma L’indicazione dell’anno scolastico Il titolo della tesina Il nome di chi la presenta La classe di appartenenza

Ringraziamenti Non sono obbligatori, ma spesso sono graditi. Si possono ringraziare la famiglia, persone che hanno aiutato nella stesura della tesina – dalla fase di ricerca alla sua stessa redazione, ma anche persone da cui si ritiene di aver ricevuto del supporto morale, dell’incoraggiamento. In questo caso, il ringraziamento può essere anche scritto in forma di dedica.

L’indice Riporta il numero di pagina di ogni sezione. Ogni paragrafo e sottoparagrafo deve aver riportato il proprio numero di pagina. E’ consigliabile utilizzare degli accorgimenti di impaginazione: allineare i numeri di pagina a destra, usare rientri per distinguere i paragrafi dai sottoparagrafi. I programmi di videoscrittura includono funzioni per la compilazione automatica dell’indice. Queste funzioni prevedono di evidenziare parole di riferimento (normalmente i titoli dei paragrafi), quindi di posizionare e impaginare l’indice. Il risultato può poi essere modificato come qualsiasi funzione di testo ed aggiornato automaticamente in qualsiasi momento.

L’introduzione Permette al lettore di farsi un’idea di cosa troverà nella tesina; Normalmente inizia con una breve spiegazione di cosa sia l’argomento trattato e delle motivazioni che ci hanno spinto a sceglierlo; Segue, paragrafo per paragrafo, una breve descrizione di quale aspetto dell’argomento verrà trattato e anche della metodologia con cui sarà affrontato (es. analisi testuale, excursus storico, serie di esempi ecc.)

I paragrafi Seguono l’articolazione del pensiero come evidenziato nella mappa concettuale. Ogni nodo “di primo livello” corrisponde ad un paragrafo. I sottonodi corrispondono a sottoparagrafi. Si può decidere se evidenziare la separazione dei sottoparagrafi tramite sottotitoli o se lasciarli all’interno di un testo complesso. I paragrafi vanno numerati (1. “Titolo”, 2. “Titolo” ecc.). Anche gli eventuali sottoparagrafi con sottotitolo vanno numerati con una doppia cifra: la prima indicherà il numero del paragrafo, la seconda quella del sottoparagrafo (es. 1.1, 1.2 ecc.)

La conclusione Permette di tirare le somme del discorso compiuto. Può consistere in un breve riassunto dei punti più interessanti riscontrati nella tesina e quindi in una serie di considerazioni personali.

Fonti Si dividono in: BIBLIOGRAFIA: cita tutti i materiali stampati che sono stati consultati (libri, articoli di giornale, opuscoli ecc. – per il formato, si veda la tesina d’esempio). SITOGRAFIA: cita tutte le pagine web consultate, il cui indirizzo va citato per esteso, dalla stringa http:// all’ultimo carattere (basta copiare ed incollare dalla barra degli indirizzi). Eventualmente, possono essere citate anche le fonti per le illustrazioni (con l’indicazione della pagina a cui si possono trovare).

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