Carta del docente.

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Transcript della presentazione:

Carta del docente

Fonti normative Legge n. 107/2015 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 settembre 2015 – Modalità di assegnazione e di utilizzo della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado Nota MIUR 15219 del 15 ottobre 2015 Indicazioni operative carta docente

Perché il bonus 500 euro In materia di aggiornamento dei docenti la legge 107/15 prevede due novità: l’obbligo di formazione in servizio una carta elettronica personale per il pagamento delle attività di formazione e degli strumenti connessi all’esercizio della professione del valore di 500 euro, (netti, esentasse: la somma infatti non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile).

La formazione in servizio Per quanto riguarda la formazione in servizio dei docenti di ruolo, il comma 124 della legge stabilisce che questa deve essere obbligatoria permanente strutturale Vai al nostro speciale La formazione in servizio

La Carta del docente la Carte elettronica (o bonus 500 euro), è voluta dalla legge “Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali” (comma 121). La finalità di questo nuovo strumento personale riservato ai docenti statali di ruolo è quello di “responsabilizzare il docente, e di rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali”. La Carta è nominativa, personale e non trasferibile, ed è utilizzabile soltanto per finalità di formazione e aggiornamento professionale.

Chi sono i destinatari Il bonus di 500 euro (in Carta elettronica dall’anno prossimo) riguarda soltanto i docenti statali di ruolo, cioè con contratto a tempo indeterminato, di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado di ogni istituzione scolastica, compresi quelli in servizio presso i CPIA (istruzione degli adulti) e i docenti che, a vario titolo, non prestano servizio come insegnanti (distaccati, comandati) I docenti a tempo parziale (sempre di ruolo) hanno anch’essi diritto ai 500 euro per l’intero importo. Sono compresi tra i destinatari i docenti di sostegno e gli insegnanti di religione cattolica sempre di ruolo.

Gli esclusi dal bonus Sono esclusi dall’assegnazione del bonus i docenti non di ruolo gli insegnanti delle scuole paritarie i dirigenti scolastici il personale Ata. Per i docenti sospesi dal servizio l’importo dei 500 euro è interdetto per l’intera durata della sospensione. La carta non sarà assegnata nemmeno al personale supplente, fatta eccezione per i supplenti annui o nominati fine al termine delle attività scolastiche (30 giugno) che abbiano ricevuto o ricevano la nomina a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 1° settembre 2015*

Come utilizzare i 500 euro: cosa SI e cosa NO Nella legge 107/15 e lo stesso Dpcm sono indicati gli strumenti e le attività per l’utilizzo del bonus specificando che ne è consentito “l’utilizzo per le attività dettagliatamente indicate, che sono liberamente abili dai beneficiari, per meglio realizzare sia le proprie esigenze formative che quelle individuate dall’istituzione scolastica” (premesse del Dpcm).

Cosa si può fare con la carta acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale acquisto di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale acquisto di hardware acquisto di software iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale

iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale rappresentazioni teatrali rappresentazioni cinematografiche ingresso a musei ingresso a mostre ingresso ad eventi culturali ingresso a spettacoli dal vivo iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del Piano nazionale di formazione

Specifiche categorie di prodotto: cosa SI e cosa NO Riguardo alle specifiche categorie di prodotto, le Faq del Miur chiariscono: riguardo a prodotti hardware SI a personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, tablet; NO a smartphone e a componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere; riguardo a prodotti software, SI a programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation); NO a programmi e applicazioni non destinati alle specifiche esigenze formative di un docente. NO a linee di trasmissione dati ADSL, canone RAI o per Pay tv.

L’iscrizione a corsi di aggiornamento non solo deve riguardare corsi svolti da enti accreditati, ma deve avere diretta e sostanziale attinenza con la professione. E’ riconosciuta l’iscrizione a corsi on line, purché rientranti nelle caratteristiche di cui sopra e tenuti da enti accreditati o qualificati dal Miur.

Assegnazione e importi della Carta Nell’ attesa della Carta elettronica vera e propria che verrà assegnata con ogni probabilità dal prossimo anno, per l’anno scolastico 2015-16, i 500 euro del suo valore sono stati assegnati in busta paga a tutti i docenti in ruolo alla data dell’ottobre 2015 ed entro 20 giorni dalla nomina ai docenti assunti a tempo indeterminato successivamente. La spendibilità è, quindi, immediata.

Eventuale cifra residua Se a fine anno scolastico il docente non utilizzerà tutti i 500 euro, l’eventuale cifra residua rimane nella disponibilità della Carta dello stesso docente per l’anno scolastico successivo come stabilito dall’art.3, comma 3 del Dpcm del 23 settembre 2015 su Modalità di assegnazione e di utilizzo della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado - GU n.243 del 19-10-2015). La cifra residua, però, è utilizzabile soltanto entro l’anno scolastico successivo.

Attenzione: il bonus potrebbe essere maggiore di 500 euro Attenzione: il bonus potrebbe essere maggiore di 500 euro. A causa della mancata copertura di posti vacanti, il numero complessivo dei destinatari potrebbe essere inferiore di quello previsto, quindi la quota del finanziamento non utilizzata verrà ridistribuita per aumentare l’importo individuale del bonus. (Entro il 31 dicembre di ciascun anno, le risorse che dovessero eventualmente rimanere disponibili a valere sulla autorizzazione di spesa citate sono destinate ad incrementare l’importo della Carta dello stesso docente, nei limiti dell’importo di cui al comma 1 - art. 3, comma 2 del Dpcm).

Come e quando rendicontare le spese A fine anno scolastico e, comunque, entro il termine tassativo del 31 agosto, i docenti dovranno consegnare alla segreteria della scuola dove prestano servizio tutte le pezze giustificative che dimostrino l’utilizzo appropriato dei 500 euro. La mancata presentazione o il ritardo di presentazione oltre il 31 agosto comporta la non validazione delle pezze giustificative.

La documentazione di spesa consiste in: scontrini, ricevute, fatture, attestazioni, certificazioni. Quando lo scontrino o la ricevuta non riporta i dati del destinatario e non consente di accertarne l’uso personale, si può allegare una propria dichiarazione esplicativa o una documentazione probante l’evento per la spesa effettuata (esempio: locandina di uno spettacolo teatrale). E’ possibile fare acquisti del valore unitario superiore a 500 euro, tenendo presente ovviamente che l’importo eccedente è a carico proprio.

Il controllo dei revisori dei conti nelle scuole La documentazione presentata dai docenti entro il 31 agosto per la rendicontazione sarà messa a disposizione dei revisori dei conti presso ogni istituzione scolastica per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile (art. 7, comma 3 e art. 8, comma 5 del Dpcm). Vista la mole di documentazione da controllare, i revisori potrebbero verificarne la regolarità procedendo all’accertamento a campione. Non dovrebbe essere la segreteria della scuola a controllare la regolarità dell’impiego dei 500 euro. Compito della segreteria dovrebbe essere quello di organizzare la raccolta della documentazione in modo funzionale al lavoro di verifica dei revisori.

Come sarà la Carta La carta che verrà assegnata a ciascun docente dovrebbe essere una card elettronica personale non cedibile. Dovrebbe contenere i dati personali e di servizio del docente beneficiario. La tipologia, i criteri e le modalità d’utilizzo saranno definiti dal Miur in accordo con il Garante del trattamento dei dati personali. Il Miur provvederà ad assegnare il servizio di emissione, fornitura e gestione della card. La Carta dovrebbe essere fruibile, come strumento di pagamento, su almeno uno dei circuiti telematici di pagamento a maggiore diffusione sul territorio nazionale.