il bullismo! Istituto Professionale “Luigi Einaudi” Lodi A cura di: Di Massa Elisa 3css
IL BULLISMO bullismo è un concetto ancora privo di una sua puntuale definizione tecnica, sia giuridica che sociologica, ma è usato per indicare tutta quella serie di comportamenti tenuti da soggetti giovani (bambini, adolescenti,giovani adulti) nei confronti di loro coetanei caratterizzati da intenti violenti, vessatori, e persecutori . Il termine italiano è un calco dell'inglese bullying.
LE VITTIME! Le vittime sono, per lo più, soggetti sensibili e calmi, anche se al contempo sono ansiosi ed insicuri. Se attaccati, reagiscono chiudendosi in se stessi, soffrono anche di scarsa autostima ed hanno un'opinione negativa di sé e della propria situazione Solitamente le vittime vivono a scuola una condizione di solitudine, di isolamento e di abbandono. Manifestano particolari preoccupazioni riguardo al proprio corpo: hanno paura di farsi male, sono incapaci nelle attività di gioco o sportive, sono abitualmente non aggressivi e non prendono in giro i compagni, ma hanno difficoltà ad affermare se stessi nel gruppo dei coetanei.
BULLISMO A SCUOLA Nelle scuole accade di solito che i bulli intimoriscano il proprio compagno in aree con poca o niente soprintendenza adulta. Può accadere in quasi qualsiasi grado: elementare, media superiore; durante le pause, nei bagni, sugli autobus eccetera. L'azione di intimorire consiste in un gruppo di studenti che prendono vantaggio su una persona, isolando uno studente in particolare e guadagnando la lealtà di spettatori che vogliono evitare di diventare la prossima vittima.
Da segnalare la sfumatura inevitabilmente fuorviante del termine bullismo. Richiamando l'immagine classica dello studente cretino come non solo prepotente, ma anche dotato di atteggiamenti ribelli e in parte marginalizzato, il bullismo tenderebbe ad essere visto come una variante del vandalismo o del teppismo e quindi una forma di rifiuto delle regole della convivenza collettiva;
o ancora, come una forma di violenza imposta da un singolo o un piccolo gruppo rispetto alla classe scolastica, sostanzialmente armonica. Alcuni studenti colpiti da questo fenomeno addirittura vengono spogliati e lasciati nei bagni con la testa nel water. l'atteggiamento del bullo nei confronti del più debole o dei più deboli ha cause che spesso risiedono nell'invidia nei confronti delle vittime, invidia alimentata da un forte complesso d'inferiorità.
TIPI DI BULLISMO Studi più recenti sottolineano che il processo di designazione della vittima dipende dalle caratteristiche del gruppo e dai suoi processi, tipici dell'età evolutiva, della costruzione dell' identità e dall'assetto di potere del gruppo. Si può parlare di bullismo persecutorio quando la designazione è esterna al gruppo: in questo caso è in gioco la leadership del gruppo (della banda) e la designazione della vittima è più o meno casuale.
Si può parlare di un bullismo di inclusione, quando le vittime sono i piccoli che devono sottoporsi a persecuzioni per lo più ritualizzate per essere ammessi nel gruppo. Si può infine parlare di un bullismo di esclusione , laddove la vittima è interna al gruppo (in genere la classe scolastica) e viene umiliata e perseguitata in quanto considerata estranea alla cultura e al modello identitario prevalente nel gruppo.