RAPPORTO PELLE-TELA memoria>ferita > cicatrice > traccia La pelle del corpo è come una carta topografica della nostra storia. Fare la mappatura di un.

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LEONARDO DA VINCI.
Transcript della presentazione:

RAPPORTO PELLE-TELA memoria>ferita > cicatrice > traccia La pelle del corpo è come una carta topografica della nostra storia. Fare la mappatura di un corpo…….”Svolgere la propria pelle” di Giuseppe Penone -1971.

I bambini spesso cadono e si fanno cicatrici e spesso si vedono i punti delle cuciture

Lucio Fontana “Taglio” 1958-’68

Alberto Burri “Taglio” 1953

MADONNA https://www.youtube.com/watch?v=MDM0yAJjlBo https://www.youtube.com/watch?v=GgDxv0Qg_Rg BJORK https://www.youtube.com/watch?v=CyM5wow-hUk https://www.youtube.com/watch?v=26sP2WsA5cY https://www.youtube.com/watch?v=KDbPYoaAiyc https://www.youtube.com/watch?v=0OD9wl6ql7k https://www.youtube.com/watch?v=WgBbJKiRxmc https://www.youtube.com/watch?v=H_AivhqknZU DAVID BOWIE https://www.youtube.com/watch?v=v--IqqusnNQ

LA METAMORFOSI La storia Auguste Ingres La baigneuse de Valpinçon 1808 Dopo aver proiettato i video si potrebbe chiedere agli alunni in quale cosa, animale o altro si vorrebbero trasformare. LA METAMORFOSI La storia Auguste Ingres La baigneuse de Valpinçon 1808

Auguste Ingres "La grande odalisca" 1814

Auguste Ingres “Bagno turco” 1859-’63

Auguste Renoir “Le bagnanti" 1884-1887

Henri Matisse “Nudo rosa" 1935

Picasso “Les demoiselles d’Avignon" 1907

Alberto Giacometti “Grande femme IV" 1960

PELLE COME TELA DI QUADRO Segnarsi> truccarsi> tatuarsi Shirin Neshat Works 2002 I bambini si scrivono spesso sulla pelle frasi affettuose e anche durante le verifiche

POSTUMANO Orlan (Saint –Etienne 1947) Futuribile> postumano> replicanti>, clonazioni> trapianti>chirurgia palstica Blade Runner, Terminator, Brazil di Terry Gilliam Orlan (Saint –Etienne 1947)

ANATOMIA CORPO RAPPRESENTATO E PRESENTATO . Ci sono artisti che disegnano l’uomo visto da fuori, in pose eleganti per mostrarne la bellezza e la grazia delle forme. E ci sono artisti che investigano dentro al corpo, studiando l’uomo in ogni dettaglio, o lasciando emergere le sue più profonde emozioni sulla superficie della tela, coinvolgendo cosi il corpo e le sue tante espressioni. Altri artisti ancora, abbandonano il pennello per rappresentare il corpo che si allontana dall’umano e si inoltra nella nuova dimensione della tecnologia. Ma la figura resta comunque al centro dell’arte, come un riferimento necessario, punto di partenza o di arrivo di un’esplorazione mai conclusa: la ricerca di noi stessi , uomini, spiriti, corpi.

IL CORPO E LE SUE FORME “Adamo ed Eva” 1528 Lucas Cranach I primi veri nudi: Adamo ed Eva.

Disegni di Leonardo da Vinci “Il corpo è fatto di pelle e dentro ci stanno acqua, sangue e Sali minerali”.

“David” Michelangelo La bellezza ideale della figura umana

“Olympia” 1863 Edouard Manet L’idea di bellezza cambia: le modelle sono persone reali

“Booster” 1967 Robert Rauschenberg

IL CORPO DELLE EMOZIONI C’era una volta il corpo umano, tutto chiuso in un involucro chiamato pelle. Dentro non ci si poteva guardare, ma si pensava ci fossero un cuore, vene, ossa, un cervello e le altre cose. Alcuni dicevano che ci fosse anche un’anima, ma non si sapeva bene di cosa fosse fatta. Questo fino all’inizio del ‘900, poi c’è stato un gran scompiglio. Un medico di nome Sigmund Freud scrisse a proposito dell’inconscio, che è la parte della mente più oscura e misteriosa nella quale nascono le nostre passioni, i nostri desideri, i sogni e le paure. Anche la mente quindi è un universo sconosciuto, da studiare per poterne svelare il mistero. E’ così che all’inizio del secolo scorso, gli artisti non hanno più rappresentato l’uomo solo nel suo aspetto esteriore, cercando di dipingere il suo corpo in maniera perfetta, ma nei loro ritratti hanno provato a comunicare qualcosa di più: i sentimenti e le emozioni che scaturiscono dalla nostra mente e dal nostro animo.

“Self portrait” 1912 Egon Schiele

“Studi per ritratto” 1974 Francis Bacon

“Donna” 1981 Williem De Kooning

CORPI NUOVI “Soliloquy I” 1998 Sam Taylor Wood Con l’aiuto della fotografia è possibile vedere se stessi anche senza l’uso di uno specchio o dell’aiuto di un grande pittore. Che faccia hai mentre dormi? Dormi a pancia in su o a pancia in giù? Osservando una foto puoi scoprire persino come sei quando hai gli occhi chiusi. “Soliloquy I” 1998 Sam Taylor Wood

“Sentimentale” 1971-1990 Dal ciclo “Viaggio” Nobuyoshi Araki Oppure Nobuyoshi Araki ha fotografato ogni istante del suo viaggio di nozze e poi ha esposto tutte le foto in un museo. Nessuna intimità per i due sposini. “Sentimentale” 1971-1990 Dal ciclo “Viaggio” Nobuyoshi Araki

IL CORPO SI PRESENTA Sul finire dell’Ottocento importanti scoperte in campo scientifico e tecnico permettono all’essere umano di conoscersi con più precisione. La fotografia consente di fissare l’immagine dell’uomo in un istante preciso; il cinema registra il movimento e restituisce sullo schermo brani di vita reale; la radiografia guarda in trasparenza il corpo vivente; la psicoanalisi permette all’individuo di scoprire lati misteriosi e segreti della propria mente. Come hanno reagito gli artisti a seguito di cambiamenti cosi importanti? Cos’è cambiato nella percezione e nella raffigurazione della figura umana? Il corpo nell’arte contemporanea non è più costretto a essere un doppio della realtà, non la deve a tutti i costi copiare e rassomigliare. Oggi il corpo non è soltanto rappresentato, ma è PRESENTATO, MOSTRATO, TRASFORMATO. Nella seconda metà del Novecento il corpo è presentato attraverso le tracce che lascia nel mondo esterno, impronte concrete come segni tangibili dell’esistenza.

Piero Manzoni “Sculture viventi " 1961 “Non c’è più niente da inventare, c’è solo da essere, solo da esistere”- Piero Manzoni L’arte e la vita si confondono.

Yves Klein “Sculture viventi " 1961 Yves Klein “Antropometrie" 1961

Louise Bourgeois (Parigi 1911 – New York 31 maggio 2010)

LA MISURA DEL CORPO Doriforo. 450 a.C. marmo Policleto Policleto, uno scultore del V secolo a.C. nato in Grecia, con il suo sogno di costruire la statua dell’uomo perfetto scrive un trattato chiamato canone, in cui detta le regole per disegnare e scolpire un corpo ben proporzionato, come potete vedere dal suo celebre Doriforo. 450 a.C. marmo. Doriforo. 450 a.C. marmo Policleto

Disegno inchiostro e acquerello su carta 1490 Leonardo da Vinci Con Leonardo da Vinci ci spostiamo in Italia nel 1490, data in cui disegna l’Uomo Vitruviano mostrandoci il canone delle proporzioni umane di Vitruvio, architetto romano del II sec. a.C. secondo il quale le proporzioni umane sono inscrivibili in due figure geometriche perfette: il cerchio e il quadrato. Durante il Rinascimento si sente il bisogno di stabilire delle misure geometriche che rappresentino il corpo dell’uomo considerato centro e misura dell’universo. Disegno inchiostro e acquerello su carta 1490 Leonardo da Vinci

“Io che prendo il sole a Torino 19 gennaio 1969”, Gli artisti contemporanei a differenza di quelli classici, non desiderano creare un corpo umano perfetto, ma vogliono indagare l’interno, con nuove forme di misurazione, misure psichiche, che rappresentino un ordine interiore per controbilanciare la perdita di centralità dell’uomo contemporaneo. Alighiero Boetti “Io che prendo il sole a Torino 19 gennaio 1969”, cemento 1969

Crystal Landscape of Inner body vetro 2000 Chen Zhen costruisce il corpo dell’uomo prendendo 12 organi interni, riproducendoli in vetro trasparente e fragilissimo. Sceglie 12 organi perché dodici sono i segni zodiacali, ad indicare una corrispondenza tra persona individuale e universo. Un paesaggio di organi. Chen Zhen Crystal Landscape of Inner body vetro 2000