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SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA’ FORMATIVE

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Presentazione sul tema: "SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA’ FORMATIVE"— Transcript della presentazione:

1 SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA’ FORMATIVE
Il Comitato Tecnico Scientifico Il coordinamento e le intese tra partner Il Tutor Il progetto esecutivo: il rapporto tra formazione teorica e stage La Docenza Prof.ssa Adriana Piredda Vice Presidente A.T.I.A.S.T.I. Roma, 29 / 03 / 2006

2 Obiettivi della sessione di lavoro
Discutere i lavori di gruppo Richiamare e fissare alcuni concetti Il Comitato Tecnico Scientifico Il coordinamento e le intese tra partner Il Tutor Il progetto esecutivo: il rapporto tra formazione teorica e stage La Docenza Organizzare gruppi di lavoro Avviare i lavori di gruppo

3 Presentazione e discussione lavori di gruppo
Ogni team espone il suo lavoro in 20 minuti indicando: Note informative ad uso interno per team di progettazione: Nota per il Dirigente Nota per i membri del team Attività Metodi e modalità Moduli Tempi (diagramma di Gantt) Fasi di lavoro Modulistica necessaria utilizzata lista di informazioni acquisite per facilitare le decisioni Soluzioni per ottimizzare i tempi di progettazione di 10 gg Distribuzione del Budget ( vincolo: 10€ ora allievo)

4 Il Processo Valutazione in itinere analisi dei bisogni
Individuazione partner potenziali, contatto, accordo se necessario Valutazione progetto Attuazione Elaborazione dati Progetto di massima Progetto esecutivo Analisi di fattibilità: Verifica della possibilità di rispettare vincoli e condizioni Risorse umane e strumentali sufficienti Valutazione finale Altri progetti

5 Il CTS Ha funzioni di responsabilità e supervisione relativamente a:
progettazione esecutiva, programmazione delle attività, coordinamento tecnico scientifico, monitoraggio e valutazione, modalità di selezione dei corsisti, cura in particolare l'integrazione tra i soggetti coinvolti nella gestione del corso

6 Il CTS Al CTS spetta il fondamentale compito di fungere da cerniera fra soggetti diversi per tradizione, finalità, linguaggi e tra i quali risulta spesso difficile sviluppare un vero dialogo collaborativo (Scuola, Azienda, Formazione Professionale, Università)

7 Il CTS L’integrazione si traduce nell’individuazione delle:
risorse umane, materiali strutturali necessarie all’immplementazione dei corsi, al fine di stimolare il contributo di ciascun soggetto coinvolto

8 Il coordinamento e le intese tra partner
A livello di singolo progetto, l’introduzione della logica di partenariato rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana nel modo di intendere i processi formativi. La convergenza verso un progetto comune di realtà così diverse per finalità, linguaggio, approccio metodologico e visione di insieme del contesto come appaiono la scuola, l’Università, il mondo del lavoro e quello della formazione professionale, consente di superare la tradizionale frattura tra percorsi formativi ed esperienze professionali, che da sempre viaggiano su binari paralleli che stentano a trovare punti di contatto, portando di fatto ad una inefficacia di fondo del sistema e finendo per formare figure che molto spesso non incontrano le esigenze del mondo produttivo

9 Il coordinamento e le intese tra partner
Formalmente la predisposizione dei percorsi formativi degli IFTS richiede la costituzione di forme associative o consortili, in particolare attraverso consorzi o associazioni di scopo tra i diversi soggetti proponenti, al fine di attribuire un carattere di stabilità al partenariato, perché non assuma i connotati di un’esperienza occasionale e discontinua.

10 Il coordinamento e le intese tra partner
La logica concertativa rappresenta uno dei principali fondamenti concettuali dell’esperienza degli IFTS. La capacità di dare vita ad un gruppo di Partner in grado di cooperare in maniera proficua ed integrata in ciascuna fase del processo formativo, dalla progettazione alla verifica dei risultati, passando attraverso l’implementazione del percorso,è condizione essenziale affinchè il canale IFTS possa tenere fede alle sue finalità di farsi interprete dei reali fabbisogni formativi riscontrati sul territorio.

11 Il coordinamento e le intese tra partner
Occorre puntualizzare, poi, che la presenza tra i partner dei soggetti imprenditoriali contribuisce ad instaurare un proficuo legame con la realtà economico-produttiva locale, arricchendo il percorso già in fase progettuale e facilitando la piena occupabilità in uscita dei soggetti fruitori dei corsi.

12 Il Tutor Per andare incontro alle esigenze di una utenza differenziata e proveniente da diversi livelli di istruzione (con competenze e abilità pregresse fortemente disomogenee) si rende necessario intervenire con iniziative di supporto che mirino a colmare le lacune individuate in fase di bilancio delle competenze o che si manifestino in itinere

13 Il Tutor Il servizio di TUTORATO è finalizzato all’assistenza dei corsisti, specie di quelli lavoratori, nel difficile intento di coniugare studio e lavoro.

14 Il Tutor I servizi di tutorato riguardano attività: preventive
contemporanee successive al momento di fruizione diretta dei corsi da parte degli studenti.

15 Il progetto esecutivo Le attività didattiche sono svolte in aule attrezzate e laboratori tramite lezioni frontali, esercitazioni sul campo e simulazioni, presso le Università partner e le aziende del territorio.

16 Il progetto esecutivo Una volta definiti da progetto i contenuti e le esperienze formative dell’offerta didattica, occorre pianificare l’erogazione di tali contenuti ed esperienze, definendo la sequenzialità di insegnamenti e altre attività formative e le loro eventuali propedeudicità, garantendo i necessari coordinamenti didattici (tra lezioni tradizionali e le altre attività formative) e organizzativi (relativamente alla loro erogazione)

17 Il progetto esecutivo E’ importante definire:
Il carico didattico giornaliero in funzione della classe che si è formata (studenti, lavoratori, ecc) Riconoscimento di eventuali crediti in ingresso per concedere esoneri dalla frequenza di alcuni moduli

18 Il progetto esecutivo – Procedura di accreditamento
FASE DESCRIZIONE ATTIVITA’ ORIENTAMENTO Approfondimento delle motivazioni del fabbisogno formativo Elaborazione del dossier individuale per la ricostruzione del curriculum pregresso VALUTAZIONE/ ACCERTAMENTO Esame delle indicazioni e certificazioni contenute nel dossier individuale relativamente a: Istruzione e formazione Esperienze professionali Attività Extra-professionali RICONOSCIMENTO/ ATTESTAZIONE Valutazione da parte del CTS per l’accreditamento delle indicazioni raccolte nelle due fasi precedenti

19 Il progetto esecutivo E’ importante definire:
Il programma dettagliato delle attività Le modalità di erogazione adottate (lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, stage) con stesura dei relativi calendari didattici e assegnazione delle risorse (docenti) tenendo conto di tutti i loro impegni (il 50% dei docenti deve provenire dalle aziende)

20 Il progetto esecutivo E’ importante definire: Le modalità di verifica
dell’apprendimento che si intendono adottare Il materiale didattico da adottare Le attività di supporto e tutorato che si ritengono necessarie per andare incontro alle esigenze dei fruitori dei corsi

21 Il progetto esecutivo E’ importante fissare:
i criteri di valutazione in modo da renderli omogenei per tutti i docenti del corso Le modalità di monitoraggio e supervisione in itinere il peso della valutazione riguardo l’attribuzione dei crediti formativi derivanti dalla procedura di accreditamento e certificazione delle competenze già possedute dagli allievi in ingresso.

22 Il progetto esecutivo Arrivati a questo punto (vera e propria erogazione dei corsi) occorrerà che gli organi di gestione operino in condizioni controllate così come pianificato, verificando costantemente: l’adeguatezza dei metodi dei contenuti didattici dei carichi di lavoro (specialmente per gli studenti lavoratori – individuazione dei percorsi formativi personalizzati e flessibili (dopo orario di lavoro e di sabato) monitorando costantemente il livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

23 Il progetto esecutivo Le attività didattiche sono svolte in aule attrezzate e laboratori tramite lezioni frontali, esercitazioni sul campo e simulazioni, presso le Università partner e le aziende del territorio.

24 Lo Stage rappresenta un ponte che collega i processi scolastici e
formativi e il mondo delle imprese. è un'esperienza di durata limitata, che comprende lezioni in classe e pratica di lavoro, in una situazione reale e non fittizia, in cui la responsabilità formativa è condivisa dalla scuola e dall'impresa secondo una metodologia comune

25 Lo Stage è parte integrante del percorso di studi o formativo
è finalizzato ad inserire nel processo formativo istituzionale elementi di conoscenza e di esperienza del mondo del lavoro che possono essere acquisiti solo attraverso la partecipazione diretta alla vita lavorativa e mediante il sentirsi parte di una “comunità professionale”

26 Lo Stage Il tirocinio (o stage) in Italia si esplicita attraverso l’attuazione di iniziative che devono essere finalizzate alla creazione di momenti di alternanza tra studio e lavoro per agevolare le scelte professionali dei giovani mediante il contatto diretto con il mondo del lavoro e per offrire loro competenze di base, tecnico-operative e trasversali

27 Lo Stage È regolato da una convenzione tra scuola e impresa (o associazione industriale) che contiene alcuni elementi chiave, quali: i dati anagrafici della scuola, dell'impresa,dello stagista il progetto formativo (contenuti, obiettivi, fasi, area aziendale, ecc.)

28 Lo Stage Elementi chiave: il periodo di svolgimento e la durata
il tutor aziendale e il tutor formativo i contratti di assicurazione per la responsabilità civile e contro gli infortuni sul lavoro

29 Lo Stage Il decreto attuativo del 25 marzo 1998 n.142 fissa inoltre un limite numerico all’attivazione contemporanea di più tirocini all’interno della stessa impresa in relazione al numero di dipendenti a tempo indeterminato presenti in azienda (< =10%).

30 Lo Stage – I punti forti Istituzioni
Opportunità di conoscenza ed incontro per prospettive occupazionali Collegamento con il mondo del lavoro per rispondere alle esigenze di una completa professionalizzazione dei giovani, sia in termini di competenze specifiche che di valori e comportamenti

31 Lo Stage – I punti forti Imprese
Diffusione dei valori della cultura imprenditoriale Riconoscimento dell'impegno sociale Opportunità di conoscenza ed incontro per prospettive occupazionali

32 Lo Stage – I punti forti Giovani e Famiglie
Valore fondamentale dell'esperienza di lavoro ai fini della formazione della personalità del giovane Valorizzazione delle capacità o potenzialità non emerse nel percorso scolastico Nuovi apprendimenti Verifica delle attitudini e scelte formative e professionali Opportunità diretta per sbocchi occupazionali

33 La Docenza I docenti devono provenire per almeno il
50% dal mondo del lavoro e per il rimanente 50% da Scuola, Università e formazione.

34 La Docenza Nella fase di erogazione del corso occorre
prestare la massima attenzione allo sviluppo della piena integrazione tra tutti i soggetti che prendono parte alla implementazione del corso stesso.

35 La Docenza Occorre evitare che la partecipazione si trasformi in un mero adempimento formale, divenendo bensì, contributo attivo e concreto alla riuscita del corso. E’ necessario che ognuno contribuisca per quelle che sono le proprie competenze specifiche, le quali vanno armonizzate e coordinate affinché non si riducano ad interventi estemporanei privi di una logica comune.

36 La Docenza Risulta opportuno, al fine di perseguire la logica di integrazione: attuare iniziative di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti introducendo un adeguato sistema premiante che sappia motivare i soggetti (anche il fatto di sapere di essere sottoposti al giudizio della classe con una valutazione di fine semestre, può spingere il docente a dare il meglio di sé) attivare una formazione dei formatori che li abitui a lavorare in base ad un approccio del tutto innovativo (per competenze e secondo la logica della integrazione)

37 Esercitazione FAD Ipotizzare di effettuare la progettazione esecutiva
del progetto sviluppato nelle precedenti FAD. Immaginare poi, che contemporaneamente a questo si decida di partecipare ad un bando IFTS il cui scopo è quello di progettare un corso di formazione per dar vita ad una figura professionale che sia in grado di effettuare consulenze per il controllo qualità all’interno delle aziende e predisporre il relativo manuale.

38 Esercitazione FAD Sviluppare il progetto di massima IFTS nelle sue componenti principali utilizzando ciò che è possibile del precedente progetto (economia di scala) Predisporre il documento per la costituzione di una ATS dar corso alla progettazione esecutiva relativamente alla gestione/organizzazione delle risorse umane (contratti e curriculum vitae) Predisporre una sorta di calendari di erogazione del percorso formativo del primo semestre Attivare gli stage ipotizzando che l’aula sia composta da n. 20 alunni da collocare in misura non maggiore di due per azienda.

39 Scheda FAD www.pirgi.it Utilizzare, per la documentazione di
quanto richiesto, la modulistica contenuta nel file DGR 15_09 presente sul sito


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