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PubblicatoLuisella Bevilacqua Modificato 10 anni fa
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… e vide che era cosa buona! Insegnamento della religione
In principio Dio creò il cielo e la terra … … e vide che era cosa buona! Insegnamento della religione Scienze Catechesi
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TEMA: La creazione Il peccato dell’uomo La fedeltà di Dio
Insegnamento della religione La creazione Il peccato dell’uomo La fedeltà di Dio Catechesi PADRE NOSTRO che sei nei cieli Il Dio della promessa Il mistero della vita Protagonisti e responsabili
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OBIETTIVI: Insegnamento della religione L’alunno
[dal testo per i ragazzi delle medie] L’alunno conosce i diversi generi letterari (poesia, narrazione, cronaca, mito, favola…) sa riconoscere e valutare il linguaggio umano in Gen 1 e 2 [e 3] conosce il messaggio teologico che scaturisce da questi capitoli è in grado di distinguere un trattamento teologico-scritturistico da uno scientifico conosce che la legge guida l’agire di ogni uomo è in grado di comprendere qual è il vero valore del dolore e della sofferenza per i cristiani
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OBIETTIVI: Catechesi I fanciulli / ragazzi sono aiutati a:
[da: Io sono con voi, p. 6; Sarete miei testimoni, p. 8; 96] I fanciulli / ragazzi sono aiutati a: scoprire che Dio è Creatore e Padre; maturare fiducia e confidenza in Dio Padre che ci ama; lode, ringraziamento e ammirazione davanti alle opere di Dio scoprire il progetto di Dio come una proposta di amicizia per ciascuno rispondere con fiducia alla chiamata di Dio e leggere nei personaggi della Bibbia i diversi modi con cui Dio chiama a collaborare con lui operare in coerenza con gli impegni assunti con la Confermazione
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BIBBIA = Parola di Dio nelle Parole degli uomini …da conoscere, da interpretare, da trasmettere … una biblioteca luogo – popolo – storia racconto di una STORIA della SALVEZZA: il cammino dei singoli e di un popolo l’incontro con Dio dei singoli e del popolo l’esperienza di relazioni quotidiane una storia di PROMESSA (promesse) e di ALLEANZA (alleanze)
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Cos’è la Bibbia? Ciò che abbiamo udito e conosciuto
Salmo 78,3-7 Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe, ha posto una legge in Israele, che ha comandato ai nostri padri di far conoscere ai loro figli, perché la conosca la generazione futura, i figli che nasceranno. Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. È la parola di Dio udita, custodita e raccontata nei secoli
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Cos’è la Bibbia? È la parola di Dio udita, custodita e
1Giovanni 1,1-4 Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. È la parola di Dio udita, custodita e raccontata nei secoli
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Cos’è la Bibbia? La Tradizione e il canone:
Primo atto solenne del Magistero della Chiesa post-apostolica nei confronti della Rivelazione “conservare” e “custodire” l’assistenza dello Spirito Santo Due testamenti, una sola Bibbia Documenti della Pontificia commissione biblica: L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana Bibbia e morale. Radici bibliche dell’agire cristiano Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini
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Bibbia e IdR - Catechesi
Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini Un ambito particolare dell’incontro tra Parola di Dio e culture è quello della scuola e dell’università. I Pastori abbiano speciale cura per questi ambienti, promuovendo una conoscenza profonda della Bibbia così da poterne cogliere le feconde implicazioni culturali anche per l’oggi. […] L’insegnamento della religione in molti casi rappresenta per gli studenti un’occasione unica di contatto con il messaggio della fede. È bene che in questo insegnamento sia promossa la conoscenza della sacra Scrittura, vincendo gli antichi e nuovi pregiudizi, e cercando di far conoscere la sua verità. (n° 111)
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Bibbia e IdR - Catechesi
Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini Un momento importante dell’animazione pastorale della Chiesa in cui poter sapientemente riscoprire la centralità della Parola di Dio è la catechesi, che nelle sue diverse forme e fasi deve sempre accompagnare il Popolo di Dio. […] La catechesi deve imbeversi e permearsi del pensiero, dello spirito e degli atteggiamenti biblici ed evangelici mediante un contatto assiduo con i testi medesimi; ma vuol dire, altresì, ricordare che la catechesi sarà tanto più ricca ed efficace, quanto più leggerà i testi con l’intelligenza ed il cuore della Chiesa e quanto più s’ispirerà alla riflessione ed alla vita bimillenaria della Chiesa stessa. (n° 74)
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Bibbia e IdR - Catechesi
Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini […] L’attività catechetica implica sempre l’accostare le Scritture nella fede e nella Tradizione della Chiesa, così che quelle parole siamo percepite come vive, come vivo è Cristo oggi dove due o tre si riuniscono nel suo nome (cfr Mt 18,20). Essa deve comunicare in modo vitale la storia della salvezza ed i contenuti della fede della Chiesa, affinché ogni fedele riconosca che a quella storia appartiene anche la propria vicenda personale. In questa prospettiva è importante sottolineare la relazione tra la sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa Cattolica, come ha affermato il Direttorio generale per la catechesi… (n° 74)
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… e vide che era cosa buona!
In principio Dio creò il cielo e la terra … … e vide che era cosa buona! (Gen 1) Il Pentateuco nel suo insieme L’origine, la formazione (le fonti, i modelli ) I singoli libri
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Il Pentateuco nel suo insieme
i nomi e il contesto complessivo Torah Pentateuco bere’šīt “In principio” šemôth “Nomi” wajjiqrā’ “Egli chiamò” bemidhbar “Nel deserto” debhārīim “Parole” Genesi “origine” Esodo “uscita” Levitico il libro sacerdotale della Legge Numeri numeri/ numerazione Deutero- nomio la seconda Legge Creazione del mondo e promessa della terra Dall’Egitto attraverso il deserto fino al Sinai Al Sinai Dal Sinai attraverso il deserto verso Moab, ai confini della terra promessa Direttive per vivere nella terra promessa Gen 1–9 Lv 16–17 Dt 30–33 Fondamento: la creazione Centro: l’espiazione Prospettiva: morte // vita Israele in cammino
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Il Pentateuco nel suo insieme
Ordine chiastico – speculare: Levitico come centro teologico; Genesi e Deuteronomio come cornice esterna; Esodo e Numeri come cornice interna. Genesi Creazione; promessa della terra; Benedizioni Esodo Egitto deserto Sinai Levitico JHWH santo Israele – popolo santo Numeri Sinai deserto Moab Deuteronomio Istruzioni per la vita nella terra promessa; Benedizioni Israele in cammino
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Il Pentateuco nel suo insieme
Sul piano narrrativo: biografia di Mosè biografia di Israele: = il cammino verso la TERRA PROMESSA Israele in cammino Cornice storico-teologica: Gen 1–9 Dio creatore Dio misericordioso
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2. L’origine, la formazione del Pentateuco
Un processo complesso e stratificato Alcune osservazioni rilevanti: mutamento nel nome / designazione / attributi di Dio; doppioni e tensioni fra i racconti successivi; doppioni e tensioni all’interno di un complesso narrativo; duplice tradizione del decalogo etico; compresenza delle tre grandi collezioni di leggi
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2. L’origine, la formazione del Pentateuco
I grandi imperi di ieri … SUD: Egitto NORD: Ittiti (“popoli del mare”; i Fenici) EST: Sumeri, Accadici, Babilonesi, Assiri, Persiani OVEST: Greci, Romani || bizantini, arabi, crociati, mamelucchi, ottomani, inglesi… L’Influsso della Cultura, Mentalità, religiosità … egiziana mesopotamica cananaica greco - romana
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egiziana: ottimista, “solare”; dio-Sole Aton;
Cultura, Mentalità, religiosità … egiziana: ottimista, “solare”; dio-Sole Aton;
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mesopotamica: ziggurat pessimista; è la regione dei “diluvi”;
Cultura, Mentalità, religiosità … mesopotamica: pessimista; è la regione dei “diluvi”; gli dei sono capricciosi, l’uomo appare mortale e impotente; Epopea di Gilgamesh ziggurat Codice di Hammurabi
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cananea: culto alle forze della natura divinizzata:
Cultura, Mentalità, religiosità … cananea: culto alle forze della natura divinizzata: dio principale: EL (cf nella Bibbia: Elohim) Baal Astarte (Anat) tempio di Baal a Palmira (Syria)
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“Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, uno solo”
Cultura, Mentalità, religiosità … L’influsso culturale si rispecchia soprattutto negli scritti appartenenti alle diverse epoche storiche e anche nella vita quotidiana del popolo di Israele. Talvolta alcuni aspetti culturali e anche religiosi vengono imposti, altre volte il popolo ne sente il fascino e segue “le mode”… Ci sono però delle differenze fondamentali: L’originalità della fede degli Israeliti: monoteismo rapporto d’amore tra Dio e il suo popolo “Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, uno solo”
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2. L’origine, la formazione del Pentateuco
i tre modelli-base: ipotesi dello scritto fondamentale ipotesi delle fonti ipotesi dei cicli narrativi il modello delle “quattro fonti”: J Jahwista E Elohista D (proto-) Deuteronomio P Scritto sacerdotale
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2. L’origine, la formazione del Pentateuco
J Jahwista (dal tetragramma JHWH) verso il 950 a.C. (periodo di Salomone, prima della separazione dei due regni) Lo Jahwista è il primo a concepire l’idea di una storia di salvezza universale e unitaria; JHWH emerge come fautore unico e potente della storia d’Israele e dei popoli. E Elohista (dalla designazione generica di “Elohim” = Dio) attorno all’800 (nel regno del Nord, prima dei cosiddetti “profeti scrittori”) Dio opera per mezzo dei suoi messaggeri (angeli / profeti); si sottolinea la trascendenza di Dio. Elohista è interessato al popolo di Israele e alla posizione peculiare che gli è assegnata. D (proto-) Deuteronomio (deuteronomos = seconda legge) VII sec. a.C. circa (inizi della riforma di Giosia del 622 a.C.; più tardi ha subito notevoli ampliamenti) La legge come espressione della volontà di Dio, data da Mosè, custodita dai profeti, riattualizata nel culto, garanzia delle benedizioni nella terra promessa; va osservata con radicalità, in obbedienza a JHWH – l’unico Dio. P Scritto sacerdotale [Priesterschrift] attorno al 550 a.C. (esilio; integrazioni nel periodo post-esilico) Partendo dalla riflessione sulle origini, sulla salvezza operata da JHWH tra Israele lungo la storia, intende infondere coraggio agli esiliati e risvegliare in essi la speranza in Dio – fedele al suo patto, a cui il popolo risponde mediante una fedele osservanza della legge e nel culto.
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il modello di Pentateuco di Münster:
2. L’origine, la formazione del Pentateuco i tre modelli-base: ipotesi dello scritto fondamentale ipotesi delle fonti ipotesi dei cicli narrativi il modello di Pentateuco di Münster: Frammenti / cicli narrativi (ipotesi delle FONTI)… …scritti progressivamente e poi combinati insieme (ipotesi delle INTEGRAZIONI): esateuco enneateuco Torah / Profeti anteriori Modello Munster
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Il libro della Genesi / Bere’šīt
3. Pentateuco: i singoli libri ~ Genesi Il libro della Genesi / Bere’šīt Inizio del libro: 1,1 «In/al principio Dio creò il cielo e la terra» 1,1 – 9,29 “Proto-storia” o “storia primordiale” 10,1 – 36,43 La storia degli inizi di Israele e dei popoli limitrofi 37,1 – 50,26 Giacobbe e i suoi figli / Giuseppe e i suoi fratelli 1,1 – 9,29 “Proto-storia” o “storia primordiale” 1,1 – 2,3 La creazione del mondo – atto I: creazione della terra come casa della vita 2,4 – 4,26 Disturbi della creazione a motivo del peccato originale, contro Dio (Adamo ed Eva trasgrediscono il comandamento di Dio) e contro gli uomini (Caino uccide Abele) 5,1 – 9,29 La creazione del mondo – atto II: patto di Dio con la creazione (Noè)
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Il libro della Genesi / Bere’šīt
10,1 – 36,43 La storia degli inizi di Israele e dei popoli limitrofi 10,1 – 11,32 I popoli dell’antico Oriente (inquadramento) 12,1 – 23,20 La prima generazione: Abramo e Sara (Sud) 24,1 – 28,9 La seconda generazione: Isacco e Rebecca (unione Sud-Nord) 28,10 – 35,20 La terza generazione: Giacobbe con Lea e Rachele (Nord): costituzione della famiglia di Giacobbe-Israele (28,10–30,43) ritorno della famiglia di Giacobbe nella terra promessa (31,1–25,20) 35,21 – 36,43 I popoli dall’una e dall’altra parte del Giordano (inquadramento)
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“inno sacerdotale al Creatore”
Gen 1,1-2,4a “inno sacerdotale al Creatore” genere didattico, artistico, sapienziale schema liturgico della “settimana” creazione || legge universo – uomo “molto buono” Gen 2,4b-3,24 unità formale: due “tavole” armonia secondo il progetto del Creatore origine della disarmonia per causa dell’umanità testo jahwista || tradizione antica, profetica, sapienziale linguaggio tipico del mito; elementi simbolici
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Gen 1,1-2,4a primo intervento di Dio che continuerà nella storia il cosmo = il tempio della gloria divina l’uomo = il celebrante e direttore del coro DIO HA CREATO TUTTO e perciò è in grado di salvare Gen 2,4b-3,24 intento sapienziale: educare religiosamente alleanza fra il Signore e Israele/uomo/umanità “Da dove viene il male?” eziologia metastorica: la disarmonia e il male hanno origine dal peccato dell’uomo perché il progetto di Dio è VITA e BENEDIZIONE, ORDINE e ARMONIA
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La creazione dell’uomo (n° 9)
Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini La creazione dell’uomo (n° 9) La realtà, dunque, nasce dalla Parola come creatura Verbi e tutto è chiamato a servire la Parola. La creazione è luogo in cui si sviluppa tutta la storia dell’amore tra Dio e la sua creatura; pertanto la salvezza dell’uomo è il movente di tutto. Contemplando il cosmo nella prospettiva della storia della salvezza siamo portati a scoprire la posizione unica e singolare occupata dall’uomo nella creazione: «Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gen 1,27).
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La creazione dell’uomo (n° 9)
Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini La creazione dell’uomo (n° 9) Questo ci consente di riconoscere pienamente i doni preziosi ricevuti dal Creatore: il valore del proprio corpo, il dono della ragione, della libertà e della coscienza. In ciò troviamo anche quanto la tradizione filosofica chiama «legge naturale» . […] L’ascolto della Parola di Dio ci porta a stimare l’esigenza di vivere secondo questa legge «scritta nel cuore» (cfr Rm 2,15; 7,23). Gesù Cristo, poi, dà agli uomini la legge nuova, la Legge del Vangelo, la quale assume e realizza in modo eminente la legge naturale, liberandoci dalla legge del peccato.
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Chi è Dio? Chi è l’uomo? Chi è Dio? Chi è l’uomo? Gen 1,1-2,4a
Gen 2,4b-3,24 Chi è Dio? Chi è l’uomo?
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La persona umana: grandezza e miseria (n° 27)
Pontificia commissione biblica: Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana La persona umana: grandezza e miseria (n° 27) Si è soliti parlare, in una sola espressione, di «grandezza e miseria» della persona umana. Nell’AT non si incontrano mai questi due termini per caratterizzare la condizione umana, ma vi ricorrono due espressioni corrispondenti: nei primi tre capitoli della Genesi l’uomo e la donna sono, da una parte «creati a immagine di Dio» (Gen 1,27), ma, dall’altra, «cacciati dal giardino di Eden» (Gen 3,24), per non essere stati docili alla parola di Dio. Questi capitoli orientano la lettura di tutta la Bibbia, Ciascuno è invitato qui a riconoscere i tratti essenziali della propria situazione e lo sfondo di tutta la storia della salvezza.
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Pontificia commissione biblica: Bibbia e morale
Pontificia commissione biblica: Bibbia e morale. Radici bibliche dell’agire cristiano Prima parte, cap. 1: Il dono della creazione e le sue implicanzioni morali Il dono specifico del Creatore per l’uomo consiste nel fatto che Dio lo ha creato a sua immagine: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza» (Gen 1,26). Secondo l’ordine del racconto (Gen 1,1-31) l’uomo appare come meta della creazione di Dio. In Gen l’uomo viene descritto come vicario di Dio, in modo che egli si riporta al suo creatore e quest’ultimo – invisibile e senza immagine – rimanda alla sua creatura, all’uomo. Si presenta qui un programma di antropologia teologica nel senso stretto, in quanto può parlare di Dio solo colui che parla dell’uomo, e viceversa, dell’uomo può parlare solo colui che parla di Dio.
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Pontificia commissione biblica: Bibbia e morale
Pontificia commissione biblica: Bibbia e morale. Radici bibliche dell’agire cristiano Prima parte, cap. 1: Il dono della creazione e … Volendo specificare, l’uomo è «immagine» di Dio a causa di almeno sei caratteristiche: la razionalità, cioè la capacità e l’obbligo do conoscere e di comprendere il mondo creato; la libertà, che implica la capacità e il dovere di decidere e la responsabilità per le decisioni prese (Gen 2); una posizione di guida, però in nessun modo assoluta, bensì sotto il dominio di Dio;
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la santità della vita umana.
Pontificia commissione biblica: Bibbia e morale. Radici bibliche dell’agire cristiano Prima parte, cap. 1: Il dono della creazione e … Volendo specificare, l’uomo è «immagine» di Dio a causa di almeno sei caratteristiche: la capacità di agire in conformità con colui di cui la persona umana è l’immagine, o di imitare Dio; la dignità di essere una persona, un essere «relazionale», capace di avere rapporti personali con Dio e con gli altri esseri umani (Gen 2); la santità della vita umana.
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Io sono con voi! Chi è Dio? Chi è l’uomo? IO SONO GESÙ,
Nuovo Testamento: Chi è Dio? Chi è l’uomo? GESÙ, il Cristo, il Signore IO SONO Principio, Parola, Luce, Acqua, Pane, Pastore, Porta, Vite, VITA, RISURREZIONE … Io sono con voi!
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O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: hai posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
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Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi: tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
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O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
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