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Max Weber ( )
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Indice dei concetti La funzione delle scienze storico-sociali
La teoria dei tipi ideali La critica del materialismo storico Il disincantamento del mondo e le antinomie della modernità Politica e morale: etica dell’intenzione ed etica della responsabilità
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Funzione delle scienze storico-sociali
Fornire una spiegazione causale, intesa non come descrizione di una serie causale necessaria, ma come isolamento in una situazione storica determinata di un campo di possibilità, ovvero delle condizioni che hanno reso possibile la decisione per una determinata possibilità. Non quindi le cause che determinano gli eventi, ma le circostanze che li rendono possibili. Indagine sull’individualità Avalutatività. Differenza tra relazione a valori e giudizio di valore Cfr. Hegel - Marx
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I tipi ideali Le discipline storico-sociali per costruire le proprie analisi causali si fondano sia su fatti oggettivi testimoniati dalle fonti sia su costrutti ideali semplificati considerati come stabili, quali ad esempio il concetto di Stato, Chiesa feudalesimo, cristianesimo, capitalismo ecc. Connotazione costruttivista e antirealista
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Critica del materialismo storico
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. Esempio paradigmatico di inversione tra struttura (l’economia capitalistica) e sovrastruttura (la religione, ovvero il protestantesimo ascetico, calvinismo, anabattismo, puritanesimo). Lo spirito del capitalismo affonda le sue radici nell’idea protestante secondo cui il credente cerca conferma della grazia divina nel successo economico, in quanto il dovere professionale è voluto da Dio ad accrescimento della sua gloria. Il capitalismo successivamente ha perso la motivazione di fede, continuando a dare importanza primaria al profitto, sostituendo al lavoro per la salvezza il lavoro per il lavoro, mantenendo e distorcendo allo stesso tempo l’impostazione originaria. Sociologia della religione. Tre diverse impostazioni delle religioni verso l’economia. Il confucianesimo ignora l’economia accettandone la forma tradizionale. L’induismo e il buddismo si oppongono all’economia in quanto distoglie l’uomo dalla ricerca spirituale e dalla povertà che ne è condizione. Il calvinismo pretende di controllare e regolare la stessa vita economica. A questo l’Occidente deve il suo decollo economico.
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Il disincantamento del mondo
“La progressiva razionalizzazione e intellettualizzazione non significa […] una progressiva conoscenza generale delle condizioni di vita che ci circondano. Essa significa bensì qualcosa di diverso: la coscienza o la fede che basta volere per poter sperimentare ogni cosa; e che dunque fondamentalmente non esistono forze misteriose e inconoscibili capaci di inserirsi nella vicenda mondana, ma che al contrario tutto – in linea di principio – può essere dominato dalla ragione. Il che significa il disincantamento del mondo. Non occorre più ricorrere alla magia per dominare o ingraziarsi gli spiriti, come fa il selvaggio per il quale esistono simili potenze. A ciò sopperiscono la ragione e i mezzi tecnici” La scienza come professione, Einaudi, Torino 1980.
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Le tappe del disincantamento: 1) la religiosità etico-profetica delle religioni universali; 2) l’autonomizzazione e la secolarizzazione delle attività umane; 3) l’intellettualizzazione del mondo della scienza e della tecnica. Cfr. Comte. Il mondo disincantato non è il compimento della perfezione tecnico-scientifica, piuttosto un mondo lacerato dal conflitto di valori e forme di vita, rispetto al cui la scienza risulta impotente Impossibile rimitizzare il mondo o recuperare credenze e valori passati. Cercare un modo di vivere in un mondo “senza Dio e senza profeti”.
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La razionalità strumentale
La moderna razionalizzazione si concretizza in un uso puramente strumentale della ragione, tipico della scienza, per cui la razionalità mira esclusivamente ad agire in vista di un fine, trovando gli strumenti più idonei al suo conseguimento, ma senza mettere in discussione il fine stesso da punto di vista del suo valore. Razionalità tipica del capitalismo, inteso come un tipo di società definito dalla razionale, (deliberata e sistematica) ricerca di profitti grazie alla razionale (sistematica e calcolata) organizzazione del lavoro formalmente libero grazie ad un razionale (impersonale, puramente strumentale) scambio di mercato guidato da razionali (esatte, puramente quantitative) procedure di contabilità e garantito da razionali (regolamentati, prevedibili) sistemi politici e legali. Tale razionalità formale si traduce nella burocratizzazione universale degli stati moderni.
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Quale etica per la modernità?
Etica della convinzione: valuta l’agire in base alle intenzioni e alle convinzioni che lo muovono, senza nessuna considerazione per i mezzi e le conseguenze che l’agire stesso produce. Etica della responsabilità: valuta l’agire sulla base delle conseguenze reali che esso produce e sui mezzi effettivi che sono necessari alla sua realizzazione.
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Le tappe del disincantamento: 1) la religiosità etico-profetica delle religioni universali; 2) l’autonomizzazione e la secolarizzazione delle attività umane; 3) l’intellettualizzazione del mondo della scienza e della tecnica. Cfr. Comte. Il mondo disincantato non è il compimento della perfezione tecnico-scientifica, piuttosto un mondo lacerato dal conflitto di valori e forme di vita, rispetto al cui la scienza risulta impotente Impossibile rimitizzare il mondo o recuperare credenze e valori passati. Cercare un modo di vivere in un mondo “senza Dio e senza profeti”.
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