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INTERPRETAZIONE E RAGIONAMENTO GIURIDICO
Cap. V Barberis rilevanza del tema: a) per ermeneutica giuridica (F. Schleiermacher, W. Dilthey, M. Heidegger, H-G. Gadamer, E. Betti) = filosofia del diritto come interpretazione = utilizzo senso generico di interpretazione come ragionamento giuridico = problema fondamentale del diritto
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b) per filosofia analitica
utilizzo senso specifico = attribuzione di significato (a parole, enunciati) = problema centrale
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tra legalità e giustizia
ANALISI 2) in senso generico come ragionamento giuridico 3) interpretazione costituzionale e rapporto tra legalità e giustizia 1) interpretazione in senso specifico (ambiguità e teorie)
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1a) ambiguità: significato extragiuridico = combinatoriamente vago (linguistica, logica, artistica) significato giuridico = fortemente ambiguo elemento comune della attribuzione di significato (testi o comportamenti)
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5 ambiguità del termine interpretazione
attività prodotto specifico generico ii iii senso stretto senso lato senso latissimo autentica dottrinale ufficiale iv giudiziale concreto v astratto
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attività = l’interpretare prodotto = le interpretazioni
i) attività/prodotto attività = l’interpretare prodotto = le interpretazioni realismo giuridico: - G. Tarello, per essere teoria conoscitiva analisi solo prodotti - A. Ross, per prevedere decisioni future
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ii) interpretazione come attività
in senso specifico = attribuzione di significato a testi e comportamenti in senso generico = attività ausiliarie all’interpretazione in senso specifico: qualificazione di un fatto applicazione della norma deduzione di conclusioni da premesse argomentazione sistemazione composizione di antinomie integrazione di lacune
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v. art 12 preleggi (significato delle parole e intenzione del legislatore; analogia legis e juris)
primo comma è interpretazione in senso specifico secondo comma è interpretazione in senso generico
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iii) interpretazione come attività in senso specifico
tre diversi sensi = tre diversi OGGETTI latissimo = comportamenti lato = testi (solo regole linguistiche) stretto = testi (tutti gli argomenti giuridici)
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Es.: divieto di ingresso ai veicoli in parco pubblico
comportamento, poi significato, poi significato giuridico senso lato e senso stretto possono coincidere divergere
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iv) interpretazione come attività in senso stretto
diversi SOGGETTI della interpretazione: giudici = giudiziale giuristi = dottrinale funzionari amministrativi = ufficiale legislatore = autentica
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designano diversi giochi interpretativi (attività diverse):
- interpretazione GIUDIZIALE o operativa produce sentenze, decreti, ordinanze funzionale alla applicazione a casi specifici attività giudiziale di merito (giudici monocratici, tribunali e corti di appello) attività giudiziale di legittimità (corte di cassazione e corte costituzionale)
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- interpretazione DOTTRINALE o scientifica
trattati, manuali, saggi, note a sentenza funzionale a conoscenza - interpretazione UFFICIALE atti amministrativi, regolamenti, circolari, pareri DISTINZIONE da int. giudiziale: - ATTUA E NON APPLICA (= è funzionale a esecuzione o attuazione del diritto) - funzionario non è indipendente da esecutivo - hanno discrezionalità (espressamente riconosciuta)
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- interpretazione AUTENTICA
produce leggi funzionale fissazione autoritativa del significato (ex tunc) va distinta da: disposizioni sull’interpretazione (come art. 12, disp. prel.) disposizioni sull’interpretazione contenute nella stessa legge da interpretare e relative solo ad essa
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v) interpretazione giudiziale
in astratto = attribuzione di significato in concreto = applicazione della norma al caso specifico = produce decisione in astratto = risolve ambiguità della disposizione scegliendo la norma che può esprimere in concreto = risolve vaghezza quantitativa (sussumere il caso) sono concettualmente distinte, ma empiricamente connesse
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Sintesi: interpretazione come attività in senso specifico (attribuzione di significato) stretto (significato giuridico a testi) giudiziale in astratto
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1b) Teorie dell’interpretazione
H. Hart tre teorie dell’interpretazione: i) formalismo interpretativo ii) teorie miste iii) scetticismo interpretativo rispondono alla domanda se vi siano uno o più significati attribuibili a una disposizione giuridica
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i) formalismo interpretativo
tutte le disposizioni giuridiche hanno un solo significato vero, corretto o giusto è dottrina normativa (valida per la pratica, ma non per la teoria) Tesi = tutte le norme devono avere un unico significato
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es.: one right answer di Dworkin (I diritti presi sul serio)
= soluzione moralmente più giusta del caso = dottrina normativa = principio regolativo dell’interpretazione = vi deve essere una soluzione corretta per Barberis = interpretazione deve perseguire certezza e giustizia
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Teoria sostenuta da H. Hart e J. Wróblewsky
ii) teorie miste Teoria sostenuta da H. Hart e J. Wróblewsky le disposizioni hanno a volte un unico significato a volte più significati a seconda dei casi casi facili (isoformia) difficili
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Es: veicolo nel parco permette di distinguere tra: nocciolo (core) di significato penombra (penumbra) disposizioni giuridiche hanno struttura aperta (open texture)
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Pluralità di significati può essere riferita:
- sia alla distinzione tra CASI FACILI E CASI DIFFICILI = dipende dal mondo, ossia dalla varietà di controversie - sia a quella tra TESTI CHIARI E OSCURI = dipende dal linguaggio, ossia dalla formulazione delle norme giuridiche
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Teoria mista non è teoria dell’interpretazione
ma teoria dell’applicazione = riguarda applicazione di un significato vago (vaghezza quantitativa) come teoria dell’interpretazione è vicina allo scetticismo è teoria dell’interpretazione in concreto ( = applicazione)
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iii) scetticismo interpretativo
disposizioni non hanno mai un unico significato 2 correnti: - radicale (M. Troper) le disposizioni non hanno alcun significato prima dell’interpretazione diritto è libera creazione dei giudici
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- moderato (H. Kelsen) le disposizioni hanno più di un significato interprete sceglie in questa cornice di significati = scelta entro limiti cosa significa avere più significati (rispetto all’esistenza di casi facili) attuale = di fatto tutte le disposizioni vengono interpretate diversamente (NO) potenziale = tutte le disposizioni possono virtualmente essere interpretate diversamente
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Scetticismo vale in relazione alla
tesi della difficoltà potenziale permette di evitare critica di Hart del dubbio congiunto = non si può dubitare di tutto (di tutte le disposizioni necessarie per risolvere un caso) sostiene tesi dubbio disgiunto
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SINTESI formalismo è dottrina normativa = vale come principio regolativo mista è teoria (conoscitiva) dell’applicazione = vale per distinzione casi facili e difficili scettismo è teoria (conoscitiva) dell’interpretazione = richiede giustificazione dell’interpretazione
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2) RAGIONAMENTO GIURIDICO
è interpretazione in senso generico ragionamento giuridico: inizia con scelta testi da interpretare si conclude con applicazione (o sistemazione per int. dottrinale) 2a) analisi del ragionamento giudiziale
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Sillogismo giudiziale - norma giuridica (gen/astr)
MODELLO TEORICO È SILLOGISMO GIUDIZIALE Sillogismo teorico (conoscitivo) - premessa magg. - premessa minore ______________ conclusione Sillogismo pratico - Norma - premessa minore (fatto) ____________ norma Sillogismo giudiziale - norma giuridica (gen/astr) - premessa minore (fatto o comp) __________________ Norma giuridica (ind e concr.)
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per teoria del Novecento (antiformalismo e teorie del ragionamento giuridico)
vero problema è: individuazione (interpretando o integrando le disposizioni) delle premesse nella sentenza vi è obbligo di motivazione di premesse e conclusioni (art. 111, c. 6, Cost.) della decisione (premessa maggiore) dei fatti (premessa minore)
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modello teorico del ragionamento giudiziale (sentenza) = tre fasi
i) giustificazione esterna in diritto (o della premessa maggiore): è motivazione in diritto ii) giustificazione esterna in fatto (o della premessa minore): è motivazione in fatto iii) giustificazione interna o della conclusione: è dispositivo
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è giustificazione della
i) giustificazione esterna in diritto è giustificazione della civil law + statute law = riguarda norme esplicite (vigenti, valide o applicabili) common law (o in caso di lacuna) = principi decisionali e norme implicite Scelta delle norme Interpretazione delle disposizioni
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esternamente (formale) internamente (sostanziale)
3 passaggi: a) scelta enunciati interpretandi (oggetto di interpretazione) devono essere disposizioni applicabili esternamente (formale) = che il giudice è autorizzato ad applicare internamente (sostanziale) = caso specifico deve rientrare nel caso generico
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b) formulazione di enunciati interpretativi
= la disposizione d significa la norma n conduce a enunciati interpretati (non vale il brocardo in claris non fit interpretatio: disposizione è sempre interpretata anche se il giudice non esplica enunciato interpretativo)
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c) giustificazione enunciati interpretativi
attraverso argomenti interpretativi argomenti hanno funzione v. art. 12 preleggi (significato + intenzione) Euristica (contesto di scoperta) (per trovare interpretazione) Giustificatoria (contesto di giustificazione) (per motivare decisione) (in quest’ultimo caso sono vincoli)
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due argomenti principali: - letterale - psicologico
corrispondono a due metodi interpretativi: metodo serve per giustificare la scelta degli argomenti Oggettivo Soggettivo = intenzioni di un soggetto
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Sintesi: a) scelta enunciato interpretando (disposizione d) b) enunciato interpretativo (disposizione d significa norma n) c) giustificazione enunciato interpretativo attraverso argomenti c1) giustificazione argomenti attraverso il metodo interpretativo
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ii) giustificazione esterna in fatto
è richiamata da distinzione merito/legittimità problema è l’individuazione dei fatti rilevanti (qualificati giuridicamente) sistemi di common law: approccio casistico sistemi di civil law: approccio sistematico
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problemi presenti nel processo penale:
- prova del fatto - valutazione razionale quale modello? scientifico = proposizioni vere, ipotesi basate su leggi scientifiche falsificabili narrativo = produzione narrazioni congruenti
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iii) giustificazione interna in diritto
riguarda la conclusione è deduttiva sennò è contraddittoria la motivazione modello teorico del sillogismo è compatibile con modello argomentativo ed ermeneutica
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2a) L’ARGOMENTAZIONE DELL’INTERPRETAZIONE
produzione di argomenti o ragioni per giustificare una certa interpretazione è giustificazione non deduttiva (esterna) (= non logico-deduttiva) fa parte della RETORICA (arte della persuasione che dipende da abilità del persuasore e credulità dell’uditorio) argomenti giuridici sono sotto-insieme di quelli retorici
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- per Aristotele è studio dei mezzi di persuasione
Origine nel mondo greco (tra i Sofisti quali Trasimaco e Gorgia che scrive Encomio di Elena) - per Aristotele è studio dei mezzi di persuasione Roma: Cicerone e Quintiliano (Institutio Oratorie) corrente asiana (stile retorico ridondante, barocco ed ampolloso) periodo ellenistico due stili diversi di retorica corrente attica (stile retorico cronistico, con scrittura scarna)
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oratore deve: docere et provare (informare e convincere) delectare (fare discorso vivace e non noioso) movere (commuovere il pubblico) cinque fasi di preparazione: inventio, (ricerca delle idee per svolgere la tesi prefissata, rifacendosi a tòpoi codificati) dispositio, (organizzazione degli argomenti ed ornamenti nel discorso) elocutio (espressione stilistica delle idee) memoria actio (declamazione del discorso). schema in quattro fasi: exordium, narratio, argumentatio (confirmatio e refutatio), peroratio
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Analisi di 9 argomenti sulla base delle distinzioni tra argomenti
Interpretativi (attribuzione di significato a norma esplicita) Integrativi (colmare lacuna tramite norma implicita) Incompleti (sono tutti incompleti escluso quello letterale) Completi
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9 ARGOMENTI: i) letterale ii) psicologico iii) a contrario iv) analogia legis (argomento a simili) v) analogia iuris vi) della dissociazione vii) teleologico viii) sistematico ix) equitativo
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i) ARGOMENTO LETTERALE significato proprio delle parole
è interpretativo basato su metodo oggettivo può condurre a interpretazione restrittiva estensiva
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ii) ARGOMENTO PSICOLOGICO
intenzione del legislatore (su base analisi lavori preparatori) è interpretativo basato su metodo soggettivo è obbligatorio per l’interpretazione dei contratti (art c.c.)
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iii) ARGOMENTO A CONTRARIO due forme
interpretativa (ricava norma da disposizione e apre lacuna) integrativa (colma lacuna con una norma implicita)
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Es.: art. 48 c. 1 cost. sono elettori tutti i cittadini
interpreta e crea lacuna (è interpretazione letterale) = non cittadini integra: in senso inclusivo (estende ai non cittadini attraverso analogia legis) in senso esclusivo (argomento a contrario)
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iv) ANALOGIA LEGIS (ARGOMENTO A SIMILI)
Int. estensiva è fatta con riferimento a ratio della legge (ratio legis) = casi simili per un aspetto rilevante v. art. 48 (cittadino = chi vive stabilemente) = int. estensiva analogia legis richiede che vi sia lacuna (non cittadini) interpretazione estensiva (norma esplicita) due forme Integrazione (norma implicita)
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interpretazione estensiva crea norma esplicita
SCHEMA interpretazione estensiva crea norma esplicita integrazione crea norma implicita Caso non regolato Caso regolato simile Norma implicita Norma esplicita
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differenza da analogia legis (norma e principio) è più debole
v) ANALOGIA IURIS integrazione norma implicita si ricava da principi del diritto positivo comuni a più casi schema differenza da analogia legis (norma e principio) è più debole sono entrambi di auto-integrazione del diritto Caso non regolato Nessun caso regolato simile Principio Norma implicita
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vi) ARGOMENTO DELLA DISSOCIAZIONE
si distingue o dissocia dal caso generico regolato un altro sottocaso più specifico caso più specifico è eccezione implicita (vale per norme defettibili e per lacune assiologiche)
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Confronto con analogia legis:
Somiglianza sono entrambi argomenti integrativi che si distinguono difficilmente da quelli interpretativi (estensiva e restrittiva) Differenza analogia legis e int. estensiva servono a estendere i casi regolati dissociazione serve a restringere (insieme a int. restrittiva)
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vii) TELEOLOGICO ratio legis fini e scopi oggettivamente perseguiti dalla norma è argomento interpretativo che produce norma esplicita esprime metodo oggettivo (vs. soggettivo, cioè intenzione del legislatore) = oggettivo scopo della legge
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si può adattare all’evoluzione (scopo può cambiare)
= favorisce interpretazione evolutiva o innovatrice mentre argomento psicologico serve per interpretazione originalista o conservatrice
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viii) SISTEMATICO sono di diversi tipi è famiglia di argomenti elemento comune è che norma da individuare sia compatibile con le altre norme del sistema sono interpretativi e incompleti
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sono: - topografico (sedes materiae) interpretazione deve essere compatibile con la collocazione della disposizione in un documento - dogmatico interpretazione deve essere conforme a definizioni o sistematiche dottrinali
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- coerenza argomento non deve produrre antinomie con norme collocate allo stesso livello gerarchico - interpretazione adeguatrice argomento non deve produrre antinomie con norme superiori
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interpretazione più conforme
ix) EQUITATIVO richiede di scegliere (solo tra le interpretazioni ottenute da altri argomenti giuridici) interpretazione più conforme va distinto da ricorso all’equità da parte del giudice su concorde indicazione delle parti (artt. 113, 114 c.p.c) è interpretativo e incompleto all’equità (giustizia del caso singolo) alla giustizia (del caso generico)
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GERARCHIA DI ARGOMENTI?
argomenti (anche i principi) come specie del genere valori Alla luce del Pluralismo etico (vs. monismo) sono perciò: - plurimi - virtualmente confliggenti - decidibili (e risolvibili) caso per caso
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C) INTERPRETAZIONE COSTITUZIONALE
processi di costituzionalizzazione del diritto e sviluppo del controllo di legittimità costituzionale delle leggi (eccezione Gran Bretagna) = sviluppo di ragionamenti giuridici legati alla interpretazione costituzionale
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è argomentazione costituzionale
2 forme del controllo di costituzionalità delle leggi - diffusa - accentrata producono forme simili di ragionamento (duplice avvicinamento: ruolo della Corte suprema in USA, controllo diffuso in Europa)
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Differenze tra interpretazione giudiziale e interpretazione costituzionale:
attribuzione di significato a disposizioni legislative al fine della applicazione = funzionale all’applicazione orientata ai fatti interpretazione costituzionale: attribuzione di significato a disposizioni sia legislative, sia costituzionali fine diretto di stabilire se le prime siano conformi alle seconde funzione diretta è garantire la costituzione dalle possibili violazioni da parte del legislatore orientata alle norme fine indiretto di consentire l’applicazione delle sole leggi conformi a costituzione indirettamente funzionale all’applicazione
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Interpretazione costituzionale: - riguarda sempre due disposizioni
- comporta attribuzione di significato a due disposizioni (legislative e costituzionali) - conformità o difformità dipendono da duplice interpretazione Legislative = sono OGGETTO Costituzionali = sono PARAMETRO
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TRE TECNICHE INTERPRETATIVO-ARGOMENTATIVO:
i) INTERPRETAZIONE ADEGUATRICE ii) CONTROLLO DI RAGIONEVOLEZZA iii) BILANCIAMENTO DEI PRINCIPI
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i) INTERPRETAZIONE ADEGUATRICE
è sottotipo dell’argomentazione sistematica disposizione può esprimere più norme (che possono essere conformi o difformi dalla costituzione) sentenze interpretative della corte costituzionale: di accoglimento (annullano la disposizione) di rigetto (salvano la norma adeguandola alla costituzione)
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Sentenze di rigetto = la corte dichiara l’inammissibilità del ricorso e assume che il giudice ordinario avrebbe dovuto procedere lui all’interpretazione adeguatrice due conseguenze: - spingere i giudici ad adeguare le leggi alla costituzione (controllo viene delegato ai giudici) - l’intero diritto viene costituzionalizzato = le regole vengono fatte dipendere dai principi costituzionali
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ii) CONTROLLO DI RAGIONEVOLEZZA
ragionevole = trattare in modo uguale i casi uguali e in modo diverso i casi diversi in Italia è controllo di eguaglianza-ragionevolezza = controllo ex art. 3, c.1, Cost. (discriminazione per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali)
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nonostante legge istitutiva (1956) vieti:
“ogni valutazione di natura politica e ogni sindacato sull’uso del potere discrezionale del parlamento” la corte sindaca ogni possibile tipo di discriminazione
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struttura triadica principio di eguaglianza (parametro)
norma di comparazione (tertium comparationis) norma controllata (oggetto)
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è spesso controllo di coerenza delle leggi
corte valuta anche intrinseca ragionevolezza (razionalità) della legge: - illogicità - coerenza (compatibilità tra disposizione e scopo) - adeguatezza (idoneità al raggiungimento dello scopo) - proporzionalità (in relazione alla eccedenza rispetto allo scopo) - congruità (in relazione ai criteri legislativi di computo) - dimensione temporale (ad es., anacronismo legislativo)
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norma di legge controllata
iii) BILANCIAMENTO (O PONDERAZIONE) DEI PRINCIPI principio cost. 1 principio cost. 2 norma di legge controllata
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Esempio: preferenza per appalti pubblici a cooperative di disoccupati
sia eguaglianza formale (violazione) sia eguaglianza sostanziale maggior peso o importanza in relazione al caso singolo mutevole da caso a caso pluralismo (o monismo) etico
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possibilità di diritto
Problema razionalità del bilanciamento Per Alexy, legame tra bilanciamento e criterio generale di proporzionalità tre sotto-criteri: - adeguatezza - necessità - proporzionalità in senso stretto = possibilità di fatto possibilità di diritto
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I criteri di adeguatezza e necessità applicano
adeguatezza = no adozione di misure che precludono la realizzazione di almeno un principio senza che tale misura promuova un altro principio necessità = è preferita la misura che, a parità di efficacia di realizzazione di un certo principio, lede meno altri principi concorrenti I criteri di adeguatezza e necessità applicano Principio di ottimalità di Pareto = dato un insieme di misure, la misura M che promuove un principio senza essere lesiva degli altri principi è detta Pareto efficiente. Se non esistono altre misure Pareto efficienti, allora M è Pareto ottimale
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Proporzionalità in senso stretto
= quanto più alto è il grado di non adempimento o lesione di un principio, tanto più alta deve essere l’importanza attribuita all’adempimento di un altro principio Possibile stabilire: formula del bilanciamento per arrivare a decisione razionale (interferenza e soddisfazione debole, media, forte)
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conflitto con democrazia
2 difese: - idea di democrazia costituzionale (R. Dworkin, L. Ferrajoli) - stabilizzazione dei rapporti tra principi (J.J. Moreso)
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- LEGALITÀ E GIUSTIZIA problema della legge ingiusta per neocostituzionalismo è risolto si danno tre casi: i) legge ingiusta viene reinterpretata usando argomenti giuridici ordinari ii) legge ingiusta viene reinterpretata usando argomenti dell’interpretazione costituzionale iii) viene annullata dalla corte costituzionale
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i) legge ingiusta viene reinterpretata usando argomenti giuridici ordinari
dipende da tipo di scetticismo interpretativo radicale: si moderato: no
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ricorso a interpretazione adeguatrice Dipende: - da scetticismo
ii) legge ingiusta viene reinterpretata usando argomenti dell’interpretazione costituzionale ricorso a interpretazione adeguatrice Dipende: - da scetticismo - da cosa significa adeguare alla costituzione Vedi: - art. 29, c.1 e concezione cattolica della famiglia - art. 33 e non finanziamento alle scuole cattoliche
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iii) viene annullata dalla corte costituzionale
= annullamento distingue lo Stato legislativo da Stato costituzionale possibilità che la costituzione sia ingiusta (è ulteriore possibilità; + critica ad Alexy) resta alternativa tra legalità e giustizia
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