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PubblicatoSalvatore Bianchini Modificato 8 anni fa
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Perché si parla di disturbi specifici? L’aggettivo specifico si riferisce a quell’aspetto settoriale del funzionamento deficitario in un contesto globale indenne.
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Assenza di deficit cognitivi; Assenza di deficit neurologici; Assenza di deficit sensoriali; Assenza di disturbi relazionali primari; Adeguate possibilità di istruzione; Ambiente socioculturale sufficientemente idoneo.
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Cosa si intende per Apprendimento? Il termine apprendimento evoca un insieme più o meno formalizzato di nozioni e conoscenze esplicite. Tra gli apprendimenti di base, che si sviluppano nel corso del primo anno di scolarizzazione, vi sono, ovviamente, la lettura, la scrittura e il calcolo.
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Fattori di rischio per l’insorgenza dei Disturbi d’Apprendimento Disturbo del linguaggio; Familiarità; Assenza di prerequisiti specifici per gli apprendimenti di base.
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L’obiettivo dell’intervento riabilitativo non deve essere quello di guarire il bambino dalla sua disabilità, ma piuttosto quello di aiutare a ridurre gli effetti negativi intervenuti sull’acquisizione di abilità importanti come la lettura, la scrittura e il calcolo.
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La Dislessia Evolutiva E’ un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici; Comporta difficoltà a carico della correttezza e velocità di lettura. A volte può essere compromessa anche la comprensione del testo. Comporta difficoltà di percezione; Comporta difficoltà di linguaggio (elaborazione linguistica e disnomia); Comporta distraibilità;
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Si palesa in assenza di deficit neurologici, relazionali primari, sensoriali e cognitivi; Comporta difficoltà di orientamento spazio-temporale.
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automatizzati I processi automatizzati sono svolti stabilmente con un alto grado di velocità e accuratezza; sono realizzati inconsciamente e richiedono un minimo impegno attentivo. non automatizzati I processi non automatizzati sono, invece, svolti lentamente in maniera non accurata e richiadono un grande impegno attentivo.
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Fase logografica “Scrive” le parole come se fossero il logo che sta al posto dell’oggetto rappresentato; Nella “lettura” il logo suggerisce la corrispondenza fonologica della parola scritta Scrittura come rappresentazione di segni che hanno una loro diretta corrispondenza con il significato;
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La fase alfabetica Scoperta del valore sonoro delle lettere; Applicazione delle regole di conversione fonema-grafema e viceversa per scrivere e leggere
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La fase ortografica Fase in cui avviene il processo di memorizzazione delle eccezioni alla regola “un fonema= un grafema”
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Fase lessicale Fase in cui avviene la completa acquisizione dei processi di lettura e scrittura; Utilizzo della via di accesso diretto (via lessicale);
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Lettura e Scrittura Fase logografica Fase alfabetica Fase ortografica Fase lessicale
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La Dislessia Fonologica E’ dovuta ad un deficit a carico della via fonologica; Fa sì che sia difficile leggere le non- parole, le parole non conosciute e quelle straniere; Rimane intatta la lettura di parole conosciute in quanto la via lessicale è integra; E’ caratterizzata da numerosi errori
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La dislessia lessicale o superficiale E’ dovuta ad un deficit a carico della via lessicale; Fa sì che sia difficile leggere le parole irregolari e quelle omofone ma non omografe; Rimane intatta la lettura mediante le regole di conversione grafema-fonema (via fonologica); E’ caratterizzata da numerosi errori;
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Parametri diagnostici della dislessia CORRETTEZZA COMPRENSIONE DEL BRANO VELOCITA’ DI LETTURA
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Lo studio della lingua straniera Il bambino dislessico ha difficoltà nell’imparare a una lingua straniera soprattutto se ad ortografia opaca (inglese francese). L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a livello mnemonico maggiore rispetto a quella di una lingua ad ortografia trasparente.
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COME VA A FINIRE PER I DISLESSICI? Soggetti che recuperano (Diagnosticati con dislessia lieve); Soggetti compensati (Diagnosticati con dislessia di grado medio); Soggetti con disabilità (Diagnosticati con dislessia severa).
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DISGRAFIA: disturbo della scrittura inteso come difficoltà di esecuzione, cioè difficoltà di realizzare dei pattern motori DISORTOGRAFIA: disturbo della scrittura inteso come disturbo di utilizzo del codice ortografico
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PREREQUISITI PER L’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA Discriminazione visiva; Discriminazione uditiva; Memoria fonologica a breve termine; Capacità di segmantezione; Coordinazione oculo-manuale; Elaborazione semantica di anticipazione.
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Errori più frequenti nella disortografia Errori fonologici; Errori non fonologici; Errori semantico-lessicali; Altri errori.
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Caratteristiche del disgrafico Posizione e prensione; Orientamento nello spazio grafico; Pressione sul foglio; Direzione del gesto grafico; Produzioni-Riproduzioni grafiche; Esecuzione di copie; Dimensione dei grafemi; Unione dei grafemi; Ritmo grafico
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Abilità di base per l’apprendimento della scrittura Organizzazione spaziale; Organizzazione temporale; Orientamento destra-sinistra; Coordinazione motoria; Dominanza laterale; Memoria visiva e uditiva.
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DISCALCULIA EVOLUTIVA: indica delle difficoltà di natura neuropsicologica nei compiti numerici e aritmetici di base (la ridotta capacità di calcolo e di ragionamento matematico interferisce significativamente con l’apprendimento scolastico e con la vita quotidiana).
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Prerequisiti al calcolo Conoscenza della filastrocca dei numeri; Associazione tra simbolo numerico grafico e nome del numero; Corrispondenza biunivoca numero-oggetto contato; Conoscenza della numerosita’; Capacita’ di confrontare insiemi di numerosita’ diversa; Capacita’ di confrontare numeri diversi; Capacita’ di seriare elementi di diverse dimensione e mettere in sequenza ordinata insiemi contenenti diverse quantita’ di oggetti.
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Modello di McCloskey Indipendenza funzionale tra Sistema del numero Sistema del calcolo Linea dei NumeriProcedure TranscodificaFatti aritmetici Codifica semanticaSegni algebrici
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Errori nella transcodifica ERRORI SINTATTICI: Incapacità di stabilire i rapporti tra le cifre in una struttura sintattica corretta (scrivere 851 invece di 8051 o scrivere 58 invece di 508) ERRORI LESSICALI: riguardano la produzione delle singole cifre senza coinvolgere il loro posto all’interno del numero (scrivere 347 invece di 367) ERRORI DI LESSICALIZZAZIONE: utilizzo del codice alfabetico orale anche quando i numeri andrebbero scritti con il codice arabico (scrivere 8000501 invece di 8051 o scrivere 5008 invece di 508)
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Esercizi utili ad aumentare l’efficienza della linea del numero Contare in avanti e all’indietro Trova l’errore
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Intervento sulla transcodifica numerica Definiamo la struttura sintattica del numero Riconosci il numero Leggi il numero Scrivi il numero
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Intervento riabilitativo sui fatti aritmetici Reiterazione delle tabelline Costruiamo le associazioni linguistiche Costruiamo le associazioni visive Utilizziamo le strategie di compenso
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Intervento ribilitativo sulle procedure di calcolo Attenzione alle procedure! Controlliamo il risultato! Utilizziamo le strategie di compenso
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PREREQUISITI PER L’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA Discriminazione visiva; Discriminazione uditiva; Memoria fonologica a breve termine; Capacità di segmantezione; Coordinazione oculo-manuale; Elaborazione semantica di anticipazione.
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Batterie per la valutazione della disortografia “Batteria per la valutazione della scrittura e dell’ortografia in età scolare” (Tressoldi e Cornoldi); “Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia” (Sartori, Job e Tressoldi); “Batteria per la valutazione delle abilità di scrittura” (Rossi e Malaguti).
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“PROGRAMMA DI RECUPERO IN ORTOGRAFIA” di Ferraboschi e Meini Esercizi graduati e organizzati in percorsi; Strategie per controllare i processi automatici di scrittura; Strategie per aiutare l’alunno nella riflessione metacognitiva.
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Strategie per guidare l’alunno nella fase di trascrizione Fornire banche di vocaboli; Utilizzare programmi di videoscrittura; Utilizzare la scrittura collaborativa.
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Strategie per guidare l’alunno nella fase di revisione Insegnare una strategia alla volta in lezioni brevi; Usare i compagni per la revisione; Fornire checklist di autocorrezione; Tenere un portfolio delle composizioni; Gratificare gli studenti.
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Gli strumenti compensativi No tecnologico Bassa tecnologia Alta tecnologia Tabella dei caratteri Registratore Carta copiativa Software con sintesi vocale Correttore ortografico
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DISGRAFIA Compromette la forma del messaggio scritto, rendendo di difficile interpretazione ad un lettore i segni prodotti, quindi riguarda esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche.
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Caratteristiche del disgrafico Posizione e prensione; Orientamento nello spazio grafico; Pressione sul foglio; Direzione del gesto grafico; Produzioni-Riproduzioni grafiche; Dimensione dei grafemi; Unione dei grafemi; Ritmo grafico
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Abilità di base per l’apprendimento della scrittura Organizzazione spaziale; Organizzazione temporale; Orientamento destra-sinistra; Coordinazione motoria; Dominanza laterale; Memoria visiva e uditiva.
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Scrittura in stampato maiuscolo Stabilire un simbolo che rappresenti la pausa fra le diverse parole ( ◠ ); Utilizzare righe colorate all’interno delle quali il bambino deve scrivere cercando di non uscire fuori dai bordi; Utilizzare quaderni a rigatura grande con lo spazio grafico colorato e con riferimenti cromatici verticali che indicano l’inizio e la fine del rigo (la linea verde dà il via alla scrittura, la linea rossa dà lo stop).
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Scrittura in corsivo Tracciare linee a piacere prima con pennarelli e poi con pastelli colorati; Far disegnare tracciati omogenei e misti prima su fogli bianchi e poi su fogli rigati; Impostare i grafemi in corsivo; Utilizzare prima quaderni per l’avviamento alla scrittura e poi quaderni standard.
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DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: LA VERA SFIDA E’ EDUCARE CHI NON LO HA!!!
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Precursori nella Scuola dell’Infanzia Discriminazione visiva Memoria fonologica a breve termine Abilità metafonologiche Associazione visivo-verbale Elaborazione semantica e anticipazione
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Attività nella Scuola dell’Infanzia Predisporre un piano sulla simbolizzazione; Leggere fiabe al fine di potenziare la capacità di ascolto e di comprensione; Favorire la lettura spontanea dei bambini; Predisporre cartelloni con scritte chiare in stampato maiuscolo che indichino i nomi degli oggetti; Predisporre percorsi di lavoro fonologico e metafonologico.
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Attività di lavoro fonologico Scandiamo le parole; Ricordiamo le rime; Cerchiamo la rima.
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Attività nel Primo Ciclo della Scuola Primaria Presentare pochi grafemi alla volta e iniziare da quelli più “produttivi” (“a”, “r”, “m”, “e”, “o”); Costruire letterone da far manipolare; Presentare un carattere alla volta e permettere ad alcuni bambini di continuare ad utilizzare sempre lo stesso; Utilizzare parole ad ortografia piana; Incrementare le abilità fonologiche.
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Attività fonologiche nel Primo ciclo della Scuola Primaria Gioco delle parole a catena con le immagini; Trasformiamo le parole; Troviamo le figure; Il gioco del cloze
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Attività Primo Ciclo della Scuola Primaria Leggere a voce alta fiabe, storie, romanzi atti a potenziare l’ascolto e far amare la lettura; Accettare che durante la lettura alcuni alunni ascoltino senza seguire sul testo; Lasciare ogni giorno 15-20 min. alla lettura silenziosa e senza controllo delle prestazioni; Non far leggere a voce alta i bambini se ciò è fonte di frustrazione; Non utilizzare la lettura a voce alta dei bambini su testi specifici.
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IL METODO FOL Programma Fonologico Ortografico Lessicale(Tamara Malaguti, Ed.Erickson 2000 –– 5 volumi)
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IL METODO FOL Tale metodo si propone sia come una metodologia didattica di apprendimento della lettura e scrittura, che viene sviluppata nell’arco di circa 2-3 anni di scolarizzazione, dalla prima fino alla terza elementare o oltre, sia come metodologia pedagogica-riabilitativa dei ritardi o disturbi di apprendimento della ritardilettura e scrittura.
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Lo studio della lingua straniera Il bambino dislessico ha difficoltà nell’imparare a una lingua straniera soprattutto se ad ortografia opaca (inglese francese). L’inglese presenta, infatti, una difficoltà a livello mnemonico maggiore rispetto a quella di una lingua ad ortografia trasparente.
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I diversi grafemi che corrispondono al fonema /i/ Cream; Sheep; Ceiling; Piece; People; Key; Women.
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