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PubblicatoMarino Graziano Modificato 8 anni fa
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PROCESSI DI LETTOSCRITTURA E CALCOLO: Fattori implicati Indicatori di rischio Mariagrazia Gozio Ponte di Legno – 19 maggio 2006
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FAVORIRE L’INSTAURARSI DI ADEGUATE STRATEGIE EVITARE CHE AUMENTI IL DIVARIO TRA LE PRESTAZIONI DEL BAMBINO IN DIFFICOLTÀ E QUELLE DEL GRUPPO CLASSE EVITARE LA PERDITA DI MOTIVAZIONE ACQUISIRE UNA ADEGUATA AUTOSTIMA PERSONALE, EVITANDO CHE SI INSTAURINO SENSI DI INADEGUATEZZA ED INFERIORITÀ Scuola dell’infanzia e primi anni scuola primaria IDENTIFICAZIONE PRECOCE Segnali di rischio e difficoltà Intervenire: “risolvere” o “ridurre”
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SCUOLA DELL’INFANZIA: Perché? CONCETTUALIZZAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA E DEI NUMERI CONTINUITÀ NEGLI INTERVENTI METALINGUISTICA
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PERCORSO DI CONCETTUALIZZAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA DIFFERENZIAZIONE DISEGNO SCRITTURA LIVELLO PRESILLABICO LIVELLO SILLABICO - non convenzionale - convenzionale LIVELLO SILLABICO-ALFABETICO LIVELLO ALFABETICO
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ESEMPI DI SCRITTURE SPONTANEE (da Coruzzi-Ramazzotti) PRESILLABICO SILLABICO CONVENZIONALE
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SILLABICO NON CONVENZIONALE SILLABICO-ALFABETICO
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DIMENSIONE METALINGUISTICA ABILITÀ DI RIFLETTERE SUL LINGUAGGIO E DI CONTROLLARE CONSAPEVOLMENTE I PROCESSI LINGUISTICI. PONTE TRA LA LINGUA ORALE E LA LINGUA SCRITTA. LE COMPETENZE METALINGUISTICHE CRESCONO ANCHE IN RELAZIONE AL LIVELLO E AL TIPO DI ESPERIENZA SCOLASTICA. DIVERSI STUDI SUL LINGUAGGIO VERBALE HANNO INDIVIDUATO NELLE COMPETENZE METALINGUISTICHE I FATTORI MAGGIORMENTE IMPLICATI NELL’APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA.
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CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA È UNA SOTTO-AREA DELLA CONSAPEVOLEZZA METALINGUISTICA. CAPACITÀ DI IDENTIFICARE LE COMPONENTI FONOLOGICHE DI UNA LINGUA E DI SAPERLE INTENZIONALMENTE MANIPOLARE. IN QUANTO CAPACITÀ DI FARE UNA BUONA ANALISI DEI SUONI COSTITUENTI LA PAROLA, È CONSIDERATA LA PIÙ PERTINENTE ALL’ ACQUISIZIONE DI LETTURA E SCRITTURA, SOPRATTUTTO NELLE PRIME FASI DELL’ALFABETIZZAZIONE.
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CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA Cosa implica? IDENTIFICAZIONE DI FONEMI, SILLABE, RAGGRUPPAMENTI DI SUONI ALL’INIZIO, ALLA FINE E NELLA PARTE CENTRALE DI UN TERMINE MANIPOLAZIONE DI SUONI RICONOSCIMENTO E PRODUZIONE DI RIME E ALLITTERAZIONI SEGMENTAZIONE E FUSIONE DEI SUONI COSTITUENTI LA PAROLA
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CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE, PRESENTE NEI BAMBINI PRESCOLARI ANALITICA, POCO PRESENTE PRIMA DELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA
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CONSAPEVOLEZZA GLOBALE (Marotta-Trasciani-Vicari CMF-Valutazione delle competenze metafonologiche” Erickson) DISCRIMINAZIONE DI SUONI DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME CLASSIFICAZIONE RICONOSCIMENTO DI RIME RICONOSCIMENTO DI SILLABE IN PAROLE DIVERSERICONOSCIMENTO DI SILLABE IN PAROLE DIVERSE FUSIONE E SEGMENTAZIONE SEGMENTAZIONE SILLABICA SINTESI SILLABICA
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CONSAPEVOLEZZA ANALITICA (Marotta-Trasciani-Vicari CMF-Valutazione delle competenze metafonologiche” Erickson) FUSIONE E SEGMENTAZIONE SINTESI E SEGMENTAZIONE FONEMICA MANIPOLAZIONE DELEZIONE SILLABICA E CONSONANTICA INVERSIONE DI INIZIALI (SPOONERISMO)(SPOONERISMO) CLASSIFICAZIONE RICOGNIZIONE DI RIME PRODUZIONE DI RIME FLUIDITÀ LESSICALE CON FACILITAZIONE FONEMICA
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ESEMPI DI ATTIVITÀ FONOLOGICHE “DIMMI UNA PAROLA CHE INIZIA COME …” “DIMMI UNA PAROLA CHE INIZIA CON …” IDENTIFICARE LA PAROLA SCANDITA DALL’INSEGNANTE NELLE SILLABE E NEI FONEMI COSTITUENTI SEGMENTARE PAROLE IN SILLABE E FONEMI RICONOSCERE E PRODURRE RIME ELIDERE O AGGIUNGERE SUONI A PAROLE DATE (DITALE → DITA) RICONOSCERE PAROLE LUNGHE E PAROLE CORTE RICONOSCERE PAROLE LUNGHE E PAROLE CORTE TROVARE DIFFERENZE TRA DUE PAROLE (ES. CANE – TANE) “QUALE PAROLA NON INIZIA CON LO STESSO SUONO TRA...” (ES. PANE, PERA, TINO, POCO)?
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QUANDO? È CONSIGLIABILE OPERARE PER SVILUPPARE LA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GIÀ IN ETÀ PRESCOLARE. IL RICONOSCIMENTO DI SILLABE E LA DISCRIMINAZIONE DI PATTERN SONORI RICORRENTI FRA LE PAROLE (RIME, ALLITTERAZIONI, ASSONANZE) È POSSIBILE DAI 3-4 ANNI. A 5 ANNI IL BAMBINO SEGMENTA LA PAROLA IN SILLABE. CON L’ALLENAMENTO ARRIVA POI AD ANALIZZARE TUTTI I SUONI DELLA PAROLA. LA MANIPOLAZIONE È POCO PRESENTE PRIMA DEI 6-7 ANNI (G. PINTO)
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INDICAZIONI GENERALI ORDINE PRESENTAZIONE: Sillaba iniziale-sillaba finale-sillaba intermedia Fonema iniziale-fonema finale-fonema intermedio PRIMA ATTIVITÀ DI FUSIONE E POI DI SEGMENTAZIONE
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DIFFICOLTÀ CHE SI POSSONO RISCONTRARE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA A QUATTRO ANNI DIFFICOLTÀ DI LINGUAGGIO: - frasi incomplete - sintassi inadeguata - parole utilizzate in modo non adeguato al contesto - uso di parole sostitutive INADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICA - sostituzione di lettere s/z – r/l – p/b - omissione di lettere o parti di parola
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INADEGUATEZZA NEI GIOCHI FONOLOGICI: –“burrone”: se tolgo “ne” cosa rimane? –riconoscimento e costruzione di rime –isolare il primo suono delle parole o l’ultimo DIFFICOLTÀ NELLA COPIA DA MODELLO E DISORDINE NELLO SPAZIO DEL FOGLIO DISTURBO DELLA MEMORIA A BREVE TERMINE DIFFICOLTÀ AD IMPARARE FILASTROCCHE DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE NOMI DI OGGETTI CONOSCIUTI ED UTILIZZATI SPESSO
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DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE INADEGUATA MANUALITÀ FINE GOFFAGGINE ACCENTUATA NEL VESTIRSI, ALLACCIARSI LE SCARPE, RIORDINARE INADEGUATO RICONOSCIMENTO DELLA DESTRA E DELLA SINISTRA DIFFICOLTÀ A RIPRODURRE RITMI E A MANTENERE IL RITMO PER UN TEMPO PROLUNGATO
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MECCANISMI DEL PROCESSO DI LETTURA MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE: il lettore immagina ciò che è scritto prima di decifrarlo interamente; si basa su indici linguistici ed extralinguistici. Meccanismo cognitivo. MECCANISMO DI DECIFRAZIONE: lo scritto viene analizzato nelle unità che lo compongono. meccanismo percettivo Meccanismi presenti già nella lettura spontanea del bambino prescolare. Meccanismi ugualmente efficienti nel lettore esperto.
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NUMERI E CALCOLO “UN BIMBO DI POCHI MESI DI VITA È GIÀ CAPACE DI DISCRIMINARE LE QUANTITÀ E DI CATEGORIZZARE IL MONDO CHE VEDE E SENTE IN TERMINI DI NUMEROSITÀ” (Lucangeli)
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SISTEMA NUMERICO PROCESSI LESSICALI: attribuzione di un nome ai numeri PROCESSI SEMANTICI: capacità di comprendere il significato dei numeri PROCESSI SINTATTICI: relativi alle relazioni spaziali tra le cifre COUNTING: capacità di conteggio CALCOLO A MENTE CALCOLO SCRITTO PRINCIPALI PROCESSI COGNITIVI E METACOGNITIVI
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lentezza e significativi errori ad enumerare all’indietro da 20 a 0 difficoltà nella lettura e nella scrittura dei numeri ad una cifra difficoltà a sommare numeri in coppia ricorrendo al fatto aritmetico difficile memorizzazione delle tabelline difficoltà a riconoscere i numeri da 11 a 19 lentezza di esecuzione di semplici calcoli RICONOSCIMENTO DEL DISTURBO VERSO LA FINE DELLA TERZA CLASSE. PRIMA SI POSSONO RILEVARE ALCUNI SEGNALI
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TABELLINE LA TABELLINA È UN AUTOMATISMO IL RISULTATO DEVE ESSERE RECUPERATO ENTRO 5 SECONDI TAVOLA PITAGORICA PERSONALIZZATA
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LAVORO FONOLOGICO LEGGERE E RIPRODURRE RITMI AFFINARE LA CONSAPEVOLOZZA DEI SUONI CHE SI POSSONO PRODURRE ATTRAVERSO LA VOCE ATTIVITÀ DI SIMBOLIZZAZIONE LEGGERE MOLTO AI BAMBINI DARE LIBRI COSTRUIRE LIBRI COSA FARE SCUOLA DELL’INFANZIA
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STIMOLARE LA PERCEZIONE E LA DISCRIMINAZIONE UDITIVA STIMOLARE LA PERCEZIONE E LA DISCRIMINAZIONE UDITIVA SVILUPPARE LE ABILITÀ VISUOPERCETTIVE GIOCHI DI MEMORIA VISIVA, UDITIVA E VERBALE ORGANIZZARE UN AMBIENTE MOTIVANTE E STIMOLANTE VERSO LA LETTOSCRITTURA E IL MONDO DEI NUMERI ORGANIZZARE UN AMBIENTE MOTIVANTE E STIMOLANTE VERSO LA LETTOSCRITTURA E IL MONDO DEI NUMERI SEGNALARE ALLA SCUOLA PRIMARIA ATTIVITÀ DI SCREENING
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DIFFICOLTÀ INIZIALI RILEVABILI ALLA SCUOLA PRIMARIA INADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICA DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE LE LETTERE DIFFICOLTÀ A RICONOSCERE I DIVERSI CARATTERI TIPOGRAFICI LETTERE E NUMERI SCAMBIATI: 42/24 - SC/CS SOSTITUZIONE DI SUONI SIMILI: P/B - D/T - M/N - R/L - S/Z DISGRAFIA ERRORI DI SCRITTURA VARI
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DIFFICOLTÀ A COPIARE DALLA LAVAGNA DIFFICOLTÀ AD UTILIZZARE LO SPAZIO DEL FOGLIO PERDITA DELLA RIGA E SALTO DELLA PAROLA DURANTE LA LETTURA LENTEZZA E SCORRETTEZZA NELLA LETTURA DIFFICOLTÀ AD IMPARARE LE TABELLINE DIFFICOLTÀ NEL CALCOLO MENTALE E A CONTARE IN SENSO REGRESSIVO DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE I GIORNI DELLA SETTIMANA, I MESI,
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COME INIZIARE scuola primaria NEL PRIMO PERIODO FARE MOLTO LAVORO FONOLOGICO LETTURA AD ALTA VOCE DA PARTE DELL’INSEGNANTE UTILIZZARE LO STAMPATO MAIUSCOLO EVITARE DI PRESENTARE PIÙ CARATTERI CONTEMPORANEAMENTE PROCEDERE GRADUALMENTE CON LA SCRITTURA FAR MANIPOLARE LE LETTERE IN MODO MULTIMODALE PASSARE ALLO STAMPATO MINUSCOLO SOLO DOPO CHE SONO STATI APPRESI TUTTI I SUONI SOFFERMARSI MAGGIORMENTE SUI SUONI PIÙ DIFFICILI
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MANTENERE LA MOTIVAZIONE PASSARE AL CORSIVO SENZA FRETTA (quaderno allenamento) FORNIRE INDICAZIONI PRECISE PER LA SCRITTURA DELLE LETTERE PERMETTERE AI BAMBINI DI UTILIZZARE IL CARATTERE CON CUI SI SENTONO PIÙ A LORO AGIO UTILIZZARE LA MEMORIA VISIVA (cartelloni chiari) SCRIVERE IN STAMPATO ALLA LAVAGNA FINO A QUANDO SE NE PRESENTA IL BISOGNO
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BIBLIOGRAFIA D. LUCANGELI-C. DE CANDIA-S. POLI, L’INTELLIGENZA NUMERICA, ERICKSON A cura di R. MEDEGHINI, PERCHÉ È COSÌ DIFFICILE IMPARARE? COME LA SCUOLA PUÒ AIUTARE GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO, VANNINI G. PINTO, DAL LINGUAGGIO ORALE ALLA LINGUA SCRITTA: CONTINUITÀ E CAMBIAMENTO, LA NUOVA ITALIA L. MAROTTA-M. TRASCIANI- S. VICARI CMF-VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE METAFONOLOGICHE, ERICKSON MELONI-SPONZA- KVILEKVAL- VALENTE-BELLANTONE, LA DISLESSIA RACCONTATA AGLI INSEGNANTI 1, LIBRI LIBERI FIRENZE MELONI-SPONZA-KVILEKVAL-VALENTE, LA DISLESSIA RACCONTATA AGLI INSEGNANTI 2, LIBRI LIBERI FIRENZE
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE E BUON LAVORO!
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PROVA DI RICOGNIZIONE DI RIME (Marotta-Trasciani-Vicari Test CMF-Valutazione delle competenze metafonologiche” Erickson)
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RICONOSCIMENTO DELLA SILLABA INIZIALE DI UNA PAROLA (Marotta-Trasciani-Vicari Test CMF-Valutazione delle competenze metafonologiche” Erickson)
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SPOONERISMO AL BAMBINO VIENE CHIESTO DI INVERTIRE IL FONEMA INIZIALE DI DUE PAROLE PER FORMARE DUE NUOVE PAROLE Es. DUNA/LENTE LUNA/DENTE VASCA/TELA TASCA/VELA
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Roberto Medeghini “Perché è così difficile imparare? Come la scuola può aiutare i bambini con disturbi specifici di apprendimento” Vannini
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DISCRIMINAZIONE UDITIVA Durata dei suoni Intensità dei suoni Suoni simili Giochi: tombola sonora, indovina cosa, indovina chi
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Roberto Medeghini “Perché è così difficile imparare? Come la scuola può aiutare i bambini con disturbi specifici di apprendimento” Vannini
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