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Università degli Studi di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Strumenti e applicazioni del Web Le organizzazioni.

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Strumenti e applicazioni del Web Le organizzazioni."— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Milano Bicocca Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Corso di Strumenti e applicazioni del Web Le organizzazioni sul Web Roberto Polillo Edizione 2014-15

2 2 Queste slides fanno parte del corso “Strumenti e applicazioni del Web”. Il sito del corso, con il materiale completo, si trova in www.corsow.wordpress.com. Data la rapida evoluzione della rete, il corso viene aggiornato ogni anno. www.corsow.wordpress.com Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo – 3.0” (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it ):http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it La licenza non si estende alle immagini provenienti da altre fonti e alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che, ove possibile, sono stati indicati. L'autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle. R.Polillo - Marzo 2015 Queste slides

3 Obiettivi della presenza in rete  Visibilità e identità del marchio (brand)  Descrizione dei prodotti / servizi  Promozione dei prodotti / servizi  Vendita (e-commerce)  Relazioni con il pubblico  Relazioni con la clientela R.Polillo - Marzo 2015 3 Web 1.0 Web 2.0

4 La presenza in rete come sistema  Non solo il sito, ma un ecosistema…  … un ecosistema di informazioni, servizi, conversazioni, punti di contatto  Multicanalità R.Polillo - Marzo 2015 4

5 Il "sistema” della presenza sul Web Sito Profili sui social media Servizi online Istituzioni Partner Directory, Wikipedia Blog E-newsletter ad Banner ads su altre pagine web ad Search ads su search engines R.Polillo - Marzo 2015 5

6 La diversità dei canali  Ogni canale ha caratteristiche proprie  natura del canale  pubblico  visibilità  Il processo di comunicazione va pianificato e continuamente migliorato R.Polillo - Marzo 2015 6

7 Advertising Pubblicazione & Community management 3 Strategia di comunicazione e definizione KPI 2 Obiettivi della comunicazione 1 Sistema di presenza Web Il processo Raccolta dati (Web analytics) 4 Proposte migliorative 7 6 Analisi dei risultati Dashboard 5 R.Polillo - Marzo 2015 7 KPI=Key Performance Indicators

8 Misurare il pubblico e il suo coinvolgimento  Reach  Potenziale: il pubblico potenziale dei msg dell’organizzazione  Effettivo: quanto i msg sono effettivamente letti  Engagement Quanto il pubblico è effettivamente “coinvolto” (fa le cose che l’organizzazione desidera facesse) R.Polillo - Marzo 2015 8 Molte metriche possibili

9 Reach: esempi di metriche  Potenziale  N° degli iscritti a un certo social medium  N° dei follower del profilo dell’organizzazione  N° degli amici (o dei follower) dei follower  Effettivo  Page views  N° delle visite al sito  Tasso di rimbalzo (bounce rate)  Durata media della visita  N° dei visitatori unici, ripetuti, nuovi, di ritorno R.Polillo - Marzo 2015 9

10 Analisi dei trend: esempio R.Polillo - Marzo 2015 10

11 Engagement: esempi di metriche  Basso livello di engagement  Like, follow di unprofilo  N° di visite al sito veicolate da un social  Vedere un video  Medio livello di engagement  Like, commento su un post  Sharing, retweet, …  Menzioni dell’organizzazione  Alto livello di engagement  Iscrizioni alla newsletter  Rispsoste a un questionario  Iscrizioni a un gruppo dell’organizzazione  Acquisti di prodotti o servizi R.Polillo - Marzo 2015 11 “conversioni”

12 … dati grezzi di canale (annuali e mensili) KPI di canale (annuali e mensili) KPI del sistema (annuali e mensili) Canale 1 Canale 2 Canale N dagli analytics di canale La dashboard R.Polillo - Marzo 2015 12

13 Esempio R.Polillo - Marzo 2015 13

14 Il sito istituzionale ("corporate website")  È il cuore della presenza online di un'organizzazione e, in molti casi, il suo più importante canale di comunicazione  Sezioni tipiche:  Chi siamo (Missione, Organizzazione, Finanza)  I nostri prodotti/servizi (con eventuale shop)  Notizie e comunicati R.Polillo - Marzo 2015 14

15 Il sito aziendale nell'era del mobile Due possibili approcci:  m-site [un sito mobile separato da quello desktop]  un sito responsive La filosofia del "Web unico”: un cambiamento radicale di paradigma nella progettazione Web derivante dalla diffusione dei mobile R.Polillo - Marzo 2015 15

16 Esempi di siti responsive  http://www.ge.com http://www.ge.com  http://www.gatesfoundation.org http://www.gatesfoundation.org R.Polillo - Marzo 2015 16

17 Corporate site: esempi  http://www.armani.com/ http://www.armani.com/  http://www.prada.com/ http://www.prada.com/  http://www8.hp.com http://www8.hp.com  http://www.apple.com/ http://www.apple.com/  http://www.fiat.it http://www.fiat.it  http://www.unicreditgroup.eu http://www.unicreditgroup.eu  https://www.unicredit.it https://www.unicredit.it R.Polillo - Marzo 2015 17

18 I social media: perché le organizzazioni  Branding Far conoscere il proprio marchio  Community building Creare una community attorno al brand  Customer support Interagire con i propri clienti  Sales Vendere i propri prodotti / servizi R.Polillo - Marzo 2015 18

19 Le “pagine” di Facebook  Prima: “pagina fan”  Non amici, ma follower (“Mi piace”), senza limiti di numero  Esempi: https://www.facebook.com/emergency.ong https://www.facebook.com/fiat500 https://www.facebook.com/emergency.ong https://www.facebook.com/fiat500  Uno o più amministratori, con un profilo personale  Strumenti di amministrazione  Facebook Insights Es.: https://www.facebook.com/Thinktheinnovationknowledgefoundation https://www.facebook.com/Thinktheinnovationknowledgefoundation R.Polillo - Marzo 2015 19

20 Marketing "virale" “un virus è un programma di marketing definitivo. Quando si deve diffondere un messaggio in poco tempo, con un budget minimo e con il massimo effetto, nulla al mondo batte un virus. Ogni specialista di marketing vorrebbe avere un impatto radicale sui pensieri e sui comportamenti del suo target: ogni virus di successo fa esattamente questo.” J.Rayport R.Polillo - Marzo 2015 20

21 La e-newsletter  Inviata per e-mail  Il suo scopo è di essere aperta e letta  open rate: 20-25%  click-through rate: 10-15%  conversion rate: 2-4%  Quindi deve essere breve: messaggi essenziali, no ridondanze e decorazioni inutili  Rinvia al sito istituzionale per approfondimenti  Le newsletter migliori sono una sorta di "micro- siti" inviati per email R.Polillo - Marzo 2015 21

22 R.Polillo - Marzo 2015 22 Esempio

23 Privacy D.lgs.2003/196 "Codice in materia di protezione dei dati personali"  L'indirizzo di email è un dato personale, l'utente deve dare il suo consenso all'uso  Il consenso deve essere "informato" → l'utente deve esplicitamente approvare un'informativa contenente le informazioni prescritte dalla norma R.Polillo - Marzo 2015 23

24 Lavoro individuale  Esaminate il sistema di presenza Web di importanti aziende di vostro interesse: - come comunicano? - quale immagine trasmettono? R.Polillo - Marzo 2015 24


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