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PubblicatoLisa Pini Modificato 8 anni fa
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A cura di: Giuseppe Dallapellegrina Michela Tedoldi Virginia Simons
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La rivoluzione americana: le colonie inglesi nel Nord America Rivoluzione americana nascita degli Stati Uniti d’America 13 colonie che si ribellarono al dominio inglese tredici stati americani Primo insediamento in America Virginia dove si stabilirono i calvinisti e puritani che non volevano convertirsi all’anglicanesimo imposto in Inghilterra Padri pellegrini calvinisti che si stabilirono in Massachusetts e fondarono le città di Boston e Salem Nuova Amsterdam governata da olandesi successivamente passò sotto controllo inglese ribattezzata New York mappa delle 13 colonie che si ribellarono
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I rapporti economici con l’Inghilterra Colonie in rapporto ambiguo con madrepatria Governo inglese impose alle colonie di vendere solo all’Inghilterra merci più pregiate e preziose Colonie concepite come fonte di materie prime mercato capace di sostenere la produzione manifatturiera britannica. Conflitto di interessi di difficile soluzione tra colonie e madrepatria
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La svolta del 1764-1765 Guerra dei sette anni colonie chiamate a combattere per il proprio re Conseguenze Inghilterra in difficoltà finanziarie Primo atto di nuova politica Sugar Act dazi su prodotti che le colonie importavano dall’estero Stamp Act tassa sui documenti legali e sui giornali
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La protesta americana e la reazione inglese 1764: parlamento inglese si arrogò diritto di legiferare anche per i coloni americani inizio della rivoluzione Associazione radicale in America dei Sons of Liberty, i quali volevano che si abolissero lo Stamp Act e lo Sugar Act. Parlamento abolì lo Stamp Act a condizione di una solenne dichiarazione di principio in cui l’Inghilterra affermava di avere il diritto di legiferare sulle colonie. Rivolta americana il nemico non era il re, ma il parlamento inglese. 19 ottobre 1765: Stamp Act Congress 37 delegati di 9 colonie diverse il testo esordiva rivendicando il più tipico dei diritti validi in terra britannica ai cittadini inglesi non si potevano imporre tasse senza consenso. Visione dei coloni e parlamentari diversa. Parlamentari organismo di stato centralizzato, diretto da un’assemblea inglese. Coloni re capo esecutivo. Parlamento rifiutò e i coloni si mossero verso l’indipendenza
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La proclamazione dell’indipendenza Da tassazione interna ad esterna dazi sui prodotti importati da Inghilterra Nel 1769-1770 situazione non favorevole per divieto di fabbricazione di manufatti Boston (Massachusetts) epicentro della protesta coloniale Il 23 agosto 1775 ribellione contro l’Inghilterra Congresso di Filadelfia ruolo di governo provvisorio per le colonie George Washington comando dell’esercito 4 luglio 1776 proclamazione dell’indipendenza compito di un governo è di garantire l’esercizio dei diritti I rivoluzionari d’America si presentarono come i veri difensori della libertà conto la tirannia e il dispotismo quest’opera rappresenta la Proclamazione d’indipendenza americana, il 4 luglio 1776
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La vittoria delle colonie GUERRA DI INDIPENDENZA (dal 1775 al 1783) colonie inglesi contro la madrepatria. Inizialmente si ebbe una vittoria inglese in seguito nacquero difficoltà e vi furono spese molto alte per il mantenimento dell’esercito. 1778 gli americani vinsero a Saratoga ingresso francese in America, contro gli inglesi 1781 vittoria franco-americana a Yorktown inglesi costretti alla resa Forti cambiamenti dopo la guerra i soldati morivano più per malattie che in battaglia. Assembramenti a prevalenza femminile, per protestare contro il caro vita, l’inflazione e la mancanza di beni di prima necessità. Intervento di tribù indiane nella guerra tono violento
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La nascita degli Stati Uniti 3 settembre 1783: venne firmata la pace a Parigi tra Francia, Spagna e Gran Bretagna la Francia ottenne il Senegal e alcune isole delle Antille, la Spagna ottenne la Florida e Minorca. Le colonie inglesi erano riconosciute indipendenti, ma avevano un assetto politico nebuloso che avrebbe avuto conseguenze in futuro legami fragili Il potere decisionale era delegato alle assemblee dei singoli Stati. Estate 1787: convocazione di una Convenzione a Filadelfia in cui si elaborò una nuova costituzione passaggio da confederazione a federazione. La confederazione prevede che il potere sia leggero e debolissimo e gli Stati sono indipendenti tra loro. La federazione è uno Stato vero e proprio con potere centrale forte.
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La Costituzione del 1787 Potere legislativo assegnato a un Congresso, potere esecutivo a un presidente. Congresso suddiviso in Senato e in Camera dei rappresentanti questa soluzione fu l’esito di un compromesso. Gli Stati più piccoli temevano di essere sottomessi dagli Stati più popolosi problema risolto: ogni Stato, a prescindere dalle proprie estensioni e dalla propria popolazione, avrebbe dovuto inviare due senatori al Senato. Al Congresso fu assegnata la possibilità di imporre tasse e dazi su tutto il territorio del Paese. Potere esecutivo assegnato al presidente e non a un governo Presidente figura esterna e separata dal Congresso, che aveva potere esecutivo e un parziale diritto di veto. Potere giudiziario assunse il compito di custode della Costituzione. A tutela di ogni singolo si impose il judicial review.
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Colonie e madrepatria: scontro costituzionale e guerra civile 1774 congresso tra tutte le 13 colonie americane, perché volevano rifiutare le tasse imposte dal governo inglese e chiedevano che la loro assemblea fosse importante come quella di Westminster. Dichiarazione di Indipendenza tutte le colonie eliminarono le rivalità e le gelosie tra di loro e crearono gli Stati Uniti al fine di ottenere ciò che era stato espresso nel congresso.
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La guerra di indipendenza Si crede che sia un conflitto sanguinario e senza mezze misure con gli inglesi ritratti come se fossero nazisti. In realtà gli atti più crudeli furono commessi dai coloni nei confronti dei soldati fedeli alla corona. Guerra civile che divise anche le famiglie.
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La polemica sulla schiavitù tra ribelli e madrepatria Tra Inghilterra e Stati Uniti ci fu un dibattito per ogni minima questione 1- gli americani accusavano gli inglesi di imporre le tasse senza umanità, ma gli inglesi replicavano dicendo che lo avrebbero fatto anche loro se fosse tornato conveniente. 2- gli inglesi accusavano gli americani di sfruttare gli schiavi neri, ma gli Stati Uniti replicavano dicendo che era l’Inghilterra a promuovere la tratta degli schiavi.
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APPROFONDIMENTO: LE STREGHE DI SALEM Coppia di schiavi di casa Parris: istigati da una donna del villaggio fecero mangiare una focaccia a un cane per vedere se aveva gli stessi effetti dei giovani colpiti dal maleficio otto ragazze assunsero comportamenti strani. Dopo interrogatori furono arrestate tre donne una confessò di essere strega, le altre no una di esse morì. Primo caso di stregoneria avvenuto nel New England. Reverendo Parris organizzò digiuni nelle famiglie colpite da questi fenomeni alcune ragazze mostrarono fenomeni strani (morso su un braccio, suoni sibilanti). Una donna, al momento dell’interrogatorio, era in grado di far provare a distanza, muovendo mani o labbra, sensazioni di tipo fisico stregoneria vera e propria. Colpa della stregoneria attribuita a un ex pastore del luogo. Carceri di Boston piene di streghe e stregoni. Giustiziate altre cinque donne e due uomini tra cui un reverendo che proclamò la propria innocenza. Condannate a morte atre nove persone cinque persone fu commutata la pena. 15 pastori puritani di Boston stilarono un documento prima di condannare bisognava avere delle prove. 1692 certo disagio dei giudici quando si accorsero che le esecuzioni non posero fine alla stregoneria di Salem. Venne proibita la carcerazione o processo per stregoneria. La Corte di giustizia esaminò gli ultimi casi dopo questi non vi fu più stregoneria.
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