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La vita politica a Roma
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Epoche politiche romane
La storia politica di Roma si divide in tre periodi: Età monarchica: sette re da Romolo a Tarquinio il Superbo, 753 – 508 a.C. Età repubblicana: dalla cacciata di Tarquinio il Superbo alla battaglia di Azio, 508 – 27 a. C. Età imperiale: dal principato di Augusto alla caduta dell’impero, 27 a.C. – 476 d. C. Tarquinio il S. Romolo Bruto, primo console a Roma Romolo Augustolo Augusto
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Il Senato
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Senatus e suoi poteri Il Senatus era la base della vita politica romana durante la res publica, anche se esisteva fin dall’età monarchica e continuò a sopravvivere anche in età imperiale Il suo nome proviene dall’aggettivo senex (vecchio) I suoi poteri erano, in età repubblicana: 1. dichiarazione di guerra 2. stipula dei trattati internazionali 3. designazione dei magistrati e dei governatori provinciali 4. proposta di leggi SENATORE ROMANO sec. II d.c. « TUNICA” bordata da larghe fasce purpuree ”LATICLAVIUS” arricchita da un mantello costituito da un ampio tessuto che era avvolto e drappeggiato sulla persona, la”TOGA
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Origini e composizione
Secondo la tradizione fu creato da Romolo I suoi membri erano allora i patres (capi famiglia), in numero di 300 In età repubblicana il numero crebbe fino a sfiorare i 1000 Augusto li ridusse a 600 I senatori erano denominati in latino patres conscripti Gli ex consoli diventavano senatori La carica di senatore era vitalizia, ma poteva essere revocata, e il suo detentore sostituito da un altro
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I comitia
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comizi cioè assemblee elettorali,
I comitia Durante l’età repubblicana a Roma i cittadini romani dotati di determinati requisiti di origine e cittadinanza sceglievano i magistrati funzionari pubblici mediante elezioni a cui partecipavano divisi in comizi cioè assemblee elettorali, comitium, ii dall’unione dei termini cum “insieme” e radice del verbo eo, is, ivi, itum, ire “andare”
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L’ordinamento delle centurie
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Comitia:curiata, centuriata,tributa
I comizi erano denominati diversamente a seconda del sistema con il quale i cittadini votanti erano suddivisi comitia curiata, così chiamati perché i cittadini votavano divisi in 30 curiae [epoca arcaica] comitia centuriata, che dividevano i cittadini in 193 centuriae, determinate dai ruoli militari e dal censo comitia tributa, a cui i cittadini partecipavano divisi per tribù territoriali, che erano 35
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Poteri dei comitia I comitia centuriata avevano diversi poteri
eleggevano 3 magistrati:praetores, censores e consules votavano le leggi dichiaravano la guerra decidevano la pace stabilivano la pena di morte per reati politici I comitia tributa eleggevano due magistrati quaestores, e aediles curules,
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Il cursus honorum
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Civis optimo iure Chi voleva essere eletto doveva avere due requisiti fondamentali essere nato libero, civis ingenuus avere la cittadinanza romana, civis Romanus Chi aveva questi requisiti era chiamato civis optimo iure (“cittadino di pieno diritto”) Chi non possedeva tali requisiti era chiamato civis minuto iure (“cittadino di diritto minore”)
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La candidatura Il civis optimo iure doveva manifestare pubblicamente la propria volontà di essere eletto con una professio (“dichiarazione pubblica”) Indossava la toga candida, grazie alla quale si manifestava come candidatus Svolgeva la propaganda dentro il proprio collegium (circoscrizione elettorale in cui poteva essere votato)
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Propaganda elettorale e voto
La propaganda elettorale avveniva sia attraverso contatti personali e discorsi, sia mediante degli scritti simili ai nostri manifesti elettorali posti nei luoghi più significativi della città L’elettore suffragator esprimeva il voto suffragium scrivendo il nome del candidato sopra una tavoletta tabella
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Il cursus honorum La carriera politica del civis optimo iure era definita cursus honorum “percorso delle cariche” Tutte le magistraturae Romanae erano a tempo determinato (1 anno) collegiali (ogni carica era ricoperta da almeno due persone) elettive gratuite
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Honora inferiori e superiori
Le cariche erano ordinate gerarchicamente, per cui non si poteva accedere a una carica superiore senza avere esercitato quella inferiore Le inferiori erano tribunato della plebe questura edilità Il cursus honorum cominciava con questura e edilità le tre cariche superiori erano pretura censura consolato la dittatura era una carica straordinaria che veniva assunta in particolari circostanze
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Le magistraturae romane
Le magistraturae romane fondamentali erano 6 ordinarie (elettive) , più 1 straordinaria (non elettiva) consulatus dictatura censura praetura aedillitas quaestura tribunatus plebis cariche del cursus honorum
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Tribunatus Il tribunus plebis era eletto dai plebei, era il loro rappresentante politico che difendeva i loro interessi Per proteggere la sua vita, esso godeva della sacrosanctitas (“inviolabilità”): chi usava violenza contro di lui poteva essere ucciso Il tribuno della plebe poteva opporsi mediante il vetum contro le deliberazioni degli altri magistrati e del senato
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Quaestura La quaestura era la prima carica del cursus honorum
Poteva essere assunta a 28 anni Il quaestor era eletto dai comizi tributi: i questori arrivarono fino al numero di 40 Aveva compiti finanziari: gestiva l’erario pubblico (cassa dell’esercito) In guerra era il tesoriere che affiancava il console durante le campagne militari
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Aedilitas Gli aediles erano 4
aediles plebis, scelti dai concilia plebis aediles curuli, eletti dai comizi tributi Si occupavano delle politiche urbane: edifici pubblici, strade, traffico, mercati La loro popolarità derivava dall’organizzazione dei ludi: giochi del circo e spettacoli La carica di edile era molto utile per acquisire popolarità, soprattutto per gli aediles ricchi che erano in grado di organizzare giochi e spettacoli grandi e molto partecipati In genere, questa carica poteva diventare importante per chi puntava alla censura o al consolato
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Praetura Il praetor era in età regia ( ) il comandante di uno dei tre contingenti dell’esercito In età repubblicana, i tre praetores furono divisi tra incarichi militari (2) e incarichi civili, praetor urbanus (1) I praetores diventarono 4 con la creazione del praetor peregrinus Il praetor urbanus aveva compiti giudiziari verso i cittadini di Roma Il praetor peregrinus si occupava delle cause che coinvolgevano i peregrini (“stranieri”): a. cause tra peregrini e cives romani; b. cause di peregrini tra loro
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Censura Il censor era sempre scelto per elezione fra gli ex consoli dai comizi centuriati Le elezioni si tenevano ogni lustrum (cinque anni) e venivano eletti 2 censores Il censore durava in carica per 18 mesi La carica diede nome al censimentum, cioè il conteggio della popolazione, compito dei censores Essi inoltre curavano l’appalto dei lavori pubblici Infine sorvegliavano l’uso delle finanze e i comportamenti dei cittadini, compresi i membri del senato
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Consulatus Il consul era il magistrato più importante, creato secondo la tradizione nel 508 a. C. quando i patrizi Bruno e Collatino cacciarono da Roma l’ultimo re Tarquinio il Superbo e furono scelti dal Senato per governare la città al posto del re Il suo incarico durava un anno I consules erano 2, per controllarsi a vicenda Governavano in periodi alterni (6 mesi a testa) Erano magistrati epònimi : davano il loro nome all’anno in cui esercitavano la loro carica
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Poteri dei consoli Il consul godeva dell’imperium consulare che consisteva in: 1. comando sull’esercito (2, uno per ogni console) 2. scelta dei comandanti minori 3. convocazione dei comizi centuriati e del senato, che presidevano 4. proposta di leggi al senato e loro esecuzione 5. trattati internazionali, con l’approvazione del senato I consulares (“ex consoli”) potevano essere chiamati a governare una provincia
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Dictatura Il dictator era una carica straordinaria e non collegiale
Esso veniva scelto dal Senato per governare la repubblica nel caso di gravi difficoltà interne (rivolte, caos politico) o internazionali (conflitti improvvisi e difficili da gestire) La sua carica durava 6 mesi Comandava l’esercito con l’aiuto del magister equitum (“supremo ufficiale della cavalleria”) Famosi dittatori romani furono: Cincinnato, Silla, e Giulio Cesare, che fu nominato dal senato “dittatore perpetuo”
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