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Corso di Storia della letteratura italiana per il Terzo anno di Italianistica Docente: Dott.ssa Joanna Janusz.

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Presentazione sul tema: "Corso di Storia della letteratura italiana per il Terzo anno di Italianistica Docente: Dott.ssa Joanna Janusz."— Transcript della presentazione:

1 Corso di Storia della letteratura italiana per il Terzo anno di Italianistica Docente: Dott.ssa Joanna Janusz

2 sul piano socio – politico....

3 ... costituiscono in Italia il periodo di notevoli cambiamenti in molti campi. Si assiste all’apogeo del grande boom economico, avvenuto in seguito alla rapida ricostruzione del Paese dopo i disastri della Seconda guerra. Il tenore di vita è in continuo aumento. Tuttavia, il miglioramento delle condizioni economiche di vita comporta anche profondi cambiamenti di costumi e certi pericoli di ordine morale.

4 Gli atteggiamenti consumistici sono sempre più diffusi. Ci si disinteressa dei valori spirituali ed intellettuali. L’arte diventa un prodotto di consumo. L’intellettuale si trova costretto a ridefinire il proprio ruolo nel seno stesso della società.

5 sul piano culturale...

6 Dal 1945 al 1968 avviene in Italia un passaggio progressivo dal Neorealismo alla NeoavanguardiaNeorealismo La fine definitiva del Neorealismo è segnata dalla pubblicazione di Metello di Vasco Pratolini nel 1955.Metello di Vasco Pratolini

7 Le prime manifestazioni espressamente neoavanguardiste avvengono:  nel 1961 con la pubblicazione della raccolta di poesie intitolata I Novissimi  nel 1963 con la fondazione del Gruppo ‘63

8 Alla base del movimento neoavanguardista stanno: trasformazioni sociali sviluppo industriale crisi della cultura di sinistra (dal 1956) desiderio delle nuove generazioni di rompere con la tradizione neorealista bisogno di rinnovamento culturale desiderio di aprirsi alle tendenze europee

9 La Neoavanguardia si riallaccia alla tradizione dell’Avanguardia primonovecentesca – il futurismo.il futurismo Ricupera ad esempio una violenta negazione della cultura del passato, contestandone sistemi formali ed ideologici.

10 Si tratta di atteggiamenti “sperimentali” di autori molto eterogenei che propongono: nuove polemiche sulla letteratura nuove ipotesi di scrittura ricerca di nuove forme d’espressione rapporto critico con la realtà volontà non di rappresentare ma di modificare la realtà

11 Tuttavia, la prima spinta alla discussione sullo stato attuale della cultura e della letteratura viene data dall’attività di alcune riviste letterarie, fa cui le più importanti sono :

12 Riviste sperimentalistiche Il Menabò Il Verri L’Officina

13 L’Officina Bologna 1955 – 1958 Animatori e fondatori: Francesco Leonetti Pier Paolo Pasolini Roberto Roversi

14 Gli intellettuali dell’Officina in particolare:  avvertono la necessità di ricollegarsi alla secolare tradizione plurilinguistica italiana  riscoprono, valorizzano e promuovono atteggiamenti di sperimentalismo storico

15 Gli intellettuali dell’Officina in particolare:  polemizzano con la tradizione ufficiale novecentesca e con le esperienze del Neorealismo  invitano a rivisitare in chiave critica e costruttiva il rapporto tra letteratura e società

16 Per i collaboratori dell’Officina, la poesia non è un atto autosufficiente, assoluto né astorico, non ha quindi niente di una conoscenza iniziatica. Si prende allora distanza dall’estetica ermetica, che separava la letteratura dalla vita.dall’estetica ermetica Tuttavia si contesta anche l’illusione neorealista di un’arte immediata, documentaria e popolare.

17 sul piano del contenuto: attribuiscono un posto di rilevo alla tensione morale sul piano formale: rivolgono l’attenzione alle forme linguistiche Gli intellettuali dell’Officina

18 Modelli di scrittura proposti: Sul piano formale per la prosa: Manzoni e Verga per la poesia: Pascoli, Saba, Penna, Bertolucci, Caproni Sul piano metodologico De Sanctis Gramsci

19 Pier Paolo Pasolini come sommo modello per la prosa neosperimentale indica invece la scrittura di Carlo Emilio Gadda

20 Secondo gli fondatori dell’Officina, lo sperimentalismo dovrebbe conciliare le invenzioni formali ed estetiche del Novecento e la passione ideologica del Neorealismo postresistenziale.

21 Il Menabò Torino 1956 – 1967 Fondatori ed animatori:  Elio Vittorini  Italo Calvino

22 Gli intellettuali del Menabò propongono in particolare di: Stimolare il dibattito tra letteratura e industria Sperimentare sul piano formale e linguistico Creare una letteratura “aperta a tutti i linguaggi possibili” a „tutti i possibili modi d’interpretazione (Cfr. I. Calvino, „La sfida al labirinto”) Capire ed esprimere il groviglio conoscitivo del mondo moderno Aprirsi alle esperienze culturali internazionali

23 Il Verri Milano 1956 La rivista conosce un solo fondatore e animatore principale: Luciano Anceschi

24 Negli interessi del Verri entra non soltanto la letteratura, ma anche la filosofia, le nuove tecniche artistiche nonché le più varie scienze umane.

25 Nell’ambito del Verri nasce il progetto di dar vita ad un’antologia di nuovi poeti: “I Novissimi. Poesie per gli anni ‘60” pubblicata nel 1961 La raccolta viene considerata comeprima esplicita manifestazione della NEOAVANGUARDIA.

26 La poesia dei nuovi autori della raccolta costituisce un’aperta negazione dell’estetica poetica del „neo-crepuscolarismo”.„neo-crepuscolarismo”. Nello stesso tempo ci si propone la ricerca di un rapporto attivo con le cose attraverso la riduzione dell’io e una forte ansia sperimentale. Lo stile di tutti i poeti si caratterizza per l’uso costante di varie forme del linguaggio contemporaneo.

27 Poeti presenti nella raccolta: Alfredo Giugliani – curatore del volume e autore dell’Introduzione Elio Pagliarini Edoardo Sanguineti Nanni Balestrini Antonio Porta

28 Nell’Introduzione al volume, Alfredo Giugliani indica le principali caratteristiche della nuova poesia: Sperimentalismo Compromesso con le “tecniche della cultura di massa” “Discontinuità del processo immaginativo” Asintattismo e violenza operata su segni

29 Nell’Introduzione al volume, Alfredo Giuliani indica le principali caratteristiche della nuova poesia: Forte riduzione dell’io Caos come struttura ordinaria dell’arte Concentrazione sul linguaggio Rifiuto di ideologie

30 Nel 1963, a distanza di due anni dalla pubblicazione della raccolta I Novissimi, si assisate ad un’altra manifestazione dello spirito eversivo dei giovani intellettuali. Viene fondato il movimento espressamente neoavanguardista Il Gruppo ’63.

31 Gruppo ‘ 63 Fondato in occasione di un convegno tenutosi a Palermo, in ottobre 1963 Senza obiettivi omogenei e definiti È un modo di aggregazione degli intellettuali delle nuove generazioni che rifiutano la cultura presente

32 Come precursori e autori di riferimento i membri del Gruppo ’63 indicano alcuni autori europei Padri della narrativa moderna: Proust, Joyce, Musil, Kafka Poeti: Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé Aldo Palazzeschi Futuristi e crepuscolari Svevo i Pirandello Gadda italiani

33 L’esempio di Gadda, sul piano strutturale e linguistico, apre ed alimenta la discussione neoavanguardista sul romanzo. Del settore narrativo si occupano in particolare Guiglielmi e Barilli, condannando all’unisono l’esperienza del Neorealismo e gli autori sperimentalisti giudicati troppo “naturalistici”, come Testori e Pasolini.

34 I nuovi autori propongono un romanzo allucinato, deformato, straniato. Nelle loro riflessioni, i prosatori del Gruppo ’63 si ispirano anzitutto all’esperienza francese del Nouveau Roman.Nouveau Roman. Nasce il romanzo sperimentale italiano.

35 Romanzo sperimentale teorizzato dai neoavanguardisti aperto senza trama né personaggi dalla ferma caratterizzazione psciologica

36 Romanzo sperimentale carico di elementi onirici, deformanti, stranianti, contaminazioni linguistiche e stilistche costruito con l’apporto del pastiche e del grottesco

37 Esempi di romanzo sperimentale: Francesco Leonetti : “Conoscenza per errore”, 1961 Michele Perriera “Principessa Montalbo”, 1963 Alberto Arbasino: “Fratelli d’Italia”, 1963 Edoardo Sanguineti “Capriccio italiano”, 1963

38 Come si è detto, il Gruppo ’63 non è un movimento omogeneo dalle ferme e precise posizioni estetiche o programmi prestabiliti, ben al contrario. All’interno di questa aggregazione di intellettuali ed autori si trovano e si scontrano vari punti di vista e diverse proposte teoriche, fra cui si distinguono in particolare due opzioni:

39 Diversità di posizioni all’interno del Gruppo ’63: feonomenologica: concentrata sulla sperimentazione di nuove possibilità teoriche e creative ed aperta all’esterno con Renato Barilli e Angelo Guiglielmi come rappresentatnti ideologica: collegata alla tradizione ideologica marxista con Edoardo Sanguineti come esponente maggiore

40 Altri membri invece uniscono vari punti di vista o non ne condividono nessuno. Fra i più grandi esponenti si possono elencare: Umberto Eco Giorgio Manganelli Alberto Arbasino Luigi Malerba

41 All’interno del Gruppo ’63 ci sono pure delle esperienze surrealiste, concentrate intorno alla rivista Malebolge

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43 La Neoavanguardia italiana propone un nuovo approccio alla cultura e alla letteratura, definendone scopi e principi che rimangono, in linea di massima, in una dialettica opposizione con la tradizione precedente. Tuttavia, la rivoluzione neoavanguardista non si riassume unicamente nella negazione del passato e possiede anche la sua dimensione positiva. Le proposte del Gruppo ’63 si possono infatti chiave positiva e in quella negativa.

44 Proposte in positivo Attenzione portata al mondo industriale Sperimentazione linguistica Superamento delle barriere tradizionali della comunicazione Superamento delle convenzioni naturalistiche, della logica del linguaggio letterario e quotidiano

45 Proposte in positivo apertura internazionale lavoro sul linguaggio ricerca di un nuovo rapporto con la società industriale riferimento alle moderne scienze umane e alle nuove teorie letterarie e critiche

46 Proposte in negativo Rifiuto dell’impegno ideologico neorealista Opposizione al realismo e all’ermetismo Rifiuto dei meccanismi del consumo culturale Complicazione del linguaggio

47 Proposte in negativo disintegrazione delle strutture narrative oscurità e indecifrabilità abbassamento stilistico, distorsione, parodia negazione della letteratura come valore e come esperienza dissoluzione del romanzo

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49 FERRONI G., Storia della letteratura italiana. Il Novecento, Einaudi, Milano 2001, pp. 503 – 546 (Sperimentalismo, contraddizione, neoavanguardia). SEGRE C., MARTIGNONI C., Testi nella storia. La letteratura italiana dalle origini al. Novecento, Mondadori, Milano2001, vol. IV, pp.1414 – 1440 (Neoavanguardie, sperimentali, Gruppo ’63). TELLINI G., Il romanzo italiano dell’Ottocento e Novecento, Mondadori, Milano. UGNIEWSKA J., Powieść eksperymentalna. Dziedzictwo Gaddy i Gruppo ’63 [in] Historia literatury włoskiej XX wieku pod red. J. Ugniewskiej, PWN, Warszawa 2001, pp. 299 -312.


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