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PubblicatoRaimondo Pellegrino Modificato 8 anni fa
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L’IMPERO CAROLINGIO 800-814 d.C.
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LA FORMAZIONE DELL’IMPERO Assoggettamento della Germania sottomissione delle popolazioni in area reno- danubiana (Frisoni, Sassoni, Turingi, Alamanni, Bavari) iniziative militari appoggio ai missionari per favorire conversione al cattolicesimo repressione militare e cristianizzazione dei Sassoni (772-804)
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LA FORMAZIONE DELL’IMPERO Le campagne militari: Avari (o Unni): espugnati nel 795 Slavi: alcuni si legarono pacificamente a Carlo Magno, altri rapide azioni militari Arabi: prima spedizione contro l’emiro di Cordova 778 (episodio di Roncisvalle); poi altre spedizioni, nel 812 fiume Ebro segnava il confine
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LA FORMAZIONE DELL’IMPERO Cacciata dei Longobardi in Italia Mentre Astolfo minacciava il ducato romano, il papa Stefano II si recò in Francia (754) per chiedere a Pipino il Breve di intervenire Con due spedizioni (755,756) le zone occupate furono consegnate al Papa Desiderio (756-774) si alleò con i Franchi, poi minacciò i territori pontifici
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LA FORMAZIONE DELL’IMPERO Cacciata dei Longobardi in Italia Carlo ripudiò Ermengarda e accorse in aiuto del papa Adriano I con 2 eserciti Scontro decisivo 773 alla Chiusa di san Michele Carlo dilagò nella pianura Padana e conquistò Verona, difesa da Adelchi. Poi assediò Pavia e la conquistò nel 774 Divenne così Rex Langobardorum Ducato di Spoleto fece parte del regno franco d’Italia, Benevento rimase indipendente
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LA FORMAZIONE DELL’IMPERO L’inserimento dell’Italia nel sistema franco: dislocazione di gruppi armati nelle zone più importanti la struttura sociale non risultò sconvolta nobiltà longobarda accanto ad aristocrazia franca dominio temporale del Papa circoscritto ai ducati di Roma e di Perugia, altri territori legati all’Esarcato e alla Pentapoli
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L’INCORONAZIONE DI CARLO MAGNO 25 dicembre 800, in San Pietro a Roma Venne incoronato imperatore dal Papa Leone III Sembrava l’uomo destinato a rinnovare i fasti dell’impero romano-cristiano di Costantino il Grande Ma non c’era già un imperatore a Costantinopoli?
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CARLO IMPERATORE Il titolo di Imperatore non era mai stato più usato in Occidente dalla abdicazione di Romolo Augustolo nel 476 Esistono alcune fonti che parlano di questa incoronazione, tra le quali la Vita Karoli di Eginardo e gli Annales Regni Francorum
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L’INCORONAZIONE DI CARLO MAGNO Elementi comuni: il fatto, l’assunzione del titolo imperiale Discordanze: malcontento di Carlo, tenuto all’oscuro dal Papa delle sue intenzioni (Eginardo)
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LO STATO CAROLINGIO Eterogeneo e vasto agglomerato di popoli diversi per lingua, leggi, sviluppo economico-sociale, cultura Governo centrale: Palatium, residenza dell’imperatore e della sua corte, itinerante prima, poi dal 794 ad Aquisgrana Collaboratori laici o ecclesiastici preposti ai diversi uffici di corte
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LO STATO CAROLINGIO Placiti: assemblee generali del regno, per affrontare due volte l’anno i problemi più importanti Placitum generale: tutto il popolo in armi (poi notabili laici e ecclesiastici) Le deliberazioni dei placiti, formalizzate dalla cancelleria di Carlo Magno, costituivano i capitolari, con le disposizioni valide
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LO STATO CAROLINGIO Perché le decisioni fossero applicate nelle diverse regioni dell’Impero: uomini di fiducia dell’imperatore (funzionari regi) Comitati (contee): comites, conti Marche (zone di confine): marchesi Ducati (frontiere): duchi Poteri di controllo a ufficiali itineranti, missi dominici
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IL VASSALLAGGIO Problema: lealtà dei funzionari periferici Vincolo del vassallaggio (vassaticum): atto di volontaria sottomissione sancito da giuramento di fedeltà Già Pipino il Breve Carlo Magno vi fece ampio ricorso
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POLITICA INTERNA Intervento negli affari della Chiesa: C.M. non distingueva tra ricerca del benessere dei sudditi e cura della salvezza delle anime. Compito da Dio: proteggere la Chiesa, favorirne la missione Autorità illimitata nel campo ecclesiastico (disciplina ecclesiastica, culto e liturgia, teologia)
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POLITICA INTERNA Controllo del clero: vescovi e abati nominati dall’Imperatore, gli prestavano giuramento di fedeltà Alto clero: incarichi pubblici importanti “Chierici”: intellettuali, consiglieri di corte Riforme per riportare ordine e stabilità nella Chiesa Limitazione della libertà d’azione e privilegi (immunità delle proprietà ecclesiastiche)
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RIFORME ECONOMICHE Del sistema monetario: unica moneta d’argento sostituisce il solidus Zecca di palazzo (diritto regio di conio) Regolamentazione dei prezzi dei beni di prima necessità per tutelare i poveri
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RIFORME ECONOMICHE Provvedimenti contro la pirateria dei Mori Agevolazione dei traffici Attenzione all’agricoltura (sistema curtense) Inventari delle tenute agricole (villae o curtes) di proprietà regia Capitulare de villis:prescrizioni e consigli per l’amministrazione
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AGRICOLTURA E SOCIETA’ RURALE Vita rurale organizzata intorno alle curtes, grandi aziende agrarie a conduzione mista diretta: del padrone stesso, il dominus (re, laico, abbazia, vescovato,ecc.) indiretta: affidata a coloni
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LA CURTIS Divisa in due sezioni: riserva padronale (dominicum), sfruttata direttamente a esclusivo uso del signore; ivi lavoravano schiavi domestici e salariati massaricium, diviso in mansi, cioè poderi concessi in affitto (vitalizio o ereditario) a coloni o schiavi in cambio di canoni (in natura o in denaro) e di servizi da prestare nel dominicum (corvè)
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LA CURTIS COME SIGNORIA Villa: signoria Dominus esercita poteri di comando e di giustizia sui contadini (banno)… …a seconda dello status giuridico dei subordinati Schiavo domestico: patrimonio del signore, non ha né diritti né doveri Schiavo dei mansi: ha un podere da lavorare e da trasmettere ai figli
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LA CURTIS COME SIGNORIA Colono: subordinato al signore, legato alla terra e agli oneri, è comunque un uomo libero Nelle villae più grandi i poteri signorili tendono a sostituirsi ai poteri pubblici Contadini senza padrone: allodieri, che devono fedeltà e imposte esclusivamente al re Distinzione fondamentale tra liberi e schiavi
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LA CULTURA Carlomagno ebbe grande considerazione per cultura, arti, istruzione Accademia Palatina Alcuino di York (735-804), anima e mente della Scuola Palatina Riorganizzazione dell’istruzione sul modello delle sette arti liberali (trivio e quadrivio)
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LA CULTURA Diffusione della cultura tra medio e basso clero Riforma della scrittura (carolina) più semplice e leggibile Tentativo di restaurare il latino, anche per la lettura e la comprensione dei testi liturgici Affermazione delle lingue volgari europee
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