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PubblicatoOttaviana Torre Modificato 8 anni fa
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Il Brasile Nordio Martina Ravagnan Margherita
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Carta d’ identità Forma di governo: Repubblica Federale composta da 26 stati e dal distretto federale della capitale Brasilia Capitale: Brasilia (dal 1960, deriva dal portoghese “Brasil”, albero dalla cui corteccia si ricava una resina rossa) Superficie: ca. 8 500 000 km quadrati Abitanti: ca. 191 500 000 Densità: 22ab./km quadrato Popolazione urbana: 86,1% Aree protette: 28,9%
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Perché studiamo il Brasile? E’ il paese più importante dell’ America amazzonica e del Cono Sud (p. 343) La sua superficie è pari a 28 volte quella italiana, paese più esteso dell’ America Meridionale, quinto in tutto il mondo Territorio occupato per il 40% dalla foresta amazzonica (la più grande riserva di ossigeno del mondo, a rischio a causa della deforestazione) Principale potenza economica sudamericana (grazie alle risorse minerarie, industria moderna e competitiva) tuttavia sono presenti enormi disuguaglianze sociali
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Cartina fisica del Brasile
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Fiumi Rete fluviale molto sviluppata Maggiori fiumi del Sudamerica per lunghezza ed ampiezza del bacino 2 sistemi fluviali Rio delle Amazzoni- Ucayali (nord) fiumi Paraguay e Paranà (sud)
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Pianure Bassopiano amazzonico: pianura alluvionale coperta dalla foresta pluviale, creata dal corso del Rio delle Amazzoni che occupa un terzo del territorio brasiliano. Pianure formate da Paranà e Paraguay: a sud-ovest. Il bacino del Paraguay dà origine al Pantanal ( pianura coperta da acquitrini e paludi, tra Brasile e Bolivia) Altre pianure: si trovano lungo la costa settentrionale, ampie in corrispondenza del Rio delle Amazzoni A sud le montagne terminano sul mare e le coste sono alte e rocciose
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Altipiani Il resto del Brasile è occupato da un vastissimo altopiano, origine molto antica e mediamente poco elevato. La parte più interna è chiamata Mato Grosso,“foresta folta”. Verso la costa i tavolati si rialzano e formano catene montuose chiamate “serras” (vetta più alta Pico da Bandeira, 2897 m). Nel Massiccio della Guayana, al confine con il Venezuela, si innalza il Pico da Neblina (la più alta montagna del Brasile, 2994 m).
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Rio delle Amazzoni l principale ramo sorgentifero del Rio delle Amazzoni è l’ Ucayali(6280 km, 4000 km navigabili) Nasce in Perù, entra in Brasile da ovest e lo attraversa fino a est. 1100 affluenti, primo posto al mondo per portata e ampiezza del bacino 3 ambienti caratteristici lungo le rive È l’ ambiente più in alto ed è al sicuro dalle inondazioni: si chiama Terra Firme, è occupata dalla foresta equatoriale. L’ ambiente a un livello più basso si chiama Vàrzea (viene sommersa durante le piene) L’ ambiente nella parte più inferiore si chiama Igapò, caratterizzato da piante anfibie che vivono sia in acqua che fuori
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Climi ed ambienti naturali Norte (nord) Foresta pluviale amazzonica Clima equatoriale: temperatura elevata e costante per tutto l’ anno precipitazioni frequenti umidità altissima Nordeste (nord-est) Sertao: zona semiarida con vegetazione arbustiva destinata all’allevamento del bestiame Clima tropicale secco: escursioni giornaliere pronunciate precipitazioni irregolari i rilievi costieri bloccano l’ aria umida oceanica e i venti atlantici Centro-oeste (centro ovest) Boschi e savane e foresta Clima: Temperature elevate piogge cadono durante l’ estate australe seguite da una lunga stagione secca
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Sudeste (sud-est) Diversi rilievi Clima: risente molto le differenze di latitudine e delle presenze di rilievi piogge cadono in prevalenza nei mesi dell’ inverno australe sud: temperature si abbassano nord: la siccità si fa spesso sentire in modo accentuato Sul (sud) Vasto altopiano Clima subtropicale temperato: particolarmente favorevole all’ insediamento umano stagioni ben scandite
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Amerindi, africani ed europei Etnia amerindia: originaria del Paese Sono 960 000, lungo il Rio delle Amazzoni, Mato Grosso, Parà, Roraima,Maranhao e Xingu Etnia nera: proveniente dall’ Africa, regioni costiere settentrionali, gli antenati lavoravano nelle piantagioni. 70% nello stato di Bahia 30% nelle grandi città Etnia bianca: proveniente dall’ Europa, si trovano nelle regioni temperate da Sao Paulo a Rio Grande Do Sul Si sono mescolati dando origine a una consistente percentuale di meticci
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L’ immigrazione europea Grazie all’ immigrazione europea si ha l’ attuale composizione etnica del Paese. I Portoghesi raggiunsero le coste brasiliane nel XVI secolo. Questo, insieme alle malattie importate dagli europei,agli scontri diretti e al durissimo lavoro a cui erano sottoposti i brasiliani portò a un calo della popolazione Agli inizi del Novecento 3 milioni di bianchi sbarcarono sulle coste del Paese attirati dal grande boom economico del caffè L’ immigrazione e la crescita demografica hanno fatto raggiungere al Brasile un numero di abitanti elevatissimi (1872=10 milioni,1940=41 milioni, oggi=191 milioni)
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La religione cattolica e i culti di origine africana Fede cattolica: 74% dei brasiliani ma nella cultura di questo popolo sono diffuse feste religiose con credenze legate alla cultura india ma soprattutto africana Candomblè: 11% dei brasiliani. È fatta di riti e credenze di origine africana. Arrivò in brasile attraverso le navi negriere. Fu praticata in modo clandestino fino al 1946 quando entrò in vigore la legge per la libertà di religione. Oggi è parte integrante della cultura brasiliana, attira sempre più fedeli non solo brasiliani di origine africana Protestanti: 15%
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Nonostante il Brasile sia il quinto paese al mondo per popolazione non è affatto sovrappopolato e le ampie zone interne sono quasi disabitate Le terre del Norte (regione amazzonica) e del Centro-Oeste (Mato Grosso) che occupano il 64% del territorio ospitano solo il 15% della popolazione. L’ 85% della popolazione vive nelle zone costiere e in particolare negli Stati litoranei del Nordeste, del Sul e soprattutto del Sudeste. Il Sudeste è la regione più densamente popolata e la più urbanizzata (42% dei brasiliani su un territorio pari all’ 11% dell’ intero Paese) Prevalgono gli insediamenti costieri
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Sao Paulo Primo e più importante centro industriale e finanziario di tutto il Sudamerica. La rapida industrializzazione, a partire dagli anni 30 del XX secolo, originò un incremento demografico che portò la città a diventare una grande metropoli con un agglomerato urbano di 19 milioni di abitanti. Sao Paulo presenta forti contraddizioni: da un lato è ricca, moderna e produttiva e dall’ altro è povera e in miseria.
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Rio de Janeiro Lo sviluppo dipese dalle ricchezze minerarie della zona del Minas Gerais. I giacimenti di oro e diamanti conferirono a Rio l’ importante ruolo di centro commerciale e portuale. Capitale dal 1763 al 1960, Rio è oggi la seconda città del paese per numero di abitanti. È un polo finanziario e culturale ed una importante meta turistica grazie al famosissimo carnevale. I fenomeni di delinquenza urbana sono molto accentuati e sono causati dall’ estrema povertà. Essi rendono la periferia della città, popolata dalle favelas, uno dei luoghi più violenti al mondo.
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Brasilia Centro politico e amministrativo del paese. Brasilia è diventata la capitale del Brasile dal 1960 per promuovere lo sviluppo e il popolamento delle regioni interne. La città è circondata da numerosi centri satellite e insieme costituiscono una conurbazione di 3,5 milioni di abitanti.
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La distribuzione della ricchezza In mezzo secolo il Brasile è diventato la nona potenza industriale mondiale grazie alle risorse minerarie e all’ autosufficienza energetica. La crescita economica non ha però cancellato le forti disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza, infatti, un terzo dei brasiliani è povero. Il 10% della popolazione detiene circa la metà del reddito nazionale. La disomogeneità è anche a livello regionale: la quasi totalità della ricchezza del Paese è concentrata nel Sudeste. “Favelas”
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Settore primario Agricoltura: Latifondo: modello prevalente con coltivazione di tipo intensivo a.Colture destinate all’ esportazione: soia, caffè, canna da zucchero, cacao, cotone e agrumi b.Consumo interno: riso, mais, manioca Allevamento: bovino, praticato nelle vaste praterie meridionali, nell’ Altopiano centrale e nel Nordeste. Destinato all’ esportazione. Legnami pregiati: ogni anno migliaia di chilometri quadrati di foreste vengono abbattuti per ricavare legna da esportare e per aumentare le superfici da adibire alla coltivazione e all’ allevamento.
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Industria Risorse minerarie: petrolio, bauxite, ferro, oro, diamanti e uranio Impianti idroelettrici: gran parte del fabbisogno energetico del paese Sviluppo industria di base Siderurgica, metallurgica, petrolchimica Settore aeronautico, elettronica, produzione di automobili, biotecnologia: di recente il Paese è diventato leader in questi settori
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Il peso delle esportazioni Economia del Paese si basa sulle esportazioni secondo un modello di sviluppo che ha le sue radici nei cinque secoli di dominio coloniale. (Si coltivavano le piantagioni per esportare in Europa e si sfruttavano i giacimenti di oro e diamanti) Oggi le esportazioni riguardano un’ infinità di prodotti industriali e superano abbondantemente le importazioni. I principali partner commerciali sono Cina e Stati Uniti Per promuovere il commercio il Brasile ha investito enormi somme di denaro nello sviluppo delle infrastrutture varie, costruendo nuove strade e disboscando migliaia di chilometri quadrati di foresta
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