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LA “RIFORMA” GELMINI RIORDINO DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO RIORDINO DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO LAMEZIA.

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1 LA “RIFORMA” GELMINI RIORDINO DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO RIORDINO DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO LAMEZIA 29 NOVEMBRE 2010

2 L’IMPIANTO

3 PISTA DI DISCUSSIONE APPROFONDIMENTI STRUMENTI LABORATORI

4 sezione pista di discussione costituita da 58 schede che rappresentano una sintesi tratta dagli interventi di: A. Blandino A. Blandino F.Saffioti F.Saffioti G. Pezzurro G. Pezzurro R.M. Romano R.M. Romano M. Torchia M. Torchia al Seminario del 17/18 Novembre 2010

5 sezione approfondimenti costituita dagli interventi integrali del 17/18 Novembre di: A. Blandino A. Blandino F.Saffioti F.Saffioti G. Pezzurro G. Pezzurro R.M. Romano R.M. Romano M. Torchia M. Torchia

6 sezione strumenti costituita dai contributi degli Istituti: IIS “LEONARDO DA VINCI “ - LAMEZIA IIS “LEONARDO DA VINCI “ - LAMEZIA LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. GALILEI” - PAOLA LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. GALILEI” - PAOLA LICEO CLASSICO “I. MAIONE” – PAOLA LICEO CLASSICO “I. MAIONE” – PAOLA IPSCTP “ S. PERTINI “ - CROTONE IPSCTP “ S. PERTINI “ - CROTONE

7 sezione laboratori COMPITO per i Gruppi di Lavoro

8 LA PISTA DI DISCUSSIONE

9 la pista di discussione : i nodi tematici la pista di discussione : i nodi tematici La nuova domanda sociale La nuova domanda sociale I riferimenti normativi in Europa e in Italia I riferimenti normativi in Europa e in Italia La Nuova Secondaria La Nuova Secondaria Il PECUP Il PECUP L’innovazione: dal programma al curricolo L’innovazione: dal programma al curricolo La Governance della “ Riforma “. La Governance della “ Riforma “. - Dipartimenti - CTS - Ufficio Tecnico - Dipartimenti - CTS - Ufficio Tecnico

10 La nuova domanda sociale La nuova domanda sociale  I nuovi fabbisogni educativi dei giovani e degli adolescenti  I nuovi processi di apprendimento nei contesti formali e non formali e il lifelong learning  La nuova domanda del mondo del lavoro e le sfide della globalizzazione

11 l’EUROPA della conoscenza Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) (2008) Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) (2008) adottare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento nel definire e nel descrivere le qualifiche promuovere la validazione dell’apprendimento non formale ed informale. promuovere la validazione dell’apprendimento non formale ed informale. stabilire, entro il 2012, le misure necessarie a far sì che tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi ed i documenti Europass, rilasciati dalle autorità competenti, contengano un chiaro riferimento all’appropriato livello dell’EQF; stabilire, entro il 2012, le misure necessarie a far sì che tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi ed i documenti Europass, rilasciati dalle autorità competenti, contengano un chiaro riferimento all’appropriato livello dell’EQF; “Le competenze chiave per un mondo in trasformazione” (2009) “Le competenze chiave per un mondo in trasformazione” (2009) “Education and training 2020” (le strategie europee in materia di istruzione e formazione) (2009) “Education and training 2020” (le strategie europee in materia di istruzione e formazione) (2009) “Europa 2020” (2010) “Europa 2020” (2010)

12 Il DGLS 226/2005 Il DGLS 226/2005 L’obbligo di istruzione (DM 139/2007) e la L.40/2007 L’obbligo di istruzione (DM 139/2007) e la L.40/2007 L’art.64 del DL 112 (2008) L’art.64 del DL 112 (2008) Il Regolamento dei licei (2010) Il Regolamento dei licei (2010) Il Regolamento degli istituti tecnici (2010) Il Regolamento degli istituti tecnici (2010) Il Regolamento degli istituti professionali (2010) Il Regolamento degli istituti professionali (2010) Gli accordi Stato-Regioni e Stato-Province autonome in materia di IeFP (istruzione e formazione professionale) (2010) Gli accordi Stato-Regioni e Stato-Province autonome in materia di IeFP (istruzione e formazione professionale) (2010) i riferimenti normativi in Italia

13 La nuova secondaria Area di insegnamento generale comune 1°biennio Area di insegnamento generale comune 1°biennio Aree di indirizzo specifiche Aree di indirizzo specifiche 2° biennio 2° biennio Articolazioni- Opzioni Articolazioni- Opzioni 5° anno 5° anno

14 Il Primo Biennio L’Area di Istruzione Generale L’Area di Istruzione Generale comune a tutti gli ordinamenti, deve fornire ai giovani una preparazione adeguata su cui innestare conoscenze teoriche e applicative nonchè abilità cognitive proprie dell’area di indirizzo. comune a tutti gli ordinamenti, deve fornire ai giovani una preparazione adeguata su cui innestare conoscenze teoriche e applicative nonchè abilità cognitive proprie dell’area di indirizzo.

15 L’ obbligo di istruzione a 16 anni  I Regolamenti dei Licei, degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali devono rapportarsi a:  Legge n. 296 del 2006 che innalza l’obbligo di istruzione a 16 anni;  Decreto Ministeriale n. 139 del 2007 che definisce, con uno specifico Regolamento, gli impianti culturali per il primo biennio.

16 L’ obbligo di istruzione a 16 anni rappresenta il quadro attraverso il quale i saperi e le competenze assicurano l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, che caratterizzano i curricoli dei diversi tipi di indirizzi.” “ rappresenta il quadro attraverso il quale i saperi e le competenze assicurano l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, che caratterizzano i curricoli dei diversi tipi di indirizzi.”

17 Il Secondo Biennio e l’ ultimo anno Area di Indirizzo Area di Indirizzo Scelta responsabile per l’inserimento nel mondo del lavoro o il prosieguo degli studi Scelta responsabile per l’inserimento nel mondo del lavoro o il prosieguo degli studi

18 costituisce la bussola di riferimento nella determinazione degli “obiettivi generali” dei processi formativi e degli “obiettivi specifici di apprendimento” (art. 8 DPR 275/99), dettati dalle Indicazioni Nazionali per i Licei e dalle Linee Guida per i Tecnici e Professionali nei diversi periodi didattici costituisce la bussola di riferimento nella determinazione degli “obiettivi generali” dei processi formativi e degli “obiettivi specifici di apprendimento” (art. 8 DPR 275/99), dettati dalle Indicazioni Nazionali per i Licei e dalle Linee Guida per i Tecnici e Professionali nei diversi periodi didattici Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP)

19 vale come documento nazionale dello Stato che determina i livelli essenziali di prestazione (LEP) che ogni istituto dell’istruzione e della formazione deve assicurare per l’esercizio del diritto sociale e civile di ogni persona ad un’istruzione e formazione. vale come documento nazionale dello Stato che determina i livelli essenziali di prestazione (LEP) che ogni istituto dell’istruzione e della formazione deve assicurare per l’esercizio del diritto sociale e civile di ogni persona ad un’istruzione e formazione. E’, inoltre, garanzia della pari dignità tra istruzione liceale e istruzione tecnica e professionale E’, inoltre, garanzia della pari dignità tra istruzione liceale e istruzione tecnica e professionale Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP)

20 progettare il Pecup progettare il Pecup Rispettare la “singolarità” Rispettare la “singolarità” rispetto e valorizzazione delle diversità - culturali della società complessa - cognitive, ovvero linguistico/comunicative, logico/intellettive, organizzativo/gestionali di ciascuna persona; rispetto e valorizzazione delle diversità - culturali della società complessa - cognitive, ovvero linguistico/comunicative, logico/intellettive, organizzativo/gestionali di ciascuna persona; Educare alla multiculturalità Educare alla multiculturalità più saperi - più culture – più alfabeti antropologici – tecnico/scientifici più saperi - più culture – più alfabeti antropologici – tecnico/scientifici Viaggiare nella società della conoscenza sperimentazione, metaconoscenza, dialogo, scontro ed incontro di pensiero. Viaggiare nella società della conoscenza sperimentazione, metaconoscenza, dialogo, scontro ed incontro di pensiero.. significa

21 il Pecup nel Sistema dei Licei trasformare i “saperi” in organica consapevolezza dell’unita’ della cultura trasformare i “saperi” in organica consapevolezza dell’unita’ della cultura in grado di aiutare i giovani a cogliere la complessita’ del villaggio globale in grado di aiutare i giovani a cogliere la complessita’ del villaggio globale

22 il Pecup nell’ Istruzione Tecnica Il Profilo in uscita si basa su conoscenze, abilità e competenze centrate sulle discipline scientifiche e sulle innovazioni tecnologica

23 il Pecup nell’ Istruzione Tecnica Le Aree di Indirizzo hanno l’obiettivo di: - fare acquisire conoscenze teoriche e applicative spendibili nei vari contesti di vita, di studio, di lavoro; - fare acquisire conoscenze teoriche e applicative spendibili nei vari contesti di vita, di studio, di lavoro; fare acquisire abilità cognitive idonee per: fare acquisire abilità cognitive idonee per: risolvere problemi, risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente sapersi gestire autonomamente assumere responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti assumere responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti

24 il Pecup nell’ Istruzione Professionale L’identità degli Istituti Professionali è connotata dall’integrazione tra l’istruzione generale e la cultura professionale che consente di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio

25 Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di: Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di: far conseguire competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro; L’alunno in uscita dovrà essere in grado di: L’alunno in uscita dovrà essere in grado di:  assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio  collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi il Pecup nell’ Istruzione Professionale

26 Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi Il profilo del settore dei servizi consente di agire con autonomia e responsabilità nelle relazioni con il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro Il profilo del settore dei servizi consente di agire con autonomia e responsabilità nelle relazioni con il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro

27 Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore Industria e Artigianato Il profilo del settore Industria e Artigianato si caratterizza per una cultura tecnico-professionale, che consente di operare in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa Il profilo del settore Industria e Artigianato si caratterizza per una cultura tecnico-professionale, che consente di operare in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa

28 Nella progettazione del curricolo assume importanza la scelta metodologica dell’alternanza scuola lavoro, che consente una pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio Nella progettazione del curricolo assume importanza la scelta metodologica dell’alternanza scuola lavoro, che consente una pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio il Pecup nell’ Istruzione Professionale

29 quali competenze nel Pecup? Competenze di base: Competenze di base: sono quelle ritenute essenziali per il cittadino e costituiscono i requisiti irrinunciabili: sono quelle ritenute essenziali per il cittadino e costituiscono i requisiti irrinunciabili: a) per la prosecuzione della formazione; a) per la prosecuzione della formazione; b) per una maggiore occupazione e per lo sviluppo della propria professionalità: b) per una maggiore occupazione e per lo sviluppo della propria professionalità: Quali sono? Quali sono? linguistiche, logico – matematiche e scientifiche; linguistiche, logico – matematiche e scientifiche; storico – sociali che includono “ elementi di economia, del diritto,dell’organizzazione politica, sociale,del lavoro,della sicurezza” storico – sociali che includono “ elementi di economia, del diritto,dell’organizzazione politica, sociale,del lavoro,della sicurezza”

30 quali competenze nel Pecup? Competenze tecnico - professionali: sono i saperi acquisiti ( conoscenze dichiarative e procedurali sono i saperi acquisiti ( conoscenze dichiarative e procedurali le tecniche tipiche delle attività e dei processi lavorativi da svolgere in laboratorio secondo progetti predefiniti le tecniche tipiche delle attività e dei processi lavorativi da svolgere in laboratorio secondo progetti predefiniti Competenze trasversali: Competenze trasversali: sono l’insieme delle abilità di ampio respiro, a sfondo prevalentemente sociale e motivazionale, connesse soprattutto con le varie tipologie di compiti professionali che permettano all’individuo di fare fronte a situazioni nuove ed imprevedibili dell’ambiente organizzativo ( diagnosi, problem solving,decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti) sono l’insieme delle abilità di ampio respiro, a sfondo prevalentemente sociale e motivazionale, connesse soprattutto con le varie tipologie di compiti professionali che permettano all’individuo di fare fronte a situazioni nuove ed imprevedibili dell’ambiente organizzativo ( diagnosi, problem solving,decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti)

31 Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008. Cittadinanza e Costituzione è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008. Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni.

32 L’ Impianto Formativo  Passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze  Flessibilità dell’impianto formativo e funzionalità dei contenuti di tutte le discipline generali e di indirizzo alle competenze da conseguire  Dimensione laboratoriale dell’ apprendimento  Importanza strategica del Consiglio di Classe

33 Le Competenze :definizione Si intende per competenza la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; Si intende per competenza la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; La competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia. La competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia.

34 Le competenze di base Le competenze di base Esprimono: Esprimono: - gli obiettivi da conseguire attraverso i percorsi formativi - gli obiettivi da conseguire attraverso i percorsi formativi la relazione tra un soggetto e l’assolvimento dei compiti associati ad un contesto. - la relazione tra un soggetto e l’assolvimento dei compiti associati ad un contesto. Sono articolati in: Sono articolati in: Asse dei linguaggi Asse dei linguaggi Asse matematico Asse matematico Asse scientifico tecnologico Asse scientifico tecnologico Asse storico - sociale Asse storico - sociale

35 Le conoscenze Le conoscenze Saperi disciplinari selezionati sulla base della loro significatività: gli Organizzatori Concettuali gli Organizzatori Concettuali

36 La disciplina Curricolo uno strumento per promuovere le competenze orizzontale verticale

37 la didattica orientativa Programmare “insieme” occasione per far convergere verso un unico scopo formativo: unico scopo formativo: obiettivi obiettivi contenuti contenuti verifiche verifiche valutazione valutazione Il Curricolo: l’ importanza strategica del Consiglio di Classe

38 la didattica orientativa : un processo interdisciplinare Requisito dell’interdisciplinarità è “lo stile sperimentale”:  Rifiuto della didattica sequenziale; Rifiuto di percorsi e materiali preconfezionati. Rifiuto di percorsi e materiali preconfezionati. Lo stile sperimentale è : didattica e metodo di lavoro flessibili, l’intercambiabilità degli spazi e delle attrezzature; didattica e metodo di lavoro flessibili, l’intercambiabilità degli spazi e delle attrezzature; sviluppo del “mondo motivazionale” del soggetto; sviluppo del “mondo motivazionale” del soggetto; discriminazione/scelta tra conoscenze molteplici, specialistiche, non stabili definitive; discriminazione/scelta tra conoscenze molteplici, specialistiche, non stabili definitive; confronto/scontro tra “punti di vista” diversi confronto/scontro tra “punti di vista” diversi

39 la didattica orientativa : la democrazia cognitiva Una didattica per competenze è strumento di “democrazia cognitiva” in quanto : Una didattica per competenze è strumento di “democrazia cognitiva” in quanto : La Scuola deve formare la persona perché possa “agire nel e sul mondo” dell’oggi, per costruire quello del domani ( Ph: Perrenoud). La Scuola deve formare la persona perché possa “agire nel e sul mondo” dell’oggi, per costruire quello del domani ( Ph: Perrenoud). La società della conoscenza richiede per l’individuo in formazione: La società della conoscenza richiede per l’individuo in formazione: - un comportamento adattivo”: capacità di applicare conoscenze ed abilità in contesti differenziati; - un comportamento adattivo”: capacità di applicare conoscenze ed abilità in contesti differenziati; - un comportamento creativo: capacità di sapere ricercare,, selezionare, superare l’apparente esaustività dei saperi consolidati e metterli in discussione. - un comportamento creativo: capacità di sapere ricercare,, selezionare, superare l’apparente esaustività dei saperi consolidati e metterli in discussione.

40 modello pedagogico reciprocità dei processi del pensare e del fare L’alternanza La pedagogia dell’Alternanza

41 L’alternanza scuola/lavoro L’impianto si snoda all’interno del curricolo con la finalità di: attuare percorsi di apprendimento flessibili aderenti agli stili ed attuare percorsi di apprendimento flessibili aderenti agli stili ed ai ritmi di apprendimento degli allievi; ai ritmi di apprendimento degli allievi; attrarre verso soluzioni formative più organiche alla diversità attrarre verso soluzioni formative più organiche alla diversità delle intelligenze; delle intelligenze; realizzare un forte intreccio tra conoscenze teoriche ed realizzare un forte intreccio tra conoscenze teoriche ed applicazioni pratiche; applicazioni pratiche; sperimentare metodologie di apprendimento basate su esperienze sperimentare metodologie di apprendimento basate su esperienze concrete e sulla conoscenza degli ambienti e dell’organizzazione concrete e sulla conoscenza degli ambienti e dell’organizzazione del lavoro; del lavoro;

42 l’alternanza scuola/lavoro: l’alternanza scuola/lavoro: favorire l’ acquisizione di conoscenze e di competenze spendibili favorire l’ acquisizione di conoscenze e di competenze spendibili nel Mercato del Lavoro; nel Mercato del Lavoro; sollecitare la vocazione professionale; sollecitare la vocazione professionale; orientare l’allievo a costruire il progetto di sé; orientare l’allievo a costruire il progetto di sé; perseguire la strategia dell’integrazione tra i canali formativi; perseguire la strategia dell’integrazione tra i canali formativi; realizzare un collegamento tra la Scuola, il Mondo del Lavoro e la realizzare un collegamento tra la Scuola, il Mondo del Lavoro e la Società Civile; Società Civile; rafforzare la formazione alla cittadinanza come senso di rafforzare la formazione alla cittadinanza come senso di appartenenza ad una comunità professionale; appartenenza ad una comunità professionale; correlare l’offerta formativa allo sviluppo economico e sociale del correlare l’offerta formativa allo sviluppo economico e sociale del territorio. territorio. finalità finalità

43 L’alternanza scuola/lavoro : la struttura del percorso Impianto flessibile Formazione in aula Esperienze di lavoro in azienda Personalizzato Personalizzato Graduale Graduale Progressivo Progressivo Tarato sulle abilità residue dei soggetti diversamente abili Tarato sulle abilità residue dei soggetti diversamente abili

44 Presidia: Lo sviluppo delle competenze degli studenti Lo sviluppo delle competenze degli studenti Il raccordo tra Istituzione Scolastica e/o Formativa, il Mondo del Lavoro ed il Territorio Il raccordo tra Istituzione Scolastica e/o Formativa, il Mondo del Lavoro ed il Territorio L’alternanza scuola/lavoro : il sistema tutoriale

45 l’alternanza scuola/lavoro: come si realizza In regime di convenzione tra: Scuola (che ne ha la responsabilità) Scuola (che ne ha la responsabilità) Imprese Imprese Associazioni di rappresentanza Associazioni di rappresentanza CCIA CCIA Enti Pubblici e Privati inclusi quelli del Terzo Settore disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa non assimilabile al rapporto individuale di lavoro Enti Pubblici e Privati inclusi quelli del Terzo Settore disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa non assimilabile al rapporto individuale di lavoro

46 L’Impresa Formativa Simulata modalità di realizzazione dell’alternanza L’alternanza in IFS

47 L’Impresa Formativa Simulata è la ricostruzione simulata, ma realistica, di un’azienda nei è la ricostruzione simulata, ma realistica, di un’azienda nei suoi diversi reparti, nei processi, nelle attività. suoi diversi reparti, nei processi, nelle attività. si attua in un laboratorio che ‘riproduce’ un’impresa madrina che mette a disposizione esperti/dipendenti, la propria struttura ed il proprio marchio per la costituzione di un’ impresa virtuale si attua in un laboratorio che ‘riproduce’ un’impresa madrina che mette a disposizione esperti/dipendenti, la propria struttura ed il proprio marchio per la costituzione di un’ impresa virtuale riguarda una classe o un gruppo di studenti e richiede: riguarda una classe o un gruppo di studenti e richiede: - l’impegno di tutto il Consiglio di Classe - l’impegno di tutto il Consiglio di Classe - l’assistenza tutoriale - l’assistenza tutoriale

48 il problema della valutazione Valutare le competenze significa predisporre Prove di verifica entrata entrata intermedie intermedie uscita uscita Competenze da certificare

49 I Dipartimenti I Dipartimenti Le Istituzioni Scolastiche di tutti gli ordinamenti possono costituire, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Le Istituzioni Scolastiche di tutti gli ordinamenti possono costituire, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa.

50 L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento...... L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento/apprendimento... I Dipartimenti

51 Nel primo biennio i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per: - il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, Nel primo biennio i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per: - il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, - il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. - il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.

52 I Dipartimenti nei Tecnici e Professionali I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, possono: presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze

53 I dipartimenti hanno un ruolo fondamentale: nella costruzione del curricolo verticale nella costruzione del curricolo verticale nella redazione dei piani PON nella redazione dei piani PON nella redazione del POF nella redazione del POF nell'interfaccia con il CTS nell'interfaccia con il CTS I Dipartimenti

54 Gli istituti Tecnici e Professionali, in base all’art. 5, comma 3 punto d) del Regolamento, possono dotarsi di un comitato tecnico scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Il Comitato Tecnico Scientifico

55 è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative. è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative. Il Comitato Tecnico Scientifico

56 statuto statuto regolamento regolamento atto costitutivo atto costitutivo Il Comitato Tecnico Scientifico

57 numero di riunioni durante l’anno numero di riunioni durante l’anno percentuale di presenze per ogni incontro percentuale di presenze per ogni incontro numero di pareri e suggerimenti proposti all’ istituzione scolastica (Collegio, Consiglio di Istituto ) numero di pareri e suggerimenti proposti all’ istituzione scolastica (Collegio, Consiglio di Istituto ) percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti) percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti) numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con aziende, con studi professionali, con enti, ecc.) ; numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con aziende, con studi professionali, con enti, ecc.) ; Il Comitato Tecnico Scientifico : indicatori di qualità

58 Ufficio Tecnico: Gli Istituti Tecnici del Settore Ufficio Tecnico: Gli Istituti Tecnici del Settore Industria e Artigianato Industria e Artigianato sono dotati di un Ufficio Tecnico con il compito di “sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”

59 CREDITI A. Blandino A. Blandino F.Saffioti F.Saffioti R.M. Romano R.M. Romano M. Torchia M. Torchia


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